Fire!, recensione: un inno alla ribellione che trascende spazio e tempo

Fire!, capolavoro shojo di Hideko Mizuno, è un manga che arde di passione, capace di scuotere il panorama del fumetto giapponese con la sua unicità.

Autore: Federica Polino ,

Ehi, sbirro. Mentre insegui colui che ha rubato un solo fiore nella siepe, noi veniamo buttati nel campo di battaglia e uccisi brutalmente.

Fire!, capolavoro shojo scritto e illustrato da Hideko Mizuno, è un manga che arde di passione, un'opera in grado di illuminare e scuotere il panorama del fumetto giapponese con la forza rivoluzionaria della sua narrazione.

Pubblicato originariamente nel 69, questo titolo in due volumi, edito in Italia da Toshokan, è molto più di una semplice storia di musica e ribellione: è una dichiarazione d’amore al rock e un potente grido di libertà (come riportato anche nella prefazione firmata da Davide Castellazzi), un manga atipico che esplora le complesse dinamiche sociali e personali di un’epoca in tumulto, i ruggenti anni 60.

Un ardente inno alla libertà.

Fire! - Toshokan
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Aaron Browning è un dolce e mite adolescente di Lakewood, Ohio: trascorre le sue giornate spaccandosi la schiena in un'acciaieria per aiutare la madre, una donna amorevole, ma giovanissima vedova. 

La sua placida vita, tuttavia, cambia radicalmente dopo un violento episodio: recatosi in un negozietto per acquistare un cappello da regalare alla mamma, Aaron assisterà ad una rapina. Imbambolato e scioccato, il giovane osserva i motociclisti mettere a soqquadro la zona, quando uno di loro, un certo Fire Wolf, gli lancerà un cappello piumato

Aaron, terrorizzato all'idea che la polizia possa incriminarlo, si affretterà a disfarsi di quella che, ad una prima occhiata, potrebbe apparire come una prova della sua colpevolezza: getterà il cappello da un ponte, ma sarà proprio quel gesto sconsiderato ad allertare le forze dell'ordine.

Aaron, innocente, giovane e terrorizzato, accerchiato da poliziotti armati fino ai denti, opporrà resistenza e, pertanto, subirà un trattamento degno di un film anni 60: picchiato a sangue, messo alla gogna e, in definitiva, accusato ingiustamente di aver rubato quell'orpello, il tutto dinanzi alla madre, sconvolta.

Accusato di un furto che non ha mai commesso, Aaron sarà rinchiuso in riformatorio, un luogo disgustoso, in cui le regole di convivenza civile sono messe a dura prova, un Inferno dal fetore aberrante di escrementi, malinconia e castigo.

Condannato a restare lì per anni, il giovane faticherà ad ambientarsi a causa non solo della sua professata innocenza, ma anche di un'indole che riscoprirà non troppo indulgente: difatti, dopo aver rincontrato nuovamente Fire Wolf, proverà più volte a farsi giustizia da solo, divenendo violento nei confronti dei suoi compagni e finendo persino in isolamento forzato.

Fire! - Toshokan
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Col tempo, tuttavia, quel luogo finirà per cambiarlo: in meglio o in peggio, questo solo il tempo potrà dirlo. Mentre trascorre le lunghe giornate isolato dal mondo intero, Aaron potrà contare su una sola coccola: una voce soave e il suono di una chitarra, che assieme danno vita ad una nenia in grado di placare il suo animo irruento, piantando in lui il seme dell'amore per la musica.

Una figura si erge in tutta la sua possenza alla luce della luna. A scaldare il cuore di Aaron, difatti, non è altro che il suo nemico giurato, Fire Wolf: egli, da qui in avanti, diventerà per il giovane guida e fonte d’ispirazione, molto più di un semplice chitarrista delinquente.

In Fire!, Fire Wolf è essenza stessa del riscatto, dell'emancipazione e della ribellione, paladino della giustizia e protettore dei ragazzi in riformatorio, l'unico uomo in grado di trasmettere loro un’energia travolgente che li spinge a vivere senza compromessi: comportatevi bene, seguite le regole, ma non rinunciate mai alla vostra libertà.

