Studio Cabana 1, recensione: uno shōjo musicale fuori dal coro

Autore: Livia Soreca ,

Studio Cabana è la seconda serie manga di Uma Agri, uno shōjo scolastico a tema musicale pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2021. In patria conta attualmente 5 volumi, mentre l'edizione italiana del primo, a cura di J-POP Manga, è disponibile in fumetteria e online dal 7 febbraio 2024.

In Studio Cabana 1 si intrecciano le vite di due liceali: l'energica Yukari Maki, una studentessa modello, e il teppista Yusuke Kusaka. La ragazza lo ha preso a cuore, in quanto vorrebbe che egli prendesse la scuola e le lezioni con più serietà proprio come lei, ma l'altro non ne vuole sapere. Il loro rapporto pieno di attriti, però, cambia nel momento in cui Yukari scopre che Yusuke è il frontman di una band, ma i primi sentimenti che nascono nel suo cuore sembrano andare verso un vicolo cieco.

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Studio Cabana 1, infatti, è il promettente inizio di un amore tormentato, capace di coinvolgere ancor prima di sfogliare le pagine e senza che ve ne rendiate neanche conto: un potere segreto che Uma Agri è riuscita a sfruttare, nonostante si sia avvicinata a un topic già noto e caro al pubblico. Se vi state chiedendo di cosa si tratti, niente paura: vi sarà svelato tra poco.

Studio Cabana 1: il gioco di Uma Agri

Quello del romance a tema musicale, solitamente legato ai target shōjo e josei, è un genere ampiamente esplorato e in effetti Studio Cabana 1 ha una linea narrativa che rimanda molto a serie manga che ormai potremmo considerare dei veri cult, quali Nana di Ai Yazawa o Given di Natsuki Kizu, ma anche Kids on the Slope di Yuki Kodama.

Infatti, la storia si apre con una situazione classica: uno dei personaggi principali scopre che l'altro fa parte di una band, così visita per la prima volta lo studio di registrazione e conosce gli altri membri del team, ognuno con una caratterizzazione singolare. Rispetto al solito, però, Studio Cabana 1 spazia maggiormente con le diverse identità del gruppo, giocando con la varietà di genere e rompendo in parte alcuni stereotipi.

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Questa non è l'unica novità che rende Studio Cabana 1 una voce fuori dal coro. Dalla brevissima sinossi posta sul retro del volume, era già chiaro che quella pensata da Uma Agri fosse la storia di un amore non corrisposto. Questa è una premessa che inevitabilmente influenza l'approccio del lettore al racconto, in quanto egli tende ad affrontarlo con uno spirito disilluso.

Chiaramente egli non può ancora conoscere i risvolti del rapporto tormentato tra Yukari e Yusuke, dunque non si sa se ci sarà un capovolgimento, una conferma o uno sviluppo ancora più complesso (si spera nella terza opzione per non cadere nella prevedibilità), ma quel presupposto palesato, e dunque niente affatto lasciato al caso, vuole condizionare sin da subito la percezione dei sentimenti della protagonista, "manipolando" le emozioni del lettore di fronte alle parole della giovane innamorata. In questo modo si intuisce che dietro Studio Cabana ci sia un forte intento, un lavoro puntuale, quasi un gioco psicologico con il fruitore dell'opera che dà già una marcia in più alla storia.

Tuttavia, se da un lato l'autrice ha voluto guidare la mente del lettore secondo una linea precisa, c'è una certa ambiguità intorno al personaggio di Yukari, verso cui non si riesce a provare tenerezza o compassione in maniera univoca. Difatti si tratta di un personaggio al limite della sopportazione, in quanto ne viene presentato un carattere invadente e a tratti opprimente. Questa naturalmente non è una chiave di lettura universale e c'è in gioco buona parte della soggettività di chi legge; soprattutto questo non intacca totalmente l'intento di trasmettere un particolare sentimento condivisibile, ossia quello del non sentirsi ricambiati in amore.

La musica nelle parole di Studio Cabana 1

Nel caso di un qualsiasi manga in cui la componente musicale è centrale, rendere il suono sulla pagina è praticamente impossibile - solo gli adattamenti animati riescono a soddisfare un piacere uditivo. Leggendo, quindi, c'è da fare un lavoro d'immaginazione estremo, ma dovrebbe essere compito del mangaka aiutare il lettore in questo processo.

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Per Studio Cabana 1, Uma Agri ha cercato di trasmettere la musicalità di alcune parole attraverso un dinamismo visivo dei testi, una sorta di codice implicito che può rendere maggiormente l'idea di una parola il cui suono si libra nell'aria, evitando quindi una formattazione fissa, più schematica e dunque anche prevedibile.

La mangaka ha esordito nel 2017 con il Boy's Love Lovely Pure Boy Maco-chan e finora ha pubblicato 3 serie manga, dunque il suo stile non è ancora così riconoscibile ma tornano alcuni elementi che piano piano stanno plasmando il suo stile. Vigono la delicatezza del tratto e la tendenza a superare i limiti dei quadri della tavola, sempre in vista di un dinamismo che oltre a toccare le parole permea la maggior parte delle immagini, soprattutto in momenti del racconto in cui l'emotività ne è la protagonista.

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Immagine di copertina di Amazon

Commento

cpop.it

78

Studio Cabana 1 di Uma Agri è il promettente inizio di uno shojo scolastico a tema musicale che, nonostante scelga un contesto narrativo molto classico e già esplorato in cult d'eccezione, riesce a trovare una propria dimensione e a stimolare il lettore con una permessa accattivante e decisiva per l'approccio al racconto.

Pro

  • La premessa narrativa sa giocare con la psicologia del lettore
  • La mangaka riesce a rendere su carta l'idea della musicalità
  • Il racconto propone nuovi nel suo genere d'appartenenza, anche se...

Contro

  • ...il topic è già stato largamente esplorato da cult insuperabili
  • La protagonista Yukari potrebbe non piacere a tutti
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