Doctor Who: The Church on Ruby Road, recensione: Nguti Gatwa è il nuovo Dottore

Autore: Lorenzo Ferrero ,

Dopo la brevissima introduzione nello speciale The Giggle, Nguti Gatwa esordisce ufficialmente con la sua prima vera e propria avventura nello speciale di Natale, tipico di Doctor Who, intitolato The Church on Ruby Road, nel quale viene introdotta anche la nuova companion del quindicesimo Dottore: Ruby Sunday.

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Di cosa parla The Church on Ruby Road?

C'era una volta, la sera della vigilia di Natale, una sconosciuta che si presentò alla chiesa in Ruby Road. Recava in braccio il dono più prezioso: un neonato. Una bambina...

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Ruby Sunday è un'orfana, che sta cercando i suoi genitori naturali tramite un programma televisivo. Nell'ultimo periodo, però, stanno accadendo fatti strani attorno a lei: incidenti, piccole distrazioni e così via. Per la ragazza sono solo coincidenze, ma per il Dottore c'è qualcosa di più.

I responsabili si rivelano essere dei Goblin, creature che vagabondano nel tempo e nello spazio nutrendosi di bambini e avvalendosi della scienza delle "coincidenze", che cercheranno di rapire la nuova bambina presa in affido dalla madre adottiva di Ruby e che, casualmente, è nata il suo stesso giorno: il 24 Dicembre.

Uno speciale brillante, nonostante tutto

The Church on Ruby Road non è un episodio particolarmente articolato o complesso per quanto riguarda la trama e la stesura della sceneggiatura, anzi! A parere di chi vi scrive, vi sono talvolta delle scelte narrative che per quanto carine e simpatiche e che nel complesso funzionano, spezzano irrimediabilmente la credibilità della messa in scena.

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E stiamo parlando proprio della "scena musical" che si può trovare a circa metà puntata, dove sia i Goblin, sia Il Dottore e Ruby, si mettono a cantare di punto in bianco...proprio come se fossero in un musical. E badate bene che il tutto è messo in scena alla perfezione, addirittura coi protagonisti che, quasi a voler rompere la quarta parete esclameranno:"Ma perchè cantano? [...] Beh, cantiamo anche noi!", in una sorta di adeguamento a ciò che accade, come se fossero consapevoli della cosa.

Eppure, tutto funziona alla perfezione e tutto scorre in maniera chiara e lineare, seppur poco approfondito. Il semplice espediente del viaggio nel tempo per cambiare l'attuale presente funziona molto bene e permette di delineare con più chiarezza il carattere e la personalità del nuovo Dottore, in grado di trasmettere gioia e entusiasmo, ma anche tristezza e determinazione.

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Nonostante la sua semplicità, The Church on Ruby Road riesce ad essere contemporaneamente un ottimo speciale natalizio, un perfetto inizio e una funzionalissima avventura a se, che ben introduce il nuovo Dottore e la sua nuova compagna senza perdersi troppo in chiacchiere, senza perdere tempo e che fa ben sperare sull'intera struttura narrativa dell'intera stagione, se verrà ben espansa e articolata.

Gatwa e Gibson: una coppia perfetta

Esistono Companion e companion e nel corso delle stagioni ne abbiamo conosciuti di diversi e molto sfaccettati, di adorati e di odiati e tutto questo in base alla chimica che esprimevano gli attori e le loro controparti sullo schermo.

Il rapporto espresso in questo speciale natalizio di Doctor Who tra il nostro Dottore e Ruby sembra davvero ben studiato. I due personaggi sembrano essere perfettamente in sintonia, sia per come sono stati scritti, sia per l'interpretazione che gli è stata data dai due attori, dimostratisi in grado fin da subito di poter sostenere il peso di questa eredità: quella delle precedenti incarnazioni del Dottore e dei suoi companion, il tutto in questo vero e proprio nuovo starting point per tutti coloro che vogliono iniziare a vedere Doctor Who.

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Nguti Gatwa, già vincitore di un Bafta per la sua interpretazione in Sex Education, ci regala un Dottore diverso da ogni precedente, più allegro, spensierato e giocoso, ma allo stesso tempo sensibile e responsabile e sempre disposto a mettere a posto le cose, oltre che ad aiutare gli altri, capace di sorridere e gridare di gioia, per farsi cupo e triste subito dopo. Siamo sicuri che l'attore ruandese naturalizzato inglese ci donerà alcune delle migliori scene dell'intera storia del franchise.