Tuttavia, come la maggior parte degli eroi, Fire Wolf perderà la vita nel tentativo disperato di difendere la sua amata libertà: la precoce morte in un incidente, divorato dalle fiamme, lascia un vuoto immenso nel cuore di Aaron, ma al contempo accende in lui il desiderio di perseguire il suo sogno ad ogni costo.

Fire! - Toshokan
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Il giovane, una volta fuori dal Riformatorio, si trasferisce a Detroit e inizia a costruire la sua strada nel mondo della musica: assieme alla sua fedele compagnia, la chitarra donatagli dall’amico scomparso, e un cuore colmo di ideali, il giovane affronterà una serie di sfide apparentemente insormontabili, delusioni d'amore e grandi dolori, ottenendo tuttavia anche parecchie soddisfazioni.

Forte di una voce celestiale, quasi divina, attirerà l'attenzione di molti e raggiungerà la tanto agognata fama, sebbene la sua purezza d'animo e il suo fare gentile resteranno invariati: dopo aver stretto amicizie forti e solide, Aaron fonderà una band e la chiamerà Fire, nome atto a rendere omaggio al mentore che gli ha insegnato a vivere, ma soprattutto a lottare.

Ed è così che il viaggio di Aaron attraverso gli Stati Uniti di fine anni 60 lo porta a confrontarsi con il lato oscuro del sogno americano: la violenza ingiustificata, l’alienazione, le ingiustizie, le droghe e le relazioni tossiche, elementi che donano ulteriore drammaticità all'opera e che ci offrono un quadro preciso e realistico di quell'epoca.

La musica diventa per Aaron non solo un mezzo di espressione, ma una forma di resistenza e di scoperta personale. Mentre la sua band cresce e si evolve, il giovane dallo sguardo di un bambino fa le sue prime esperienze, esplora il misticismo degli anni 60-70, l’amore e le sue stesse insicurezze, tentando a fatica di mantenere viva quella purezza d’animo che lo caratterizzava all’inizio della sua avventura.

Figlia d'arte di Osamu Tezuka

Fire! - Toshokan
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Lo stile dell'autrice, Hideko Mizuno, è unico, drammatico e affascinante, in grado di combinare una narrazione visivamente audace e d'impatto con dialoghi profondi e filosofici, un mix degno di un'opera del passato: le tavole sono ricche di dettagli e un forte dinamismo, elementi che riflettono l’energia travolgente della musica rock e il caos emotivo dei protagonisti delle pagine di Fire!.

Oltretutto, l'intera opera è permeata da un'influenza in particolare: quella di Osamu Tezuka, autore preferito di Mizuno e suo mentore artistico.

Difatti, l'autrice, in seguito al suo debutto con Akkake Koma Pony, fu invitata dallo stesso Tezuka a unirsi al Tokiwa-so, un celebre laboratorio per giovani mangaka, il che le permise di lavorare a stretto contatto con Shotaro Ishinomori e Fujio Akatsuka.

Da grande appassionata di musica e cinema, realizzò numerosi adattamenti di celebri film hollywoodiani, quali Rome no Kyūjitsu (1963), ispirato a Vacanze romane (1953), e Suteki na Kōra (1968), tratto da Sabrina (1954). Fire!, tuttavia, nacque solo qualche anno più tardi (nel 1969), in seguito ad un viaggio in Europa e negli Stati Uniti: grazie al racconto maturo della vita di Aaron, Mitsuno vinse il prestigioso Premio Shogakukan per il miglior manga nel 1970.

Fire! - Toshokan
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Tutt'ora Fire! rappresenta una delle opere più audaci e rivoluzionarie dell'autrice, rendendo Hideko Mizuno una pioniera nel mondo del fumetto giapponese e una svolta nel target shojo: il titolo non solo introduce per la prima volta un protagonista maschile in uno shojo, ma affronta anche temi considerati all'epoca tabù, come il sesso, le droghe e la ribellione sociale.

