Gotham City: Anno Uno - cosa c'era sui primi 26 numeri di Detective Comics?

Autore: Domenico Bottalico ,

Batman esordì su Detective Comics #27 (data di copertina maggio 1939). Una frase che apre migliaia di articoli dedicati al Cavaliere Oscuro che in questo caso però assume un connotato ben diverso. La pubblicazione da parte di DC Panini Italia del volume Gotham City: Anno Uno infatti fa sorgere spontanea la domanda: cosa venne pubblicato sui primi 26 numeri di Detective Comics?

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Gotham City: Anno Uno di Tom King & Phil Hester in breve

Con Gotham City: Anno Uno, Tom King (Batman, Wonder Woman, Mister Miracle) imbastisce una storia che si rifà agli stilemi tipici del noir e dell'hard boiled di scrittori come Raymond Chandler e Dashiell Hammett ricca di didascalie in cui il protagonista, il detective privato Slam Bradley, ci guida con i suoi pensieri attraverso un caso di rapimento. Slam infatti viene, suo malgrado, coinvolto nel caso della scomparsa di Helen Wayne, figlia di Richard e Constance Wayne ovvero i nonni di Bruce Wayne.

Grazie alle matite spigolose e chiaroscurali di un Phil Hester in formissima, King ambienta la sua storia negli anni 60 inserendo tematiche come la gentrificazione, il razzismo sistemico e la corruzione. Nel pieno del suo stile però l'autore non si sofferma, come fatto in passato da alcuni dei suoi predecessori, sul sottobosco criminale della città ma opta invece per mostrare il decadimento dell'animo umano.

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Donne fatali e personaggi dagli oscuri segreti si muovono quindi in una Gotham City lontana dalla città gotica di Batman lasciando invece Slam Bradley cercare di risolvere il caso in una città che sta cambiando velocemente e violentemente.

Detective Comics prima dell'esordio di Batman

Detective Comics esordì con il suo primo numero (mese in copertina marzo) nel 1937. La testata, antologica, fu creata per competere con i popolarissimi pulp magazines che affollavano i rack delle edicole e degli store americani. In tutto e per tutto i due anni di storie che precedono l'esordio di Batman sono infarcite dei cliché della narrativa pulp e in particolare le storie presentate su Detective Comics furono influenzate da Il mistero del Dott. Fu-Manchu, un racconto di Sax Rohmer che divenne molto popolare cavalcando e alimentando la così detta "paura gialla" dilagante in quegli anni.

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Poco importa che fossero giapponesi o cinesi o qualsiasi etnie asiatica: il nemico da combattere in quegli anni aveva la pelle gialla. Lo stesso Fu-Manchu comparirà in Detective Comics #18 (data di copertina agosto 1938) per una storia in 12 parti mentre un carosello di caricature di perfidi asiatici, sette segrete e cospirazioni criminali per prendere il controllo dell'occidente si scontrano con detective privati, poliziotti e vigilanti dai modi spicci che preferiscono utilizzare le mani anziché le parole.

Cosa c'era nei primi 26 numeri di Detective Comics?

Pur essendo oscura e non particolarmente brillante, la storia dei primi 26 numeri di Detective Comics è ugualmente interessante. Fra i personaggi che popolarono quei numeri spicca senza ombra di dubbio Slam Bradley, detective privato creato da Jerry Siegel e Joe Shuster (sì, proprio loro i creatori di Superman) che esordisce in coda al primo numero e guardacaso sbaragliando un gruppo di chinamen malintenzionati.

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Slam non verrà fagocitato dal boom dei supereroi anzi. Le sue avventure continueranno a comparire con regolarità in appendice alla testata fino a Detective Comics #151 (data di copertina settembre 1949). Per ritrovarlo dovremmo poi fare un salto al celebrativo Detective Comics #500 (data di copertina marzo 1981) e poi in appendice a partire da Detective Comics #759 (data di copertina agosto 2001) sulle tracce di Catwoman, vero e proprio prologo della serie regolare dedicato alla Felina Fatale di Ed Brubaker in cui Slam diverrà comprimario fisso.

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Slam Bradley non è l'unica creazione di Siegel & Shuster. Su Detective Comics comparirà anche Bart Regan, Spy che come suggerisce il titolo ha per protagonista l'agente federale diventato agente segreto Bart Regan. 

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Fra i personaggi che compariranno regolarmente, insieme ad una miriade di avventure autoconclusive di investigatori e gangster vari, ci sono anche Cyril Speed Saunders, agente della OSS e cugino di Shiera Saunders ovvero la prima Hawkgirl. Il personaggio verrà poi ripreso a fine anni 90 quando diverrà mentore di Kendra Saunders futura Hawkgirl nonché sua nipote.

Seguono poi il gentleman detective, l'inglese Cosmo, Phantom in Disguise; il detective giramondo impegnato in località sempre esotiche Bret Lawton; il detective per passione Bruce Nelson protagonista della storia in 8 parti Claws of the Red Dragon e il detective psicologo Larry Steele. Chiude poi l'elenco il singolare Buck Marshall le cui avventure sono ambientate nel West, un antesignano dei fumetti western.

Da segnalare infine due esordi particolari sulla testata. Il primo è quello di Hope Hazard, G-Woman su Detective Comics #3 (data di copertina maggio 1937) in cui fa la sua comparsa l'agente dell'FBI Hope Hazard: un caso più unico che raro perché si tratta di un personaggio femminile. Il secondo invece è quello di Crimson Avengers su Detective Comics #20 (data di copertina ottobre 1938).

Crimson Avenger, alias Lee Travis, è a tutti gli effetti uno dei primissimi "uomini del mistero" ad esordire prima della Seconda Guerra Mondiale e farà parte dei Sette Soldati della Vittoria. Ispirato da Green Hornet e Shadow, il personaggio fungerà da canovaccio per altri eroi. Sandman come lui utilizzerà delle pistole a gas soporifero. Durante il boom dei supereroi, di lì a qualche mese, cambierà addirittura costume passando da fedora e mantello a una tutina più sgargiante e attilata. 

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L'approccio di Detective Comics non fu fortunatissimo. Le storie contenute nell'antologia erano abbastanza forzate e di maniera, i disegni poco performanti e infatti la testata era in procinto di chiudere, cosa che stranamente accadrà anche in altri momenti della sua storia editoriale ma per diverse circostanze. Quando però l'editore fece debuttare un nuovo personaggio creato da Bob Kane con Bill Finger, il tenebroso Bat-Man, le cose cambiarono radicalmente e il resto, come si suol dire, è storia.

 

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