Oneira 1, recensione: il fascino della paura

Autore: Livia Soreca ,

Tra le novità di Star Comics di quest'anno, abbiamo avuto il piacere di leggere il primo volume di Oneira, interessante creatura di Federica Di Meo e Cab, esemplare del cosiddetto manga europeo, che ha trovato terreno fertile in Francia nel 2022, poi in Italia - un po' come è accaduto a Silence 1 di Yoann Vornière (qui la recensione).

Oneira 1, la cui edizione italiana è un vero gioiello e un piacere per gli occhi, vi trasporterà in un mondo dall'atmosfera medievale, un universo fantasy horror di sogni e incubi, luce e oscurità, a cui solo un duo dalla forte maturità artistica poteva dare piena vita.

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Oneira 1: un inizio fantastico

Arane Heos, la famigerata Vedova Nera, viaggia con il suo fedele scudiero Bastione in un mondo in cui gli incubi hanno preso vita, costituendo una minaccia che solo la Casta degli Epeire può combattere. Tutto, però, prende una piega disastrosa quando la protagonista comincia ad affrontare i tumulti della Chiesa e della Casta, che minacciano il grande segreto di sua figlia.

Ne avevamo già parlato con Federica Di Meo durante la nostra intervista a Lucca Comics and Games 2023: il primo aspetto interessante di Oneira è l'attenzione al mondo onirico, in cui:

Si è liberi dalle proprie catene, dai giudizi degli altri e quindi si è più vicini a ciò che si è realmente.

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Nonostante il titolo suggerisse etimologicamente il sogno, il lettore apprende pian piano l'esistenza di un mondo in cui dimensione onirica e realtà si sono ormai fuse da tempo, dove persino gli incubi devono prepararsi ad avere paura. È proprio in questo affascinante e, al tempo stesso, oscuro contesto che si muove la protagonista Arane, un personaggio carismatico e affascinante, la cui forte personalità spicca sin dalle prime pagine, nonostante di lei si sappia ancora giustamente poco - ma comunque quanto basta per stuzzicare la curiosità: è una donna audace ma anche misteriosa, una valorosa guerriera, che tuttavia nasconde una profonda fragilità emotiva alimentata da un trauma del passato.

Oneira 1 prende tutto il suo tempo per introdurre il racconto e i primi personaggi al lettore, senza alcuna fretta né fame di giocare le sue carte vincenti il prima possibile. Si è di fronte a uno storytelling ben pensato, calibrato, in grado di muoversi dal passato al presente con una continuità armoniosa e per niente didascalica, spesso attraverso sovrapposizioni dal tocco quasi cinematografico.

Sono flashback fondamentali per mettere già il punto su alcuni elementi utili alla trama, come il rapporto tra Arane e il suo scudiero, che adagiano il ritmo della narrazione senza mai spezzarlo o, in generale, comprometterlo. I dialoghi sono credibili e coerenti con l'ambientazione temporale, riuscendo anche a diversificarsi notevolmente tra un personaggio e l'altro, a testimonianza di un meticoloso studio nella loro caratterizzazione psicologica.

Vale la pena leggere Oneira 1?

La lettura di Oneira 1 è più che consigliata, specialmente agli amanti del fantasy horror che nel volume di Star Comics possono respirare l'aria del puro Medioevo, estremamente sacrale, con tutte le sue meraviglie e le sue oscurità. L'autore Cab e l'illustratrice Federica Di Meo hanno fatto un ottimo gioco di squadra per dar vita a un manga europeo in grado di unire un universo occidentalizzante all'arte del fumetto giapponese, quest'ultimo presente non soltanto nel formato ma anche nello stile e, in particolare, nel character design.

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Le tavole di Di Meo sono a dir poco suggestive, maestose, complesse, talvolta raffiguranti scene un po' frenetiche e dunque più difficili da ammirare, che giocano con il chiaroscuro e si fanno veicolo di un fantasy horror tanto violento - a tratti gore - quanto etereo. I volti degli incubi sono l'origine di un terrore viscerale, sicuramente più adatto a un lettore maturo, ma la paura convive spesso con una fascinazione trasognante, un'attrazione fatale per l'orrido.

Star Comics / Livia Soreca
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Oneira 1 - Bestiario

Oneira 1 è un primo volume splendidamente confezionato e, in particolare, se ne apprezza la presenza di alcune appendici che arricchiscono il racconto: parte di un meticoloso bestiario, i cui disegni e testi ricordano i più antichi diari scritti a mano, e alcune pagine di tomi fittizi, la cui cura per i dettagli le rende "spaventosamente" realistiche. L'impressione è costantemente quella di assistere a un mondo tanto lontano e fantastico quanto tangibile, a cui le parole di Cab e i disegni di Federica Di Meo donano vita oltre le pagine.

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Commento

cpop.it

90

Il primo volume di Oneira è un inizio coi fiocchi, che non ha paura di prendersi il tuo tempo per dare al lettore una chiave compiuta e armoniosa dell'inizio di quello che si prospetta essere un manga europeo incredibile.

Pro

  • Comparto artistico d'eccezione
  • Tempo narrativo gestito al meglio
  • Protagonista interessante
  • Le appendici sono una vera chicca

Contro

  • Target un po' troppo selettivo
  • Alcune tavole con scene frenetiche più difficili da assaporare come meritano
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