You 5, recensione: l'ultima pagina di Joe Goldberg in un mondo imperfetto

Leggi la nostra recensione sulla quinta e ultima stagione di You, la serie thriller di Netflix con protagonista Penn Badgley.

Autore: Francesca Musolino ,

You, la serie TV di Netflix con protagonista Penn Badgley, dal 24 aprile 2025 è ritornata sulla piattaforma streaming con la sua quinta e ultima stagione, che conclude la tormentata storia del serial killer Joe Goldberg e dei suoi fittizi alter ego.

Basato sull'omonimo thriller psicologico dell'autrice Caroline Kepnes, lo spettacolo televisivo di You nella sua stagione finale porta sul piccolo schermo vecchie conoscenze e nuovi ingressi, tra cui l'aggiunta di Madeline Brewer in un ruolo centrale, il ritorno di Charlotte Ritchie (Kate) e Amy Leigh Hickman (Nadia), oltre a diversi cameo e comparse del passato.

Dopo aver guardato i dieci episodi di You 5, pubblicati tutti insieme da Netflix nello stesso giorno, vi lasciamo di seguito la nostra recensione sull'ultimo atto di Joe Goldberg.

You: dove eravamo rimasti

La quarta stagione di You si conclude con Joe Goldberg che, in seguito al tragico epilogo del suo matrimonio con Love Quinn, si trasferisce a Londra sotto la falsa identità di Jonathan Moore dopo aver affidato il figlio Henry alla famiglia del suo amico Dante. A Londra, Joe, entra in contatto con un gruppo di giovani milionari e inizia una relazione con Kate Lockwood. Segnato dai traumi del passato, Joe sviluppa una personalità alternativa come Rhys Montrose, diventando il "killer mangia-ricchi" e uccidendo alcuni membri del gruppo. Nonostante Kate scopra solo parzialmente la verità su Joe, decide di aiutarlo a ripulire la sua immagine e rimane al suo fianco iniziando una nuova vita insieme a lui. Per maggiori dettagli e approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo su come si conclude You 4 con la spiegazione del suo finale.

You 5: ritorno alle origini

Berlanti Productions
You 5 - Joe scrive a macchina

La quinta stagione di You chiude il cerchio sotto ogni aspetto, tornando indietro al punto in cui tutto è iniziato diversi anni fa. Non solo Joe è ritornato nella sua città natale di New York con la sua vera identità, ma ha anche riaperto la sua vecchia libreria, luogo che racchiude simbolicamente tutta la sua vita e il suo passato. Il suono della campanella sulla porta richiama il primo episodio della serie TV, quando ebbe inizio la storia di Joe Goldberg con l'ingresso di Guinevere Beck nel suo negozio. Luogo dal quale, diverso tempo dopo, la giovane aspirante scrittrice ne uscirà avvolta in un telo di plastica. Il fantasma di Beck, però, continuerà a perseguitare Joe nonostante lui cerchi ripetutamente di andare avanti accanto ad altre donne. Alla fine, sarà proprio Guinevere a porre termine una volta per tutte a Goldberg, grazie a chi ha deciso di darle voce e renderle giustizia, trovando finalmente il suo vero assassino.

In passato, Joe aveva quasi ucciso la sua ex compagna Candace, ma la sua escalation criminale inizia prima e dopo l'omicidio di Beck, poiché diventa sempre più complesso nascondere entrambi i delitti e le menzogne che ne derivano. Paradossalmente, Joe continua a uccidere nel tentativo di insabbiare i suoi peccati e preservare una certa credibilità con chiunque lo circondi. Tuttavia, giunge infine il momento in cui questo cerchio si chiude: Joe è ormai un serial killer, e il fatto di avere alle spalle numerose vittime si rivela un'arma a doppio taglio, quando più persone iniziano a collegare i pezzi del suo sanguinoso puzzle. Insieme a Beck, tornano in scena alcune delle sue vittime, tra cui Marienne, una delle pochissime sopravvissute alla mattanza del suo ex fidanzato, Nadia, ingiustamente incarcerata per un omicidio non commesso, e Kate, l'attuale moglie di Joe. Quest’ultima prende coscienza di non poter accettare né gestire il lato oscuro del marito, poiché si è spinto troppo oltre.

