Tutto quello che serve per giocare a Dungeons and Dragons

Autore: Silvio Colombini ,
Gioco
8' 52''

Sebbene oggi sia molto più facile di un tempo trovare la risposta a praticamente qualunque domanda, non è raro che avvicinandovi al mondo dei giochi di ruolo possiate portare con voi un interrogativo tanto spontaneo quanto spesso ripetuto: cosa serve per giocare a Dungeons and Dragons? Per venire incontro a tutti coloro che, pur attratti da questo ambiente e, in particolare, dal gioco di ruolo più famoso del mondo, non sanno da dove partire, ecco il nostro piccolo vademecum su cosa dovrete avere per essere pronti fin da subito a giocare nel migliore dei modi.

Cosa serve per iniziare a giocare a Dungeons and Dragons

Che dadi servono per giocare a Dungeons and Dragons?

Sebbene non sia assolutamente necessario avere dei dadi di “proprietà”, la prima cosa che ci sentiamo di consigliare è che ogni giocatore abbia un proprio set di dadi. Questo avrà principalmente due effetti.

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Per giocare a Dungeons and Dragons è necessario un set composto da sette dadi, ognuno caratterizzato da un numero di facce diverso. Eccovi nel dettagli come è composto un set di dadi poliedrici: 1 dado a 20 facce (d20); 1 dado a 12 facce (d12); 2 dado a 10 facce (d10); 1 dado a 8 facce (d8); 1 dado a 6 facce (d6); 1 dado a 4 facce (d4).

Da una parte questo vi permetterà di velocizzare il gioco, mettendo da parte inutili pause in cui passarsi i dadi, dall’altra terrà tutti al riparo dal temibile, e assolutamente non scientifico, flagello del dado “scaricato” (sì, sebbene sia irrazionale, ogni giocatore ha la totale e assoluta certezza che prestare i propri dadi a qualcun altro equivalga a condannarsi a lunghe sequenze di tiri sfortunati perché l’altra persona avrà già sfruttato i tiri migliori…).

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Dadi per Dungeons And Dragons

Un pratico set che permette dia vere subito tutti i dadi necessari a giocare

In ugual maniera sarebbe ideale che ogni partecipante disponesse di una gomma e di una matita: sebbene possa sembrare un consiglio banale possiamo assicurarvi che le lotte per questi due piccoli elementi sono spesso più serrate di quanto si possa immaginare.

Le regole base di Dungeons and Dragons 

Qualora partiate da zero, il modo migliore per imparare a giocare a Dungeons and Dragons è sicuramente quello di iniziare da uno dei kit base presenti: attualmente, sono disponibili lo Starter Set, il Kit Essenziale e il Set Introduttivo. In ciascuno di essi troverete tutto il necessario per muovere i primi passi nel mondo del gioco di ruolo più famoso del mondo.

dungeons and dragon Starter Set

In ciascuna delle scatole è infatti contenuto un set di dadi, delle schede personaggi precompilate, un breviario con le principali regole di gioco e un’avventura completa che porterà i vostri personaggi ad essere veri e propri eroi riconosciuti dal mondo!

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Dungeons & Dragons Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste

un set che offre tutto il necessario per iniziare a giocare

Segnaliamo che questo strumento introduttivo è stato prodotto anche nelle varianti ispirate a Stranger Things con inclusa la miniatura del Demogorgone e alla serie animata Rick & Morty disponibile però solo in inglese.

I manuali indispensabili di Dungeons and Dragons

Una volta che avrete affrontato uno dei set introduttivi (o, perché no?, più di uno) potrete lanciarvi nel gioco completo e scoprire tutte le raffinatezze di Dungeons & Dragons. In questo caso sarà utile avere al tavolo almeno una copia per ciascuno dei tre manuali base: guida del dungeon master, manuale del giocatore e manuale dei mostri.

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In tutta onestà, affinché il gioco possa scorrere agevolmente, sarebbe utile che disponiate di almeno due copie del manuale del giocatore, così da permettere a più persone di consultarlo in caso di necessità. Ciascuno dei volumi fornisce informazioni e consigli e materiale necessario pensato per i diversi componenti del gruppo di gioco.

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Dungeons and Dragons. Manuale del Giocatore

Il manuale che vi permetterà di creare tutti i vostri personaggi

Abbastanza intuitivamente il Manuale del giocatore (disponibile su Amazon) racchiude tutte le informazioni necessarie a sviluppare il vostro alter ego: classi, razze e tutti poteri, le abilità e gli eventuali incantesimi che verranno acquisiti mano amano che il vostro Eroe guadagnerà fama e potere. Indispensabile da avere se vorrete andare oltre i primi livelli proposti negli starter set.

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Dungeons & Dragons Guida del Dungeon Master

il manuale dedicato a chi conduce le avventure

Gli altri due sono invece pensati per essere usati da chi, al tavolo, vestirà i panni del Dungeon Master. La Guida omonima fornisce informazioni, consigli, dritte e molto altro materiale utile per gestire le varie situazioni che verranno a crearsi al tavolo da gioco.

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Dungeons & Dragons Manuale dei Mostri

Il manuale che offre tutte le statistiche degli avversari da introdurre nelle vostre avventure

Il Manuale dei Mostri raccoglie invece tutte le statistiche delle creature che potrete usare per popolare le vostre avventure e mettere alla prova i giocatori: uno strumento inestimabile per qualsiasi Dungeon Master
Questi sono gli elementi che, a nostro avviso, non dovrebbero assolutamente mancare per dare il via alle vostre avventure.

Sarà poi utile (ma non fondamentale) avere anche uno schermo del Dungeon Master: uno strumento perfetto per nascondere le informazioni più delicate dagli sguardi indiscreti dei giocatori. E se voleste vivere fantastiche storie senza disponerre della giusta dose di fantasia o di tempo per creare epiche campagne in totale autonomia?

