Kagurabachi, recensione: la vendetta è un piatto che va servito freddo

Annunciato a Lucca Comics & Games 2024, edito per Star Comics, il manga di Hokazono narra una storia di vendetta. Riuscirà Chihiro a sconfiggere i nemici?

Autore: Federica Polino ,

Annunciato a Lucca Comics & Games 2024, Edizioni Star Comics porta in Italia l'oltremodo discussa opera d'esordio di Takeru Hokazono: Kaguabachi. Al di là delle speculazioni e polemiche, il battle shonen dell'autore è stato preceduto da un'eco assordante, un rimbombo di attese che l'ha proiettato immediatamente sotto i riflettori. Un debutto che, nel giro di una settimana, ha accumulato più di mezzo milione di letture, superando mostri sacri come Jujutsu Kaisen e SPY X FAMILY. Ma la vera peculiarità di questo fenomeno risiede altrove: il clamore nato e diffusosi a causa di un meme

Enten

Kagurabachi, Edizioni Star Comics, amazon.it
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Kunishige Rokuhira è un maestro spadaio di fama mondiale, un uomo che ha consacrato la propria esistenza all'arte della forgia e del metallo. Ma oltre a essere un artigiano straordinario, è anche un padre amorevole, seppur un po’ sbadato. Dal carattere solare e con un sorriso sempre pronto a fiorire sul volto, Kunishige cerca di trasmettere al figlio Chihiro i segreti del mestiere. Tuttavia, l’unico vero insegnamento paterno che riesce a impartire è proprio questo: per il resto, è il figlio a prendersi cura di lui, risolvendo le piccole e grandi complicazioni che il genitore, con la sua amabile leggerezza, inevitabilmente crea.

Quando un entusiasta Kunishige rientra a casa portando con sé tre pesci rossi, Chihiro capisce subito che sarà lui a dover se ne occupare. Tre creature fresche-fresche, ciascuna con un significato preciso: il rosso per attirare la fortuna, il nero per allontanare le maledizioni, e uno a pois, che - secondo il padre - è il più speciale di tutti. Aka, Kuro, Nishiki.

Le loro vite scorrono tranquille, come un fiume calmo, tra la bottega infuocata e la quotidianità domestica più ordinaria. Kunishige si prende cura della casa, Chihiro si prende cura di lui, mentre Shiba - vecchio amico del padre, al suo fianco sin dai tempi della guerra Seitei - ama definirlo un eroe. Secondo la leggenda, furono proprio le lame forgiate da Kunishige a rovesciare le sorti del conflitto e salvare innumerevoli vite.

Eppure, il titolo di eroe non l’ha protetto da una morte prematura.

Kagurabachi, Edizioni Star Comics
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Tre anni più tardi, Chihiro e Shiba si dirigono verso il covo dei Korogumi, un gruppo di yakuza senza scrupoli che usa la spada per seminare morte e terrore. Per Chihiro, un’eresia.

Chi impugna la katana deve farlo per proteggere i deboli e annientare il male,

Ripeteva costantemente Kunishige. Un uomo d'onore, un uomo giusto, ucciso dagli Hishaku, il gruppo di stregoni che manovra i Korogumi nell’ombra. Veri e propri mostri, dicono coloro che ci hanno avuto a che fare. Dopo l'ingiusta morte del padre, Chihiro ha giurato di trovare gli Hishaku e ucciderli, sterminarli. Malgrado a togliergli la vita siano stati tre stregoni, ciò che lo consuma di rabbia non è solo la perdita, bensì la ragione che si cela dietro l’omicidio: i mostri si sono impossessati delle sei spade incantate, tesoro inestimabile per lo stesso Kunishige.

Pertanto, ora Chihiro ha un solo obiettivo: annientarli. Come un novello Eren Yeager, brandisce l'ultima katana forgiata dal padre, un’arma magica che cela un potere triplice: Enten. Aka, Kuro, Nishiki.

Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics

Ma rintracciare il clan di stregoni si rivela più arduo del previsto. Tre anni di ricerche hanno portato a ben poco. Tutto sembra destinato a rimanere nell’ombra finché una bambina orfana di nome Char non entra in scena. Disperata, implora protezione: un uomo con una spada potentissima mi sta cercando, dice. Nessuno le crede, ma Chihiro, dopo qualche esitazione, le offre un pasto e si prende cura di lei, almeno finché non avrà trovato un luogo sicuro dove portarla.

Il pranzo, però, viene bruscamente interrotto. Uno degli scagnozzi dell'uomo con la spada magica li attacca, ed è così che il nome del mandante viene fuori: Genichi Sojo, potente mercante d’armi legato alla Yakuza. Finalmente, un indizio. Un barlume di speranza si accende in Chihiro, mentre nella sua mente si affollano domande:

Chi è davvero Char? Come può condurlo a Sojo e ai suoi compari? E soprattutto… quanto sangue dovrà ancora scorrere prima che la sua vendetta sia compiuta?

Equilibrio: umorismo e severità perfettamente bilanciati

Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics

Malgrado la storia di vendetta e riscatto contro un gruppo di spietati assassini potrebbe risultare opprimente o troppo cupa per il lettore, Hokazono riesce a bilanciare perfettamente il tono del racconto. Attraverso un sapiente uso dell’umorismo, il mangaka introduce momenti di leggerezza che spezzano la tensione, senza mai sminuire la drammaticità degli eventi.

Le espressioni esagerate dei personaggi, le battute ben calibrate e le situazioni paradossali contribuiscono a mantenere un ritmo coinvolgente, rendendo la storia più accessibile anche al pubblico più giovane. Questo equilibrio tra pathos e comicità è una caratteristica distintiva dello shonen moderno e Kagurabachi ne è un perfetto esempio: una narrazione che sa essere intensa, ma che non si prende mai troppo sul serio al punto da risultare soffocante.

Simbolismo e cultura nipponica

Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics
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Oltre alla trama e all'ottima costruzione dei personaggi, il manga offre una panoramica affascinante sulla cultura giapponese, integrando simboli e riferimenti che arricchiscono l'opera e ne rafforzano l'identità visiva e narrativa.

La katana non è solo un'arma, ma un simbolo di onore, eredità e responsabilità. In Kagurabachi, la spada rappresenta il legame tra Chihiro e suo padre, un retaggio che porta con sé il peso della vendetta ma anche il senso di giustizia.

I pesci rossi, introdotti in una scena chiave del manga, sono un altro elemento simbolico di grande rilevanza. Nella cultura giapponese, il pesce rosso rappresenta prosperità e buona sorte, mentre il pesce nero è visto come un talismano contro la sfortuna e le influenze negative. Il daruma è un altro simbolo carico di significato, associato alla perseveranza e alla determinazione.

L'uso di questi simboli non è mai puramente decorativo, ma contribuisce ad arricchire il mondo di Kagurabachi, donandogli profondità. Hokazono dimostra di saper giocare con questi elementi in modo intelligente, costruendo un immaginario che, pur rifacendosi alla cultura nipponica, riesce a risultare fresco e accattivante per il pubblico contemporaneo.

Un tratto netto e ispirazioni

Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics

Il tratto di Hokazono è netto, le chine profonde, le tavole trasmettono energia, nonostante lo stile dell'autore non spicchi per dinamicità. Visivamente ed esteticamente sembra quasi richiamare i contrasti violenti del cinema tarantiniano. L'azione è curata, con sequenze di combattimento che esplodono di ferocia. Lo sguardo affilato e la postura tesa del protagonista, orfano a causa di mostri, sono elementi tipici del dark shonen, proprio come il giovanissimo Tanjiro Kamado in Demon Slayer.

Difatti, sia per quanto riguarda lo stile, sia per il tratto, Hokazono non nega di essersi lasciato ispirare da alcuni dei capolavori degli ultimi anni. Le mosse di Chihiro ricordano quelle dei protagonisti di Demon Slayer, mentre talvolta i personaggi assumono espressioni che rimandano a quelle trovate in Jujutsu Kaisen di Gege Akutami. La determinazione di Chihiro nel voler vendicare suo padre, invece, sembra proprio rievocare quella di Eren Yeager de L'Attacco dei Giganti: lui li sterminerà tutti, gli stregoni.

