Estate: tempo di viaggi e di vacanze. Ma se non volete ritrovarvi con una dotazione fuori misura di peli e zanne o inseguiti da un assassino mascherato con una spiccata predilezione per le motoseghe, lasciate perdere le passeggiate notturne nella brughiera inglese ed evitate di restare senza benzina.
I protagonisti dei 10 film horror che trovate qui di seguito non l'hanno fatto e se ne sono pentiti amaramente...
Non Aprite Quella Porta
Horror - USA, 1974 - Durata 79 Min.
Sally e il fratello invalido, Franklin, partono con un gruppo di amici alla volta del paese dove viveva il nonno, per controllare che la sua tomba nel locale cimitero non sia stata profanata. Dei vandali, infatti, hanno distrutto diverse sepolture, ma quella dell'uomo è intatta. I ragazzi decidono di tornare indietro e lungo la strada danno un passaggio a un autostoppista, che si rivela un folle. Gli amici lo scaricano e proseguono sulla strada verso casa, ma sono costretti a fermarsi per fare benzina. La stazione di servizio, però, è sprovvista di carburante e i cinque si rimettono in viaggio senza aver fatto rifornimento. A un certo punto, decidono di svagarsi facendo un bagno e finiscono nei pressi di un'abitazione che versa in cattive condizioni. Bussare alla porta per chiedere della benzina sarà l'inizio di un incubo.
Firmato da Tobe Hooper, Non Aprite Quella Porta è un caposaldo del genere e uno dei suoi protagonisti, lo spaventoso Leatherface, è una delle maschere (in tutti i sensi) dell'orrore per antonomasia. Il film è stato girato come un mockumentary, con la pretesa di raccontare fatti davvero accaduti, ma in realtà si ispira solo in parte a una storia vera. Nel 2003 è stato realizzato un remake che esaspera la componente gore, ma che non ha la forza terrificante del primo (girato con modesti effetti speciali).
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Wolf Creek
Horror - Australia, 2005 - Durata 99 Min.
Nella sconfinata e selvaggia Australia, due ragazze inglesi, Kristy e Liz, e un loro amico del posto, Ben, raggiungono in macchina il parco di Wolf Creek, un enorme cratere meteoritico, per effettuare un'escursione a piedi. Di ritorno, scoprono amaramente che il loro mezzo non parte. Un po' spaventati e un po' scocciati dall'accaduto, i tre si preparano a trascorrere la notte all'addiaccio, ma contro ogni aspettativa, vedono comparire dal nulla un uomo, tale Mick, che dice di essere un ex cacciatore e di fare il meccanico di mestiere. Kristy, Liz e Ben accettano il suo aiuto e pensano di essere in salvo, ma si sbagliano di grosso.
Wolf Creek è ispirato a fatti realmente accaduti. Negli anni '90, infatti, l'Australia è stata scossa da una lunga catena di efferati delitti a danni di giovani saccopelisti. Il presupposto terrificante, però, non basta a salvare il film, che lascia ben presto la strada della tensione per quella dell'orrore esibito, con alcune scene decisamente disturbanti.
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Le Colline Hanno gli Occhi
Horror - USA, 1977 - Durata 89 Min.
La famiglia Carter è in viaggio dall'Ohio verso Los Angeles a bordo di un camper. A un certo punto, si ferma in una stazione di servizio e il proprietario, Fred, avvisa il padre, Bob, di non lasciare mai la strada principale. L'uomo, però, non lo ascolta e mentre si trova su un percorso secondario, per evitare un coniglio, finisce in un fosso e danneggia il mezzo. Bob e il genero Doug, decidono di dividersi per cercare aiuto: il primo tornerà da Fred, mentre il secondo andrà nella direzione opposta. Ma le brulle colline in mezzo alle quali il camper è rimasto in panne nascondono un segreto spaventoso e brutale, e la famiglia dovrà lottare con tutte le proprie forze per sopravvivere.
Opera seconda di Wes Craven (dopo il controverso L'Ultima Casa a Sinistra), Le Colline Hanno gli Occhi è un horror complesso e avvincente che dosa tensione, violenza e sadismo, in una storia che tiene incollato lo spettatore alla sedia proprio per la sua componente repulsiva, specchio di una realtà molto vicina e concreta. Nel 2006 è stato realizzato un remake (prodotto da Craven), che riesce in parte a mantenere la componente di denuncia del perbenismo ipocrita che caratterizza l'originale.
