Nell'estate del 2019, su HBO è arrivata la serie drammatica Euphoria, che ha fatto scalpore per i suoi contenuti provocatori e per il modo in cui ha scelto di rappresentare gli adolescenti in TV.
Prodotta da Drake (che ha visto la sua carriera fiorire proprio grazie alla partecipazione a un teen drama) e con Zendaya per protagonista, Euphoria si è rivelata un successo grazie a un mix di elementi diversi: l'attenzione a tematiche scottanti e sempre attuali, personaggi accattivanti e grandi attori.
Mentre attendiamo la nuova stagione, ecco con quali serie più o meno simili a Euphoria potremmo ingannare il tempo.
- Skins
- Sex Education
- We are who we are
- Degrassi: The Next Generation
- Tredici
- Spinning Out
- Queer as Folk
- Rise
- Higher Ground
- My Mad Fat Diary
- The End of the F***ing World
- Misfits
- My So-Called Life
- I classici teen drama
Skins
Lo abbiamo definito lo Skins della generazione Z, perché guardando Euphoria è impossibile non tornare con la mente allo show britannico del 2007.
Con Skins siamo catapultati a Bristol, in una realtà fatta di sesso, droga, alcol, in cui un gruppo di ragazzi tra i 17 e i 18 anni affronta i problemi quotidiani a cui deve fare fronte ogni adolescente (o quasi).
Skins è la serie per ragazzi che parla il linguaggio dei ragazzi e lo fa in modo onesto e schietto, una lezione che Euphoria ha ben imparato e a cui ha scelto di ispirarsi. Skins mette a nudo la realtà, senza lasciare nulla all'immaginazione, una realtà a volte degradata, mai facile, in cui la gioventù è raccontata in maniera cruda, cinica, ma realistica. Non ci sono distinzioni nette tra giusto e sbagliato, né insegnamenti morali da prendere a modello. Skins narra di Tony, Cassie e Chris, di Effy e Cook, di Frankie, Mini e Rich e di tutti i loro compagni che cercano di affrontare al meglio situazioni ed esperienze drammatiche eppure tristemente quotidiane.
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Sex Education
Gran Bretagna. Otis Milburn è l'unico figlio di Jean, scrittrice e terapista sessuale. È un ragazzo di sedici anni, timido e impacciato che, per via del lavoro della madre, è esposto al sesso più dei suoi coetanei. Nonostante ciò, e forse proprio per questo, non ha mai avuto alcuna esperienza in questo campo, ma riesce a offrire consigli ai propri compagni, trasformandosi, di fatto, nel loro terapeuta.
Come Skins ed Euphoria, si rivolge a un pubblico di teenager, ma riesce a raccontare l'adolescenza anche agli adulti, affrontando in modo schietto e mai didascalico temi come il femminismo, l’aborto, l’omosessualità e il bullismo.
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We Are Who We Are
L'episodio pilota di We Are Who We Are è stato trasmesso da HBO in America solo il 14 settembre 2020, ma già è facile intuire che la miniserie italo-statunitense diretta da Luca Guadagnino ha tanto in comune con Euphoria.
Il protagonista è Fraser, un adolescente ribelle, che prova grande disagio e solitudine, non sembra star bene nella propria pelle, non si adatta facilmente alla nuova vita nell'estranea Venezia e sembra soffrire di un qualche disturbo psicologico.
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Degrassi: The Next Generation
Degrassi: The Next Generation è una delle serie appartenenti al franchise canadese Degrassi, che dagli anni Ottanta narra le storie di adolescenti più o meno problematici.
Protagonisti della serie del 2001 sono Emma e i suoi compagni di scuola, tutti costretti ad affrontare problemi più grandi di loro: il sesso, gli abusi, la droga, la paura di essere etichettati come diversi, l'aborto, l'abuso di potere, ma anche la difficoltà di sentirsi parte di un gruppo, l'amicizia, la disabilità e l'amore.
