Il progetto intitolato “Collana Trivio” nasce con un fortunato Kickstarter avviato ormai nel 2021, presentando un’offerta, appunto di tre librogame, ciascuno di un genere diverso: fantasy, fantascienza e post-apocalittico (o meglio, il cosiddetto sottogenere dell’apocalisse zombie). Il numero tre avrebbe fatto da padrone in questa collana, costituita da tre storie che sarebbero state a loro volta vissute attraverso i punti di vista di tre personaggi differenti all’interno di ciascun volume.
Il destino volle che, dopo varie vicende editoriali, il trio divenisse un duo (per dirla come Timon de Il Re Leone) e soltanto due di questi librogame finissero per concretizzarsi. Uno di questi è proprio Echo 931: Primo contatto, librogame fantascientifico ad opera di Alberto Tronchi, già fra gli autori del gdr Broken Tales.
- La Terra del 3330 e la Corporazione Van Der Mer
- Il regolamento
- L’equipaggio della Dante X339
- Prologo: un disastro annunciato
- Echo 931 nel dettaglio
- Conclusioni
La Terra del 3330 e la Corporazione Van Der Mer
Echo 931 Primo contatto è ambientato in un lontano futuro, dove la Terra del 3330 è dominata da corporazioni, la più ricca e potente delle quali è la Van Der Mer, all'avanguardia nella colonizzazione spaziale, che impiega l'innovativa tecnologia Echo, un sistema di analisi basato sulla Risonanza di Ergill. Il nome deriva dal ricercatore Rasmus Ergill, che individuò una nuova gamma di frequenze in grado di collegare la materia attraverso una rete di correlazioni energetiche, sfruttando uno spettro che supera le manifestazioni fisiche e quantistiche della materia.
L’Echo Primus funziona come un grande schermo su cui vengono proiettate le Rifrazioni Ergill, che generano echi riflessi utili per mappare qualsiasi tipo di sistema, dai circuiti neurali di un individuo fino alle mappe intergalattiche. Dato che il calcolo della risonanza è molto complesso, è stato completamente automatizzato con la creazione di intelligenze artificiali dedicate, le Màthema, che nel tempo hanno dimostrato grande ricettività e capacità di sviluppo anche oltre le routine di programmazione originaria. Le IA Màthema sono diventate vere e proprie guide per la vita umana, gestendo le attività quotidiane e venendo applicate in diversi ambiti di studio. Queste IA si evolvono con il tempo attraverso una libreria comportamentale, adattandosi al contesto operativo.
Le IA sono inestimabili anche per i viaggi spaziali, dato che il lungo tempo necessario costringe l’equipaggio umano a restare in stato di criosonno, mentre la IA Màthema assegnata alla nave supervisiona tutto con l’assistenza degli Angeli, un gruppo selezionato di tecnici e medici che resta attivo a turni per monitorare il funzionamento della Màthema. Nonostante l’avanzamento tecnologico, un viaggio interstellare richiede ancora molto tempo, spesso anni, durante i quali l’equipaggio deve essere mantenuto in uno stato di sonno indotto.
Per garantire la presenza di un equipaggio completamente formato all’arrivo a destinazione, è stato creato il progetto Metempsicosi: una catena complessa di manipolazioni che consente di controllare interamente lo sviluppo fin dallo stadio embrionale, con l’obiettivo di creare esseri umani perfettamente predisposti per specifici compiti. Il progetto suscitò un notevole clamore sull’etica di un’impostazione così forte della futura vita di una persona basata unicamente sulle sue predisposizioni genetiche. Il progetto Metempsicosi è utilizzato solo da aziende private, come la Van Der Mer Corporation, le uniche in grado di sostenere i costi legati alle possibili contestazioni e cause legali.
L’ultimo pianeta scoperto lungo le rifrazioni è Echo-931, morfologicamente simile alla Terra, ricco di zone boschive e acqua in superficie, ma al tempo stesso abitato da numerose forme di vita, probabilmente ostili. Una prima spedizione della Van Der Mer, venti anni prima, ha avuto esito disastroso e Bernhard Van Der Mer, il capo assoluto della Corporazione, ha inviato una nuova nave verso Echo-931, intenzionato a scoprire la verità su quanto accaduto.
