Dragon Ball: il mito senza tempo dello shonen

Scoprite come mai un'opera come Dragon Ball resista allo scorrere del tempo guadagnando schiere di fan in ogni generazione

Autore: Matteo Garattoni ,

Nell'universo del manga e dell'anime, poche opere sono riuscite a lasciare un'impronta così profonda e duratura come Dragon Ball. Creato dal leggendario autore Akira Toriyama, questo capolavoro del genere shonen ha travolto il mondo con la sua epica narrazione, i personaggi iconici e le battaglie spettacolari. Da decenni, Dragon Ball ha dettato legge nel panorama degli shonen, conquistando generazioni di lettori e spettatori con la sua combinazione unica di azione, avventura e umorismo.

Immersi in un universo fantastico e popolato da guerrieri superpotenti, draghi magici e sfide che mettono in gioco il destino del mondo, siamo stati testimoni della crescita di Goku, il nostro eroe indomito, che ha combattuto con determinazione e coraggio per proteggere la Terra e superare i suoi limiti. La saga di Dragon Ball è diventata molto più di una semplice storia, è diventata un'opera di riferimento, una pietra miliare della cultura popolare che ha influenzato innumerevoli autori e ha ispirato una vera e propria legione di fan devoti in tutto il mondo.

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo straordinario di Dragon Ball, esplorando il suo impatto duraturo sul genere shonen e il suo status di indiscusso riferimento. Esploreremo i motivi per cui questa saga ha conquistato i cuori di milioni di persone, analizzando le sue tematiche universali, l'evoluzione dei personaggi e l'arte epica che ha reso Dragon Ball un'icona senza tempo

Dragon Ball: il mito senza tempo dello shonen

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La genesi del fenomeno

La storia di Dragon Ball ha le sue radici nel lontano 1590, (si si avete letto bene) con la pubblicazione de Il viaggio in Occidente in Cina. Questo romanzo, scritto da Wu Cheng'en, narra l'epopea di un monaco buddhista che intraprende un viaggio per trovare l'illuminazione interiore. Durante il percorso, il monaco di nome Sanzang si imbatte in avventure entusiasmanti che gli permettono di analizzare profondamente la sua anima. Per affrontare le insidie, i demoni e i mostri che si presentano lungo il cammino, il monaco viene accompagnato da un gruppo eclettico di compagni: il Re scimmia Sun Wukong, il maiale Zhu Wuneng e il demone Sha Wujing, pronti a proteggerlo in ogni situazione.

Quando, dopo 400 anni, Akira Toriyama si trovò di fronte alla sfida di creare qualcosa di nuovo che potesse eguagliare il successo di Dr. Slump & Arale, il suo primo manga, insieme al suo editore Kazuhiko Torishima, ebbero l'idea che Il viaggio in Occidente potesse essere una solida base per raccontare le avventure di un giovane di nome Goku. Tuttavia, al posto della purificazione interiore, Goku sarebbe stato alla ricerca delle sette sfere del drago, che avrebbero potuto esaudire il desiderio più grande di chi le possedesse. Così nacque Dragon Boy, originariamente concepito per durare solo un anno e concludersi con il recupero delle sfere del drago, senza ulteriori sviluppi.

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Il classico libro del 1500 che ha dato origine, ispirando, fenomeni contemporanei come Dragon Ball e tante altre opere

Tuttavia, Toriyama aveva già ottenuto un notevole successo con Dr. Slump & Arale e sebbene in Italia la fama di questa opera sia stata successiva a quella di Dragon Ball, il suo primo lavoro significava molto per lui e gli permise di testare gli elementi vincenti per la sua narrazione. Tra questi, i tornei di combattimento ebbero un ruolo importante e portarono alla creazione del Torneo Tenkaichi, una sfida di arti marziali che accontentava anche le richieste dell'editore di Toriyama, desideroso di uno shonen manga basato sul kung fu.

Da lì, l'autore si rese conto che il successo di Dragon Ball andava oltre le sue prime aspettative. Invece di concludere l'avventura con la ricerca delle sfere del drago, Toriyama decise di soddisfare un'altra sua grande ambizione: creare un antagonista estremamente malvagio. Questo lo spinse a dare vita al Grande Mago Piccolo, il primo vero nemico di Goku privo di qualsiasi aspetto positivo.

