Silence 1, recensione: un manga europeo dall'inizio incerto

Autore: Livia Soreca ,

Nell'ottobre 2023 la casa editrice ReNoir Comics ha lanciato Gaijin, una nuova etichetta dedicata alla pubblicazione di manga e webtoon. Una delle novità è Silence 1 di Yoann Vornière, autore e illustratore francese che come tanti si è dedicato all'arte del fumetto giapponese. Il primo volume della sua opera ha raggiunto le fumetterie e le librerie italiane a partire dal 22 novembre 2023.

Addentrandovi nella lettura, dovrete prepararvi a fuggire da creature mostruose pronte a darvi la caccia; una sola regola: il silenzio. Pagina dopo pagina, assisterete a un lavoro interessante che, tuttavia, non riesce a trovare un buon compromesso fra il troppo e il niente.

Prodotto Consigliato

Silence 1

Da quanto il sole è scomparso dietro misteriose nuvole, il nostro mondo è sprofondato in un'oscurità permanente. I nostri mezzi di sostentamento stanno diventando sempre più scarsi. All'esterno, le creature proliferano e ci danno la caccia....

Silence 1: uno shonen tra oriente e occidente

Yoann Vornière si unisce alla schiera dei mangaka europei e sappiamo bene che la Francia ne è un luogo ben proficuo - come ci ha raccontato anche Federica Di Meo a Lucca Comics and Games 2023 con il suo Oneira realizzato insieme all'autore francese Cab. Non è certamente un caso, infatti, che Silence 1 prenda egual spunto dalla tradizione orientale e occidentale, unendo il folklore giapponese a quello francese e inserendoli in un filone horror post-apocalittico, lo stesso a cui il pubblico tende ad associare film cult come A Quiet Place di John Krasinki.

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In effetti, la pellicola appena citata è proprio ciò che viene evocato leggendo le prime pagine di Silence 1: un remoto villaggio ormai avvolto dall'oscurità è costretto a vivere nel silenzio per evitare di attirare le creature mostruose che si aggirano nelle foreste, che a loro volta non possono vedere gli esseri umani ma soltanto udirli. Il protagonista Lame e i suoi compagni Ocelle e Gris sono pronti a tutto per difendere loro stessi e gli altri abitanti dai mostri del mondo, ma un incontro inaspettato sembra essere una nuova chiave per sopravvivere.

Gaijin/Livia Soreca
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Silence 1

Silence è a tutti gli effetti un battle shonen, ricco di azione e combattimenti. Le tavole dedicate agli scontri con i mostri sono anche quelle in cui il tratto di Vornière si fa deciso, frenetico, molto attento a rendere l'idea del movimento. La vera particolarità del manga, però, è la scelta di conciliare la quasi perenne comunicazione tramite la lingua dei segni (di cui sarebbe interessante analizzare il lessico) e la comprensione da parte del lettore, non sacrificando mai né i dialoghi né la rappresentazione grafica dei gesti.

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Più in generale. dal punto di vista artistico si apprezzano lo stile e il character design, che a volte muta a seconda del tenore del racconto, specie quando questo si tinge di un'apprezzata leggerezza tipica degli shonen.

Silence 1: un potenziale sacrificato

Per essere un primo volume, Silence 1 rischia di sorvolare su alcuni punti chiave e, di contro, sovraccaricare il racconto con momenti di svolta che ci si aspetterebbe più avanti nella storia. Certo, non ci è ancora dato sapere se i tomi successivi riusciranno a richiudere alcune delle crepe apparenti con utili pretesti narrativi, ma in alcuni casi sarebbe comunque troppo tardi. Questo è un biglietto da visita che tende a cedere ai due eccessi opposti, trovando raramente un equilibrio o un compromesso e rischiando addirittura di non stuzzicare quella curiosità necessaria per procedere con il secondo volume.

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Una sensazione di incompletezza mista a fretta si nota anche attraverso alcuni espedienti narrativi deboli e poco giustificati al pubblico, che smarriscono quella verosimiglianza che quest'ultimo tende a cercare in un racconto, per quanto di fantasia. Insomma, in un panorama così vasto come quello dei manga può vincere tanto l'elemento geniale e/o originale quanto uno meno rivoluzionaria ma donato al pubblico in modo nuovo e unico. Nel momento in cui un espediente risulta debole e privo di saldi appigli a un contesto narrativo - seppur quest'ultimo interessante - superare la sufficienza risulta veramente difficile.

Gaijin/Livia Soreca
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Bestiario di Silence 1

Questo è un peccato, perché il lavoro del mangaka - di cui ci parla in un interessante e simpatico bonus alla fine dei capitoli - è stato meticoloso ed è andato persino oltre le pagine della sua opera. Infatti, Yoann Vernière ha ideato un gioco di carte a tema, un'aggiunta interessante che non solo dimostra una forte capacità di adattare un contenuto a media molto diversi fra loro, ma anche una viva creatività.

In più, sempre nelle ultime pagine del volume il lettore può documentarsi sui mostri di Silence attraverso un breve ma accurato Bestiario, che non fa altro che testimoniare una particolare dedizione ad andare al di là di un mero racconto. Viene da sé che l'errore non riguardi affatto le idee, bensì la sceneggiatura che ha compromesso la comunicazione di alcuni eventi nel momento giusto e con l'opportuna attenzione. Probabilmente il guardare oltre ha finito col far perdere di vista ciò che invece dovrebbe essere fra le pagine e sotto gli occhi di tutti.

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Commento

cpop.it

60

Silence 1 è un primo assaggio che, con una maggiore cura per i tempi e gli espedienti narrativi, avrebbe coinvolto maggiormente il lettore spingendolo a proseguire la lettura.

Pro

  • Concept interessante
  • Stile grafico apprezzabile
  • Inserti finali accattivanti

Contro

  • Alcuni eventi troppo frettolosi...
  • ... Mentre altri "pesanti" per un primo volume
  • Alcuni espedienti narrativi troppo deboli
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