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Dungeons And Dragons Schermo del master

Lo schermo che permetterà al master di tenere nascoste le informazioni sull'avventura

In questo caso vi basterà scegliere una delle avventure ufficiali disponibili. Qui avrete decisamente l'imbarazzo della scelta: nel corso degli anni sono molte le avventure prodotte per Dungeons & Dragons. Qui l'unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di lasciare che sia il vostro gusto personale a guidarvi.

dungeons and dragon waterdeep il furto dei dragoni

Ad esempio, ma è solo una piccola selezione, potrete affrontare una sconfinata giungla ricolma di pericoli e non-morti, come in Tomb of Annihilation (al momento purtroppo disponibile solo in inglese), affrontare un temuto conte-vampiro che domina sul proprio regno col pugno di ferro in La Maledizione di Strahd,  scendere nelle amene profondità degli Inferi in Discesa nell’Avernus o anche "limitarvi" ad affrontare temibili gang e risolvere una grande caccia al tesoro in Waterdeep - Il Furto dei Dragoni. Altra cosa da prendere in considerazione sarà il modo in cui vorrete approcciarvi a Dungeons & Dragons.

Come approcciarsi a Dungeons and Dragons

Potremo infatti giocare sfruttando il teatro della mente o riportando sul tavolo da gioco quanto narrato. In tutta onestà entrambi hanno pregi e difetti e nessuno è, a priori, migliore dell’altro: si tratta di modi diversi di vivere la stessa esperienza; anzi col tempo sarà probabile che arriverete ad usarli entrambi a seconda della situazione.

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Nel primo caso l’unica cosa che vi servirà sarà una buona dose di immaginazione: sarà fondamentale per ricostruire gli eventi narrati dal master e dagli altri giocatori. è in genere il sistema scelto da chi preferisce lasciare libera l’immaginazione e, alle volte, dare più peso alla storia che alle regole.

Se invece doveste preferire un approccio più “materiale” sarà necessario avere un battle mat riscrivibile e delle miniature. In questo caso potrete dar vita a battaglie molto più tattiche, ricreare gli ambienti di gioco e vedere dal "vivo" i vostri eroi e le temibili creature che dovranno affrontare. I più esigenti tra voi potrebbero anche voler arricchire ulteriormente il piano di gioco con elaborati elementi scenici.

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Wildspire Fantasia miniature per Dungeons And Dragons

Un set pieno di miniature per dare vita ai vostri scontri

In quanti bisogna essere per giocare a Dungeons and Dragons?

Altra domanda che da neofiti vi porrete molto facilmente. E se è vero che c’è un numero minimo di partecipanti non è detto che sia altrettanto facile porre un tetto massimo.

Il gruppo minimo è costituito da due persone, uno per ciascun lato del master screen: un dungeon master e un giocatore (che non necessariamente sarà obbligato a gestire un solo personaggio).

Il numero massimo dipende invece da numerosi fattori sia legati al gioco che alla vostra esperienza che alle aspettative dei partecipanti.

Secondo alcuni Dungeons & Dragons trova la sua espressione migliore con un gruppo di cinque o sei giocatori (master incluso): questo numero dovrebbe permettervi di bilanciare in modo adeguato sezioni di roleplaying e di combattimento senza che nessuno rischi di essere messo da parte per troppo tempo.

Tuttavia questo non è necessariamente vero: ci sono casi di gruppi estremamente numerosi (persino sedici o più partecipanti) che sono riusciti a gestire il tutto senza grossi impedimenti.

Qui l’unica cosa che possiamo dirvi è: sperimentate. Con il tempo troverete la giusta dimensione del vostro gruppo e, di conseguenza, quella che sarà per voi la migliore esperienza di gioco.

Quanto dura una partita di Dungeons and Dragons?

Questa è probabilmente la domanda più complicata a cui dare risposta quando si parla di Dungeons & Dragons. E il motivo è molto semplice: non c’è una vera risposta. ma si può fare una distinzione “meccanica” tra giocate singole e avventure più articolate

Generalmente si da per scontato che una sessione (ovvero un singolo incontro di gioco) duri tra le due ore e mezza e le quattro ore. Questo sarà particolarmente vero nel caso decidiate di affrontare il gioco come one-shot (in gergo: un’avventura che necessita di un solo incontro al tavolo per essere portata a termine partendo da zero).

Tuttavia nel caso di giocate di più ampio respiro (come tipicamente sono le campagne) non c’è un vero e proprio standard. A seconda della frequenza di gioco e delle preferenze del vostro gruppo potreste trovarvi a giocare la stessa grande avventura per mesi o anni.

Se poi voleste usare il mondo di gioco come “collante” tra le diverse storie, magari facendo sì che le precedenti narrazioni vadano ad influenzare lo sviluppo dell’ambientazione e le future avventure, non è così impossibile che si possa arrivare a “spalmare” il tutto persino in decenni di gioco.

Anche lo stile di gioco che andrete ad utilizzare avrà una netta influenza sulla durate delle giocate e/o delle campagne. Un gruppo molto interessato all’interpretazione potrebbe passare intere sessioni ad affrontare situazioni che giocatori più orientati all’aspetto “meccanico” del gioco potrebbero risolvere in pochi minuti.

Vero anche il contrario: sfruttare il teatro della mente porta generalmente a combattimenti più snelli, mentre l’uso di miniature e di “scenografie” tende ad allungare la parte di gioco dedicata agli scontri.

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Dungeons & Dragons Waterdeep: Il Furto dei Dragoni

Un'eccitante avventura cittadina alla ricerca di un prezioso tesoro

Immagine di copertina vai 123RF

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