Quando è andato in onda il primo episodio?

L'anime di Dragon Ball fece il suo debutto in Giappone il 26 febbraio 1986 sulla rete televisiva Fuji TV, circa due anni dopo l'inizio della pubblicazione del manga da parte dell'autore. Fu sufficiente poco tempo per la Toei Animation per comprendere la potenza della storia e acquisirne i diritti per realizzare l'adattamento animato. In Italia, la trasposizione dell'anime arrivò nel 1989 su Junior TV, mentre in Giappone la produzione continuava con la realizzazione di tre film cinematografici tra il 1986 e il 1988, seguiti da un quarto film nel 1996 per celebrare il decimo anniversario dell'anime.

Nonostante Junior TV avesse effettivamente introdotto Dragon Ball in Italia, e Star Comics cercasse di sfruttare il fenomeno anche attraverso la pubblicazione del manga, è l'arrivo di Mediaset, che acquisì i diritti esclusivi, a cambiare completamente la percezione dell'opera di Toriyama nel paese.

Dragon Ball in Italia, da Kamehameha a Onda Energetica

Nel 1996 venne realizzato un nuovo adattamento di Dragon Ball, che si differenziava dalla versione originale trasmessa da Junior TV. Questa nuova edizione era priva di censure, presentava l'intera serie senza tagli e utilizzava le sigle originali giapponesi. L'azienda milanese, Mediaset, acquisì i diritti delle prime 99 puntate e decise di ridoppiare l'intera serie, apportando anche modifiche ai nomi di molti personaggi, oggetti e tecniche. Ad esempio, Piccolo divenne Junior, la Kamehameha divenne Onda energetica e così via. Questo cambiamento causò una certa irritazione tra i fan che si erano affezionati al doppiaggio e all'adattamento di Junior TV, con i diritti di Publitalia, e a quanto letto su Star Comics.

Il primo ciclo di trasmissione si interruppe alla puntata 99, durante il combattimento tra Goku e Tenshinhan. Solo nel 1998 Mediaset acquisì e fece doppiare gli episodi dal 100 al 153. Un anno dopo, con l'intera serie in possesso dell'azienda lombarda, venne trasmessa per la prima volta completa su Italia 1, con la sigla cantata da Giorgio Vanni.

Il fenomeno Dragon Ball conquistò rapidamente il Giappone e anche l'Italia in pochi anni. A stabilire le regole cominciò a essere la Toei Animation, piuttosto che Akira Toriyama. Tanto è vero che, con l'invecchiamento del personaggio di Goku e le trame sempre più mature dopo la conclusione del torneo Tenkaichi contro il Grande Mago Piccolo, lo studio di animazione richiese all'autore un cambio di titolo che fosse più adeguato alle nuove vicende.

I sequel

Con la crescita del personaggio crebbero anche i telespettatori e su indicazione di Toei animation la serie animata venne rinominata da quel momento in poi Dragon Ball Z. Questa fu solo la prima delle serie sequel che oggi fanno parte del canone (e non) da cui poi sono stati tratti anche nuovi oav e manga.

Dragon Ball Z

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Cinque anni dopo gli eventi della serie originale, basandosi sui 26 volumi finali del manga, la Toei Animation iniziò la trasmissione di Dragon Ball Z, conosciuto anche come What's My Destiny Dragon Ball in Italia. In questa nuova serie, Goku si trova ad affrontare una realtà diversa: scopre di non essere umano e che altri della sua stessa razza stanno arrivando sulla Terra per conquistarla. Suo fratello Radish e, soprattutto, Vegeta, il principe dei Saiyan, sono i primi avversari che Goku dovrà affrontare. La trama assume poi toni più seri con l'arrivo di Freeza, Cell, gli Androidi e infine Majin Bu un demone di colore rosa in grado di trasformare i suoi avversari in dolcetti.