Un epilogo prevedibile, dovuto al fatto che Joe, nonostante i tentativi, non riesce in alcun modo a cambiare la sua natura. Quando Kate aiuta Joe a riabilitare il suo nome, gli offre la possibilità di costruire una nuova famiglia, che include anche il piccolo Henry e, insieme, decidono di affrontare gli errori del passato dedicandosi ad attività filantropiche. Tutto sembra andare per il meglio nella vita della coppia, almeno fino a quando si presenta il solito ostacolo che riaccende la campanella d'allarme in Joe: una minaccia pronta a frapporsi tra lui e la sua attuale compagna, portandolo a far di nuovo emergere il suo istinto omicida.

Ovvero le persone poiché il problema di Joe sono sempre le persone, individui dai quali sente il bisogno di proteggere coloro che ama, per preservarli da ogni male. Un sentimento che potrebbe apparire comprensibile, se non fosse che l'unico modo conosciuto da Goldberg per agire "in bene" è quello di fare del male. Se qualcuno diventa un problema, Joe lo elimina fisicamente, cancellandone la presenza come se non fosse mai esistita. Ed è questo il suo errore più grande, perché non si tratta di uno dei suoi manoscritti dove basta cestinare un foglio di troppo e ricominciare il racconto da capo. Ma della realtà, che non può essere manipolata a proprio vantaggio, soprattutto perché ogni azione genera delle inevitabili conseguenze.

You 5: amore o ossessione?

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You 5 - Kate, Joe ed Henry riuniti per la colazione

Nel corso della serie TV You, Joe ha commesso numerose azioni ingiustificabili e crimini efferati mossi da un egoismo profondo, incapace di lasciare libere le persone che afferma di amare. Si tratta del tipico rapporto tossico a senso unico, in cui uno dei partner considera l'altro una proprietà, arrivando a fare di tutto per tenerlo legato a sé. Un dettaglio che emerge chiaramente in una delle recenti discussioni tra Joe e Kate in You 5, quando lui afferma:

Non c'è un limite che non supererei per proteggere questa famiglia.

Protezione. Per Joe, questa parola significa esclusivamente possesso. Ma da dove nasce davvero questa sua indole? Goldberg è intrinsecamente malvagio, oppure un evento specifico ha innescato in lui un meccanismo di sopravvivenza, spingendolo a prevenire per evitare di curare (e quindi soffrire)? Senza voler giustificare le sue azioni, è innegabile che la traumatica infanzia di Joe abbia contribuito a plasmarlo. Da bambino, ha subito per anni abusi fisici e verbali da parte del padre, che maltrattava anche sua madre. Quando, un giorno, Joe uccide il padre per proteggere la madre, quest'ultima lo abbandona in un orfanotrofio e si ricostruisce una nuova famiglia altrove.

Questo trauma, indelebile e devastante, ha segnato profondamente Joe. Nella sua innocenza di bambino, credeva che eliminando il "mostro" avrebbe finalmente trovato un lieto fine accanto alla madre. Invece, viene rinnegato due volte: la prima con l'abbandono, e la seconda quando, una volta cresciuto, cerca la madre e viene nuovamente respinto. Questo rifiuto ha spinto Joe, da adulto, ad agire in modo tempestivo per fermare sul nascere ogni potenziale minaccia. Joe ha un bisogno disperato di affetto e, ogni volta, cerca una donna che crede essere quella giusta, in grado di amarlo incondizionatamente - proprio come farebbe una madre - perché non può tollerare altri abbandoni. Per questo motivo, quando qualcuno si frappone nelle sue relazioni, Joe decide di eliminarlo, convinto sia l'unico modo per evitare ciò che teme di più: rimanere di nuovo solo.

In definitiva il comportamento di Joe, pur indifendibile, riflette il risultato di anni di abusi e tradimenti subiti, che lo spingono a reagire in modo violento per difendersi da ciò che percepisce come un pericolo alla sua serenità. Tuttavia, nonostante i suoi crimini, Joe dimostra anche un lato umano e protettivo, soprattutto verso i bambini e i più deboli, a cui tenta di offrire la sicurezza che lui non ha mai avuto. Questa dualità lo rende un personaggio complesso: da un lato un uomo segnato dal passato, incapace di liberarsi dai suoi traumi e dall’altro un individuo che, almeno in parte, sembra cercare una connessione autentica e un amore incondizionato. La sua natura contraddittoria, però, non può cancellare il peso delle sue scelte, né le vite spezzate lungo il suo percorso. Consapevole di questa spirale distruttiva e incapace di arrestarla, Joe in passato tenta anche il suicidio, un gesto disperato per fermare la sua natura e il male che continua a causare. Ma anche questa scelta fallisce, lasciandolo intrappolato in un ciclo che non riesce a spezzare.

