La saga di Star Wars continua a suscitare domande e curiosità nel cuore degli appassionati, anche 45 anni dopo l'uscita di uno dei suoi capitoli più iconici. L'Impero Colpisce Ancora, il leggendario sequel prodotto e co-scritto da George Lucas nel 1980, ha recentemente inaugurato la sedicesima edizione del TCM Class Film Festival presso il TCL Chinese Theatre, riaccendendo l'interesse per alcuni dei suoi più affascinanti misteri narrativi. Nonostante l'occasione fosse perfetta per svelare i segreti dietro alcune delle scene più emblematiche della pellicola, Lucas ha preferito concentrarsi su un solo enigma, lasciando il pubblico con la curiosità di saperne di più sui retroscena di un film che ha segnato la storia del cinema.
La filosofia aliena dietro la sintassi di Yoda
Tra le numerose domande che il conduttore Ben Mankiewicz ha tentato di porre durante i trenta minuti d'intervista, Lucas ha scelto di rispondere principalmente a quella riguardante il particolare modo di parlare del Maestro Jedi Yoda.
Se parli in inglese standard, le persone non ascoltano con la stessa attenzione. Ma se un personaggio ha un accento particolare, o è davvero difficile comprendere cosa sta dicendo, il pubblico si concentra maggiormente sulle sue parole.
Lucas ha poi aggiunto un'interessante considerazione sulla funzione narrativa del personaggio:
Yoda rappresentava fondamentalmente il filosofo del film. Dovevo trovare un modo per far sì che le persone lo ascoltassero davvero, specialmente i dodicenni.
Una scelta stilistica che si è rivelata vincente, trasformando il piccolo alieno verde in uno dei personaggi più memorabili e citati dell'intera saga.
Le curiosità irrisolte dell'Impero
Nonostante l'occasione celebrativa, molti interrogativi sono rimasti senza risposta. Gli appassionati continuano a chiedersi perché non abbiamo mai visto la cena tra Han Solo, la Principessa Leia, Lando e Chewbacca con Darth Vader, o da dove sia venuta l'inquietante idea di congelare Han Solo nella carbonite. Altri si domandano ancora il motivo per cui i ribelli si trovassero sul pianeta ghiacciato Hoth e perché utilizzassero i Tauntaun come mezzi di trasporto, nonostante questi fossero vulnerabili alle temperature estreme.
Quando Mankiewicz ha provato a spingere Lucas a rivelare quale nuovo personaggio di L'Impero Colpisce Ancora preferisse tra Lando e Yoda, il regista ha elegantemente eluso la domanda con una risposta che riflette il suo attaccamento alle proprie creazioni: "Se avessi dodici figli, quale preferiresti?"
Il passato e il presente della Forza
Durante l'intervista, invece di approfondire i dettagli specifici di L'Impero Colpisce Ancora, Lucas ha preferito raccontare al pubblico i suoi esordi con Francis Ford Coppola (con cui conferirà il premio alla carriera dell'AFI insieme a Steven Spielberg), di come sia riuscito a superare gli ostacoli degli studios con American Graffiti e del suo fondamentale incontro con Alan Ladd, che gli permise di dare vita a Star Wars. Molti di questi aneddoti erano già stati condivisi da Lucas durante il Festival di Cannes della scorsa estate.
Il prossimo fine settimana coinciderà con il tradizionale May the 4th (gioco di parole in inglese che richiama il celebre "Che la Forza sia con te"), e Disney ha colto l'occasione per riproporre nelle sale Star Wars: La Vendetta dei Sith in occasione del suo ventesimo anniversario. Le previsioni indicano che questa riedizione potrebbe generare altri 20 milioni di dollari al botteghino, permettendo al terzo episodio della saga di raggiungere il traguardo dei 400 milioni di incasso domestico.
Mentre i fan continuano a interrogarsi sui misteri irrisolti dell'universo creato da Lucas, la saga di Star Wars dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di affascinare generazioni diverse, mantenendo vivo l'interesse per storie raccontate quasi mezzo secolo fa in quella galassia lontana lontana.
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!