Era l’ormai lontano 1985 quando sulle bancarelle, librerie, negozi di libri di tutta Italia compariva un libricino intitolato Lupo Solitario - I Signori delle Tenebre, sulla cui copertina (ancora priva dell’iconica fascetta che avrebbe successivamente uniformato l’intera collana) campeggiava un panciuto mostro acquattato. Di lì a poco, quel libricino avrebbe venduto migliaia di copie e dato il via al fenomeno dei librogame in Italia.
Lupo Solitario - la storia
Il merito di aver fatto conoscere i librogame anche nel nostro Paese va riconosciuto, in gran parte, a Giulio Lughi, al tempo direttore della collana dei libri gioco della E.L., come recita la dicitura “Collana diretta da Giulio Lughi” una volta aperto il volume appena acquistato. Come dichiarato dallo stesso autore, in una intervista a suo tempo rilasciata ad Alberto Orsini, Lughi al tempo collaborava già con la E.L. nel settore della narrativa per bambini.
Fece la prima conoscenza con i libri gioco attorno al 1984, a Francoforte; la E.L. aveva già un certo peso e ricevette numerose offerte di traduzione di serie come Lupo Solitario. L’operazione fu varata valutando soprattutto due fattori, in primis il fatto di affrontare le tematiche fantasy, un settore che all’epoca non esisteva eccetto Tolkien; in secundis, il fattore di novità rappresentata dall’interattività di quelle pubblicazioni. Come ricorda Lughi, i librogame ebbero sin da subito un forte impatto, indicato anche dalle rassegne stampa degli anni ‘85-’86, che testimoniano come la novità avesse suscitato un estremo interesse, soprattutto nei ragazzini.
Di lì a poco, la volontà di proporre un’offerta costante ma diversificata, portò alla creazione di una grafica di copertina uniforme, che potesse indicare prima ancora di aprire il volume, che si trattasse proprio di un librogame. Nasce quindi la famosissima copertina “a fascetta”, realizzata dallo Studio Tassinari-Vetta. Ogni serie di librogame avrebbe avuto un simbolo e un colore diverso: a Lupo Solitario e alla sua testa di lupo viene dapprima assegnato il colore bianco, che passerà dopo i primi numeri al colore azzurro.
Sin da subito, Lughi ebbe l'intenzione di fare di Lupo Solitario la serie di punta del catalogo italiano. Non a caso la serie ha subito un pesante adattamento, mirato a renderlo, nelle intenzioni (a torto o a ragione) più italianizzato e quindi più apprezzabile dal pubblico locale. Apprezzamento che non tardò molto ad arrivare: I Signori delle Tenebre, primo numero della serie, è giunto in Italia nel 1985, come detto, vincendo l’anno successivo il premio Selezione
Bancarellino, come campeggia sulla copertina dell’edizione con fascetta blu.
Ciò che è indubbio è che Lupo Solitario è stato un grande successo, come dimostrato non solo dai fedeli lettori che mai hanno smesso di seguirne le avventure. A tutto ciò ha contribuito certamente anche la passione e l’affabilità del creatore di Lupo Solitario, Joe Dever, il quale ha partecipato più volte a numerosissime edizioni di Lucca Comics & Games, senza mai sottrarsi a interviste, presentazione e anche cene con i fan, organizzate dal portale Librogame’s Land.
Il rapporto di affetto e rispetto tra Dever e l’Italia diventerà con il passare degli anni sempre più forte, e contribuirà alla ripresa delle pubblicazioni avvenuta nella seconda metà degli anni 2000.

Ogni grande storia, infatti, anche le più avvincenti, ha però una fine… oppure no? Negli anni ‘90, la cosiddetta epoca d’oro dei librogame era ormai alla conclusione. Se negli anni precedenti erano spuntati come funghi autori di librogame (alcuni in attività ancora oggi!), dando vita a innumerevoli serie, più o meno valide, i dati di vendita parlavano chiaro: ormai i librogame non attiravano più frotte di avidi ragazzini desiderosi di vivere le nuove avventure dei loro beniamini.
Fra le ultime serie a “spegnersi”, vi fu Lupo Solitario. L’editore inglese del tempo, Red Fox, decise di chiudere il contratto con Dever, dopo la pubblicazione del ventottesimo volume, La Vendetta di Sejanoz. Ma Dever aveva ancora qualcosa da far dire a Lupo Solitario; per anni tale desiderio sarebbe rimasto sopito, fino a risorgere con la ripubblicazione delle avventure di Lupo Solitario.
