Baldur's Gate: da città fantastica a leggenda della cultura pop

Baldur's Gate: la storia della città di Dungeons & Dragons che dalla Costa della Spada ha conquistato la cultura pop, dai videogiochi ai fumetti.

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Autore: Manuel Enrico ,
Gioco
9' 17''

Scenario di infinite quest in sessioni di Dungeons and Dragons, visitata da milioni di giocatori nella sua versione in pixel e teatro di avventure fumettistiche, Baldur’s Gate è una delle più note e celebrate città della Costa delal Spade. Divenuta celebre soprattutto grazie alla fortunata serie di videogiochi ambientati in questa città, Baldur’s Gate ha trasceso i confini di Dungeons & Dragons diventando uno dei simboli dell’immaginario fantasy del mondo dell’entertainment. 

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Baldur's Gate: la città della Costa della Spada che ha conquistato il mondo

Le origini di Baldur's Gate

La città di Baldur’s Gate si trova nella regione della Costa della Spada, a sud della città stato di Waterdeep e a nord di Amn, in un’ansa del fiume Chionthar. Il nome della città deriva dal nome di Balduran, un famoso esploratore che salpò verso il leggendario continente di Anchorome e tornò con grandi ricchezze. 

Balduran donò molte di queste ricchezze che furono usate per costruire il muro intorno al nucleo originale di Baldur’s Gate. Dopo aver contribuito alla nascita della città, l’avventuroso Baldur partì alla ricerca di Anchorome, spedizione da cui non fece più ritorno. Le leggende vogliano che durante questo suo ultimo viaggio, Balduran abbia accumulato ingenti ricchezze, che avrebbe nascosto in alcune grotte lungo la Costa della Spada.  

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Sotto la città si trova un complesso di caverne dove si sono svolte numerose avventure, soprattutto legate ai videogame. Si dice che da qui partano alcuni tunnel che si dipanano fino a raggiungere l’Underdark, il Sottosuolo.

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La città è divisa in una parte Alta dove vivono i nobili e i ricchi e una parte Bassa dove si trovano le persone meno facoltose e i moli, motore economico della città. Esiste anche una Città Esterna, povera e popolosa, dove domina la Gilda dei Ladri

Baldur’s Gate è una città cosmopolita che accetta chiunque tra le sue mura, purchè sia rispettato un minimo d’ordine. Il compito di mantenere tale ordine è affidato alla Compagnia mercenaria del Pugni Fiammanti e ai membri della Guardia, che però si occupano quasi esclusivamente di proteggere i ricchi abitanti della Città Alta.

Baldur’s Gate è molto tollerante dal punto di vista religioso e ogni fede è ben accetta, anche quelle malvagie, come per esempio i culti dedicati a Bane, Bhaal e Myrkul, i cosidetti Tre Morti. Comunque le divinità che godono di maggiore prestigio sono sicuramente tre: Gond, Il Portatore di Meraviglie, il Signore di tutti i Fabbri il cui tempio Alta Casa delle Meraviglie, è forse uno dei più imponenti. Tymora, Signora Fortuna, La Dama che ti Sorride, Nostra Signora Sorridente con Sala della Signora, e Umberlee La Regina delle Sgualdrine, La Regina delle Profondità il cui tempio è chiamato comunemente la Casa della Regina delle Acque.

Oltre ai templi dedicati alle divinità non bisogna mai dimenticarsi di fare una visita alla statua del famoso avventuriero Minsc e del suo criceto Boo. Chi sono Minsc e Boo? Sono due dei più famosi eroi dei Forgotten Realms e appaiono fin dal primo episodio del videogioco di Baldur’s Gate (1998). Minsc e un ranger mentre Boo è un criceto… gigante, spaziale, miniaturizzato. O almeno così crede Boo.