Il regolamento
Le regole per giocare a Echo 931: Primo contatto sono pochissime e assai semplici da comprendere, quasi inesistenti. Innanzitutto, il libro è suddiviso in numerosi capitoli, a loro volta suddivisi in paragrafi a numerazione successiva. In ogni capitolo interpreterete un personaggio diverso, la cui storia si intreccerà con gli altri protagonisti; in questo modo, una scelta compiuta da un dato personaggio potrebbe ricadere sull’avventura di un altro protagonista, rendendo più facile o più difficile il prosieguo della storia da un altro punto di vista.
Come in ogni librogame, per procedere basterà compiere una scelta fra le varie opzioni presentate e recarsi al paragrafo indicato dall’opzione in questione. In alcuni paragrafi con i numeri contrassegnati da tre box, però, verranno presentato delle scelte a tempo.
Ogni volta che il testo vi dice di farlo, dovrete segnare una X su uno dei box ancora liberi. Una volta terminati i box, non sarà possibile compiere altre scelte se non andare al paragrafo relativo sempre indicato nel testo. In tali paragrafi, pertanto, potrete compiere solo alcune delle scelte indicate (solitamente si tratta di domande da rivolgere ad un altro personaggio, o di oggetti o luoghi da analizzare), pertanto sarà necessaria un’attenta valutazione delle opzioni disponibili.
Al termine del libro è poi presente una lunghissima lista di “parole chiave”: sarà il testo a dirci quando dovremo barrare la casella corrispondente accanto a ciascuna. Le parole chiave sono condivise fra tutti i personaggi, non importa chi le abbia “attivate”, e potrebbero quindi influire anche sull’avventura di qualcun altro.
In alcuni paragrafi, potrebbe esservi richiesto se siete in possesso di più parole chiave: in questo caso, il testo espliciterà in che ordine controllare le parole chiave in vostro possesso per stabilire a che paragrafo andare. Altre volte ancora, potrebbe essere richiesto di cancellare una data parola chiave: per farlo, basterà rimuovere la X dalla relativa casella. Infine, una volta giunti al termine di un capitolo, il testo indicherà sempre esplicitamente a quale altro capitolo recarsi.
Come si può vedere, le regole di Echo 931: Primo contatto sono prettamente narrative e consentono una lettura totalmente immersiva, quasi senza interruzioni necessarie a prendere nota dei pochi appunti suggeriti dal testo.
L’equipaggio della Dante X339
Come anticipato, in questo librogame vi destreggerete nell’interpretare le avventure intrecciate di tre personaggi, facenti parte dell’astronave Dante X339, in rotta verso il misterioso pianeta Echo 931.
La prima di questi è Anneke Van Der Mer, comandante della nave e leader della missione di colonizzazione del pianeta Echo 931. Ventisette anni, bambina prodigio e figlia di Bernhard Van Der Mer, magnate industriale e patrono del viaggio della Dante X339. Anneke ha avuto una infanzia difficile, in quando il padre padrone non ha mai superato l’astio nei confronti della figlia, nella quale vede la colpevole della morte dell’amata moglie, morta appunto dando alla luce Anneke.
Quest’ultima si è addestrata nelle arti marziali sin da piccola. È intelligente, abile e una capace combattente, ma porta con sé il peso di una totale mancanza di rapporti affettivi.
Samuel Adkins è, invece, una giovane recluta ventiduenne del reparto ingegneri della nave. Samuel è nato cieco ma, grazie alle tecnologie odierne, ha riottenuto la capacità visiva grazie all’innesto di alcuni batteri in grado di ricostruire cellule e tessuti. L’effetto collaterale di questa cura miracolosa è quello di avere gli occhi luminescenti.
Samuel è nato a bordo della Dante e fa parte della cosiddetta generazione 0, figli dei coloni iscritti al progetto Metempsicosi, che vede la crescita di alcuni bambini completamente gestita dalla Van Der Mer Corporation. Quest’ultima calcolerà le attitudini migliori da usare come guida per educare il feto con una programmazione mentale. Samuel è quindi un “neonato”, ma con le conoscenze di un abile ingegnere già infuse nel suo DNA.
Il terzo protagonista è piuttosto insolito: si tratta di Blue, l’intelligenza artificiale Màthema che si occupa della gestione della nave spaziale Dante X339. Blue ha un particolare programma, pensato per migliorarsi attraverso le interazioni con gli umani, aggiornando costantemente la propria libreria comportamentale. L’IA ha apparentemente il controllo dell’intera nave, e può estendersi fuori da essa Blue manovrando diversi corpi robotici – ciascuno pensato per una diversa funzione - contemporaneamente, provvedendo da sola all’intera gestione della Dante durante i lunghi periodi di viaggio in cui l’equipaggio riposa nel criosonno.
