Come iniziare a leggere Batman: i fumetti essenziali

Autore: Domenico Bottalico ,

Come iniziare a leggere Batman? Ripercorriamo insieme la storia del Cavaliere Oscuro in un ideale percorso che partendo dalle origini si snoda attraverso la migliore run sul personaggio, i volumi imprescindibili del passato e del presente e l'immancabile volume per iniziare a leggere le sue avventure. Eccovi tutti i fumetti essenziali di Batman che non potete non avere nella vostra libreria!

I fumetti essenziali di Batman, il Cavaliere Oscuro DC

Le origini

Le origini di Batman non vengono narrate nel primo numero in cui fa il suo esordio su Detective Comics, ossia il numero 27, bensì nel numero 33 e successivamente vengono riprese in Batman #1. Sia la tragica rapina che porta all'omicidio dei coniugi Wayne, sia il giuramento che ne deriva e che consacra Bruce a una crociata senza fine, vengono ripresi, rielaborati e ampliati molte volte nel corso degli anni. Già nel numero 38 di Detective Comics, con la prima apparizione di Dick Grayson, e in modo più significativo in Batman #47, dove si fa la conoscenza dell'assassino dei Wayne, ovvero Joe Chill.

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Nel numero 235 di Detective Comics (data di copertina settembre 1956), scopriamo che l'omicidio dei Wayne è stato ordinato dal boss Lew Moxon, messo dietro le sbarre proprio da Thomas Wayne, il quale viene ricordato da Bruce durante una festa di Halloween in cui si era travestito da pipistrello. Durante la Silver Age viene ampliato il background legato alla famiglia Wayne e ai suoi predecessori: le loro vicende si intrecciano quindi con la storia americana e sono strettamente legate alla Guerra d'Indipendenza.

Negli anni 60 e 70, le origini di Batman non subiscono praticamente alcuna rielaborazione. Ma nel 1980, Len Wein, John Byrne e Jim Aparo firmano la miniserie The Untold Legend of the Batman in cui tutti gli elementi dei decenni precedenti vengono organicamente integrati e rinarrati compresi i vari addestramenti a cui il giovane Bruce si è sottoposto per diventare Batman. Questo approccio verrà poi sintetizzato in Secret Origins #6 (data di copertina settembre 1986), che unirà elementi dell'oscura Detective Comics #265 e Detective Comics #33.

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Prendendo spunto da queste due operazioni, dopo il seminale Crisi sulle Terre Infinite, Frank Miller realizza quelle che sono unanimente considerate le origini "definitive" di Batman con l'arco narrativo Anno Uno su Batman #404-407 (data di copertina febbraio - maggio 1987). Il racconto di Miller tuttavia crea un nuovo vuoto - gli anni dell’infanzia e dell’addestramento - che verranno colmati in diverse occasioni e con diversi gradi di profondità negli anni successivi.

Dopo l'evento Ora Zero! del 1994, la figura di Joe Chill scompare dalle origini. Nei primi anni 2000, Ed Brubaker riorienta l'attenzione su Lew Moxon e persino sulla sua figlia. Gli ultimi a rimanaggiare le origini di Batman sono stati Grant Morrison, il quale nella sua serie incorpora una serie di elementi disseminati nella Silver Age, e Scott Snyder che, in collaborazione con Greg Capullo, sviluppa l'arco narrativo Anno Zero, le cui vicende si incastrano, non senza difficoltà, fra le origini vere e proprie e Anno Uno.

Anno Uno

Crisi sulle Terre Infinite servì a DC per azzerare il suo universo narrativo. In questo contesto le origini di eroi come Superman o Wonder Woman vennerò completamente riscritte. Le origini di Batman invece rimasero sostanzialmente invariate. Questo non impedì a Frank Miller di rivisitarle, da un inedito e urbano punto di vista, in Anno Uno su Batman #404-407 (data di copertina febbraio - maggio 1987).

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In questa rielaborazione, non viene affrontato nuovamente il tragico omicidio dei coniugi Wayne. Invece, ci troviamo con Bruce ormai adulto che ritorna a Gotham City. I dettagli su dove sia stato e cosa abbia fatto vengono svelati in seguito, mentre incontriamo il giovane tenente James Gordon, appena trasferitosi da Chicago. Anche il motivo del suo trasferimento viene spiegato in un secondo momento.