La storia si conclude dopo la sconfitta di Majin Bu e l'incontro tra Goku e Ub, l'incarnazione del demone rosa. Questa conclusione segna la fine di una narrazione che affronta temi profondi e coinvolgenti, mantenendo in sospeso un'intera generazione di spettatori. Tuttavia, ciò non fu sufficiente, poiché la Toei Animation decise di realizzare una terza serie animata per capitalizzare il successo delle prime due, superando anche il materiale originale di Toriyama.

Dragon Ball GT

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E' una saga animata ambientata 10 anni dopo la fine di Dragon Ball Z, approdata verso la fine degli anni 90 ci fece conoscere la piccola Pan, nipote di Son Goku, e un adolescente Trunks. Insieme a Goku (ringiovanito dalle sfere del Drago) il trio parte per un'insolita avventura nell'universo.

Dragon Ball GT, andata in onda dal 1996 al 1997, presenta una trama che vede Goku tornare magicamente bambino. Insieme a sua nipote Pan e Trunks, il figlio di Vegeta ormai adolescente, Goku si imbarca in un'avventura nello spazio. Il loro obiettivo è recuperare le sfere del drago per far ritornare Goku alla sua forma adulta. Lungo il percorso, affrontano numerose sfide e si scontrano con le stesse sfere del drago, che si sono ribellate a causa del loro uso eccessivo.

Dragon Ball GT è composta da 64 episodi e, sebbene sia stata approvata da Toriyama, l'autore di Dragon Ball, egli è stato coinvolto principalmente nella creazione dei personaggi e del logo della serie, ma non nella storia stessa. Di conseguenza, GT non viene considerata una serie canonica all'interno dell'universo di Dragon Ball. Negli anni successivi, Dragon Ball Super ha in gran parte sovrascritto gli eventi di GT, rendendola una parte non ufficiale della saga.

Dragon Ball Super

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Con il nome di Dragon Ball Super, trasmessa dal luglio 2015 al marzo 2018 e ancora in corso in Italia, la Toei Animation ha realizzato un midquel che si posiziona tra il capitolo 517 e il 518 del manga. La serie si colloca quindi cronologicamente prima dell'ultimo episodio di Dragon Ball Z, che vede l'incontro tra Goku e Ub al Torneo Tenkaichi. Akira Toriyama è stato coinvolto nella supervisione della serie e ha partecipato alla scrittura della trama e al character design, conferendo un fascino ancora più imponente alla storia.

In Dragon Ball Super, Goku si confronta con numerosi altri universi, dimostrando di essere effettivamente il più forte di tutti. Si scontra con divinità e creatori immortali provenienti da diversi universi. La grandiosità della saga negli ultimi anni ha assunto toni molto più solenni, confermando l'incredibile successo narrativo e di marketing che ha conquistato il mondo dell'intrattenimento.

La serie anime non segue propriamente il manga, attualmente ferma in televisione è proseguita al cinema con Dragon Ball Super: Super Hero mentre il manga prosegue nel suo rilascio di capitoli. 

Il Manga

Il manga di Dragon Ball, creato da Akira Toriyama, è considerato uno dei più grandi successi nel mondo nel campo dell'editoria a fumetti. La sua serializzazione iniziò nel 1984 sulla rivista Weekly Shonen Jump, pubblicata dalla Shueisha in Giappone. Il manga si estese per un totale di 519 capitoli, raccolti in 42 volumi tankobon.

Il manga di Dragon Ball è noto per il suo mix di avventura, azione, combattimenti e humor. Toriyama ha creato un universo ricco di personaggi memorabili, ognuno con le proprie abilità e personalità uniche. La serie presenta anche un sistema di combattimento basato su tecniche speciali, come la famosa Kamehameha, e la trasformazione dei personaggi in forme più potenti, come la trasformazione in Super Saiyan.

Oltre all'azione e all'umorismo, Dragon Ball affronta anche temi importanti come l'amicizia, il coraggio, la crescita personale e la forza interiore. La narrazione di Toriyama è piena di colpi di scena, momenti emozionanti e un ritmo avvincente che ha affascinato e coinvolto i lettori per decenni.

