Nocterra, recensione: una serie consigliata ai fan di Mad Max

Scopriamo Nocterra, la serie post-apocalittica dai toni horror e action di Scott Snyder e Tony S. Daniel, pubblicata in Italia da saldaPress.

Autore: Domenico Bottalico ,

Nel già ricco ed eterogeneo catologo saldaPress spicca, per gli amanti dell'azione e dell'horror, Nocterra. Si tratta di una serie in 3 volumi scritta da Scott Snyder e disegnata da Tony S. Daniel. La serie venne lanciata dallo scrittore nel 2023, sotto la sua etichetta Best Jacket Press e poi pubblicata negli Stati Uniti da Image Comics, subito dopo la fine del suo contratto in esclusiva con DC. Nocterra unisce, in una ambientazione post-apocalittica, l'amore per l'horror dello stesso Snyder e una certa urgenza tipica della miglior produzione dei comics anni 90 dettata anche dalle matite sinuose e dettagliate di Daniel.

Di cosa parla Nocterra

Val Riggs è una traghettatrice. Guida il suo tir in lungo ed in largo trasportando merci e persone in un mondo avvolto dal Grande Buio. Poco più di dieci anni prima infatti il Sole si è oscurato avvolgendo la Terra in una oscurità impenetrabile.

Il fenomeno, che non ha mai avuto una spiegazione, ha radicalmente modificato l'ecosistema mondiale e fatto implodere le convenzioni sociali costringendo l'umanità a riorganizzarsi in uno scenario post-apocalittico. L'oscurità infatti è più pericolosa di quanto sembri e soprattutto è contagiosa perché non solo muta piante e animali ma anche gli esseri umani trasformandole in creature fameliche e a quanto pare connesse con una mente-alveare che le guida, ma con quale scopo?

L'unica speranza, nonché unica arma di difesa, è la luce, artificiale ovviamente, che allontana le creature e, nei casi più lievi di infezione insieme alla dialisi, è anche l'unica cura. Proprio per questo motivo Val è alla ricerca di una lampada abbastanza potente da curare il fratello Em. L'occasione sembra offerta dai misteriosi Augustus e sua nipote Bailey che le chiedono di essere scortati da Denver in un misterioso rifugio oltre le Montagne Rocciose. Si tratta di oltre 1000 pericolosissimi kilometri.

Augustus è uno scienziato che sostiene, fra le altre cose, di essere stato la causa, insieme a suo fratello Tiberius, dell'oscuramento del Sole. Sempre più sospettosa sui suoi due passeggeri, Val e Em si mettono in viaggio non sapendo che sulle loro tracce c'è il letale Blacktop Bill. Arrivati nel misterioso rifugio verranno sì accolti ma solo per scoprire che proprio Tiberius è al centro di una cospirazione legata al Grande Buio e alla scoperta di piani dimensionali sconosciuti.

Ben presto Val e i suoi alleati scopriranno che sono finiti nel bel mezzo di una lotta cosmica fra l'entità della luce, Lux, e quelle del buio, Nox. Una lotta che è iniziata addirittura nel momento stesso della creazione stessa del cosmo per manterne l'equilibrio. Mentre Val e i suoi inizieranno una folle corsa sulla costa ovest di quelli che erano gli Stati Uniti, la lotta fra Lux e Nox si trasformerà in una lotta interna dei protagonisti fra la loro parte migliore e quella più oscura.

Nocterra: fra Mad Max, Lovecraft e il survival horror

La nictofobia, la paura del buio, è una paura atavica dell'essere umano. È da questa suggestione, molto personale come non mancò di sottolineare lo stesso Scott Snyder al momento del lancio della serie, che parte Nocterra. Un concetto semplice che ha trovato poi terreno fertile nella predilezione dell'autore per atmosfere horror che vengono declinate in egual misura verso territori marcatamente action.

Snyder crea una tensione narrativa semplice ma efficace. Narra in analessi non solo il background di Val e Em ma anche l'avvento del Grande Buio prediligendo certi stilemi tipici dell'horror salvo poi virare nel presente su stilemi invece da survival horror in cui riaffiorano nel finale echi cosmico-lovecraftiani. La formula è intrigante ed è ben supportata da un ritmo decisamente sostenuto in cui l'azione è al fulmicotone. Si concede al lettore pochissimo respiro mentre alle didascalie vengono lasciate le incombenze legate al world building raccontando e contestualizzando situazioni e personaggi.

