Sex Education: la serie Netflix sul sesso, l'amore e i tabù di cui nessuno parla mai

Autore: Nicholas Massa ,

Sex Education, differentemente da tantissime altre serie tv presenti nel catalogo di Netflix, ha saputo ritagliarsi una bella fetta di pubblico e appassionati, partendo da un progetto le cui radici vanno ben oltre i perbenismi del caso. Il suo più grande pregio, al di là della caratterizzazione riconoscibile dei vari protagonisti in gioco, risiede nelle tematiche che tratta di stagione in stagione, e nel modo in cui lo fa. Lo stesso nome “Sex Education”, fa riferimento a una manciata di riflessioni alla base della storia che, partendo dal dimensione del sesso, spaziano di volta in volta e inglobando al suo interno un piglio progressista da non sottovalutare affatto, che troverà una sua conclusione nella quarta stagione in arrivo

Partendo da una sensibilità del genere, Sex Education ha saputo sviluppare una storia dai tratti sia eccentrici che estremamente attuali e pedagogici, sfruttando le vicende di personaggi adolescenti per raccontare gli stereotipi, i tabù e tutta l’ignoranza che la società contemporanea continua ad alimentare nei confronti del sesso, e del modo in cui lo viviamo o “dovremmo viverlo”. La serie TV ha attinto da una struttura narrativa piuttosto classica appartenente alla dimensione teen, cercando sempre di andare oltre, arricchendo il materiale di partenza con moltissimi spunti atti a rompere la quarta parete per coinvolgere direttamente gli spettatori nell’azione. 

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Non soltanto storie di adolescenti che iniziano a scoprire la sessualità e i rapporti amorosi, quindi, ma una vera e propria lezione di educazione sessuale, appunto, in cui vengono coinvolti sia i giovani che i più grandi, senza alcuna distinzione in questo senso. Il coraggio e la scelta di narrare il tutto senza troppi filtri, fusa a una particolare attenzione verso gli sviluppi amorosi e adulti, ha ben presto reso Sex Education una vera e propria perla nel panorama dell’home entertainment contemporaneo, dimostrando come un prodotto seriale possa diventare qualcosa di più diretto e interessante per il proprio pubblico, abbracciando anche un target relativamente stratificato e diversificato. Come c’è riuscito? Scopriamolo insieme.

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Sex Education: la serie tv Netflix che ha voluto insegnare qualcosa ai suoi spettatori

Lo sviluppo di Sex Education 

L’annuncio di Sex Education, da parte di Netflix, è arrivato il 28 novembre del 2017, confermando in Laurie Nunn la sua creatrice, accompagnata dai produttori esecutivi Jamie Campbell e Joel Wilson, e dalla Eleven Film, sempre alla produzione. Dopo il rinnovo per una seconda stagione, avvenuto il 1 febbraio 2019, la serie riconferma il suo valore e l’amore del pubblico altre 2 volte, ritornando con una terza stagione nel 2021, e una quarta nel 2023, sempre su Netflix. Quest’ultima, è stato anticipato, chiuderà l’intero arco narrativo finora ponendosi come finale e chiusura della stessa serie.

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Courtesy of Netflix
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Uno dei tratti più eccentrici e allo stesso tempo fuggevoli di Sex Education risiede nella sua ambientazione principale, la quale oscilla continuamente fra la natura più verde e selvaggia, e alcune location dall’estetica “pseudo scandinava” e puramente British. Entrando più nel dettaglio, le riprese della serie Netflix si sono svolte nella Wye Valley, un’area verde molto particolare a cavallo tra Inghilterra e Galles, considerata come paesaggio protetto insieme al fiume Wye (il quarto fiume più lungo del Regno Unito).

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Le varie location, selezionate per i protagonisti e gli sviluppi, sono state tratte dai villaggi di Llandogo (facente parte del Galles sud-orientale) e di Tintern, entrambi appartenenti alla contea del Monmouthshire, e lungo le stesse rive del fiume (un esempio di ciò lo troviamo nell’abitazione di Otis e la madre, tratta da un Bed and Breakfast che si trova a Symonds Yat). Per quanto concerne la Moordale Secondary School, le sue scene sono state realizzate nell’ex campus dell’università del Galles del Sud a Caerleon, nella città di Newport.

Di cosa parla Sex Education?