Con il suo stile di disegno distintivo, personaggi iconici e una storia avvincente, il manga di Dragon Ball rimane una delle opere più influenti e amate nel panorama degli anime e dei manga. Attualmente in Italia sono presenti varie edizioni, la più recente è la Ultimate Edition, una ristampa della Perfect Edition con copertina rigida. Tra le edizioni recenti ricordiamo anche la Full Color Edition che ripropone l'intera saga ma con tutte le pagine completamente a colori.

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Sì, il primo volume di Dragon Ball ci riporta agli inizi della storia di Goku. Seguiamo il suo incontro con Bulma, che segna l'inizio di un'avventura straordinaria alla ricerca delle leggendarie Sfere del Drago.

I lungometraggi

Dragon Ball ha avuto una vasta produzione cinematografica nel campo dell'animazione, con un totale di diciannove film. I primi tre film si collocano nel contesto della prima serie, quando Goku era ancora un bambino, incluso il film celebrativo per il decimo anniversario.

I restanti quindici film si basano sull'arco narrativo di Dragon Ball Z, che ha raccolto un'enorme popolarità. Questi film offrono avventure e battaglie epiche, spesso presentando nuovi nemici e potenti avversari che mettono alla prova Goku e i suoi amici. I film hanno arricchito l'universo di Dragon Ball, offrendo storie avvincenti e momenti di grande azione, che hanno appassionato sia i fan della serie che un pubblico più ampio.

È importante notare che questi film sono ambientati in una continuità separata rispetto alla trama principale dell'anime e del manga. Tuttavia, hanno contribuito ad ampliare e approfondire l'universo di Dragon Ball, offrendo ai fan nuove avventure e affascinanti scontri tra personaggi iconici, ma  non vale per tutti lo stesso discorso poiché gli ultimi film si collegano direttamente alla trama principale.

Dragon Ball Z: La battaglia degli dei è uscito nel 2013 e funge da prequel per la serie successiva, Dragon Ball Super. Questo film introduce il personaggio del dio della distruzione, Beerus, e presenta eventi che si svolgono prima dell'inizio di Dragon Ball Super

Dragon Ball Z: La resurrezione di F è uscito nel 2015 e narra il ritorno di Freeza dalla sua forma di morto vivente, questa volta in una nuova forma chiamata Golden Freeza. Questo film è legato direttamente agli eventi di Dragon Ball Z e funge da ponte per il successivo arco narrativo di Dragon Ball Super.

Dragon Ball Super: Broly è stato un film di grande successo uscito nel 2018. Questo film presenta una nuova versione del personaggio di Broly, un potente Saiyan, e la sua storia viene approfondita in modo significativo. Dragon Ball Super: Broly ha riscosso un grande consenso da parte dei fan, riportando l'entusiasmo per la saga di Dragon Ball.

Nel 2022 è stata la volta di Dragon Ball Super: Super Hero e in questo ennesimo lungometraggio assistiamo all'ennesima battaglia per la difesa del pianeta. Ma se Goku e Vegeta sono impegnati ad allenarsi, chi ci pensa a proteggere l'umanità dalla minaccia dell'esercito del Fiocco Rosso? Gohan e Piccolo sono pronti a tornare a combattere superando i loro limiti.

Questi film hanno offerto ai fan nuove avventure, personaggi emozionanti e spettacolari scene di combattimento, contribuendo a mantenere viva la passione per il mondo di Dragon Ball.

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I Videogiochi

Dragon Ball ha avuto un enorme successo anche nel campo dei videogiochi. Fin dai primi titoli come Final Bout e Ultimate Battle 22, la serie ha conquistato i giocatori consentendo loro di impersonare i personaggi amati di Akira Toriyama. In particolare, la serie Budokai, successivamente evoluta in Budokai Tenkaichi, ha mantenuto alta la popolarità della saga di Dragon Ball Z, diventando un'icona nel genere picchiaduro.

Un punto di riferimento recente è il gioco Dragon Ball FighterZ, sviluppato da Arc System Works e pubblicato nel 2018 da Bandai Namco. Questo picchiaduro ha ricevuto ampi consensi grazie alla sua grafica eccezionale e al gameplay frenetico, diventando una vera perla nella produzione videoludica di Dragon Ball.

