Perché James Bond non potrà mai essere donna? Lo spiega Barbara Broccoli

Autore: Emanuele Zambon ,

Da quando è stato annunciato che No Time To Die sarebbe stato l'ultima apparizione di Daniel Craig nei panni di James Bond, è partita la caccia al neo 007. I soliti sospetti - da Tom Hardy a Michael Fassbender passando per una nuova generazione di performer - sono stati accantonati nei mesi scorsi per via di un'indiscrezione che indicava in una donna la possibile erede dell'agente al servizio di Sua Maestà.

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Voci di corridoio, rumor alimentati anche dall'introduzione nell'ultimo film di Bond diretto da Cary Fukunaga - il venticinquesimo della saga - di un personaggio femminile (la Lashana Lynch vista in Captain Marvel) operante in un MI6 orfano di 007, finito in pensione dopo le vicende di Spectre.

E dal momento che sempre più attrici ricoprono al giorno d'oggi ruoli da protagonista in franchising popolari come Star Wars e in blockbuster a tinte super (Wonder Woman, Birds of Prey, Black Widow, solo per citarne alcuni), è lecito pensare ad uno stravolgimento dell'universo bondiano. Variety ha affrontato l'argomento con la produttrice Barbara Broccoli, madrina storica del franchise di 007.

Il nuovo Bond non sarà una donna

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Barbara Broccoli, figlia di Albert R. Broccoli, colui che ebbe l'intuizione negli anni '60 di adattare per il grande schermo il personaggio nato dalla penna di Ian Fleming, dopo la morte del padre - avvenuta nel '96 - ha assunto il controllo del franchise assieme al fratellastro Michael G. Wilson. Comprensibile, quindi, che abbia l'ultima voce in capitolo per ciò che concerne il futuro di 007. Di una cosa, in particolare, la Broccoli è certa: James Bond continuerà ad essere un personaggio maschile. Tuttavia, la sua etnia potrebbe subire una modifica dopo l'addio di Craig (a pensarci bene, uno stravolgimento, almeno a livello di tratti somatici, si è già avuto proprio con Craig, lontano dagli stereotipi di 007). Ecco cosa ha dichiarato la producer di EON a Variety:

Può essere di qualsiasi colore, ma è sicuramente un uomo. Credo che dovremmo creare nuovi personaggi per le donne, personaggi femminili forti. Non mi interessa granché prendere un personaggio maschile e farlo interpretare a una donna. Penso che le donne siano molto più interessanti di così.

Parole chiare, quelle della Broccoli, che mettono a tacere le voci di un cambio radicale del franchise di 007, con Lashana Lynch che sembrava pronta a subentrare a Craig già nel corso di No Time To Die (in cui, comunque, l'attrice rivestirà un ruolo di primo piano nei servizi segreti britannici). Facile, comunque, aggirare l'ostacolo e "aggiornare" il franchise alle esigenze del pubblico di oggi, magari affiancando al neo Bond un partner femminile di pari fascino e abilità.

In ogni caso, è pronto a ripartire il "totoBond" subito dopo l'uscita del film, prevista nelle sale italiane per il prossimo 8 aprile. Tra i nomi più gettonati spiccano quelli di Idris Elba, Richard Madden e Sam Heughan (star della serie TV Outlander), a riprova che il nuovo 007 sarà sì un uomo, ma dall'etnia ancora da stabilire, per stessa ammissione di Michael G. Wilson ("La Gran Bretagna è diversa oggi da come lo era all'epoca dei libri o dei primi film di Bond").

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No Time To Die, l'addio di Daniel Craig

MGM
Daniel Craig in Casino Royale

La Broccoli, dal canto suo, ha rivelato come l'idea di un personaggio femminile centrale nell'universo di 007 risalisse addirittura ai primi anni 2000, all'epoca di La morte può attendere. La producer propose infatti alla MGM un film spin-off incentrato su Jinx, la "Bond Girl" impersonata da Halle Berry. Il budget ipotizzato di 80 milioni di dollari spaventò lo studio, mandando su tutte le furie la Broccoli, che però qualche anno dopo vinse la scommessa con Daniel Craig, osteggiato da molti dei fan di 007 all'epoca del casting per Casino Royale.

Dopo 14 anni, l'attore chiuderà la sua avventura di spia dopo 5 film (a proposito, la Broccoli assicura di "non essersene fatta ancora una ragione" per l'addio di Craig). Lo farà in No Time To Die, pellicola che, a detta della producer, rappresenta "una conclusione emotivamente appagante" del ciclo di film che hanno visto protagonista Craig.

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