You 5: chi è davvero il mostro?

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You 5 - Joe guarda il suo riflesso sul vetro

Joe Goldberg è spesso visto come il principale artefice del caos nella serie TV You, ma le relazioni che ha avuto hanno contribuito a creare un ambiente profondamente tossico. Molte delle donne nella sua vita lo hanno deluso in modi diversi: alcune lo hanno tradito, altre lo hanno usato per scopi personali, e altre ancora lo hanno illuso per poi respingerlo, alimentando il senso di abbandono che lo perseguita fin dall'infanzia. Quando Joe si innamora, si dedica completamente alla sua compagna: è affettuoso, romantico, altruista e cerca di soddisfare ogni suo desiderio. Tuttavia, per un motivo o per un altro, sembra che queste qualità non bastino mai poiché le sue relazioni finiscono sempre per ferirlo, riaprendo le cicatrici del passato e confondendolo ulteriormente. Le relazioni instabili e i continui tradimenti hanno spinto Joe a una disperata ricerca di una connessione duratura, che ha solo finito per alimentare un ciclo infinito di crimini e scelte sbagliate.

La conclusione di You non si limita a condannare Joe Goldberg, ma offre infatti una riflessione più ampia sulla società e sulle relazioni umane. Dopo il suo arresto e la pena dell'ergastolo - una punizione che Louise gli infligge per farlo sprofondare in quella solitudine tanto temuta - Joe riceve lettere da ammiratrici che esprimono sentimenti disturbanti e fantasie oscene, sottolineando un lato inquietante del comportamento umano. Questo lo spinge a riflettere sul fatto di come tali atteggiamenti non siano normali, ma il prodotto di una società che fatica a distinguere tra empatia e idolatria, spesso idealizzando figure oscure o trasgressive.

Il ruolo dei social media emerge come un altro elemento chiave nella narrazione. Quando i crimini di Joe vengono scoperti, inizialmente viene condannato dalla massa. Tuttavia, quando si diffonde la notizia dell'inganno attuato da Louise verso Joe, l'attenzione si sposta sulle donne coinvolte, generando una spirale di insulti e minacce. Una dinamica che culmina in un episodio di violenza reale dove Louise viene aggredita da un uomo, spinto proprio dalla rabbia fomentata online. Questo episodio mette in evidenza la rapidità con cui le opinioni pubbliche cambiano e quanto i social media possano amplificare violenze di ogni tipo, mostrando una profonda incoerenza e una mancanza di responsabilità collettiva.

La morale di You diventa quindi più complessa: Joe, pur essendo un serial killer, non è l'unico cattivo della storia. La serie suggerisce come la tossicità non risieda esclusivamente nelle sue azioni, ma anche nella società che lo circonda, nei suoi personaggi ipocriti e nell'ecosistema digitale colpevole di alimentare comportamenti distruttivi. La solitudine di Joe, simbolo della sua punizione definitiva, non rappresenta solo una condanna personale, ma diventa lo specchio di una società incapace di affrontare le sue contraddizioni. E in questa riflessione, il Tu di Joe si trasforma in un invito a guardarsi allo specchio. Perché non è solo lui il mostro, ma anche Tu, il mondo che osserva e che alimenta, consapevolmente o meno, dinamiche tossiche e distruttive.

Immagini di copertina e di questo articolo tratte dalla serie TV You. Crediti: Berlanti Productions, Alloy Entertainment, Warner Bros. Television, A&E Studios

Commento

Voto di Cpop

78
La quinta stagione di You offre una conclusione di serie coerente e ambiziosa, portando il viaggio di Joe Goldberg a un epilogo che riflette tanto i suoi conflitti interiori quanto le contraddizioni della società che lo circonda. Pur non senza qualche forzatura narrativa, You 5 riesce a mantenere alta la tensione emotiva, approfondendo la complessità del suo protagonista e dei temi trattati.

Pro

  • Conclusione narrativa coerente con il cerchio che si chiude
  • Colpi di scena e ritorni inaspettati attraverso cameo e flashback
  • Approfondimento dei temi sociali che ribaltano la prospettiva offrendo spunti di grande riflessione

Contro

  • Il finale, pur equilibrato, potrebbe non soddisfare le aspettative di tutti
  • L'epilogo di alcuni personaggi non del tutto convincente
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