La giovanissima Millie Gibson è riuscita a incarnare gli ideali di quello che dovrebbe essere il companion perfetto del Dottore: coraggiosa, spigliata e disposta a tutti pur di aiutare gli altri, oltre che in sintonia con il signore del tempo. La chimica con Gatwa sullo schermo è incredibile e i due sembrano fatti apposta per recitare questi ruoli assieme. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro del suo personaggio (ad esempio, chi è la donna che la abbandona sul sagrario della chiesa?), ma viste le premesse, ne vedremo sicuramente delle belle.

Di Goblin e di canzoni

I Goblin sono i principali antagonisti dell'intero speciale, ai quali viene data una connotazione più classica e forse più legata al folklore antico, dove venivano ritratti come bestie mangia bambini. Nonostante questo legame con la storia classica, vengono aggiunti due elementi per attualizzarli, che li rendono nuovamente interessanti e non stantii: il fatto che siano "vagabondi del tempo" e il fatto che questi...cantino.

Come ben specificato dal Dottore, nonostante questi viaggino nel tempo, non vanno minimamente paragonati a dei viaggiatori temporali, in quanto sono dei vagabondi senza scrupoli, che non si fermano davanti a nulla pur di riuscire a procurare un pasto al loro Re, compreso cambiare la storia e questo li rende davvero temibili e imprevedibili.

Il secondo aspetto è alquanto curioso. Il fatto che questi si mettano a cantare per "augurare buon appetito al loro sovrano", fondamentalmente, rende il tutto pacchiano e moderno e, come detto in precedenza, nonostante sembri fuori luogo e un po' gratuito, pare aver riscosso un notevole successo, specialmente sul suolo britannico, dove la hit di Janis Goblin (si, avete letto bene) è stata in cima alle classifiche del Regno Unito per tutto il periodo natalizio! Scritta dallo showrunner Russel T. Davies e messa in musica dal maestro Murray Gold, storico compositore della serie, è stata rilasciata ufficialmente ed ha raccolto fondi per il Children In Need, una manifestazione di beneficienza che si svolge in Inghilterra ogni anno.

I Goblin sono anche i protagonisti degli effetti speciali di questo episodio, che continuano anche per questo episodio ad essere davvero di pregevole fattura e che sono fortunatamente lontani dai pupazzoni visti nelle prime stagioni del New Who di qualche anno fa. Non spenderemo troppe parole su di essi, poichè la qualità si attesta ormai a livelli molto alti e difficilmente avremo dei cali da qua in poi.

Sarà una lunga attesa, ma ne varrà la pena

Alla fine di The Church on Ruby Road abbiamo avuto anche una finestra temporale per l'uscita della nuova stagione: Primavera 2024. Mancano ancora diversi mesi alle nuove avventure del Quindicesimo e della sua nuova companion e il trailer di presentazione sembra promettere grandi cose.

Speriamo che il nuovo corso sia all'altezza delle aspettative del pubblico e che la guida del rientrato Davies possa riportare lo show ai fasti di un tempo, come non accadeva da anni, cosa che in parte sta già avvenendo: lo speciale è stato visto in UK da ben 4.73 milioni di telespettatori, decretandolo lo show televisivo più visto del giorno di Natale, piazzandosi dietro solamente al discorso natalizio del Re Carlo e da Strictly Come Dancing’s (Ballando con le Stelle).

Ne vedremo sicuramente delle belle!

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Immagine copertina da Instagram Ufficiale di Doctor Who.

Commento

cpop.it

90

The Church on Ruby Road è un inizio perfetto per quello che sarà un nuovo corso per Doctor Who. Al di là di qualche leggerezza narrativa, lo speciale funziona alla perfezione e finalmente ci mostra il nuovo volto e il nuovo carattere del Dottore interpretato da Nguti Gatwa, che dimostra una chimica pressochè perfetta con Millie Gibson, nei panni di Ruby Sunday, la sua nuova companion.

Pro

  • Speciale natalizio di qualità molto alta, come ormai ci ha abituato Doctor Who
  • Gatwa e Gibson semplicemente perfetti
  • Tutta la spiegazione sulla scienza della "casualità"

Contro

  • L'episodio non brilla per profondità di scrittura
  • La "parte musical" spezza in parte l'azione
  • Il cacciavite sonico...non è più un cacciavite
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