Come ha fatto Captain America a sopravvivere all'ibernazione? La risposta ufficiale

Questa è la storia di come Steve Rogers è diventato Capitan Ghiacciolo... grazie al suo metabolismo!

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Nell'ultima settimana di ottobre 2020 i fortunati amici anglosassoni hanno trovato esposto negli scaffali delle librerie un nuovo libro sull'Universo Cinematografico Marvel. Il volume si intitola The Wakanda Files: A Technological Exploration of the Avengers and Beyond. È composto da 163 pagine ed è scritto da Troy Benjamin che non è nuovo a pubblicazioni sul mondo del cinema.

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Da come si intuisce dal lunghissimo titolo, The Wakanda Files offre uno sguardo approfondito alla tecnologia del Marvel Cinematic Universe - dalle armi al Regno Quantico - attraverso gli archivi custoditi nel Wakanda da Shuri. Questa è la sorella genio di re T'Challa aka Black Panther che si occupa delle tecnologia del suo paese. Shuri ha, per esempio, costruito e migliorato la stessa tuta di Black Panther e in #Avengers: Infinity War la si è vista operare sul sistema informatico di Visione. Ebbene, il libro raccoglie i file di Shuri e tra questi ci sono quelli relativi anche agli Avengers.

In modo particolare, l'attenzione del sito SyFy Wire è caduta sulla spiegazione del come mai il corpo di Steve Rogers è riuscito a sopravvivere nel ghiaccio dalla fine di #Captain America: Il primo Vendicatore.  Steve Rogers infatti non è immortale. Come si è visto alla fine di Avengers: Endgame anche lui, pur lentamente, invecchia.

Alla fine del primo film dedicato a Capitan America e diretto da Joe Johnston, Steve Rogers affronta Teschio Rosso sul velivolo di quest'ultimo. Il villain ha infatti intenzione di bombardare le più importanti città degli Stati Uniti d'America. L'eroe ha la meglio sul nemico, ma si rende conto che non può far semplicemente atterrare il velivolo, deve farlo precipitare lontano da tutto e da tutti affinché le testate non danneggino nessuno. Ebbene, il Capitano Rogers decide di sacrificarsi facendo precipitare il mezzo in una landa desolata e completamente ghiacciata nell'Artico. Vi resterà per ben 66 anni.

La scena infatti si svolge alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1945) e Cap viene "scongelato" da Nick Fury e dall'agenzia segreta chiamata S.H.I.E.L.D. nel 2011. Ovviamente, come è normale pensare, la sopravvivenza di Cap è legata al fatto di avere nel corpo il siero del super-soldato

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The Wakanda Files: A Technological Exploration of the Avengers and Beyond

The Wakanda Files: A Technological Exploration of the Avengers and Beyond

Il libro però ha risposto in maniera più esaustiva, mostrando un promemoria segreto dello S.H.I.E.L.D. inviato dall'agente Phil Coulson a Nick Fury. Secondo questo documento, dopo l'iniezione del siero del super-soldato, il metabolismo di Cap è diventato così veloce da bruciare in condizioni di riposo quasi 8mila calorie in un solo giorno! L'aumento del metabolismo unito al fatto di avere un sistema immunitario superiore ha permesso al corpo di Steve Rogers di ibernarsi. Il corpo quindi è rimasto in vita e non è morto per ipotermia proprio grazie a questo.

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[Sezione a cura della Redazione di NoSpoiler] Nel 2018, in occasione della mostra Marvel Avengers S.T.A.T.I.O.N. di Las Vegas, in realtà, Marvel aveva dato una risposta più convincente alla domanda. All'epoca erano emersi interessanti dettagli scientifici sull'ibernazione subita da Steve Rogers, come riportato anche da CinemaBlend.

Explanation to how Cap survived the ice found in Avengers S.T.A.T.I.O.N. in Las Vegas from r/marvelstudios

Ecco la dicitura apparsa nella sezione della mostra dedicata proprio a Steve Rogers:

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L'esame fisico del capitano Rogers rivelò che, mentre diventava più densa, il liquido nel sangue non si è congelato del tutto. Gli esami del sangue sottolinearono che il suo fluido corporeo conteneva quantità eccessive di glucosio dovute all'azione del fegato, il quale processava le sue riserve di glicogeno abbassando così la temperatura di congelamento dell'acqua nel sangue e creando così un 'crioprotettore'.

Questo processo è simile a quello degli orsi d'acqua (Tardigradi) e delle rane di legno in letargo, in grado di metabolizzare il glicogeno nel loro fegato per farne circolare grandi quantità attraverso il loro corpo, al fine di ridurre la contrazione osmotica delle cellule e il loro blocco dovuto al congelamento. Questo comportamento, tuttavia, non è mai stato riscontrato negli umani.

Ryan Hodnett
Profilo di una rana di legno
Una rana di legno

Insomma, ecco la spiegazione pseudo-scientifica sul personaggio di Captain America e uno dei momenti più importanti della storia dell'intero Universo Cinematografico Marvel, senza il quale non avremo avuto gli scontri di Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War, così come la battaglia contro Thanos, che ha visto il buon capitano in prima fila contro il Titano Pazzo.

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