Junji Ito Maniac, l'autore rivela "Questa storia è stata imbarazzante"

Autore: Erika Giacira ,

Scovare la paura nelle più innocue abitudini e situazioni quotidiane è un lavoro da maestro. Lo sa bene il mangaka Junji Ito, maestro dell’horror giapponese, apprezzatissimo per le sue storie da brividi dove niente è lasciato alla fantasia del lettore. L’orrido è presentato nelle sue forme più estreme sia tra le pagine del manga sia nelle serie animate ispirate ai racconti di Junji Ito.

Lo scorso gennaio, Netflix ha presentato Junji Ito Maniac il secondo anime attualmente in circolazione che racconta le storie di maledizioni, fantasmi e ratti sanguinari. Un prodotto appena sufficiente seppur partito con ottime premesse: se volete sapere di più potete leggere la nostra recensione su Junji Ito Maniac.

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Tra le storie scelte per essere animate c’è anche Il Covo del Demone del Sonno, originariamente chiamato Den on Sleep Demon, appartenente al decimo volume della collezione Horror World of Junji Ito. Il protagonista è Yuji, uno scrittore che non dorme da giorni. Il motivo della sua insonnia risiede in Morfeo, il re dei sogni, una figura che condivide il nome con il protagonista dell’omonima serie televisiva Netflix ispirata ai fumetti di Neil Gaiman.

Morfeo vuole a tutti i costi impossessarsi del corpo di Yuji regalando in Maniac un momento altissimo e inquietante di body horror. Ma il mangaka non appare dello stesso parere nel corso di un’intervista sul canale Netflix Anime.

Il Covo del Demone del Sonno,come rivelato da Junji Ito, è stata una delle prime storie che ha scritto e proprio per questo motivo il tono della storia è “abbastanza immaturo” senza contare che il personaggio principale ha “battute dal suono pretenzioso”. Questi elementi, dunque, portano il mangaka a considerarsi un po’ imbarazzato per Il Covo del Demone del Sonno. Malgrado il maestro dell’horror abbia sviluppato questo arco narrativo in un momento ancora acerbo, afferma che la rappresentazione animata lo soddisfa pianamente.

Netflix ha fatto un ottimo lavoro nel portarlo in forma di anime. Grazie alla serie abbiamo una grande rappresentazione animata dei racconti che permette distinguersi e mostrare gli elementi più spaventosi in questa storia bizzarra e fantastica. 

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Capita che un autore non sia convinto del tutto di una propria opera, o che rilegga dopo tempo la trovi “da brividi”. Forse grazie a Maniac, Junji Ito ricorderà Il Covo del Demone del Sonno con più affetto. 

Crediti immagine di copertina: Netflix

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