Mi togli il respiro 1, recensione: un boy's love delicato, genuino ed ironico

Planet Manga porta in Italia uno dei titoli Boy’s Love più in voga del momento nel Paese del Sole: Mi Togli il Respiro, titolo originale Iki Dekinai no wa Kimi no Sei, del mangaka Zaniko Sumiya, un’opera romantica e pregna di sentimenti reali, che canta dell'amore tra due giovani sulle note musicali di flauti e sassofoni.

Planet Manga volume dopo volume migliora costantemente sia la grammatura della carta utilizzata, sia la resa di copertine e sovra-copertine dei suoi manga, regalando ai lettori un’ottima esperienza di lettura.

Personaggi ben scritti, analizzati nel profondo, ed uno stile di scrittura ironico e fresco sono i punti di forza di una storia non scontata, narrata con garbo e realismo.

Dimenticate i soliti drammi da shojo e gli eventi surreali tipici dei Drama Asiatici, perché l'opera di Sumiya parla direttamente ai vostri cuori, regalandovi un racconto che vi farà sentire coccolati, senza mai mettere in secondo piano le difficoltà di una relazione appena agli inizi.

Quando l'amore ti toglie il respiro

Non avrei mai pensato che avrei dimenticato come respirare.

Respirare per gli umani è un processo fisiologico automatico: sin dai nostri primi vagiti, apriamo gli occhi e, ancor prima di mettere a fuoco il mondo che ci circonda, inspiriamo riempiendo i nostri piccoli polmoni di puro ossigeno ed espiriamo aria ricca di anidride carbonica con la stessa facilità con cui il cuore pompa il nostro sangue.

Eppure, da grandi, in determinate occasioni l'essere umano sembra dimenticare come si faccia a respirare: a causa di momenti di tensione, colti da un attacco di panico, oppure quando ci si innamora.

Jun Shizuki è un bartender di 25 anni che ricopre il ruolo di sassofonista baritono in una banda. Di indole un po’ scontrosa e rude, sembra avere eretto un muro imperturbabile negli ultimi anni.

Da bravo Don Giovanni qual è, le sue cinque fallimentari relazioni con donne bellissime, gentili e amorevoli sono andate in fumo a causa del suo atteggiamento disinteressato e apparente freddo. 

Shizuki ripete di continuo a sé stesso e agli altri che non è in cerca dell’amore, ne’ di sentimentalismi, bensì soltanto di qualcosa che lo faccia star bene: una passione travolgente, egoistica, distaccata:

Se mi dà piacere, va bene tutto.

Yukiji Yano, un flautista venticinquenne che suona nella medesima banda di Shizuki, è l’esatto opposto di quest’ultimo. Sempre sorridente, gentile, pacato, un po’ tonto, dotato di una risata genuina, contagiosa, e molto popolare tra le ragazze, un viso angelico che ha il potere di scaldare anche i cuori più gelidi.

Non vederti più, mi renderebbe triste.

Tuttavia, è proprio questa apparente aura di perfezione da “Principe delle favole” a rendere il rude Shizuki insofferente nei confronti di Yano. Il giovane playboy riserva al flautista sguardi un po’ truci ed infastiditi, mal tollerando che le ragazze lo accerchino come api in cerca di miele.

Malgrado ciò, però, i due musicisti condividono il medesimo “sporco” segreto: da ormai ben 4 anni, Shizuki e Yano sono implicati in una relazione votata ad un apparentemente disinteressato ed eroticissimo sesso, nata per caso dopo un’esibizione della banda e destinata a restare segregata tra le quattro mura di un Love Hotel.

A partire da quel momento, Shizuki ha continuato a lavorare e frequentare altre ragazze, non interrogandosi granché sul vero motivo che spingesse entrambi a cercarsi costantemente: differentemente da lui, il cuore di Yano sembra realmente battere solo ed esclusivamente al ritmo di sax.

I mesi trascorrono veloci, fra baci rubati e rapporti nascosti agli occhi indiscreti di sconosciuti e conoscenti, tutto nella norma finché il flusso di disinteresse-ad-ogni-costo di Shizuki sembra vacillare. 

Un giorno, mentre se ne va a zonzo in preda ai dubbi, Shizuki assiste per puro caso ad una scena che finirà per rimescolare completamente le carte in tavola: Yano passeggia sorridente a braccetto con una bella ragazza, e il sassofonista avverte il suo cuore stretto in una morsa. Sarà rabbia? Sarà gelosia?

