Jinrui-Shoku: Blight of Man, recensione: due ragazzi, tre occhi, un'avventura horror

Scritto da Mitsuchiyomaru e illustrato da Yuki Sato, Jinrui-Shoku: Blight of Man ci immerge in un mondo in cui l’ordinario si trasforma in un incubo

Autore: Federica Polino ,

Se siete alla ricerca di un manga capace di combinare tensione, mistero, slice-of-life e una buona dose di horror, Jinrui-Shoku: Blight of Man è sicuramente un’opera che merita la vostra attenzione. Arrivato in Italia grazie a Edizioni Star Comics, disponibile dal 28 gennaio, e già acclamato su Manga Plus, questo thriller scolastico scritto da Mitsuchiyomaru e illustrato da Yuki Sato ci immerge in un mondo in cui l’ordinario si trasforma rapidamente in un incubo.

Due ragazzi, tre occhi, un'avventura horror

Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Mummily, Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics

Seita è un ragazzino di 11 anni che vive una vita serena nella sua cittadina: allegro e spensierato, divide le sue giornate tra partite di calcio e momenti con i suoi due migliori amici, Hayato e Kaori. I tre, pur essendo molto diversi tra loro, formano un trio inseparabile, sempre pronti a sostenersi a vicenda. Tuttavia, l’idillio della loro infanzia viene scosso da un evento terribile che sta sconvolgendo l’intero Giappone: i mummily, cadaveri che vengono ritrovati in avanzato stato di mummificazione, nonostante siano morti solo da pochi giorni.

La particolarità inquietante di questi casi è che le vittime sembrano condurre una vita normale anche dopo la morte, interagendo con le persone attorno a loro come se nulla fosse accaduto, un fenomeno inspiegabile che non solo alimenta il terrore, ma anche la curiosità morbosa della popolazione.

Kaori, tra i tre amici, è la più affascinata da queste teorie e non manca di discuterne con Seita che, tuttavia, rimane scettico, quasi immune a questo fascino sinistro, fino a quando qualcosa di strano non accade: Hayato si assenta da scuola per un’intera settimana senza dare spiegazioni.

Insospettito dalle assenze del suo amico, Seita decide di recarsi a casa di Hayato. All’ingresso, il giovane apre la porta con cautela e tenta di tranquillizzarlo, ripetendo che vada tutto bene, ma gli chiede con insistenza di andarsene prima che sua madre torni. La situazione appare nella norma, finché Seita non percepisce qualcosa di oscuro nell’atmosfera: poco dopo, la madre di Hayato fa la sua comparsa.

Sebbene a primo acchito appaia la donna di sempre, il ragazzino nota dettagli inquietanti: un’aura sinistra, movimenti innaturali e un aspetto macabro che solo lui sembra percepire. Il suo istinto lo spinge a scappare, ma qualcosa lo trattiene: un biglietto di Hayato che recita:

aiuto.

Tornando sui suoi passi per salvare l’amico, Seita si ritrova intrappolato nella casa, dove scopre la verità sull’orrore che ha colpito Hayato. La madre del ragazzo non è più umana: è un mummily, un essere a metà tra uno zombie e un demone, capace di soggiogare chiunque le sia vicino. 

La scena culminante rivela un destino tragico per Seita, il cui corpo cade vittima della mostruosità che perseguita Hayato: il mummily lo afferra, cavandogli l'occhio e consegnandolo al figlio. Tuttavia, il folle e terrificante gesto del demone si rivelerà di grande aiuto per Seita, permettendo alla sua anima di non svanire del tutto: il giovane dai poteri sovrannaturali diventa un “terzo occhio”, un’entità che continua a vivere all’interno di Hayato, conferendogli una percezione soprannaturale e permettendogli di liberarsi dal controllo del mummily.

Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Seita Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics

Nel frattempo, Kyoichiro Sasakuza e il suo misterioso collega, investigatori del commissariato di Dotsukano Nord, si presentano a casa di Hayato per affrontare il mummily: qui trovano il corpo mummificato della madre, quello apparentemente senza vita di Seita e un Hayato apparentemente illeso. 

Portato in salvo e interrogato sugli eventi, il ragazzo nega qualsiasi abuso da parte della madre, nonostante l’evidente tossicità del loro rapporto, un tema ricorrente nei casi di mummily, in quanto le indagini rivelano che le vittime condividano due caratteristiche principali: la prima è l'appartenenza allo stesso nucleo familiare, la seconda è una relazione di co-dipendenza tossica.

Seita, ora intrappolato nel corpo di Hayato, supporta l'amico e lo aiuta a + la verità: cosa si nasconde dietro i mummily? E perché accade solo alle persone con famiglie disfunzionali?