Ma quindi di cosa parla questo Sex Education? Partendo da una storia dalle tinte eccentriche, introduce gli spettatori nell’adolescenza di una scuola in cui i suoi studenti stanno cominciando a scoprire il sesso e a scoprirsi in generale. Il tutto con un occhio di riguardo nei confronti degli spettatori che diventa ben presto approccio pedagogico moderno. Le prime tre stagioni hanno riscosso un grande successo grazie alla loro combinazione di commedia, dramma, e trattamento aperto ed empatico di temi sessuali e relazionali. Di seguito trovate una panoramica dettagliata degli eventi che hanno coinvolto protagonisti fino ad ora. 

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Nella sua prima stagione Sex Education introduce il protagonista principale, Otis Milburn (interpretato da Asa Butterfield), un giovane adolescente molto intelligente ma socialmente goffo, figlio di una terapeuta sessuale, Jean Milburn (Gillian Anderson). Otis scopre casualmente di essere molto bravo a consigliare i suoi compagni di scuola sulle loro problematiche sessuali, grazie alle conoscenze acquisite vivendo insieme alla madre. Con l'aiuto della sua eccentrica amica Maeve Wiley (Emma Mackey), Otis decide quindi di aprire una clinica di terapia sessuale clandestina a scuola per aiutare i suoi compagni a risolvere i loro problemi sessuali e relazionali. La serie esplora le sfide dell'adolescenza, la scoperta della sessualità, l'amicizia, e i segreti familiari, mentre i personaggi affrontano le proprie insicurezze e cercano di trovare il loro posto nel mondo, dando vita a un connubio narrativo composto da elementi teen molto classici, con un tocco che va ben oltre.

Nella seconda stagione, Otis e Maeve continuano a gestire la clinica di terapia sessuale clandestina, ma affrontano nuove sfide, tra cui le relazioni romantiche e la rivalità con una nuova counselor sessuale a scuola d’eccezione. Nel frattempo, gli altri personaggi si ritrovano a fronteggiare le proprie sfide personali, comprese le relazioni interpersonali, i problemi familiari e il fatto di dover crescere scoprendo e costruendo mano a mano la propria identità. La stagione esplora ulteriormente le complessità della sessualità adolescente, l'identità di genere, e i problemi legati all'immagine e all'immaginario del corpo. Emergono inoltre segreti e conflitti tra i personaggi principali, portando a tensioni e svolte emotive, che non risparmiano nessuno. 

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La voglia di raccontare la sessualità, nella seconda stagione, diventa ancora più inclusiva, coinvolgendo maggiormente anche i personaggi adulti e tutte le difficoltà che possono, o meno, sperimentare anche loro nella vita di tutti i giorni. 

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La terza stagione di Sex Education, invece, si concentra sulla crescita e lo sviluppo dei personaggi mentre affrontano l'ultimo anno di scuola superiore. Otis e Maeve cercano di capire i loro sentimenti l'uno per l'altro, ma devono superare numerosi ostacoli lungo il cammino. Nel frattempo, altri personaggi navigano attraverso le loro relazioni amorose e sfide personali, mentre si preparano per la vita post-scolastica. La stagione esplora temi come la diversità sessuale, l'identità di genere e il trauma (la violenza e le sue conseguenze sulle persone), e affronta le questioni di consenso e salute sessuale. Con un mix di momenti comici e drammatici, la terza stagione continua a offrire una rappresentazione autentica delle esperienze degli adolescenti moderni, confermando nuovamente il valore intrinseco di questo prodotto per il piccolo schermo. 

Com’è stata accolta Sex Education da critica e grande pubblico?

Il fatto che Sex Education abbia una voce e non abbia paura di usarla per le proprie riflessioni e battaglie, non è affatto passato inosservato dal grande pubblico di Netflix, che ha immediatamente accolto la serie positivamente, cercando di comprendere le ragioni e le possibilità, oltre l’approccio teen e comedy. Su Rotten Tomatoes, ad esempio, ha raccolto una valutazione positiva del 91%, con un punteggio di 8,13 su 10 costruito su circa una settantina di recensioni. Anche su Metacritic è andata a gonfie vele, raccogliendo un punteggio di 81 su 100, derivante dai pareri di 38 critici. 

Ovviamente non tutta la stampa è stata concorde nell’accogliere positivamente Sex Education, restando comunque un prodotto che ha saputo giocarsi bene le proprie carte, cercando di mantenersi incisiva per certe cose, è più leggero in altre. Dal punto di vista dei premi la serie Netflix ha ricevuto varie candidature interessanti tra cui la candidatura per la miglior performance rivelazione a Ncuti Gatwa agli MTV Movie & TV Awards 2019, quella per il miglior attore in una serie commedia a Ncuti Gatwa ai British Academy Television Awards 2020, vincendo quella per la miglior attrice in una serie commedia a Aimee Lou Wood, ai British Academy Television Awards del 2021.