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Non tutti sanno che Minsc è basato su di un personaggio creato da James Ohlen, capo progettista del videogioco di Baldur’s Gate, per la sua campagna cartacea di Dungeons&Dragons ambientata in Dark Sun. Il capo sceneggiatore del videogioco, Lukas Kristjanson, si è occupato di caratterizzare meglio il personaggio conferendogli il suo taglio comico.

Governare Baldur's Gate

Il governo della città di Bladur’s Gate ha subito vari scossoni nel corso degli anni. Dopo una grande rivolta contro le tasse fu deciso di istituire un governo di Granduchi, i cui membri dessero vita al Consiglio dei Quattro.

I Granduchi venivano eletti dai cittadini per servire vita natural durante o fino a quando non avessero desiderio di ritirarsi. Dopo un tentativo fallito di colpo di stato dell’ex Granduca Valarken, il sistema di governo di Baldur’s Gate fu modificato e fu istituito un parlamento che si occupasse di eleggere i Duchi. 

Solo una volta, per un breve periodo di tempi, la città fu governata dal Granduca Portyr per volere del parlamento. Poco prima dell’anno 1479, fu ripristinato il Consiglio dei Quattro. Erano ancora aiutati dal Parlamento dei Pari, che ha continuato a servire come organo elettore dei Duchi e come organo legislativo. La sede del Governo è il Gran Palazzo, dove viene anche amministrata la giustizia e si trovano ampie biblioteche. Il Governo è stato uno degli obiettivi preferiti dei videogiochi e delle avventure cartacee dedicate alla città e scommettiamo che in futuro sarà ancora vittima di altri scossoni.

Essendo una città molto aperta e ricca di commerci Baldur’s Gate è anche ricca di ladri, truffatori e assassini. Tutti agiscono all’interno di un’organizzazione nota come la Gilda, anche se a volte ne esiste più di una, i cui componenti cambiano frequentemente… e di solito non in modo volontario o indolore.

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Nel corso degli anni si sono succeduti diverse Gilde con diversi capi. Tra i più famosi ladri c’è sicuramente Alatos Thuibuld che ha fondato la Gilda di Xantam, guidata dall’omonimo beholder, e la gilda delle Hands of Glory. Attualmente il capo della Gilda è Keene Nove Dita che dovrà affrontare gli eventi presentati in Baldur’s Gate Discesa nell’Avernus

Baldur's Gate: i videogiochi

Come detto, gran parte della fama di Baldur’s Gate fuori dal contesto di Dungeons & Dragons deriva dalla fortunata serie di videogiochi omonimi. 

Nel periodo d’oro del genere, tra metà anni 90 e i primi anni del 2000, Baldur’s Gate divenne, assieme all’altra celebre città di Neverwinter o alla Valle del Vento Gelido, scenario di una serie di GDR che contribuirono non solo a far conoscere questa città fantastica a un diverso pubblico, ma anche a rivoluzionare lo stesso genere

Baldur’s Gate esordì in pixel nel 1998, sviluppato dalla Bioware, software house celebre per la sua produzione di titoli GDR (come Mass Effect o Dragon Age). Sempre in cerca di innovazione, Bioware per Baldur’s Gate introdusse un elemento innovativo come la visione isometrica del mondo da esplorare, tramite pre-renderizzazione, e la visualizzazione dei personaggi tramite sprite, obiettivo raggiunto grazie a un motore grafico proprietario appositamente realizzato, l’Infinity Engine, in seguito adottato anche da altre software house per creare i propri titoli GDr, come i Black Isle Studios (PlanetScape: Torment e Icewind Tale).

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Dopo il successo del primo Baldur’s Gate, venne realizzata prima un’espansione, Tales of Sword Coast (1999) e in seguito un secondo capitolo, Baldur’s Gate 2: Shadows of Amn (2000), di cui venne realizzata un’espansione, Throne of Bhaal (2011). 