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Hostel
Horror - USA, 2005 - Durata 90 Min.
Paxton e Josh sono due ragazzi americani che stanno facendo l'interrail in Europa. Durante il loro girovagare incontrano l'islandese Oli, con il quale decidono di recarsi a Bratislava per fare turismo sessuale. Arrivati in Slovacchia, trovano alloggio in un ostello poco distante dalla città e scoprono ben presto che le voci sulla "disponibilità" delle ragazze locali è vera. Ma la lussuria e il divertimento non sono che una maschera che nasconde tremende atrocità e i tre amici se ne rendono conto a caro prezzo.
Hostel è il secondo film di Eli Roth, acclamato come un genio da una parte della critica e considerato un bluff dall'altra. Di certo, le sue pellicole non sono per chi ama l'horror cerebrale, giocato sulla tensione e sul potere evocativo delle immagini e della musica. Il regista, infatti, è un adepto del gore e dello splatter e ama "sfidare" il pubblico a resistere in sala per tutta la durata delle sue pellicole (come è capitato anche nel caso del recente The Green Inferno, aperto omaggio a Ruggero Deodato e al suo Cannibal Holocaust).
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La Casa
Horror - USA, 1981 - Durata 85 Min.
Cinque amici - Ash, Scott, Cheryl, Linda e Shelly - si recano in uno chalet di montagna per trascorrere un weekend immersi nella natura. I ragazzi sono allegri e spensierati, ma quando cala il buio iniziano a verificarsi degli strani episodi dai contorni inquietanti, che culminano nell'improvvisa apertura di una botola che conduce in cantina. Gli amici decidono di indagare e scoprono diverse registrazioni di un archeologo, che dichiara di aver trovato un libro, il Naturon Demonto, che può portare nel mondo reale spiriti, demoni e defunti. A conferma di ciò, l'uomo ha inciso le formule sui nastri. La leggerezza di Scott, che non ferma la riproduzione, getta lui e i suoi amici in un incubo.
La Casa è il primo lungometraggio di Sam Raimi ed è diventato negli anni un vero e proprio cult per tutti gli amanti del genere horror. In particolare, il film ha consegnato alla storia il personaggio di Ash. Quest'ultimo, interpretato da Bruce Campbell, è il protagonista di diversi film (La Casa 2 e l'Armata delle Tenebre), videogiochi, fumetti e di una serie ispirata direttamente ai fatti del film, Ash vs. Evil Dead.
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Venerdì 13
Horror - USA, 1980 - Durata 85 Min.
Venerdì 13 giugno 1980, un gruppo di ragazzi si reca presso il Camp Crystal Lake per lavorare nel campeggio durante la stagione estiva. Ma non tutti arrivano a destinazione: un misterioso assassino, infatti, insegue una di loro nei boschi e la uccide brutalmente. Gli altri, ignari, continuano le proprie faccende e, quando cala la notte, si preparano per dormire. Divisi nelle varie capanne e senza alcun sospetto, vengono eliminati uno a uno dal killer senza volto. Una ragazza, però, scampa al massacro e inizia una difficile lotta per sopravvivere.
Capostipite di una saga composta da ben 12 film, Venerdì 13 è un caposaldo delle pellicole slasher, ovvero dove un maniaco omicida, solitamente mascherato, si accanisce contro un gruppo di giovani, uccidendoli in modo cruento con un'arma affilata. Ma, soprattutto, è l'esegesi di uno dei più spaventosi ed efferati assassini della storia del cinema, Jason Voorhees. Anche se, chi ha visto Scream, sa che le cose non stanno proprio così...
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Dal Tramonto All'Alba
Horror - USA, 1996 - Durata 108 Min.
Jacob, pastore in crisi di vocazione dopo aver perso la moglie, è in viaggio verso il Messico su un camper con i figli Kate e Scott. Lungo la strada, i tre vengono presi in ostaggio dai fratelli Gecko, Seth e Richard, in fuga dopo aver compiuto una mattanza, nella quale è morto anche un ranger texano. I due malviventi vogliono sfruttare la famiglia per passare indisturbati la frontiera e raggiungere il Titty Twister, un bar per camionisti dove li aspetta Carlos, narcotrafficante che rappresenta il loro lasciapassare verso la libertà. Il piano va a buon fine ma, una volta nel locale, l'improvvisato gruppo di viaggiatori non ci mette molto a capire di essere finito in un incubo infernale.