Nel corso del gioco, tuttavia, sarà possibile manovrare per breve tempo anche personaggi ulteriori ai tre protagonisti, che permetteranno al lettore di esplorare il mondo di Echo 931 da diversi punti di vista.
Prologo: un disastro annunciato
Il librogame, appunto, si apre permettendovi di giocare nei panni di un personaggio differente dai tre sopra citati: Marko Rambaldi, attuale Angelo della nave Dante X339, ovvero uno dei membri dell’equipaggio che a turno vengono risvegliati dal criosonno per sincerarsi che il viaggio stia procedendo come dovuto e sia tutto sotto controllo.
Le intenzioni di Marko, tuttavia, sono esattamente l’opposto. Dopo aver manomesso l’impianto di criosonno in modo che lo facesse risvegliare anormalmente poche ore prima dell’atterraggio su Echo 931, l’ingegnere si dedica subito alla sua missione: manomettere la Dante X339. Il principale ostacolo sulla sua strada è dato da Blue, l’IA Màathema che gestisce tutti i sistemi della nave: fortunatamente, l’hacking precedentemente impiantato nel sistema sta funzionando alla perfezione, impedendo a Blue di intervenire. In questo modo, Marko potrà muoversi apparentemente indisturbato lungo i corridoi della nave.
Mentre si intrufola nel sistema della Dante X339, una prima grande sorpresa lo colpisce: la spedizione avrebbe dovuto essere guidata da Bernhard Van Der Mer, ma questi è stato sostitutio all’ultimo minuto da sua figlia, Anneke. Questo complica le cose: per quanto odi Bernhard, Marko non ha alcuna faida contro Anneke. Ma in ogni caso, il piano deve procedere. Non appena Marko giunge nella sala comandi, una nuova voce monotona chiede all’Ufficiale Rambaldi cosa stia facendo: si tratta di Orange, l’IA Màathema “ombra” installata come back up di Blue.
Come se non bastasse, un misterioso figuro si materializza all’improvviso: si tratta di un assassino della corporazione, nascosto sulla nave per eliminare ogni ostacolo. Il mercenario si avventa su Rambaldi, ma è troppo tardi: l’Angelo ribelle ha già azionato la procedura per l’atterraggio di emergenza e la Dante X339 sta per precipitare sulla superficie di Echo 931...
Echo 931 nel dettaglio
Questo romanzo game si differenza dalla maggior parte degli altri librogame non solo per il fatto di seguire contemporaneamente l’avventura di tre (o più) personaggi, ma anche perché le vicende sono narrate al presente in terza persona singolare, invece che nella più comune seconda persona singolare. Questa scelta è, appunto, probabilmente dovuto dal fatto di avere più personaggi da seguire, cosa che rende difficoltosa l’immedesimazione in uno solo di essi, nonché dalla volontà di dare un maggior taglio “romanzesco” al librogame.
Ciò è evidente dalla predominanza dell’elemento “libro” in Echo 931. Il volume, come già detto, è suddiviso in capitoli, per la precisione diciotto, quasi tutti composti con precisione certosina da 25 paragrafi. Tale suddivisione permette una transizione più naturale da un personaggio all’altro dato che, come accade esattamente in un romanzo, ogni capitolo sposta l’attenzione su un protagonista e un luogo diverso, garantendo uno “stacco” netto che non confonde il lettore.
Le ispirazioni della trama di Echo 931 sono evidenti, man mano che si procede nella lettura: una su tutte, Avatar di James Cameron, film fantascientifico dai grandi effetti speciali dello scorso decennio. L’esistenza di un pianeta senziente, collegato a tutti gli abitanti come una sorta di enorme organisma, non può non richiamare alla mente Pandora, patria dei Navii.
Questi ultimi ricordano solo vagamente gli Eylan, i nativi di Echo 931: se i Navii sono giganti umanoidi dalla pelle blu, gli Eylan sono molto più simili agli umani, anche troppo simili, dato che è possibile generare della progenie per le due specie. Gli Eylan e i Navii condividono invece il livello tecnologico: di fronte alle astronavi, armi da fuoco e robot dei terrestri, gli Eylan sono ad un livello che non si può non definire primitivo. Tuttavia, non sono indifesi: l’utilizzo dei cristalli So’E fornisce agli Eylan tutta l’energia di cui hanno bisogno, anche per creare armi abbastanza potenti da infrangere le difese dei terrestri e creare campi di forza elettromagnetici da cui proteggersi. I più potenti tra gli Eylan, inoltre sono anche dotati di poteri psichici che permettono loro di entrare in contatto con l’anima stessa del pianeta.