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Tredici
Lontanissima nello spirito a Euphoria, ma abbastanza simile nella scelta di alcuni dei temi trattati, Tredici è la seria tratta dall'omonimo romanzo di Jay Asher che racconta la storia di Hannah Baker, una giovane ragazza la cui spiccata sensibilità la porta a venir continuamente delusa dai coetanei. Pur cercando, giorno dopo giorno, una ragione per continuare a provare a cercare del buono negli altri, sceglie di arrendersi, convincendosi che non vale la pena lottare.
Infine, Hannah arriva alla conclusione che l'unico modo per smettere di soffrire sia porre fine alla propria vita. Prima di farlo, però, registra delle cassette in cui racconta le tredici ragioni che l'hanno condotta a compiere quell'ultimo disperato gesto.
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Spinning Out
Pur non essendo strettamente un teen drama, Spinning Out è una serie consigliata agli amanti di Euphoria, perché, come la serie HBO riesce ad affrontare tematiche complesse come abusi psicologici e molestie sessuali, inaffettività e disturbi mentali.
Katarina Baker, esattamente come la protagonista di Euphoria, soffre di bipolarismo. Al contrario di Rue, però, desidera stare meglio, rimettere insieme i cocci della sua vita andata in frantumi e realizzare il sogno di tornare sulla pista di pattinaggio.
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Queer as Folk
Mettiamo da parte per un momento le storie di adolescenti e parliamo di Queer as Folk, che in comune con Euphoria ha certamente la tematica dell'omosessualità.
La serie americana, remake del Queer as Folk britannico, ha per protagonisti un gruppo di amici omosessuali di Pittsburgh. Come Jules e Rue, Brian e Justin vivono la loro storia d'amore senza farsi condizionare dai pregiudizi della gente, mostrandosi impavidi di fronte agli occhi del mondo che li considera dei diversi.
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Rise
Alla Stanton High School, Lou Mazzuchelli cerca sempre un modo per aiutare i propri studenti a esprimere sé stessi, a credere nella proprie potenzialità e ad affrontare la vita con coraggio, senza mai piegarsi di fronte alle ingiustizie. Per farlo, sceglie di occuparsi del club teatrale della scuola e di mettere in scena il controverso Spring Awakening. Il teatro diventa il luogo in cui tutti i giovani protagonisti imparano ad amarsi e scoprire qualcosa di nuovo su di sé, giungendo a una maggiore consapevolezza del proprio mondo interiore, fatto di desideri e paure. Insieme al signor Mazzu, affrontano problemi che sembrano insormontabili, come la dipendenza da sostanze, la solitudine, il bisogno di avere qualcuno accanto, l'omosessualità e la disforia di genere.
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Higher Ground
Higher Ground, conosciuto in Italia col titolo Horizon è arrivato sugli schermi canadesi nel 2000. fin da subito si è distinto dagli altri teen drama per l'approccio diverso con cui raccontava i problemi dei più giovani. Quando ancora era difficile affrontare determinate tematiche ritenute scottanti o perfino tabù, Higher Ground parlava candidamente di autolesionismo, rabbia, paure, abusi, difficoltà e traumi che i ragazzi della Mount Horizon High School cercavano con fatica di superare.
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My Mad Fat Diary
My Mad Fat Diary è una serie dramedy di Channel 4 che tratta argomenti importanti, delicati e sempre attuali con una scrittura ironica e mai banale.
La serie narra di Rae, una ragazza sovrappeso che non riesce ad amarsi e perde la speranza. Non sempre è facile per Rae essere forte e sicura di sé, guardarsi allo specchio e trovare qualcosa di bello nell'immagine riflessa, ma la ragazza, con l'aiuto degli amici e soprattutto del dottor Kester, riesce a ritagliarsi un posto nel modo, smettendo di autosabotarsi, abbandonando i tentativi di suicidio e le tendenze autolesioniste e provando infine a volersi bene davvero.
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The End of the F***ing World
The End Of The F***ing World, la serie di Channel 4 e Netflix tratta dalla graphic novel di Charles Forsman, ci mostra ancora una volta il mondo da punto di vista degli adolescenti.
James e Alyssa si sentono persi e senza appigli, desiderano fuggire dalla propria misera vita, trovare uno scopo da perseguire, avere un obiettivo per scacciare la noia della loro vuota quotidianità che per due giovani come loro è davvero la fine del mondo.
