C’era una volta una galassia lontana lontana in cui l’avventura era il fulcro di una grande saga, fatta di stregoni, alieni e grandi imprese. Star Wars, per ammissione dello stesso Lucas, nasceva come racconto avventuroso per giovani spettatori, un pubblico che è stato in seguito dimenticato quando il franchise è diventato un impero milionario di merchandise e prodotti derivati, e su Jedi e Sith è sceso il lato oscuro del business. Si è persa la magia, è venuto meno quel sense of wonder che aveva consacrato Guerre Stellari a cult dell’immaginario, una natura che sembra ora essere riapparsa in Star Wars: Skeleton Crew, nuova serie in arrivo dal 5 dicembre su Disney Plus.
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Vedere i primi tre episodi di questa nuova produzione in anteprima è stata un’esperienza particolarmente emozionante. Per sua natura, Star Wars è uno smisurato contenitore di potenzialità, al suo interno vivono migliaia di storie di ogni tipo, che possono parlare a pubblici diversi, scegliendo di rimanere fedele al core narrativo originale o di esplorare nuove frontiere, lanciandosi in imprese amate come The Mandalorian o tradendo l’affetto del fandom con storie raffazzonate come Obi-Wan Kenobi. Negare la frattura tra fan e franchise sarebbe ipocrita, motivo per cui trovarsi ora davanti a un potenziale gioiello della galassia lontana lontana lascia bene sperare.
L'avventura è tra le stelle
Su At Attin, il giovane Wim sogna di diventare un Jedi, uno dei leggendari eroi delle storie della Vecchia Repubblica che con le loro spade laser e l’affinità alla Forza scrissero la storia. Assieme al suo fedele amico Neel, Wim sogna di vivere grandi avventure, risultando strano ai suoi coetanei che li considerano strambi.
Eppure, i due amici sono oramai giunti a un momento importante della loro vita: affrontare l’esame per scoprire quale sarà il loro futuro professionale. Un passaggio essenziale per la loro società, che Wim manca perché, perdendo il passaggio per scuola, sceglie di prendere una scorciatoia nel bosco, che lo porterà a scoprire quello che, nella sua fantasia, risulta essere l’ingresso di un Tempio Jedi! Peccato che non può completare l’esplorazione, quando i droidi guardiani della sua scuola lo trovano nel bosco e lo conducono dal direttore per essere punito per la sua assenza.
In attesa della punizione, Wim incontra Fern, ragazzina sveglia e anche lei in attesa di una punizione. La giovane è figlia di un importante rappresentante del governo di At Attin, ma il suo spirito ribelle la porta ad combinare guai in continuazione con la sua amica KB. Dal fortuito incontro tra Win e Fern, l’ultima scopre casualmente il segreto del ragazzino, tanto che decide di anticiparlo sul tempo.
Quando Wim e Neel arrivano sul luogo del ritrovamento, infatti, trovano le due ragazzine già all’opera. Dopo un rapido scontro su chi debba avere il merito della scoperta, i ragazzini decidono di unire le forze, riuscendo ad accedere alla struttura che rivela una grande sorpresa: è un’antica astronave! Scoperta che emoziona Wim e compagni, che iniziano immediatamente ad esplorarla sino a che, accidentalmente, non riattivano un decrepito droide, SM-33, e avviano per errore i motori, iniziando un pericoloso ma affascinante viaggio per la galassia,
Ed è proprio durante la prima tappa di questa loro avventura che questo insolito equipaggio scopre che il proprio mondo pare essere una meta leggendaria, un luogo ricercato da tutti in quanto considerato come una sorta di pianeta del tesoro, rendendo i ragazzini delle prede particolarmente interessanti per avventurieri, esploratori e soprattutto pirati galattici!
Ritorno alle origini
Star Wars: Skeleton Crew arriva in un momento cruciale del rapporto tra Star Wars e fandom, e coraggiosamente sceglie un ritorno alle origini. Pur avendo goduto solo dei primi tre episodi, la sensazione è che si sia scelto di non spingere oltremodo su un mero sfruttamento del franchise, o meglio dell’amore smisurato degli appassionati, ma al contrario si sia saggiamente deciso di puntare sui grandi fondamenti del racconto d’avventura. Difficile, infatti, vedere i primi passi di Fern e compagni e non ripensare alle emozioni vissute con le storie di pirati della letteratura per ragazzi per eccellenza, L’isola del tesoro, che già è stata riadattata in chiave sci-fi con un cult senza tempo come Il Pianeta del Tesoro.
Il capolavoro animato di Don Bluth sembra essere una delle ispirazioni per la writing room di Star Wars: Skeleton Crew, che non manca di affidarsi alle storie piratesche e alla fascinazione che questi filibustieri esercitano sui giovani spettatori. Sogni di grandi imprese, duri scontri con la realtà, mentori tutt’altro che raccomandabili e una serie di situazioni volutamente farsesche sono gli ingredienti di una divertente e appassionante impresa piratesca.
L’idea che un impeccabile Jude Law sia accompagnato da uno sparuto equipaggio di bambini non deve far storcere il naso ai fan più maturi del franchise, ma dovrebbe essere anzi una precisa dichiarazione di intenti: Star Wars: Skeleton Crew è una serie per famiglie. Non solo perché coinvolge protagonisti di diverse età, ma perché parla di famiglie, di come possano essere idilliache o complesse, indaga su quanto i rapporti possano essere pesanti se oppressi da mancanza di dialogo o se animati da una volontà dominante che rifiuta il dialogo.
Un argomento delicato trattato con il giusto tatto, senza retorica ma con rapidi cenni che delineano le personalità dei protagonisti, senza privarli della loro affascinante freschezza. La scrittura di dialoghi e situazioni tra i giovani avventurieri è divertente e naturale, risulta appassionante proprio perché mai pretenziosa ma improntata invece a una libertà e sincerità che si fonda sull’essenza stessa dell’avventura, dell’esplorazione.
Complice una realizzazione tecnica spettacolare, Star Wars: Skeleton Crew è un invito per i fan e le loro famiglie, la promessa di tornare a vivere una grande impresa in cui pirati, eroi in erba e una caccia al tesoro lunga millenni sono le fondamenta per una storia che ricordi perché da più di quarant’anni l’avventura tra le stelle ci porta sempre in quella galassia lontana lontana che continuiamo ad amare.
Commento
Voto di Cpop
85Pro
- Si respira l'avventura di Star Wars
- Visivamente curato
- Personaggi ben delineati
- Una serie per famiglie
Contro
- Non adatto a chi cerca storie mature
- -
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