Che lo si chiami Santa Claus, Babbo Natale o Papai Noel, il nuovo shonen targato Planet Manga, Sanda, trasforma il beniamino dei bambini in un vero e proprio eroe non-ordinario: barba lunga bianca ed ispida, muscoli ben piazzati, poteri per niente ordinari, il Santa Claus di Paru Itagaki racchiude in sé la magia del Natale e le sembianze di un lottatore di WWE.
Dall’autrice di Beastars, la nuova opera di Itagaki diverte, turba, fa riflettere, mostrando al lettore un futuro tutt’altro che lontano, in cui lo Stato ha scelto deliberatamente di sacrificare il meraviglioso e la tenerezza di un abbraccio, puntando tutto su un paese votato alla mera corsa alla produttività. Pronti a fare un salto nel 2080? Indossate una felpa rossa, tenetevi stretti i vostri sogni da bambini e preparatevi a scoprire il segreto di Sanda.
Cosa significa essere un eroe?
Anno 2080, quinto anno dell’Era Tenshi, i maschi giapponesi sotto i 15 anni rappresentano lo 0,1% della popolazione. In questo mondo capovolto, sono gli adulti a dare del lei ai giovani, viziando questi ultimi all’inverosimile, tutelandoli e nascondendo le loro malefatte: in base alla Legge a Tutela dei Minori è addirittura previsto che un bambino possa commettere un omicidio ai danni di un adulto, senza ripercussioni.
Da tempo le stagioni sembrano aver smesso di alternarsi, provocando una stasi metereologica: un dicembre con 30 gradi e t-shirt a maniche corte, appare ad oggi la prassi.
L’inverno non esiste, la neve è scomparsa ed il profumo di cannella, biscotti appena sfornati e dolciumi non invade più i quartieri del Paese del Sole. Il tempo s’è appiattito: non un giorno di festa legato al Natale, non un bambino in lacrime a causa di Santa Claus. Il paradiso della produttività.
Eppure, uno strato di candida neve copre a malapena i viali dell'Istituto scolastico Daikoku Aigo nella mattina del 25 dicembre del 2080, pochi mesi dopo essersi consumata una tragedia inaspettata: la giovane Ono è scomparsa, e nessuno sforzo è valso a rinvenirne le tracce.
Il volto sorridente della ragazzina risalta su una fotografia poggiata al banco vuoto, mentre la taciturna e stramba Fuyumura Shiori sembra trattenere il respiro e le lacrime dietro la facciata da dura. Lei non accetta che Ono sia morta, lei è convinta che l’amica sia ancora viva, stipata chissà dove: tuttavia, necessita di un aiuto esterno per accertarsene.
Così, Fuyumura accoltella il mite compagno di classe Sanda, lasciando il ragazzo sotto shock. Fino a quando le gracili braccia del 15enne diventano paragonabili a quelle di un body-builder, mentre sul suo candido viso nasce una ispida e lunga barba bianca, e la voce man mano s'abbassa, diventando rauca e mascolina sulle note di un Ooooh, Oh, Oh.
Si sono verificate tutte le condizioni per spezzare la maledizione:
In un 25 dicembre innevato dovevi offrire il tuo amore a un bambino, incurante di ogni pericolo e donargli qualcosa su sua richiesta. Il mio obiettivo era spingerti a compiere queste azioni…
Oltre a fargli indossare qualcosa di rosso, in questo caso il sangue che sgorga dal punto in cui il coltellaccio ha colpito il ragazzo. Sanda nascondeva un folle segreto di famiglia: egli è il discendente del famigerato Santa Claus.
In poche ore, Sanda cambia atteggiamento verso i propri compagni, divenendo gentile, protettivo, quasi paterno, subendo quella che lui stesso definisce “babbonizzazione”. Costretto a far convivere in sé due realtà agli antipodi, quella di giovane adolescente e quella di un adulto dalla barba ispida, il bambino guarda il mondo attraverso le lenti di Santa Claus, il ché gli crea non pochi problemi.
Oltretutto, con la rottura del maleficio spuntano una serie di poteri strambi, come la resistenza al fuoco, o la capacità di far apparire un paio di sci direttamente dai piedoni, o ancora il potere di smascherare le bugie: quando qualcuno sta mentendo, attorno a lui qualcosa cade infrangendosi sul pavimento.
