Nel penultimo episodio di #Your Honor, la straordinaria serie di Showtime con Bryan Cranston nei panni di un giudice che diventa un criminale per salvare il figlio, vediamo Joey Maldini (Chet Hanks, Empire, Shameless), socio di Carlo (Jimi Stanton, The Punisher) nell’affare sottobanco della droga, che si consegna alla polizia, pronto a testimoniare contro i Baxter in cambio di un accordo.
L’ormai ex integerrimo giudice Michael Desiato fa in modo che la sua testimonianza risulti inattendibile, drogandolo, mentre Adam (Hunter Doohan, Truth Be Told) scherza col fuoco: Jimmy Baxter (Michael Stuhlbarg, La forma dell’acqua) ha scoperto che sua figlia esce con il figlio dell’uomo che crede abbia ucciso Rocco (Benjamin Wadsworth, Deadly Class). Quel figlio che Jimmy e la moglie Gina (la bravissima Hope Davis, The Newsroom, In Treatment) hanno perso in seguito a un incidente stradale.
Ma a investire Rocco non è stato Michael, né Kofi Jones (Lamar Johnson, The Next Step), massacrato di botte da Rocco Baxter. A investire Rocco è stato Adam. Suo padre era pronto a farlo costituire, ma per puro caso ha scoperto che la vittima era il figlio del più grande boss del crimine di New Orleans. Da quel momento, la lotta di Michael per salvare Adam da morte certa coinvolge sempre più persone, stroncando giovani vite ingiustamente.
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Vivi e morti
Il grande disegno di Your Honor si completa, incastrandosi perfettamente nel finale, mentre tutti gli elementi disseminati nei 9 episodi precedenti vanno a formare il puzzle per cui sono stati creati.
L’ultimo episodio ci porta a una grande resa dei conti. A differenza di quanto avviene in molte altre serie, però, questa è una resa dei conti speciale. Perché coinvolge sia i vivi che i morti.
Adam, informato da nonna Elizabeth (Margo Martindale, The Leftovers) della relazione extraconiugale di mamma Robin, viene aiutato da Michael ad affrontare quanto di buono sua madre, prima di essere uccisa, avesse fatto in tutta la sua vita prima di quell’unico, ultimo (e forse fatale? L'omicidio di Robin è legato alla sua relazione?) errore.
Carlo Baxter arriva sul banco dei testimoni come imputato per l’omicidio di Kofi Jones, mentre Frannie (Sofia Black-D’Elia, The Night Of) svela al candidato sindaco Charlie Figaro (Isiah Whitlock Jr., La 25° ora) che a uccidere Rocco Baxter è stato Adam.
Una alla volta, le bugie che hanno fatto da filo conduttore alla trama fin dall’episodio pilota, ingarbugliandosi sempre più, vengono svelate.
La famiglia Baxter apprende che Fia (Lilli Kay, Chambers) è innamorata di Adam, la detective Nancy Costello (Amy Landecker, Transparent) aveva iniziato a sospettare che ci fosse un legame fra i Baxter e il giudice Desiato e indaga in quella direzione, smontando l’alibi di Adam e Michael per il giorno della morte di Rocco. Affronta Michael e poi Charlie cerca di convincerla a lasciar perdere.
La pubblica accusa, l’avvocato McGee (Maura Tierney, E.R.) smonta senza ombra di dubbio la versione dell’omicidio di Kofi raccontata da Carlo sul banco dei testimoni.
L’avvocato Lee Delamere (Carmen Ejogo, True Detective), che lo stesso Michael ha messo sul caso, sa che Kofi è innocente. E quando scopre che il vero assassino di Rocco è Adam, grazie al supporto della testimonianza di Eugene (Benjamin Flores Jr., la cui famiglia è stata sterminata dai Baxter come rappresaglia per la morte di Rocco), Lee - ex pupilla e ora innamorata di Michael Desiato - resta senza parole.
Come noi.
Mancano meno di 30 minuti alla fine dell’episodio e la vita di Adam Desiato è appesa a un filo, così come la carriera e la libertà di suo padre.
La tensione è alle stelle. Tensione emotiva, narrativa, psicologica.
Sono una brutta persona solo perché valuto la mia vita molto meno importante di quella di mio figlio?
Michael è pronto a prendersi la colpa e a morire per salvare Adam, ma il destino è in agguato.
Un colpo di scena dietro l’altro
Un castello di bugie, lungo 10 episodi, di cui solo noi, gli spettatori, conosciamo i segreti.
Quel castello inizia a crollare nel penultimo episodio, con le rivelazioni fatte ai personaggi, ma c’è un momento in cui il suo crollo determina il corso della narrazione e degli eventi.
Il momento in cui il giudice Michael Desiato, in procinto di deliberare sull’ammissibilità della testimonianza di Eugene, si accorge che la ragazza di Adam è Fia, la figlia di Jimmy Baxter.
Da quello stesso istante, tutto precipita. Per far assolvere Carlo, Michael fa in modo che la telefonata al 911 dal luogo dell’incidente venga ascoltata in aula. Tutti pensano a che a rantolare sia Rocco, ma - uscendo dall'aula - Gina e Jimmy Baxter si accorgono che è Adam. Non erano i versi di Rocco, quelli. Erano i disperati tentativi di Adam di respirare.
Michael Desiato ha fatto tutto per niente. Ha compromesso la propria vita, la propria carriera, il proprio onore. Il proprio futuro, le proprie relazioni e tutta la verità. Ha fatto assolvere uno spietato assassino.
E l’ha fatto per niente…
Perché Jimmy avvisa Michael che lo sa. E che Adam adesso è lì, al suo hotel.
Michael Desiato corre. Michael Desiato è un runner. Correre lo aiuta a schiarirsi le idee. Corre fin dal momento in cui lo vediamo per la prima volta, nell’episodio pilota. E ora corre, nel finale di stagione, nel disperato tentativo di salvare la vita di suo figlio.
Destino
Eugene, deciso a vendicare il fratello ucciso da Carlo, si presenta all’albergo dei Baxter armato di una pistola. Ma ha solamente 15 anni, non è un tiratore esperto e sbaglia: colpisce Adam. Lo colpisce al collo.
Adam muore, nella stessa agonia di Rocco, fra le braccia di suo padre.
Ha pagato per il suo crimine, sotto gli occhi di Jimmy Baxter che vede la disperazione di Michael.
Giustizia è stata fatta… E ci ha pensato il destino. Almeno agli occhi di Jimmy, perché la morte di un ragazzo che ha fatto un errore - noi abbiamo visto tutto, noi sappiamo com'è andata - non può mai rappresentare una forma di giustizia.
Your Honor finisce così, con il pianto disperato di Michael Desiato mentre stringe, inerme, il corpo del figlio Adam. Mentre le vittime di Adam, i Baxter, i più spietati assassini in circolazione, assistono al modo in cui il destino ha voluto vendicarsi contro l’involontario assassino di Rocco.
Your Honor ci lascia come ci aveva accolti: con quella impalpabile, incontrastabile sensazione di tragedia. E con la consapevolezza che, nella vita, un secondo - o un centimetro, o un’esitazione, o una distrazione… - posso distruggere le vite di molte persone quando si mente, si manipola e s’inganna.
Potrà mai essere giusto, tutto questo?
No. Certo che no. Su questo, l'avvincente e drammatica tragedia di Your Honor è molto chiara.
No, la serie TV con Bryan Cranston è stata concepita come una miniserie.Your Honor avrà una stagione 2?
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