Quello tra videogiochi e cinema è un matrimonio sicuramente longevo, ma che non ha sempre dato i frutti sperati.
Sono ormai tantissimi i franchise in pixel e poligoni ad aver compiuto - con risultati altalenanti - il salto sul grande schermo, andando a reinterpretare avventure virtuali per il pubblico di massa, che siano quelle del riccio blu #Sonic, dell'archeologa britannica Lara Croft in Tomb Raider, o ancora quelle tra passato e presente degli Assassini della fortunata saga di Assassin's Creed.
Lo stesso da qualche tempo sta avvenendo anche nell'ambito delle serie televisive. Dopo il timido esperimento di Halo, sarà infatti The Last of Us a divenire uno show per la TV grazie alla produzione del network HBO, che ha deciso di puntare tutto sulle atmosfere post apocalittiche del titolo cult realizzato da Naughty Dog.
E se è vero che i fan sono in attesa di mettere le mani sul secondo capitolo - quel Part II in uscita il prossimo 19 giugno in esclusiva su PS4 e PS4 Pro -, allo stesso modo sta crescendo la curiosità attorno al progetto. Soprattutto per le via delle - brillanti - personalità coinvolte.
Johan Renck dirigerà (almeno) il pilot di The Last of Us
Ultimo nome a far ben sperare i fan sulla qualità della futura serie è quello di Johan Renck, videomaker e coreografo svedese che dirigerà almeno il pilot di The Last of Us, oltre che svolgere il ruolo di produttore esecutivo.
L'artista può vantare una carriera di tutto rispetto. Non ha solo diretto diversi video musicali per Madonna, Beyoncé e David Bowie, ma ha anche collaborato alla regia di show di successo come Breaking Bad, Bates Motel, Vikings e il più recente #Chernobyl. Ora, lo vedremo dietro la macchina da presa per dare vita alle vicende dei due sopravvissuti Ellie e Joel, di nuovo al fianco di Craig Mazin, qui nelle vesti di sceneggiatore e con cui aveva già collaborato in Chernobyl.
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Ed è proprio Renck ad essersi sbottonato sul processo creativo dietro la serie TV di The Last of Us, concedendo una lunga intervista ai microfoni del portale Discussing Film:
Formalmente sono un produttore esecutivo e la serie è ancora in sviluppo, la regia non è qualcosa che credo di abbracciare per intero, ma dirigerò almeno l'episodio pilota, poi vedremo cosa succederà.
Per il momento, lo show di HBO si trova in fase di pre-produzione, con i lavori rallentati non solo dall'emergenza sanitaria da COVID-19, ma pure dalla volontà di fare tutto con un'estrema attenzione per i dettagli, soprattutto nella scrittura dei personaggi, già fortemente caratterizzati nel videogame e amatissimi dal pubblico:
Realizzare qualcosa di nuovo partendo da un prodotto già finito non è sempre facile, ma è interessante da numerosi punti di vista. Con The Last of Us abbiamo personaggi già sviluppati e di cui chiunque abbia già giocato al videogame conosce ogni dettaglio. È qualcosa di cui stiamo discutendo molto della serie e ci sono chiamate settimanali con Craig e Neil Druckmann, il creatore del gioco, per capire come approcciare i personaggi e renderli credibili. Dobbiamo fare i conti con la difficoltà di ricreare personaggi da un videogame e non da un libro e farlo con una persona reale è ancora più difficile. Ad esempio con Valery Legasov in Chernobyl, proprio perché nessuno l'aveva mai visto, abbiamo dovuto solo renderlo il più possibile fedele alla descrizione, ma non c'erano immagini o versioni pregresse. Ci sono ancora molte considerazioni da fare e decisioni da prendere e ognuna composta da tanti dettagli che facciano onore alla saga.
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Insomma, le premesse sembrano sicuramente allettanti. In attesa di saperne di più - magari con una finestra di debutto ufficiale -, cosa ne pensate della serie televisiva di The Last of Us? Credete che Johan Renck e tutto il team creativo di HBO riusciranno a rendere giustizia al capolavoro di Naughty Dog e Sony?
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