Diretto dal pupillo di Quentin Tarantino, Robert Rodriguez, e interpretato da un cast di stelle (Harvey Keitel, George Clooney, Juliette Lewis e lo stesso Tarantino), il film è chiassoso e sopra le righe e offre un perfetto mix di horror e cultura pop, alla maniera del regista de Le Iene e Pulp Fiction. Dopo l'originale sono stati realizzati dei sequel (dimenticabili) e una serie TV.
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Un Lupo Mannaro Americano a Londra
Horror - Regno Uniti, USA, 1981 - Durata 97 Min.
David Kessler e Jack Goodman sono due amici che, dagli USA, si recano nello Yorkshire, in Inghilterra, per trascorrere tre mesi di vacanza nelle campagne del Nord dell'isola. Una sera, dopo essere stati allontanati da un pub per aver fatto una semplice domanda, si perdono nella brughiera e vengono attaccati da un enorme lupo, che uccide Jack e ferisce gravemente David. Ma la realtà non è come sembra e, una volta tornato a casa, David si rende conto di essere cambiato in una maniera che non può capire, né controllare, e inizia un'impossibile fuga da sé stesso.
Un Lupo Mannaro Americano a Londra è un piccolo capolavoro dell'horror. Girato da John Landis, mescola elementi spaventosi, ironia e un'acuta analisi della paura di ciò che è inspiegabile e misterioso, soffermandosi sull'incredibile attrazione che il soprannaturale esercita su un'epoca iper razionale e scientifica come quella attuale.
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Final Destination
Horror - USA, Canada, 2000 - Durata 97 Min.
Un gruppo di studenti americani sta per partire in gita scolastica per Parigi. Tutti sono allegri ed eccitati, tranne Alex Browning, che invece è ansioso e preoccupato. Una volta sull'aereo, il giovane si addormenta e sogna il velivolo che esplode in volo e la morte di tutti i passeggeri. Risvegliatosi poco prima del decollo, Alex si convince di avere avuto una premonizione, ma viene considerato un isterico ed è fatto scendere dall'areo, insieme ad alcuni compagni e a un'insegnante. Tuttavia, il velivolo ha davvero un incidente e così il ragazzo e gli altri che sono scesi con lui sono gli unici sopravvissuti. Ma la Morte non si può ingannare ed Alex e i propri amici lo capiscono ben presto a loro spese.
Firmato da James Wong (regista anche delle serie TV #X-Files e Millennium), Final Destination ha il merito di uscire fuori dagli schemi dell'horror giovanilistico, anche se, dopo un buon inizio, la storia perde tensione, anziché acquistarla, e diventa prevedibile. Tuttavia, l'idea dell'ineluttabilità del "Fato" ha un forte fascino e compensa alcune scene e battute non proprio eccelse.
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Quella Casa nel Bosco
Horror - USA, 2011 - Durata 95 Min.
Un gruppo di amici, formato da Dana, Curt, Jules, Marty e Holden, decide di trascorrere alcuni giorni in un cottage nei boschi. I cinque partono in camper e, dopo aver sbagliato strada ed essere stati aiutati da un inquietante benzinaio, arrivano finalmente a destinazione. I ragazzi prendono possesso con entusiasmo della casa, ma la loro spensieratezza è turbata dalla scoperta di una cantina, in cui sono conservati strani manufatti. Il solito film horror? Attenzione: voi credete di conoscere la storia...
Diretto da John Goddard, che ha scritto il soggetto insieme nientedimeno che a Joss Whedon (anche produttore della pellicola), Quella Casa nel Bosco può essere considerato - senza timore di essere sconfessati - il film horror definitivo. Non solo perché rispetta tutti i canoni del genere, ma anche - soprattutto - perché li demolisce uno a uno, in un incredibile climax di tensione, umorismo e humor nero. Il risultato è uno scenario così spaventoso, che di più si muore. In tutti i sensi.
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