Tuttavia, i fan non hanno mai dimenticato il proprio eroe. Le richieste dei fan e il desiderio di Dever di tornare a lavorare su Lupo Solitario fecero sì che, nell’anno 2007, avesse inizio la riedizione della collana di librogame, tramite l’editrice Mongoose.
La nuova edizione, chiamata Collector’s Edition, si prefiggeva imponenti obiettivi: le intenzioni non erano quelle di avere una semplice ristampa, ma un’edizione riveduta e corretta di tutti i 28 librogame già pubblicati, a cui si sarebbero aggiunti gli ultimi 4 libri già pianificati da Dever, che avrebbero concluso degnamente la saga.
Il primo volume, addirittura, venne del tutto riscritto, fornendo una nuova versione della distruzione del monastero e di come Lupo Solitario potesse essere riuscito a fuggire incolume.
Tuttavia, tali rosei progetti e grandi ambizioni non andranno a buon fine. Dopo numerosi problemi e contrasti fra le due parti, Mongoose e Dever decidono di separarsi, dopo la pubblicazione del 17 volume. Il resto delle Collector’s Edition sarebbe stato portato avanti dalla casa editrice Mantikore-Verlag, questo almeno fino all’anno 2016, nel quale Dever decide di fare tutto da solo, fondando la Holmgard Press, che avrebbe continuato la riedizione di tutti i volumi, oltre a dare alle stampe nuovi, succulenti prodotti.
Il risveglio del Lupo
Qual era la situazione in Italia, mentre Mongoose ricominciava a pubblicare le Collector’s Edition di Lupo Solitario? Va detto che EL non era rimasta con le mani in mano: probabilmente avvertendo un segnale nella Forza, aveva deciso di riprendere una timida ristampa dei librogame, puntando ancora una volta su Lupo Solitario, nella sua versione corretta e rivista.
Giungono così in Italia i primi quattro volumi di Lupo Solitario cosiddetto “Expanded”, con tanto di avventure bonus. Tuttavia, gli esiti non sono quelli sperati: dopo la scarsa attenzione destata, EL decide di lasciare perdere il fronte librogame, che sparisce così nuovamente dai cataloghi della casa editrice.
Bisognerà aspettare qualche anno prima che un nuove editore tenti nuovamente l’impresa: a farlo sarà Vincent Books che manterrà il formato di “lusso” delle edizioni Mongoose, con copertina cartonata (a cui si aggiunge una sovracopertina) e mappa a colori: mancano, purtroppo, le avventure bonus.
Con l’entrata in scena di Raven Edizioni come distributore, la nuova edizione di Lupo Solitario prende sempre più piede tra i fan. Addirittura, si può dire che, lentamente, molto di quanto rende eccezionale l’edizione italiana, finisce per trasmettersi anche a quella inglese: Alberto dal Lago diventa il copertinista ufficiale della serie, così come le mappe di Francesco Mattioli finiscono anche nelle ristampe inglesi.
Ma l’importanza del mercato e della fanbase italiana per Lupo Solitario viene definitivamente confermata con l’uscita di Lupo Solitario 29, Le Tempeste del Chai: il tanto atteso inedito esce in anteprima a Lucca Comics e solo successivamente viene pubblicato in lingua inglese (come avverrà qualche anno più tardi per il numero 30).
Chi può davvero dire se senza l’impegno del pubblico e dei lavoratori del settore italiano Lupo Solitario sarebbe comunque tornato in pompa magna?
40 anni di Lupo Solitario

Il successo di Lupo Solitario perdura, con alti e bassi, da ormai quarant’anni. Il personaggio letterario nato dalla pena di Joe Dever ha, infatti, ormai raggiunto lo storico traguardo del quarantennale.
Tale miglio è stato raggiunto dapprima lo scorso anno per l’edizione inglese. La grande occasione ha visto la stampa in edizione limitata di alcuni volumi, come un’edizione omnibus che riunisce i primi due storici numeri. Ma il 2024 ha visto anche la luce di collane spin-off del tutto originali, come Autumn Snow, serie di librogame che segue le vicende di una giovane Maestra Kai del Nuovo Ordine, o la trilogia The Huntress, nuovissima serie con protagonista una mercenaria senza memoria, che arricchisce il già immenso mondo del Magnamund.