Chi sono i personaggi principali di Sex Education?

Otis Wilburn (Asa Butterfield) è il protagonista principale di Sex Education. Presentandosi come il classico adolescente inadeguato e impacciato, Otis si distingue da qualsiasi altro suo coetaneo grazie ad alcune nozioni apprese passivamente dal lavoro della madre, nota terapeuta del sesso, e per un particolare talento nel comprendere le problematiche sessuali dei suoi compagni di scuola, frutto di questa influenza genitoriale. Nella prima stagione della serie Netflix, quindi, lo vediamo mettere a frutto la sua particolare sensibilità psicologica, affiancato da Maeve (Emma Mackey), costruendo una sorta di consultorio segreto per gli studenti della Moordale Secondary School che comincia ad avere una certa fama e impatto diretto sugli studenti, bisognosi di consigli e aiuti in un momento molto delicato della loro vita. Fra un consiglio e l’altro, quindi, il giovane scopre questa sua qualità e, al tempo stesso, comprende i propri limiti e dubbi, esattamente come avviene nei suoi coetanei.

Nel corso delle 3 stagioni disponibili in catalogo vediamo Otis crescere e maturare gradualmente, trovandosi ad affrontare sfide personali, familiari e sentimentali che lo spingeranno più volte a migliorarsi come persona, essere umano, amante e giovane uomo. Il tutto con una buona dose di errori e incomprensioni di ogni genere, ovviamente. 

Maeve Wiley (Emma Mackey), è la co-protagonista di Sex Education, fondamentale nell’ampliare ulteriormente le possibilità narrative della storia. Il suo percorso, pur se apparentemente simile a quello di Otis, è diversissimo sotto molti aspetti differenti. Dopo aver aperto insieme a Otis una “Clinica del sesso” nella loro scuola, i due stringono un legame di amicizia che tenta sempre di virare oltre, senza risultati troppo concreti. Oltre alle sue attività nella scuola, Maeve si presenta come una ragazza dal passato e presente complessi, le sue difficoltà familiari mineranno più volte i tentativi di rivalsa scolastici, sedimentando un carattere ribelle, sfaccettato e brillante. Durante le varie stagioni la narrazione s’impegna tantissimo a presentarla e approfondirla al pubblico, cercando sempre di andare oltre gli stereotipi più classici, e delineando il percorso di una ragazza che si ritrova a fronteggiare sfide molto più grandi di lei. 

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Jean Milburn (Gillian Anderson), è la madre di Otis, nonché terapeuta del sesso di grande fama. Separata e single, la sua vita, almeno all’inizio, oscilla fra la grande apprensione vero il suo unico figlio, il lavoro, cui tiene incredibilmente, e gli uomini che sceglie di frequentare. Nel corso delle stagioni Jean arriverà perfino a lavorare nella stessa scuola di Otis, confrontandosi con alcune realtà che la metteranno difronte a una verità cui non era pronta. Dal punto di vista personale, invece, la vediamo trovare in Jakob (Mikael Persbrandt) un partner quasi fisso, con il quale s’impegnerà molto di più rispetto che con gli altri. 

Eric Effiong (Ncuti Gatwa) è il migliore amico di Otis nonché il personaggio dalle sfumature forse più eccentriche di Sex Education. Nel corso dei vari episodi la sua omosessualità sarà più volte messa sul piatto della narrazione, diventando sia qualcosa da comprendere fino in fondo, che da accettare. I legami amorosi di Eric hanno più volte emozionato i fan, specialmente durante il fidanzamento con Adam, e tutto quello che passano insieme cercando di comprendere le proprie ragioni e sentimenti. La loro è una delle coppie più famose della serie Netlix per via del percorso di crescita quasi sempre conflittuale a muoverne gli sviluppi.

Adam Groff (Connor Swindells) è uno dei personaggi più complessi della serie. Inizialmente ci viene presentato come il classico bullo spento e insensibile, per poi gradualmente schiudersi in tutte le sue problematiche e tormenti. La maggior parte dei blocchi di Adam deriva dal rapporto contrastante con suo padre, e dal modo “militaresco” con cui è stato cresciuto. Il distacco di questa figura lo porterà più volte a confrontarsi con una particolare carenza di affetto ricorrente nel suo quotidiano, poi sfogata nei modi più sbagliati. Con lo scorrere della trama, inoltre, Adam scopre di essere bisessuale e di provare una certa attrazione per un suo compagno di scuola. L’amore più sincero e spontaneo possibile, in questo senso, però, fatica a sbocciare fino in fondo, dato che il giovane continua a essere tormentato dai propri blocchi, cercando in tutti i modi di andare oltre per poi maturare e capire cosa da sempre lo rende quello che è.