Sebbene la storia di Echo 931 non sia particolarmente originale (anche i conflitti vissuti dai tre protagonisti, ciascuno posto di fronte a un archetipico dilemma sulla propria natura sanno di già visto) è senza dubbio ben scritta. Alberto Tronchi sa scrivere, con uno stile di scrittura pulito e preciso, in grado di descrivere con dovizia di particolari anche le scene di azione più frenetiche. Tutto questo dà l’impressione che l’autore avesse dapprima pensato ad Echo 931 come ad normale romanzo fantascientifico, trasformandolo in un secondo tempo in un romanzo a bivi.
Tale impressione è rafforzata da come il sistema di gioco (composto, come detto, esclusivamente da "parole chiave") tiene sì traccia di alcune delle principali decisioni del lettore, ma queste non influiscono mai troppo sullo scorrere della storia, che segue binari grosso modo già tracciati. Ad esempio, a seconda di una decisione presa in un capitolo a volte anche molto precedente, una scena d’azione potrebbe risolversi tramite l’intervento di un personaggio del quale avete ottenuto la stima, oppure potreste essere in grado di utilizzare attrezzature o poteri disponibili solo grazie a determinate scelte già compiute.
Tuttavia, tali differenze si concretizzano solo nel “come” venga risolta una situazione di conflitto o di pericolo; una volta conclusasi una determinata scena, la storia proseguirà nello stesso modo, rafforzando l’impressione di trovarsi di fronte a un romanzo interattivo. Sia chiaro, alcune scelte portano anche ad alternative piuttosto rilevanti ai fini della trama, ma non a quelli del gioco, che continua a restare perennemente in secondo piano. Così in secondo piano che, in pratica, è impossibile “perdere”: non esistono infatti instant death e, in un modo o nell’altro, la storia giungerà ai vari epiloghi, ciascuno destinato a un personaggio differente, che lasciano aperta la possibilità di un seguito.
La trama, vero fulcro del librogame, sebbene come detto non brilli per originalità, fa il suo dovere. Quasi tutte le motivazioni dei vari personaggi dell’opera, piuttosto fumose all’inizio, vengono svelate mano a mano che i protagonisti recuperano tutti i tasselli del puzzle, accompagnando il lettore verso la conclusione della storia, non prima di essere passati attraverso diversi, godibili colpi di scena. Non mancano le relazioni amorose tra i vari personaggi, anzi, forse il romanzo pecca in eccesso da questo punto di vista.
Conclusioni
Echo 931: Primo contatto è un librogame fantascientifico, che permette al lettore di seguire le avventure contemporanee di ben tre protagonisti sull’omonimo pianeta. I tre sono membri di una spedizione finanziata dalla potente corporazione Van Der Mer, in cerca di nuovi pianeti abitabili simili alla Terra.
Il sistema di gioco è decisamente subordinato alla trama: si sostanzia nell’utilizzo di “parole chiave” per tenere traccia delle azioni del lettore, azioni che potrebbero avere risvolti anche in capitoli successivi. Il libro è, infatti, suddiviso in 18 capitoli che permettono al lettore di interpretare un personaggio differente in ciascuno di essi, con un cambio di punto di vista assai comune nei romanzi ma decisamente insolito nei librogame.
La trama di Echo 931 strizza l’occhio a un classico del genere, Avatar di James Cameron, con tanto di pianeta vivente e indigeni primitivi. Ciononostante riesce a distinguersi e a mantenere viva l’attenzione del lettore, soprattutto con i diversi dilemmi affrontati dai tre protagonisti.
In sostanza, Echo 931: Primo contatto è decisamente più libro che gioco, tanto da sembrare dapprima essere stato pensato come romanzo e solo successivamente convertito in librogame. Per questo motivo, si tratta senza dubbio di un prodotto entry level, destinato a chi voglia provare una lettura interattiva che scorra fluida, senza venire interrotto da troppi elementi di gameplay, ma che al tempo stesso sia un buon lettore, data la lunghezza del volume.
Commento
Voto di Cpop
70Pro
- Tre diversi protagonisti
- Scrittura pulita e scorrevole
- Adatto a chiunque
Contro
- Il sistema di gioco resta in secondo piano
- La trama non brilla per originalità
- È impossibile "perdere"
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