Miller costruisce una tensione narrativa fra i punti di vista di questi due personaggi, apparentemente due opposti ma con un obbiettivo simile, facendo emerge racconto dell’esordio di Batman a Gotham come quello di una pulp story cruda e abrasiva, magistralmente illustrata dalle matite cineree di David Mazzuchelli. In questo racconto non compare nessuno dei nemici classici di Batman che invece si trova ad affrontare sfide forse ancora più insidiose, come la corruzione dilagante e le famiglie criminali che si spartiscono i territori della città.

Perché leggerlo: dove si traccia la linea tra giustizia e vigilantismo? È possibile che un individuo da solo si assuma il peso di una crociata interminabile, al limite della legalità? Cosa accade alla legge e ai suoi rappresentanti in un contesto eccezionale generato proprio dalla presenza di Batman? In questa prospettiva, Frank Miller si discosta dai suoi eccessi, siano essi positivi che negativi, presentando una delle storie più influenti di Batman, come si può vedere (o rivedere) in Batman Begins e in parte in The Batman.

Come recuperarlo: Anno Uno tornerà presto disponibile in una lussuosa edizione deluxe grazie a Panini DC Italia.

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Il Lungo Halloween

Gli esordi di Batman hanno esercitato un fascino particolare soprattutto sugli scrittori successivi a Frank Miller. Tra questi emerge il veterano Jeph Loeb, che nel 1996 firma, accompagnato dal distintivo stile chiaroscurale di Tim Sale, una serie di 13 numeri ambientata subito dopo Anno Uno e intitolata enigmaticamente Il Lungo Halloween.

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Batman decide di liberare Gotham dalla malavita organizzata capeggiata da Carmine “Il Romano” Falcone e per farlo stringe un patto con James Gordon e il procuratore distrettuale Harvey Dent, trovando anche una insospettabile alleata in Catwoman (che aveva esordito, profondamente rivisitata da Frank Miller, sempre in Anno Uno).

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Tuttavia, ciò che il trio non aveva previsto è l'emergere a Gotham di un enigmatico assassino che commette omicidi solo durante le festività, guadagnandosi velocemente il soprannome di Holiday. Questo misterioso killer prende di mira sia membri delle famiglie criminali che pedine fondamentali per i buoni. Le vittime scelte includono membri delle famiglie Falcone e Maroni, con il boss Sal Maroni che si prepara a testimoniare in tribunale. Tuttavia, il killer non risparmia nemmeno coloro che sono dalla parte di Batman e Harvey Dent, gettando così per seminare discordia e sfiducia.

Si sviluppa così un intricato gioco di scatole cinesi, nel quale a farne le spese è proprio Dent che viene sfregiato con l'acido all'interno di un'aula di tribunale. La sua figura diventa il perno di una complessa serie di eventi in cui, alla fine, sembra emerge una zona grigia in cui tutti i personaggi hanno operato fino a quel momento. Si tratta di un giallo di fatto senza risoluzione che risulta essere per assurdo una sconfitta per Batman: Gotham ha perso il volto pubblico della lotta al crimine, qualcosa che lui non potrà mai essere o colmare.

Perché leggerlo: profondamente influenzato da Il Padrino, Il Lungo Halloween si trasforma gradualmente in un intricato noir con l'approccio hard-boiled di Miller che diventa fin da subito il punto di riferimento per imbastire un vivissimo affresco tanto della malavita quanto della tragedia che colpisce irrimediabilmente Harvey Dent.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Il Lungo Halloween in un volume cartonato nella collana DC Library.

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Vittoria Oscura

La rivisitazione dei primi anni di attività di Batman di Jeph Loeb e Tim Sale culmina nel 1999 con Vittoria Oscura. Si tratta del sequel diretto del precedente Il Lungo Halloween, composto sempre da 13 numeri.

Batman deve affrontare un nuovo assassino noto come L'Impiccato. Anche lui colpisce durante le festività ma preferisce prendere di mira i poliziotti. In un momento in cui la fiducia nei confronti della polizia, del procuratore distrettuale e dell'opinione pubblica è al minimo, Batman deve fare i conti con la possibilità che il killer possa essere Due-Facce, ovvero Harvey Dent, in cerca di vendetta per quanto gli è accaduto.

Anche Sofia Falcone Gigante, figlia del boss Carmine "Il Romano" Falcone, relegata su una sedia a rotelle, è determinata a vendicarsi di Dent, e avvia una caccia all'uomo in tutta la città. Nel frattempo, mentre Gordon assiste all'indebolimento delle fila dei suoi uomini più fidati, il vuoto di potere lasciato dai Falcone e dai Maroni diventa l'obiettivo di altri individui, come Tony Zucco, che intende sfruttare il celebre Circo Haly per i suoi loschi affari.

