Intelligenza artificiale: l'Unione Europea ha approvato le prime leggi al mondo in materia

Ecco cosa stabilisce l'IA Act, il provvedimento dell'Unione Europea per la regolamentazione dell'uso dell'Intelligenza artificiale.

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Autore: Davide Mirabello ,
Attualità
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L'Unione Europea ha deciso di affrontare il tema dell'Intelligenza Artificiale, e per questo motivo ha approvato un insieme di regole per gestirla, creando le prime leggi al mondo che regolamentano la materia. L'IA Act ha messo l'Europa al centro della questione, rendendola da oggi un punto di riferimento. Ma si tratta di un provvedimento che parte da lontano. 

La Commissione europea ha iniziato a lavorare sul testo nel 2021, e la sua stesura si è conclusa lo scorso dicembre. In pratica sono state stabilite quattro categorie di rischio per le tecnologie: da inaccettabile a rischio basso. Tra i provvedimenti vietati ci sono il social scoring, gli strumenti di polizia predittiva, e i sistemi di riconoscimento delle emozioni. Sono previste delle sanzioni fino a 35 milioni e il 7% del fatturato per le imprese che non rispetteranno il regolamento.

L'IA Act entrerà in vigore a maggio, e verrà attuato dal 2025.  Il Commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato che l'Europa da oggi è un punto di riferimento globale nel campo dell'intelligenza artificiale. 

Le pratiche concorrenziali

Ma non tutti nel territorio europeo sono a favore di questo provvedimento. C'è chi pensa che il regolamento possa contrastare con la  competizione nei confronti delle aziende tecnologiche americane e cinesi. Francia e Germania si sono perciò opposte all'IA Act. Ma l'Unione Europea ha già varato una legislazione per contrastare la concorrenza internazionale. Si tratta del Digital Markets Act con cui l'UE può intervenire sulle pratiche anticoncorrenziali delle aziende dominanti che soffocano i concorrenti più piccoli. Nel mirino sono entrate le aziende Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e la cinese Bytedance, che sono state considerate "gatekeeper". 

Ciò che in generale ha allarmato l'Unione Europea sulla questione Intelligenza Artificiale è stato il rischio di abusi, soprattutto da parte delle aziende private, ma anche l'uso del deepfake. E per questo motivo l'IA Act porrà dei limiti e delle regolamentazioni. Secondo il parlamento che ha supervisionato le negoziazioni per l'accordo, Dragos Tudorache, questa legge non rappresenta la fine del viaggio, ma il punto di partenza per un nuovo modello tecnologico. 

Immagine da 123RF

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