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Michael Groff (Alistair Petrie) è un altro personaggio di Sex Education ad appartenere alla sfera adulta. Pure Michael non è affatto un protagonista semplice, caratterizzato da una serie di scelte negative che hanno ampiamente decretato il suo ruolo di “antagonista principale” in più occasioni. Il suo approccio all’esistenza non ammette sbavature, è estremamente attento alla propria immagine e piuttosto povero di contenuti, bigotto in alcuni frangenti. Tutto ciò, ovviamente, si riversa direttamente nella vita del figlio Adam e nel modo in cui ha scelto di crescerlo. Il percorso di Michael è ben diverso da quello degli adolescenti. Vittima dei suoi stessi limiti, si ritroverà faccia a faccia con le conseguenze delle scelte che ha preso in precedenza, a contatto con un mondo che fa difficoltà a digerirne le ragioni di fondo.

Aimee Gibbs (Aimee Lou Wood), infine, è un altro elemento chiave della serie Netflix. In questo caso non si parla soltanto di scrittura ma anche di “mezzo narrativo” attraverso cui veicolare qualcosa. Nel corso della seconda stagione vediamo Aimee subire una violenza su un autobus da uno sconosciuto, da questo momento in poi la sua vita cambierà per sempre assumendo una serie di connotazioni che diventano subito materia di discussione della stessa Sex Education. L’evento la traumatizza, e il coraggioso cammino che imbocca per affrontarlo sarà fondamentale e si legherà alla perfezione a tutto il resto, mostrandoci una storia dal peso assolutamente e amaramente contemporaneo.

L’impatto pop e oltre di Sex Education

Sex Education non è una serie come le altre, la sua forza risiede nell’impegno che ci mette non solo a tratteggiare il contesto narrativo in cui vediamo i protagonisti, ma anche ad intesserlo con tantissime riflessioni e tematiche che impattano direttamente sia sul pubblico più giovane, che su tutti gli altri. Il target quindi, pur essendo apparentemente preciso, tende ad espandere il proprio linguaggio, rivolgendosi a un insieme di appassionati eterogeneo in termini di età. Nel costruire un racconto dalle caratteristiche prevalentemente teen, Sex Education s’impegna ad assumere un carattere prettamente e specificamente pedagogico nel trattare la sessualità e i tabù di genere presenti nella nostra vita di tutti i giorni. 

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Ponendosi in questo modo la serie riesce sicuramente a distinguersi da tantissimi altri prodotti presenti nel catalogo Netflix, attirando sia l’attenzione delle nuove che delle vecchie generazioni in un modo o nell'altro. Così l’educazione sessuale nel titolo, diventa il più grande vanto di un progetto che non si fa alcuna preoccupazione nel narrare e raccontare i dubbi sulla sessualità personale, sul corpo umano e su tutto quello che concerne l'incontro diretto con il prossimo, in modo sempre maturo, diretto e formativo.

Il suo contatto con la cultura pop è stato determinato da una serie di fattori fondamentali. Innanzitutto stiamo parlando di un prodotto per il piccolo schermo che si distingue nell'affrontare apertamente e realisticamente questioni particolari, parlando di temi come la sessualità adolescenziale, l'identità di genere, la diversità e l'educazione amorosa sempre in questo senso. Il trattamento onesto e senza tabù ha sicuramente contribuito a normalizzare la discussione su questi argomenti. Inoltre, Sex Education presenta personaggi con diversità di genere, orientamento sessuale e etnia. Questa rappresentazione inclusiva ha aiutato a rompere gli stereotipi e a dare voce a gruppi precedentemente sotto-rappresentati nella cultura popolare.

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Altro elemento importante sono le osservazioni in gioco, dato che la storia di Otis e amici è riuscita a suscitare ampie discussioni su questioni importanti, portando gli spettatori a ragionare su temi come il consenso sessuale, il cyberbullismo, la pressione sociale e le malattie sessualmente trasmissibili, e spingendo molte persone a cercare informazioni più accurate sull'educazione sessuale.

Ultimo, ma non per importanza, troviamo lo stile generale sia dei personaggi che del contesto in cui si muovono, influenzando la moda, il linguaggio e le tendenze culturali tra i giovani.

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