Hayato viene affidato a un tutore, Tsukasa Hamaguchi, fondatore della Di Earth, un’organizzazione specializzata nello studio dei mummily. Durante il trasferimento alla residenza di Hamaguchi, la vita condivisa dei due ragazzi cambia radicalmente: la nuova famiglia è un sogno per Hayato, abituato al dolore e alla violenza, malgrado la figlia di Tsukasa appaia molto simile alla defunta madre del giovane...

Tra i due amici nasce un rapporto di co-dipendenza apparentemente esilarante, con Hayato che parla al suo terzo occhio celato dalla lunga frangetta, e Seita che cerca un modo per recuperare il suo corpo. Tuttavia, la situazione si complica quando, recatisi in Ospedale, i giovani si rendono conto di un fenomeno assai curioso e inquietante: il guscio vuoto di Seita, attualmente in coma, è abitato da un'entità oscura.

Chi si nasconde davvero dietro il fenomeno dei mummily? Riuscirà Seita a riappropriarsi del suo corpo? Quale sarà il destino di Seita e Hayato?

Dualità e simbolismo: un'amicizia che va oltre il comune legame

Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Hayato, Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics

La dinamica tra Seita e Hayato rappresenta uno degli elementi di forza del manga. I due amici, così diversi tra loro, incarnano una dualità intrigante: Seita, spensierato e legato al sovrannaturale, contrasta con il carattere enigmatico e introverso di Hayato, più ingenuo e abituato alla violenza (fisica e non). 

Un aspetto interessante è il modo in cui la narrazione suggerisce che i due personaggi siano legati da un destino più grande, quasi sovrannaturale. Il concetto di "terzo occhio" viene introdotto come simbolo di una percezione superiore, un tema che richiama tradizioni spirituali quali il buddismo, ma che qui viene declinato in chiave horror e misteriosa: il terzo occhio rappresenta il nostro organo spirituale, e Seita lo incarna perfettamente.

Solo attraverso il loro legame (in tal caso viscerale), i due amici riusciranno a risolvere misteri e ad indagare sul fenomeno dei mummily. Un dualismo che ricorda per sommi capi anche il concetto principe del Taoismo: Seita, la luce (yang), e Hayato, l'ombra (yin), due facce della stessa medaglia che, per funzionare, devono lavorare in simbiosi.

Una miscela di generi per uno shonen intrigante

Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Jinrui-Shoku: Blight of Man - Star Comics
Mamma di Hayato

La forza di Jinrui-Shoku: Blight of Man risiede nella capacità di Mitsuchiyomaru di combinare generi diversi. Il manga shonen si muove agilmente tra genere thriller, horror e mystery, senza trascurare momenti di comicità che stemperano la tensione: tipico del target cui è indirizzato. Questo mix rende l’opera accessibile sia agli appassionati di storie soprannaturali che a chi cerca il racconto di un legame tra due amici, ma non privo di colpi di scena.

Il tutto si aggiunge al talento di Yuki Sato nel creare atmosfere, una caratteristica evidente fin dalle prime tavole. Lo stile alterna il registro tipico degli shonen scolastici, con momenti di spensieratezza e interazioni quotidiane, a scene che rasentano il puro incubo. Le tavole horror sono particolarmente efficaci: corpi in decomposizione, immagini disturbanti e improvvisi colpi di scena visivi immergono il lettore in un’atmosfera di costante tensione.

Questa alternanza tra leggerezza e oscurità è ben calibrata e contribuisce a rendere la lettura fluida e coinvolgente. Tuttavia, il primo volume introduce un numero forse eccessivo di personaggi, che rischiano di distogliere l’attenzione dal nucleo centrale della trama.

Un’aggiunta inaspettata e piacevole è rappresentata dalle note umoristiche alla fine del volume, un epilogo che svela il dietro le quinte della creazione dell’opera e che offre un momento di leggerezza che strappa più di una risata: un elemento che rimanda ai vecchi manga shonen di anni 90.

Oltretutto, l’annuncio di un adattamento anime, già in lavorazione, rappresenta una gradita sorpresa per i fan che vorrebbero vedere la storia prendere vita su schermo.

 

Commento

Voto di Cpop

75
Un manga avvincente che intreccia horror, thriller e mistero, esplorando relazioni tossiche e fenomeni sovrannaturali. Al centro della storia vi è il legame viscerale tra Seita e Hayato, chiamati a risolvere enigmi legati ai mummily attraverso il potere del "terzo occhio". La narrazione alterna momenti scolastici leggeri a scene inquietanti, mantenendo alta la tensione. Nonostante l'introduzione di numerosi personaggi rischi di distrarre il lettore, l’opera promette di diventare un titolo di rilievo per gli amanti del genere horror e del mistero.

Pro

  • Trama intrigante e originale.
  • Stile di disegno che spazia dallo shonen scolastico all'horror puro.
  • Mix di generi ben dosato.
  • Immersi nell'azione sin da subito.

Contro

  • Troppi personaggi inseriti nel primo volume generano confusione.
  • -
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