O potrebbe essere…amore?

La reazione di Shizuki a questa nuova e spiazzante emozione lo turba non poco, ed il giovane deciderà di chiudere la relazione di sesso tra i due, cosa che spezzerà l’animo di Yano: il dolce flautista sfoggerà un blando e triste sorriso di risposta, ripetendo a sé stesso

Inspira, devo inspirare.

A questo punto, Shizuki sarà in grado di accettare i propri sentimenti? Riuscirà il rude playboy ad accogliere l’amore di Yano e mettere da parte l'imbarazzo?

Da scopamici ad amanti, la lenta ed inesorabile nascita di un amore maturo

Amare ed essere amati: la complessità intrinseca di un sentimento apparentemente semplice, puro ed incontrastabile. Quante volte, agli albori di una relazione, agli esseri umani capita di porsi domande inutilmente complesse?

Sarò abbastanza?

Mi ama davvero?

Ma quel che provo è amore o solo affetto?

Tuttavia, ai due protagonisti della nostra storia accade l’esatto contrario. Due ragazzi navigati, già abbondantemente esperti delle relazioni, apparentemente consci della propria sessualità che decidono di donarsi l’un l’altro solo sotto le lenzuola di un Love Hotel: un rapporto di sesso, una scopamicizia fondata sul mero piacere, nulla di più, nulla di meno.

Eppure, la dolcezza di Yano, la sua spiazzante franchezza, i gesti dettati da una sincera apprensione, il calore che emana a mo’ di raggio di luce, sono tutti elementi che inaspettatamente iniziano a sciogliere il muro di ghiaccio eretto da Shizuki, che si trova completamente travolto da queste nuove emozioni.

Tutti situazioni piuttosto realistiche che trascineranno il personaggio in un viaggio di perenne scoperta e riscoperta di sé stesso, che si ritroverà a dover fare i conti con la realtà: affrontare un ammasso di incertezze, combattere le proprie insicurezze e sciogliere quel muro di ghiaccio eretto in anni di turbamenti.

Un’opera semplice, delicata e scevra dei soliti drammi cui sono abituati i lettori di Shojo o BL. Malgrado non manchino momenti un po' hot e ricchi di passione tra i due giovani protagonisti della vicenda, non sono presenti scene esplicite: il focus della narrazione è incentrato sulla relazione e la psicologia dei due personaggi

Il primo volume, inoltre, potrebbe configurarsi quasi come autoconclusivo: funge certamente da introduzione all'opera, ma ha tutte le carte in regola per poter essere letto come un volume unico, in quanto non lascia alcuna questione in sospeso, grazie ad un capitolo finale dolcemente e serenamente appagante per i lettori.

Ironia, delicatezza, realismo:  

L’autore Zeniko Sumiya è noto per la delicatezza mista a ironia che immette all’interno delle sue sfavillanti opere Shojo, Yuri e Boy’s Love, per lo più inedite in Italia: tra le più note troviamo 5 Seconds Before a Witch Falls in Love, un solo volume in 4 capitoli, ma anche lo shojo Otogi no Mago, opera completa in 5 volumi che narra gli episodi di studenti che discendono dai protagonisti di alcune favole, o ancora Sasori to Otome, Boy’s Love completo in 2 tankobon.

Differentemente dalla maggior parte delle opere di Sumiya, che si compongono di volumi unici o massimo 4-5 tankobon, Mi Togli Il Respiro risulta l'unica più longeva: serializzato dal 2020, il manga è attualmente ancora in corso e si compone di 4 volumi, uno per ogni anno.

Dialoghi calzanti, una narrazione fluida, un'ottima ricerca dell'anatomia maschile, uniti ad un'attenzione alla cinetica del movimento dei propri personaggi, inseriti all'interno di sfondi resi con minuziosa accuratezza: il tutto rende la lettura estremamente piacevole.

Godibilissimo il tratto, maturo e talvolta un po' spigoloso, che sembra ricalcare il carattere dei protagonisti, così come per i colori utilizzati nel rappresentarli: più ispido per Shizuki, che ha capelli neri ed indossa spesso abiti scuri, più morbido per Yano, che capelli rossi ed indossa spesso camicie e t-shirt bianche.