Snyder ha inoltre il merito di creare una protagonista tostissima: un feroce incrocio fra fra Riddick, i classici protagonisti da saga post-apocalittica e Jack Burton. Volano di questo originalissimo mix è il Mad Max di George Miller che riaffiora prepotente nelle spettacolari sequenze d'inseguimento fra i gigantesci autoarticolati, Blacktop Bill - un ottimo antagonista tanto letale quanto enigmatico nel suo look total black - e le creature mutate dal Buio.

Nel corso della lettura di Nocterra emerge tutto il gusto per i blockbuster d'azione sopra le righe tipico di Scott Snyder c'è però anche da sottolineare proprio come le didascalie citate poco sopra rendano la lettura un po' farraginosa in alcuni passaggi frenando la lettura.

Quando si occupano del world building, le didascalie funzionano a dovere mentre quando cercano di approfondire i personaggi non sempre riescono nell'intento. Anche per questo nel corso dei volumi sono presenti dei one-shot (illustratori da disegnatori ospiti) dedicati a spiegare il background di diversi personaggi: i più riusciti sono quelli con protagonisti Emory e Blacktop Bill. 

A proposito di disegno, Tony S. Daniel è un perfetto interprete alle matite tanto della componente horror quanto soprattutto di quella action. È indubbio che graficamente Nocterra sia ispirato ad una certa produzione anni '90 fortunatamente però non si tratta di anatomie ipertrofiche e della ricerca del dettaglio esasperato quanto invece di un approccio agli spazi e alle inquadrature volutamente "importante". Forte di uno stile dettagliato ma pulito, fatto di linee continue e sinuose, Daniel lavora da una lato soprattutto su una inedita verticalità che, richiamando l'elemento solare assente, si contrappone idealmente anche al movimento orizzontale dei giganteschi autoarticolati protagonisti della serie.

Non mancano le splash-page doppie ma sono eccezioni che confermano la regola. La tavola è ripartita in maniera semplice e ordinata, vengono evitate soluzioni funamboliche, configurazionali o produttive. Si opta invece per soluzioni più semplici ma ugualmente efficaci: inquadrature ravvicinate e primi piani, campi lunghi riportati in riquadri orizzontali, inserti e riquadri radicali dove innestare riquadri satellite, figure sbordate anche intere. Anche dal punto di vista del character design le soluzioni sono semplici ma efficaci in cui la praticità prevale sull'estetica fine a sé stessa. Unica pecca forse in questo approccio è il design delle Macchie, o Ombre Umane, ovvero umani infettati dall'oscurità il cui aspetto è sì minaccioso ma forse un po' troppo generico.

I volumi

saldaPress ha deciso di pubblicare Nocterra in volumi cartonati. Come sempre c'è da sottolineare la grande cura dell'edizione dell'editore emiliano a partire dalla confenzione. Le copertine infatti sono lavorate con inserti in rilievo e lucidi che impreziosiscono i volumi. Dal punto di vista carto-tecnico la rilegatura è solida e la rifilatura delle pagine è più che buona permettendo una lettura agevole. La carta utilizzata è patinata ma opaca e dalla media grammatura che unisce un'ottima resa dei colori ad una agilità del volume stesso alleggerendone il peso.

Dal punto di vista redazionale ed editoriale invece non sono presenti contributi da parte dei curatori italiani né extra di alcun tipo se non la classica galleria di copertine variant originali. Nel terzo e ultimo volume è presenta una breve post-fazione dello stesso Scott Snyder. Buoni sia la traduzione che l'adattamento a fronte anche di una già citata verbosità inusuale per questo tipo di storie.

Commento

Voto di Cpop

70
La paura del buio è la suggestione da cui parte Scott Snyder per Nocterra. Un concetto semplice trova terreno fertile nella predilezione dell'autore per atmosfere horror che vengono declinate in egual misura verso territori marcatamente action. Snyder crea una tensione narrativa semplice ma efficace. Narra in analessi non solo il background dei protagonisti ma anche l'avvento del Grande Buio prediligendo certi stilemi tipici dell'horror salvo poi virare nel presente su stilemi invece da survival horror in cui riaffiorano nel finale echi cosmico-lovecraftiani. La formula è intrigante ed è ben supportata da un ritmo decisamente sostenuto in cui l'azione è al fulmicotone.

Pro

  • il ritmo della narrazione che non lascia respiro al lettore come in un film di George Miller
  • il tocco horror cosmico-lovecraftiano della terza e ultima parte della serie

Contro

  • l'uso delle didascalie rallenta la lettura farraginosa in alcuni punti
  • alcuni snodi del plot e alcuni personaggi avrebbero meritato maggior approfondimento
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