Luca Guadagnino rivela perché il sequel del suo Suspiria non s'ha da fare

Autore: Elisa Giudici ,

Il remake di Suspiria del 2018 è solo la prima parte di un progetto molto più lungo e complesso, diviso su (almeno) due pellicole. A rivelarlo è stato il suo regista Luca Guadagnino durante un'intervista a The Film State. Il regista di Chiamami col tuo nome è impegnato nell'attività di promozione di We Are Who We Are, la prima serie TV co-prodotta da Sky e HBO che porta la sua firma, ma è risaputo che è impegnato in numerosi progetti di natura cinematografica.

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Tra questi spicca il sequel del film del 2017 che lo ha portato alla notorietà internazionale, Chiamami col tuo nome. Nel chiedere notizie rispetto ai lavori sul ritorno di Elio e e Oliver o a una possibile seconda stagione di We Are Who We Are, l'intervistatore si è sentito rivelare un autentico scoop: anche Suspiria potrebbe avere un sequel

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Suspiria, prima parte

Potrebbe, ma probabilmente non avrà mai, secondo l'opinione del suo regista. Andiamo con ordine: interrogato dal giornalista sui progetti in corso di lavorazione e sui sequel che lo vedono coinvolto in prima persona, Guadagnino ha rivelato che: 

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Beh, ti rivelerò una cosa. Suspiria all'inizio era intitolato Suspiria: parte 1, nella sceneggiatura e sul ciak. È la verità. 

Il film, presentato nel 2018 al Festival del cinema di Venezia, è diretto da Luca Guadagnino e scritto dallo sceneggiatore David Kajganich (che aveva già firmato il copione di A Bigger Splash). La sceneggiatura ha come soggetto l'omonimo film horror del 1977 diretto da Dario Argento, di cui Luca Guadagnino è grande estimatore.

Amazon Studios
Susie Bannion alle prove
Dakota Johnson interpreta Susie Bannion nel remake di Guadagnino

Il suo remake narra l'arrivo della misteriosa ballerina Susie Bannion in una rinomata scuola di danza berlinese che si rivelerà essere un covo di streghe. Secondo Guadagnino, la sceneggiatura del film copre solo una parte della storia, che nel secondo film di sarebbe espansa su più luoghi ed epoche

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Una [di queste linee narrative] aveva per protagonista Helena Markos nei panni di una ciarlatana nella Scozia del XIII secolo, dove avrebbe scoperto il segreto della longevità. 

Il progetto dunque sembra molto articolato e concreto. Cosa impedisce a Guadagnino di tornare a lavorarci con un sequel dedicato? I soldi. 

Il film non ha incassato nulla. È stato un disastro al botteghino. Sono consapevole che col passare del tempo il film piaccia sempre di più e sempre a più persone. A me è piaciuto molto girarlo, mi è molto caro. Io e David lo avevamo pensato come parte di una storia più grande. [...] I sequel sono un'attitudine dell'anima. Vengono girati per passare altro tempo con persone, attori, sceneggiatori che ami.

Il botteghino non soddisfacente di Suspiria sarebbe quindi alla base dell'impossibilità di realizzarne un sequel, almeno secondo Luca Guadagnino. Certo la sua agenda al momento è fittissima, tra il remake di Scarface e quello de Il signore delle mosche, la miniserie ancora non confermata su Ritorno a Brideshead e il sequel di Chiamami col tuo nome.

Cosa risponderebbe Guadagnino se Amazon Studios decidesse che tutto sommato la seconda parte di Suspiria merita di vedere la luce? Chissà, magari Guadagnino ha approfittato dell'occasione per far sapere che da parte sua un certo interesse rimane immutato. Rivedremo Markos e Susie? 

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