Con l’avvento delle console furono sviluppati due spin-off: Baldur’s Gate Dark Alliance I (2001) e Baldur’s Gate Dark Alliance II (2004). Nel 2012 i videogiochi originali furono completamente rivisitati sia come grafica, sia come sonoro dando vita alle cosi dette versioni Enhanced Edition. Per quest’ultima edizione fu sviluppata una nuova espansione: Baldur’s Gate: Siege of Dragonspear (2016). Questa espansione è divenuta molto famosa più che per i suoi contenuti per la polemica che seguì per l’introduzione di un personaggio transgender nel setting dell’avventura. 

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L’ultima incarnazione videoludica dell’ambientazione è tornata alla sua originale declinazione in pixel, con Baldur’s Gate 3, realizzata dagli esperti Larian Studios (già apprezzati per i due Divinity: Original Sin), che dopo un lungo processo di Early Access hanno pubblicato la versione definitiva del titolo nel 2023. 

Baldur's Gate: romanzi e fumetti

L’uscita dei videogiochi di Baldur’s Gate fu coinvolta dai primi esperimenti crossmediali. Bioware ha sempre cercato di espandere la lore dei propri titoli anche in altri media, specialmente romanzi, e Baldur’s Gate ha seguito questa prassi, tanto che furono realizzati tre romanzi, legati ai primi due capitoli: Baldur’s Gate (scritto da Philip Athans), Baldur’s Gate II: Shadows of Amn (scritto da Philip Athans) e Baldur’s Gate II: Throne of Bhaal (scritto da Drew Karpyshyn). romanzi

Questi romanzi non riscossero particolare successo, a causa di una scrittura poco curata e dalla numerose imprecisioni e discordanze con quanto raccontato nei videogiochi. Una su tutte, l’avere dotata Minsc, notoriamente pelato nei videogiochi, di una folta chioma rossa.

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Oltre ai romanzi, Baldur’s Gate è stata trasposta anche nel mondo dei comics, grazie da una serie realizzata da Max Dunbar e Jim Zub, che vede Minsc e Boo unirsi a una sgangherata banda di eroi. Recentemente raccolte da Panini in una serie di Omnibus, queste storie puntano in modo sin troppo marcato sull’elemento comico del ranger, non mancando però di mostrare il fascino di una storia fantasy, scegliendo anche di abbandonare Baldur’s Gate per mostrare altre location della Costa della Spada. 

Baldur's Gate: i giochi da tavolo

Oltre ai videogiochi Baldur’s Gate è stata protagonista anche di alcuni Giochi da Tavolo. Nel 2017 è uscito un gioco, prodotto da Wizards of the Coast, sfortunatamente ad oggi disponibile solo in inglese: Betrayal at Baldur’s Gate basato sul famoso Betrayal at the House on the Hill. Il gioco riprende molto bene le atmosfere della città, ha ricchi componenti e permette di ricreare un gruppo in stile Dungeons & Dragons. Il punto forte del gioco è sicuramente la meccanica del tradimento suggerita dal titolo: a metà partita, uno dei personaggi, dovrà tradite i suoi compagni. Il perché e come dovrà agire verranno decisi ogni volta casualmente rendendo il gioco ogni volta originale.

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Avalon Hill, Betrayal at Baldur's Gate, gioco da tavolo modulare, gioco con traditore nascosto, gioco fantasy

Sempre la Wizards of the Coast ha pubblicato Battle for Baldur’s Gate, un’espansione per Dungeon Mayhem Card Game, in cui sono proposti come personaggi aggiuntivi Minsc, sempre lui, e la Druida Jaheira. Dungeon Mayhem è un gioco molto veloce in cui i classici eroi devono spartirsi il bottino in maniera non molto amichevole. Adatto a 3-4 giocatori, dalla grafica “pucciosa” è un ottimo gioco introduttivo a Dungeons & Dragons. Sempre e solo in inglese.

Anche i giochi più noti nel mercato non hanno saputo resistere al fascino di questa iconica città di Dungeons & Dragons, tanto che anche lo storico Clue ha visto l’arrivo di una versione dedicata a Baldur’s Gate!

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