Per Mizuno, difatti, Aaron non può essere ridotto ad un mero eroe romantico: il giovane cantante e chitarrista è un personaggio complesso, con dubbi, fragilità e un profondo bisogno di trovare il proprio posto nel mondo. La sua relazione con Fire Wolf, basata su un amore puro e sincero, a tratti platonico, a tratti reale, è un tema centrale dell’opera, che celebra l’amicizia e la forza dei legami umani.

Aaron, traghettatore di anime: una melodia che parla di ribellione e amore

Fire! - Toshokan
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Fire! cattura perfettamente lo spirito ribelle degli anni 60, un’epoca segnata da profonde trasformazioni sociali e politiche: giovani spediti dall'altra parte del mondo, costretti a uccidere o essere uccisi, ragazzi appena maggiorenni senza arte ne' parte costretti a combattere una battaglia che non sentono loro, a morire per un Paese che preferisce mandarli in guerra in Vietnam anziché deporre le armi e accettare la sconfitta. 

A questo aggiungiamo anche tensioni razziali e il movimento per i diritti civili, tutti elementi che fanno da sfondo a una generazione in cerca di identità, perennemente schiacciata da doveri, aspettative e sofferenza. Mizuno intreccia magistralmente questi temi nella trama, utilizzando la musica rock come metafora della lotta per la libertà e l’autodeterminazione.

L'opera, infatti, non esita a mostrare anche gli aspetti più oscuri di quegli anni, esibendo sequenze che trattano di violenza, abuso di droghe e relazioni tossiche crude e dirette, rendendo Fire! non solo un racconto di ribellione, riscatto e speranza, bensì un vero e proprio documento realistico e coraggioso del suo tempo.

Fire! - Toshokan
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Ed è per questo (e per tanti altri motivi) che risulterà impossibile per il lettore non perdersi completamente nel leggere i botta e risposta tra personaggi: in un batter d'occhio vi ritroverete a riflettere sulle vostre vite, sul futuro, sui vostri sogni in compagnia del dolce Aaron, un giovane che non ha alcuna intenzione di rinunciare alle proprie aspirazioni, nonostante vi sia la possibilità che si tramutino in amare utopie.

Il nostro consiglio è: lasciatevi cullare, lasciate che il riverbero di idee e pensieri del protagonista (e non solo) traghetti la vostra anima, abbandonandosi ad una melodia che in pochi possono realmente cogliere e accettare.

La musicalità, la melodia, infatti, sono elementi centrali non solo nella trama, ma anche nella costruzione dell’atmosfera dell'opera: Mizuno si ispira alla cultura musicale dell’epoca, in particolare al rock psichedelico e ai grandi artisti degli anni 60.

La colonna sonora immaginaria di Fire! parla di ribellione, amore e speranza, trasportando il lettore in un viaggio emotivo in grado di risuonare attuale, vivo e vivido ancora oggi: un messaggio saggiato anche da band del tempo, quali ad esempio i Pink Floyd, protagonisti di alcune pagine dell'opera. Un omaggio dal forte impatto emotivo, nonché esempio lampante dell'impegno sociale di alcune identità del passato.

Fire! - Toshokan
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Commento

Voto di Cpop

85
Fire! di Hideko Mizuno è un’opera imprescindibile per chiunque ami il manga, la musica e le storie di ribellione. Con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di affrontare temi profondi, crudi, universali, Mizuno ci regala una storia che è al contempo un inno alla libertà e una riflessione su quanto sia importante (nonché necessario) credere in un'ideale, in un sogno. L'autrice, attraverso la sua opera, risulta in grado di parlare a generazioni differenti restando sempre attuale, ricordandoci che il fuoco della libertà e della passione può bruciare luminoso anche nei momenti più oscuri: non lasciate che la società e questo mondo imperfetto vi avvelenino. Lottate, sempre, per un sogno e un avvenire.

Pro

  • Messaggio di speranza chiaro e impattante.
  • Inno alla ribellione e alla libertà.
  • Disegni splendidi e stile inconfondibile.
  • Uno shojo drammatico e unico nel suo genere.

Contro

  • L'eccessiva drammaticità potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
  • -
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