Quello narrato in The End Of The F***ing World è un viaggio lungo e problematico, un percorso di crescita che passa attraverso esperienze traumatiche e immagini grottesche e che si conclude con il passaggio all'età adulta, con la consapevolezza, da parte dei protagonisti di essere riusciti a colmare il vuoto delle proprie vite, e di averlo fatto grazie alla compagnia dell’altro.
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Misfits
Durante una tempesta, cinque adolescenti costretti ai lavori socialmente utili acquistano poteri sovrannaturali. Questa la premessa di Misfits, la serie politicamente scorretta di Channel 4 che, ancora una volta, col quello humor tutto british, ci mostra il mondo attraverso lo sguardo malizioso degli adolescenti. I misfits, come da titolo, sono dei giovani disadattati, dei ragazzi antisociali che reagiscono d’istinto a ogni situazione, cacciandosi in guai più grandi di loro. Forse proprio per questo, riusciamo a identificarci in Nathan, Simon e compagni, ciascuno protagonista di uno o più episodi. Ognuno di loro ci fa entrare nel suo mondo, ci fa conoscere diversi modi di vivere la vita, di affrontare le paure e avventurarsi a piccoli passi nel mondo degli adulti.
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My So-Called Life
Nel 1994 non esisteva uno show come My so-called life, il teen drama di ABC che per primo ha cambiato il modo di scrivere per i teenager. Lontano dagli stilemi del più popolare Beverly Hills, 90210, My so-called life raccontava la vita di un'adolescente per la prima volta attraverso i suoi occhi focalizzandosi su problematiche sensibili mai affrontate prima d'allora in TV. La storia di Angela è quella di Effy e Rue, solo ambientata vent'anni prima. È la storia di una ragazza che cerca di trovare una propria dimensione in un'età incerta, fatta di continui mutamenti. Come Rue in Euphoria, Angela Chase non è perfetta, ma semplicemente umana.
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I classici teen drama: Beverly Hills 90210, Dawson's Creek, The O.C., One Tree Hill, Friday Night Lights, Gossip Girl e 90210
È d'obbligo citare i classici intramontabili del genere teen drama, che anche se in maniera diversa rispetto a Euphoria o Skins e con un intento sicuramente più didascalico e moraleggiante, hanno messo in scena i problemi più o meno importanti che ogni teenager affronta durante la crescita: quelli economici, quelli familiari, la violenza, le malattie, gli abusi, la voglia di farcela e lottare per raggiungere i propri obiettivi.
Lontanissimi dallo spirito disincantato delle serie sopraccitate, questi telefilm hanno fatto la storia della TV: Beverly Hills, 90210 ha dato avvio al genere teen drama in televisione e lo ha fatto sperimentando, introducendo, episodio dopo episodio, tematiche complesse legate al mondo degli adolescenti. Se 90210 ne è il sequel, arrivato circa dieci anni dopo la conclusione delle vicende di Brendon, Kelly e co., Dawson's Creek ne è certamente un erede. La serie di Kevin Williamson ha messo in scena situazioni familiari difficili, come quelle di Joey, Pacey e Jen, ha trattato le malattie mentali e soprattutto non ha avuto paura di parlare di sesso e organi genitali fin dall'episodio pilota, scatenando l'indignazione del pubblico conservatore. Ancora, però, mancava la schiettezza propria di serie come Euphoria e gli adolescenti parlavano il linguaggio degli adulti. Con The O.C. e soci le cose hanno cominciato a cambiare. Josh Schwartz aveva soli 26 anni quando ha creato la serie e probabilmente per questa ragione sapeva come approcciarsi ai più giovani, destinatari del prodotto che voleva portare in TV. Non a caso, è sempre lui l'autore dell'altro popolare dramma di CW che ha segnato un'intera generazione, Gossip Girl. Con One Tree Hill e Friday Night Lights, invece, il focus si sposta sui ragazzi di provincia, un po' come già accaduto con Dawson's Creek, e ai problemi di cuore si aggiunge l'elemento sportivo: il basket e il football fanno da sfondo alle vicende di adolescenti che fanno dello sport una valvola di sfogo per sfuggire alle tribolazioni della vita.
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