Malgrado inizialmente queste abilità rappresentino un ostacolo per Sanda, sarà proprio la sua metamorfosi a permettere al duo di investigare sulla sparizione di Ono. Il loro viaggio alla scoperta della verità viene inizialmente interrotto bruscamente da Amaya, compagno di classe dalla tempra pestifera che tenta di smascherare Sanda, ricattandolo.
Eppure, proprio quando il ragazzino insolente sarà in grave pericolo, lo spirito eroico e protettivo di Santa Claus emergerà prepotentemente: la battaglia tra quest’ultimo e il preside dell’Istituto ridefinirà il concetto di epicità del lettore, a questo punto quasi del tutto assuefatto alle stranezze del manga.
Da qui in poi, nulla sarà in grado di fermare il trio: Amaya ha bisogno che Santa Claus torni in auge per permettere alla propria famiglia di pasticcieri di tornare a lavorare a pieno regime, mentre Fuyumura necessita del suo aiuto per trovare Ono.
E Sanda, in veste di nuovo eroe, non potrà certo tirarsi indietro:
Adesso ho capito perchè il mio corpo è così possente: la risposta era chiara come il sole!
Serve a proteggere questi mocciosi impertinenti... dagli adulti come te!
Un mondo al contrario
Sanda è un titolo nuovo, una storia mai scontata, che amalgama situazioni esilaranti, la ricerca del meraviglioso e del magico, ad un perenne senso d’inquietudine reso grazie ad una magistrale resa di panels, volti e chiaro-scuri.
Il lettore avrà a che fare con il classico trio shonen, ma che di classico non ha nulla: Sanda, un bambino dai viso dolce e un carattere mite, oppure l’intimidatoria quando spezzata Fuyumura, o ancora Amaya, personificazione di un adolescente viziato e privo d’empatia, ma che, dietro la maschera d'impertinenza, nasconde un universo di debolezze.
Ai giovani, poi, Itagaki contrappone gli adulti, come il malefico preside, un 92enne in fissa con i ragazzini, il cui timore d’invecchiare lo spinge a sottoporsi a continui interventi di chirurgia estetica. Il suo sorriso tirato, il contrasto tra la liscissima pelle del volto e l’epidermide delle mani, saranno protagoniste dei vostri futuri incubi.
Personaggi enigmatici, angoscianti o divertenti sono i veri protagonisti di una storia che si dispiega velocemente, ma senza mai lasciar nulla al caso: tutto viene lentamente illustrato, ad ogni domanda corrisponderà una risposta sviscerata nel corso della narrazione, il ché contribuisce al giusto equilibrio tra detto e non-detto, in un’alternanza creativa di tempi comici e momenti di tensione.
Itagaki, fuori-norma per eccellenza
Paru Itagaki è fuori-norma: uno stile grafico che oseremmo definire burtoniano, capace di evocare quel non-so-che di inquietante negli sguardi dei suoi personaggi, rappresenta quella ventata d’aria fresca che tanto abbiamo atteso.
Il tratto graffiato, sporco rende una sensazione di immediatezza, una storia facile da comprendere e seguire, mentre l’autrice delinea volti morbidi di bambini accostati a visi spigolosi di adulti. Inoltre, bisogna menzionare un’attenzione quasi maniacale nella realizzazione dell’espressività dei propri personaggi, rappresentati in continuo movimento, inseriti in fondali appena accennati e con un focus importante sulla resa delle mani.
Ad aggiungere un ulteriore senso di moto troviamo la disposizione dei panels: rettangolari, obliqui, quadrati, a pagina intera, Itagaki tende ad usufruire di piani simmetrici che tagliano perfettamente in due le proprie tavole. E l’effetto è sublime. Se anche voi cercate un manga shonen nuovo, fresco, che racconti una storia che mixa elementi tradizionali e futuristici, a tratti supereroistici, Sanda è esattamente ciò che fa al caso vostro.
immagine in evidenza da Sanda 01 (edizione spagnola), via amazon.it
Commento
Voto di Cpop
85Pro
- lo stile sporco, graffiante, burtoniano di Itagaki
- la caratterizzazione dei personaggi
- mix di humor, action ed inquietudine
- storia nuova, fresca
Contro
- spesso le vignette sono un po' confusionarie
- non adatto a chi è affezionato agli shonen vecchio stile.
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