Un altro titolo di successo è Dragon Ball Xenoverse, che segue la tendenza degli RPG incentrati sulla personalizzazione del protagonista. In questo gioco, i giocatori possono creare il proprio personaggio e immergersi nell'universo di Goku, partecipando a varie missioni e battaglie che influenzano la trama della serie.

Una delle ultime versioni che ha soddisfatto i fan è Dragon Ball Z: Kakarot, un RPG open-world che cerca di ricreare le vicende della serie Z offrendo una vena di mondo aperto. In questo gioco, i giocatori possono vivere la vita di Goku, compresi i doveri domestici affidati da Chichi e la difesa della Terra. Oltre ai combattimenti epici, il gioco permette ai giocatori di immergersi nella trama e di accompagnare Gohan in un percorso che culmina nella battaglia epica contro Cell.

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Il gioco permette ai giocatori di rivivere la storia di Goku e degli altri Guerrieri Z, seguendo gli eventi principali dell'anime e del manga.

Le action figure

Le action figure di Dragon Ball sono estremamente popolari tra i collezionisti e i fan della serie. Diverse aziende, tra cui Banpresto e Bandai, hanno prodotto una vasta gamma di action figure ispirate ai personaggi di Dragon Ball.

Banpresto, in particolare, è nota per la sua linea di statue in pvc chiamata Dragon Ball Super Master Stars Piece. Questa linea presenta figure dettagliate e di grandi dimensioni che catturano fedelmente l'aspetto e lo stile dei personaggi della serie. Le figure sono realizzate con un'attenzione particolare ai dettagli dei volti, delle pose e delle espressioni dei personaggi. La qualità dei materiali e la cura per i dettagli hanno reso queste action figure molto apprezzate dai collezionisti anche per l'ottimo rapporto qualità-prezzo.

Bandai, d'altra parte, ha una linea di action figure chiamata SH Figuarts dedicata a Dragon Ball. Questa linea si concentra sulla qualità dell'articolazione, consentendo ai fan di posizionare i personaggi in una vasta gamma di pose dinamiche e di ricreare le icone mosse di combattimento della serie. Le figure SH Figuarts sono realizzate con grande cura per i dettagli e spesso includono accessori e parti intercambiabili per offrire ancora più opzioni di personalizzazione.

Entrambe le linee di action figure offrono una vasta selezione di personaggi, che spaziano dai protagonisti come Goku, Vegeta e Gohan, ai villain come Freeza e Cell, fino ad arrivare ad altri personaggi secondari e supporto della serie.

Le action figure di Dragon Ball di Banpresto e Bandai sono molto apprezzate proprio per la loro qualità, dettagli e fedeltà all'aspetto dei personaggi della serie. Sono oggetti ambiti dai collezionisti e appassionati, e spesso diventano pezzi molto ricercati e rari. In Italia queste figure sono importate ufficialmente da Cosmic Group.

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Action figure articolata di Son Goku tratto da Dragon Ball Super: Super Hero

L'impatto culturale

Dragon Ball è stato molto più di una semplice serie animata o di un manga di successo. Ha creato un'intera comunità di fan appassionati che si sono identificati con i personaggi e si sono lasciati coinvolgere nella storia epica della lotta per la salvezza della Terra.

Ciò che ha reso questa saga così speciale è stata la sua capacità di affrontare temi universali come l'amicizia, la determinazione, la lealtà e la crescita personale. Goku, il protagonista, con la sua ingenuità e il suo cuore puro, è diventato un simbolo di speranza e di forza interiore per molti fan.

Inoltre, la serie è riuscita a mantenere una coerenza nel suo universo narrativo nonostante le numerose produzioni parallele come film, spin-off e videogiochi. Questo ha permesso ai fan di immergersi ancora di più nell'universo di Dragon Ball e di continuare a seguire le avventure dei loro personaggi preferiti.

L'influenza di Dragon Ball nell'industria dell'intrattenimento è evidente, con l'arrivo di nuove serie, nuovi videogiochi e l'entusiasmo costante dei fan. La sua duratura popolarità è un testimonianza della sua qualità e della sua capacità di affascinare diverse generazioni.

 

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