"Demoniache Presenze" è un avvincente librogame horror che, oltre a rinvigorire uno dei generi maggiormente apprezzati in questa forma di gioco letterario, trasporta il lettore in una vicenda piena di colpi di scena e tensione.
Ambientato in una casa dal passato oscuro, il libro mette il giocatore nei panni di una stoica e coraggiosa babysitter che, suo malgrado, deve affrontare la peggiore notte di lavoro della sua vita per salvare il bambino che le è stato affidato.
Il titolo unisce una trama ben scritta, un sistema di gioco molto coerente e un'atmosfera che cresce in inquietudine con lo scorrere delle pagine, offrendo un'esperienza divertente, immersiva e adatta sia a un pubblico di appassionati sia a un pubblico di neofiti.
Ambientazione
L'ambientazione orrorifica è uno degli elementi più riusciti di Demoniache Presenze. Fabrizio Fortino ha strutturato la narrazione in modo da rendere la casa stessa in cui si svolge la storia come fosse un personaggio indipendente, incontrollabile, parco di indizi e strumenti utili per risolvere la vicenda.
Oscura, labirintica e intrisa di un passato sinistro, la magione è il degno involucro per la circolazione di presenze disturbanti e aggressive. Ogni stanza racconta una storia, con descrizioni vivide che evocano un senso di claustrofobia e pericolo imminente.
Il lettore esplora ambienti interni ed esterni, come serre, capanni degli attrezzi, cantine umide, corridoi che sembrano non finire mai, stanze della quotidianità, sempre avvolti da un'atmosfera che oscilla vorticosamente tra il semplice, il surreale e il terrificante.
L'autore ha sapientemente inserito nella narrazione una molteplicità di dettagli visivi e sonori che catturano l'attenzione: scricchiolii di pavimenti, gorgoglii di liquidi viscosi e indefinibili, ombre che sembrano muoversi nel buio, sibilanti filastrocche. Questi elementi aiutano il lettore a mantenere l'immersione totale nella vicenda, supportando una tensione costante che arricchisce il divertimento.
Trama
L'intreccio sviluppato da Fabrizio Fortino è tanto semplice nelle sue categorie orrorifiche classiche, quanto straordinariamente efficace nei risultati che produce. La protagonista è una giovane babysitter che accetta un lavoro apparentemente ordinario: accudire un bambino mentre i genitori si concedono una serata fuori casa.
Tuttavia, dopo aver concesso al piccolo una banale trasgressione, la visione di un film horror, ben presto la ragazza si rende conto che c'è qualcosa di strano nella casa e nel comportamento del piccolo. Le cose peggiorano rapidamente quando quest'ultimo sparisce e le apparenze cominciano lentamente a sgretolarsi lasciando spazio alla riemersione di un passato inquietante.
La narrazione si dipana attraverso il dialogo tra gli eventi e la serie di scelte che determinano il destino della babysitter, del naturale, del soprannaturale e del bambino. L'intreccio è ben costruito con un attento dosaggio di elementi di horror psicologico, sovrannaturale, sopravvivenza in contesti ostili e pizzichi di azione.
"Demoniache Presenze" alterna in modo intelligente i passaggi tra le atmosfere realistiche e quelle paranormali stimolando un crescendo di tensione che culmina in epiloghi multipli, alcuni dei quali decisamente non felici per la protagonista, il bambino e la stessa casa.
Sistema di Gioco
Uno degli aspetti più interessanti di Demoniache Presenze è il suo sistema di gioco. Il libro abbandona immediatamente la monotona piattezza e linearità delle semplici scelte binarie e introduce meccaniche che aumentano la profondità dell'esperienza. Il sistema di gioco è felicemente condizionato dalla mappa della casa e dalla vorticosa circolazione in essa, assumendo molto velocemente una solida struttura ad alveare.
Il lettore utilizza una scheda personaggio per tenere traccia di variabili come il livello di sanità mentale, gli indizi raccolti e le risorse disponibili. Il sistema di gestione della sanità mentale è particolarmente brillante e costituisce il principale elemento strategico e di interazione tra giocatore e narrazione.
La protagonista ha la facoltà, in quasi tutti i momenti della narrazione, di saltare dalla dimensione reale alla dimensione demoniaca e viceversa, al prezzo di una riduzione della sua sanità mentale. Questo meccanismo costringe il lettore a ponderare con attenzione le proprie scelte di esplorazione, aggiungendo elemento di competenza strategica che alleggerisce il carico di tensione in funzione di quello decisionale.