Oggi nel 2025, tocca all’Italia. Per l’occasione, l’attuale editore della collana, Raven Edizioni, ha deciso di seguire le orme di Holmgard Press, dando alle stampe succulenti extra.
Il primo di questi è il cosiddetto Numero 0, intitolato Fuga dalle Tenebre. Questo non è altro che la versione del 1984 del primo volume della serie (in inglese Flight from the Dark), con i canonici 350 paragrafi originali, prima della versione Expanded data alle stampe nel 2007. In questo modo torna sul mercato un librogame che permette di rivivere la prima avventura di Lupo Solitario con tutta la spontaneità e innovazione degli anni ‘80.
Il volume include anche due altre brevi avventure giocabili. L’Alba dei Signori delle Tenebre è un racconto di Joe Dever tratto dal Compendio del Magnamund, incentrato sul mago Banedon e sulla sua missione per avvisare i Cavalieri Kai dell’imminente attacco dei Signori delle Tenebre. Tempesta nelle Tenebre è invece un prequel della serie, assolutamente inedito, scritto dalla redazione con l’approvazione degli autori, che approfondisce un episodio della vita di Lupo Solitario e del suo tutore Falco della Tempesta, finora solo accennato nella storia principale. Come per gli altri volumi, la traduzione è curata da Paolo Maggi, mentre le illustrazioni inedite sono di Richard “Nerdgore” Sampson, nuovo illustratore ufficiale dell’edizione inglese, e la nuova mappa è opera di Francesco Mattioli.
Pubblicato nel 1994, Il Teschio di Agarash è stato il primo e, finora, unico fumetto basato sulle avventure di Lupo Solitario. Scritto da Joe Dever e illustrato da Brian Williams, indimenticato artista della serie, insieme a Cyril Julien, questa storia si colloca tra i volumi 16 e 17 della saga, ed è citata nel numero 21. Lupo Solitario, ormai Grande Maestro, si imbarca in una missione per salvare il suo amico e consigliere Lord Rimoah, rapito da Khadro, capitano di una banda di pirati con un oscuro segreto. Questa avventura, arricchita dalla presenza di personaggi e antagonisti familiari ai lettori più attenti, rappresenta un assaggio delle numerose storie ancora non raccontate nel vasto mondo di Magnamund. La nuova edizione presenta una colorazione a cura di Algésiras.
Il Compendio del Magnamund, o Magnamund Companion, è la prima enciclopedia dedicata all’universo di Lupo Solitario, un’opera imprescindibile per gli appassionati degli anni ’80. Scritto da Joe Dever e Gary Chalk e pubblicato nel 1986, questo volume interamente illustrato ha rivelato per la prima volta numerose informazioni sull’ambientazione della serie. Viene raccontata la storia del mondo e approfondita la geografia, con descrizioni dettagliate di ogni nazione del Magnamund.
Seguono sezioni dedicate ai principali antagonisti dei primi volumi: i Signori delle Tenebre e i loro servitori Giak, con un capitolo che include persino un mini-dizionario della loro lingua, e Sommerlund con i suoi valorosi Cavalieri Kai. Ad arricchire il volume, vi è anche un mini gioco ispirato a un episodio del secondo volume della saga principale: La Rissa alla Birreria di Ragadorn, un gioco da tavolo in cui vari personaggi devono smascherare un Helghast nascosto tra gli avventori.
Chiude questa serie di nuove uscite L’album da colorare di Lupo Solitario, pubblicato originariamente nel 1987 e firmato da Gary Chalk. Il volume contiene sette illustrazioni in bianco e nero di grande formato che raffigurano scene tipiche dell’universo di Lupo Solitario: dall’attacco di un Kraan in picchiata, alle strade di una tranquilla città di Sommerlund, fino a un agguato nelle Terre Tormentate e alla battaglia di Holmgard. Compresa un’illustrazione di una banda di Noodnic intenta a trafugare una statua. Queste immagini dettagliate possono essere colorate seguendo i consigli dell’autore, oppure a proprio piacimento.
Sempre per i festeggiamenti del quarantennale, sono stati ripubblicati i primi due numeri della collana, in versione riveduta e corretta, con una nuova sovracopertina firmata proprio dal primo artista della saga, Gary Chalk.
Oltre a tutte queste novità, con l'inaugurazione del Premio Lupo Solitario per il miglior librogame che si terra a Play 2025 e l'uscita della prima parte dell'attesissimo numero 32, prevista per la fine dell'anno, il 2025 è davvero l'anno del Lupo.
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