Tra esoterismo e folklore, si chiude il lungo viaggio dei lettori con Viaggio Notturno, miniserie edita da Sergio Bonelli Editore e realizzata da Vanna Vinci, pluripremiata sceneggiatrice e disegnatrice cagliaritana.
Dopo aver collaborato con la casa editrice milanese per Legs (spin-off di Nathan Never) e Dylan Dog, Vinci torna da Sergio Bonelli Editore con una storia di vampiri piuttosto innovativa, ambientata fra le strade della fascinosa e pulsante Bologna.
Fra portici, luoghi iconici e scorci affascinanti, Viaggio Notturno presenta ai lettori un intensa, storia fatta di pulsioni e spazio interiore, beneficiando della potenza espressiva del capoluogo dell'Emilia Romagna per dare concretamente vita ad una storia di vampiri come non ce la saremmo mai aspettata.
- Viaggio Notturno: la serie Bonellli firmata da Vanna Vinci
- Sangue e iniziazione a Bologna
- Il formato di Viaggio Notturno
Viaggio Notturno: la serie Bonellli firmata da Vanna Vinci
In Viaggio Notturno seguiamo le vicende di Jana, una giovane donna che, con la morte dell'amica di famiglia Vera Mayers, eredita una casa a Bologna. Trasferitasi in città, Jana entra in possesso dell'abitazione nel capoluogo emiliano, entrando subito a contatto con i misteri del luogo e con quelli legati all'enigmatica figura di Vera.
Scoprendo un misterioso libro dedicato ai Neuri, popolazione nordica che, secondo le leggende, avrebbe trovato l’immortalità tramite rituali e nutrendosi di sangue umano, Jana comincia un viaggio a metà tra esoterismo e psicologia, che la porterà a confrontarsi con pulsioni primordiali fatte di sangue e desiderio.
Sangue e iniziazione a Bologna
Viaggio Notturno è un'opera che abbraccia più generi e che, grazie ad uno schema narrativo di base piuttosto semplice, offre una visione mistico-psichedelica sul confronto dell'Io con delle pulsioni primordiali dell'essere umano. Con un classico espediente narrativo, Jana entra nella dimensione bolognese e, come in una detective story, comincia a mettere uno dietro l'altro i pezzi della vita di Vera, scoprendo (con dirette conseguenze) i segreti della donna.
A fare da sfondo al confronto pieno di esoterismo fra le due donne, essenzialmente collegate, la città di Bologna, ricca di pulsioni vitali e fascinosa in tutto il suo splendore. Fra le tavole di Viaggio Notturno, in atmosfere oniriche, oscure e a tratti psichedeliche, Bologna diventa la porta per una realtà ancestrale, che sembra provenire da una profonda magia radicata nell'energia universale.
Sebbene, nel suo scheletro, la storia di Viaggio Notturno possa essere etichettabile come una storia di vampiri, il grande merito di Vanna Vinci (e dal quale traspare uno studio accurato ) è quello di aver trattato da una diversa prospettiva gli elementi folklorici legati ai vampiri, abbandonando (come confermato da lei stessa) l'eredità del mito romantico e i topos legati all'horror, cercando invece di portare in scena le contraddizioni emotivo-psicologiche che queste creature immortali, terrene perché ancora umane ma fuori dal tempo per il loro vivere in eterno, hanno in loro.
Vinci non opta per una semplice e più immediata (e allo stesso tempo banale) demonizzazione della figura dei Neuri: piuttosto, gioca con i loro bisogni, i loro desideri e le loro pulsioni in continuo confronto/scontro con le rispettive manifestazioni umane. In un certo qual modo, viene rovesciato il classico significato dell'elemento principale legato ai vampiri, il sangue, non più solo macabro bisogno ma chiara manifestazione di dipendenza, di senso dell'eros e di necessità di sostentamento.
Parlando, attraverso il mito e l'irrealtà, di pulsioni primordiali umane, Viaggio Notturno diventa una storia affascinante, dalla narrazione lenta e riflessiva, che grazie allo stile realizzativo e alla presenza di una colonna sonora presente nei balloon propone al lettore un viaggio intimo e sensoriale, puntando sull'empatia e sacrificando in parte l'intrattenimento. Per questo, diventa essenziale il ruolo di Bologna, vero e proprio personaggio aggiunto: dai portici a San Luca, la città è parte attiva del racconto tanto quanto gli altri personaggi.
Il formato di Viaggio Notturno
Per presentare Viaggio Notturno enfatizzando tutti i suoi elementi principali, nonché i suoi punti di forza, Sergio Bonelli Editore ha deciso di pubblicare la storia in volumi di ampio formato, che valorizzano ampiamente la visione di Vanna Vinci. Da segnalare, in questo senso, le particolari scelte legate alla rappresentazioni dei personaggi (tra cui degna di nota è la cura nella caratterizzazione degli occhi) e soprattutto alla colorazione, in grado di connettere e 'sfumare' le emozioni dei personaggi, attori principali per l'avanzamento della narrazione, negli ambienti in cui questi si muovono.
All'elegante e curata edizione è stato poi aggiunto un dettagliato comparto redazionale, curato dalla stessa autrice, che guida l'interpretazione del lettore e lo aiuta a non perdersi tra le pagine di una storia che, principalmente, punta sull'evocazione. In sostanza, agli occhi del lettore, le scelte di Sergio Bonelli Editore appaiono puntuali e corrette, al fine di presentare al pubblico una storia che promette di scavare nell’animo dei lettori, rendendo la protagonista Jana (e la scoperta dei misteri che circondano la sua nuova fase di vita) il tramite perfetto per un’intensa esperienza.
Commento
Voto di Cpop
70Pro
- Disegni e colori fortemente espressivi
- Comparto redazionale adatto alla presentazione della storia
- Cura e originalità nella gestione delle tematiche
Contro
- Narrazione lenta e molto spesso straniante
- Lettura generalmente complessa
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