I combattimenti e le interazioni con le entità maligne sono pressoché assenti e questa assenza offre con sagacia il senso di impotenza della ragazza di fronte a fenomeni che arriva spesso scarsamente a comprendere, rifugiandosi nella focalizzazione sull'obiettivo: salvare il bambino.
Sviluppo del Personaggio
Amity, la nostra protagonista babysitter non è un personaggio generico, ma una figura tridimensionale con cui il lettore può immedesimarsi molto bene. L'elemento caratterizzante è il fatto che questa tridimensionalità è prevalentemente psicologica.
Nel corso della storia, si scoprono continuamente dettagli sul suo modo di agire e pensare, sulle sue paure e le sue motivazioni, che aggiungono buona profondità alla narrazione e un doppio piano di immedesimazione.
Le scelte del lettore influenzano il modo in cui Amity affronta gli eventi: può scegliere di essere più coraggiosa e prepotente nell'affrontare un nemico e una situazione difficilissimi oppure soccombere alla paura e allo stress e giocarsi la partita soprannaturale in modo più difensivo.
Questo sviluppo dinamico rende il personaggio autentico e coinvolgente, migliorando l'esperienza complessiva del gioco, ma soprattutto nel mettere in evidenza un tocco di bravura nel game design. Infatti, il cammino delle scelte rende progressivamente più irrecuperabile la situazione, condizionando in modo diretto la qualità dell'epilogo.
Longevità
L'elemento forse meno sviluppato di Demoniache Presenze è quello relativo all'insieme ridotto dei suoi finali multipli, i quali offrono una limitata rigiocabilità. Se è vero che ogni scelta porta in modo ben calibrato a percorsi differenti, con nuove sfide e sorprese che mantengono alta la curiosità del lettore, contemporaneamente i passaggi multipli nella stessa parte della casa e la particolare struttura della meccanica accorciano il tempo di immersione viva nella storia.
I finali prevalenti si limitano a pochi esiti "positivi" o "negativi" e portano a epilogo una gamma ben definita di possibilità che, unite alla esplorazione reiterata, rendono ogni lettura progressivamente meno emozionante.
Alcuni finali sono apertamente tragici, altri offrono un senso di trionfo e pacificazione, ma tutti sono comunque coerenti con l'atmosfera e l'intreccio del libro,oltre che all'evoluzione del personaggio giocante.
A corollario, a sostenere l'immersione nella vicenda, il tragitto interno alla stessa casa cambia in base alle decisioni prese, con stanze che si aprono o chiudono, oggetti che sono o meno raggiungibili ed eventi che si attivano in base alle scelte del giocatore. Questo elemento narrativo rende ogni lettura un'esperienza sensibilmente diversa, invitando il lettore a tornare più volte per esplorare ogni sfaccettatura della storia.
Conclusione
Demoniache Presenze è un ottimo prodotto appartenente al genere librogame horror. La combinazione di un'ambientazione immersiva, una trama avvincente, un sistema di gioco ben calibrato e personaggi ben delineati rende questo libro un'esperienza da affrontare con intensità per gli amanti del brivido.
Fabrizio Fortino, dall'alto della sua esperienza letteraria, ha saputo bilanciare puntualmente narrazione e gameplay, creando un prodotto letterario che non solo intrattiene, ma lascia un ottimo ricordo nella mente del giocatore.
Che si tratti di una giocata in solitaria o di un'esperienza condivisa con amici o famigliari (attenzione solo all'età dei giocatori in relazione ai contenuti), Demoniache Presenze saprà tenervi con il fiato sospeso dall'inizio alla fine.
Se amate in generale librogame, il genere horror o semplicemente una buona storia che vi faccia battere il cuore, non potete esimervi dal mettervi in gioco insieme a Amity. Preparetevi a immergervi in una notte da incubo e ricordate: nella casa non sarete mai soli e gli incontri che farete non sempre saranno amichevoli.
Commento
Voto di Cpop
85Pro
- Immersività piena nella vicenda e nelle intricate conseguenze grazie a un ottimo approccio narrativo
- Stimoli strategici e deduttivi distribuiti con grande sagacia e intelligenza lungo tutto l'arco narrativo
Contro
- Struttura della narrazione che costringe in alcuni casi a ripercorrere strade già battute attenuando l'effetto novità e la tensione
- Limitatezza dei finali in relazione alla complessità della storia che ne riduce la longevità
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