Inoltre, persino l'universo creato dall'autore strizza l'occhio alle opere citate: katana dai poteri magici sembrano essere uscite direttamente dall'opera di Koyoharu Gotōge, mentre la lotta tra stregoni s'ispira al mondo ideato da Akutami. 

Kagurabachi, il limite tra novità e riverbero del passato

Kagurabachi, Edizioni Star Comics
Kagurabachi, Edizioni Star Comics
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Il problema (e di problema si piò parlare) di Kagurabachi non risiede tanto nella sua esecuzione, quanto nell'essenza: a molti è sembrato un'accozzaglia di idee raccattate qua e là. Il trauma del protagonista è deus ex machina, mentre la vendetta il filo conduttore dell'intera serie. Altro elemento tipico è il potere latente del giovane Chihiro, in grado di sconfiggere nemici potenti e indistruttibili. 

Tuttavia, mentre Chihiro conserva tutti i tratti da giovane protagonista tormentato e dilaniato dalla vendetta, ad arricchire e variare la narrazione vi è una rosa di comprimari. Personaggi sfaccettati, amabili, supporti emotivi per il piccolo Rokuhira, capaci di far sorridere e inquietare al tempo stesso.

A nostro parere, è oltremodo ingiusto liquidare Kagurabachi come un semplice derivato dell'universo shonen. Hokazono dimostra un notevole capacità per essere un esordiente. Se il pubblico è rimasto incollato alle pagine, se i meme hanno contribuito a diffonderne il suo nome in modo virale, significa che l'opera ha colpito un nervo scoperto: la mancanza nel panorama editoriale di un vero e proprio shonen vecchio stampo. 

E Hokazono ha saputo giocare con intelligenza le sue carte, consegnandoci uno shonen vecchio stampo, ma altresì innovativo.

Sarà Chihiro a vincere, o la vendetta lo divorerà prima?

Kagurabachi, Edizioni Star Comics, amazon.it
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Kagurabachi bilancia abilmente vendetta e ironia, evitando una narrazione eccessivamente cupa grazie all’uso strategico dell’umorismo. Espressioni esagerate, battute e situazioni paradossali rendono la storia più accessibile e coinvolgente, rispecchiando lo stile dello shōnen moderno.

L’opera si arricchisce di simboli della cultura giapponese: la katana rappresenta onore ed eredità, i pesci rossi fortuna e protezione, mentre il daruma incarna la perseveranza. Questi elementi non sono semplici decorazioni, ma contribuiscono alla profondità narrativa.

Visivamente, Hokazono adotta un tratto deciso e dettagliato, con combattimenti intensi che ci hanno ricordato un po' Kill Bill. Lo stile e la costruzione dell’universo narrativo rimandano a Demon Slayer, L'Attacco dei Giganti e Jujutsu Kaisen.

Pur seguendo i classici schemi dello shonen – protagonista segnato dal trauma, vendetta e potere latente – Hokazono dimostra una notevole consapevolezza, costruendo un’opera che, tra tradizione e innovazione, ha saputo conquistare il pubblico.

Commento

Voto di Cpop

80
Kagurabachi unisce vendetta e ironia, spezzando la tensione con momenti di umorismo senza sminuire la drammaticità. Il manga integra simboli della cultura giapponese, come la katana, i pesci rossi e il daruma, arricchendo la narrazione. Lo stile visivo di Hokazono è dettagliato, con combattimenti intensi ed elementi che ricordano Demon Slayer o Jujutsu Kaisen. Sebbene segua i classici schemi dello shonen, l’autore riesce a dare freschezza alla formula, creando un’opera capace di conquistare il pubblico con il suo equilibrio tra tradizione e innovazione.

Pro

  • Tratto semplice, ma dettagliato quando necessario.
  • Storia di vendetta che tiene incollati alle pagine.
  • Narrazione fluida.
  • Personaggi con cui è facile empatizzare.

Contro

  • Troppi elementi che ricordano altre opere.
  • Scarsa cinetica del movimento.
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