Nel frattempo, un giovane di nome Dick Grayson viene accolto sotto l'ala protettiva di Bruce Wayne. Nel frattempo, il mistero de L'Impiccato si dipana in modo drammatico, senza portare a una vera e propria vittoria, se non la sete di vendetta.

Per completezza è importante menzionare come Jeph Loeb e Tim Sale raccontino nel 2004 in Catwoman - Vacanze Romane alcuni eventi successivi a Il Lungo Halloween e paralleli a Vittoria Oscura, legati alle presunte origini italiane di Catwoman. Il tutto è stato ripreso in The Batman dal regista Matt Reeves.

Perché leggerlo: seguendo la stessa struttura narrativa estremamente complessa della serie precedente, Vittoria Oscura chiude magnificamente, in modo oscuro e ruvido, il cerchio degli inizi di Batman. Questa storia, sebbene possa risultare meno originale della precedente, rimane altrettanto intrisa di incertezza e si concentra interamente sull'aspetto solitario della vendetta e della missione del Cavaliere Oscuro. Questo stato d'animo viene spezzato solo dall'energico debutto di Robin.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Vittoria Oscura in un volume cartonato nella collana DC Library.

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La Run

L'importanza di Batman nella produzione editoriale DC e nel panorama dei fumetti supereroistici è di portata straordinaria. Diversi autori e disegnatori che si sono alternati alla guida delle serie con pratagonista il Cavaliere Oscuro hanno in qualche modo influenzato l'intera produzione fumettistica successiva. Dalle intuizioni di Bill Finger, Bob Kane e Jerry Robinson, passando per Sheldon Moldoff, Gardner Fox e Dick Sprang durante la Golden Age e la Silver Age. Il ritorno a tematiche più mature negli anni 70 con autori come Mike W. Barr, Neal Adams, Denny O'Neil e Steve Englehart. Passando per il revisionismo degli anni 80 di Frank Miller che sfociò nelle atmosfere più cupe degli anni 90 con artisti come Kelley Jones, Norm Breyfogle, Alan Grant e John Wagner. Fino a giungere agli approcci più profondi e riflessivi del nuovo millenio con il contributo di autori come Ed Brubaker, Grant Morrison, Jeph Loeb e Paul Dini.

Ogni lettore potrebbe trovare affascinante un particolare decennio e, idealmente, immergersi nelle storie e nelle atmosfere che lo caratterizzano e sperimentare il fascino senza tempo esercitato dal Cavaliere Oscuro in modi diversi, ma sempre affascinanti.

Batman di Scott Snyder e Greg Capullo (Batman Volume 2 #1-51)

Qualora si voglia però selezionare una run specifica di Batman, cioè un ciclo di storie firmato da un singolo autore, sarebbe d'uopo considerare almeno due fattori: accessibilità e organicità. In questa ottica, uno dei recuperi consigliati è sicuramente rappresentato della gestione di Batman firmata nel 2011 da Scott Snyder e Greg Capullo in seno al rilancio New 52.

Sfruttando l'occasione di un reboot, e la storica ripartenza dal numero uno, Scott Snyder struttura la sua gestione seguendo due direzioni ben precise: la connessione tra Batman, le storiche famiglie di Gotham e la stessa città, e il rapporto morboso tra Batman e il suo nemico giurato, il Joker. Le atmosfere sono crespuscolari, tendenti spesso all'horror, con grande attenzione per l'azione e la coralità degli eventi.

A completare il quadro, vi sono i disegni spettacolari e vigorosi di Greg Capullo, il quale realizza il suo lavoro con maturità, personalità e sicurezza. Il Batman creato da Greg Capullo e Scott Snyder rappresenta veramente il primo "Batman moderno", ossia il primo ad aver tratto insegnamento dalle esperienze videoludiche, cinematografiche e televisive, rielaborandole in modo eccezionale, seppur ancora imperfetto, nel medium fumetto.

L'unico punto che potrebbe essere oggetto di critica in questa run è legato ai finali dei diversi archi narrativi. Snyder, ancora in fase di crescita in questo contesto, tende troppo spesso a utilizzare il finale aperto, arrivando persino a trarre ispirazione in modo evidente da Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle per la conclusione per esempio di Morte della Famiglia.

Perché leggerlo: Batman di Scott Snyder e Greg Capullo è un incredibile percorso che trova il suo apice in due specifici archi narrativi: La Corte dei Gufi e Morte della Famiglia. Quello di Snyder è un Batman resiliente ma non invincibile, un investigatore che non si trova a risolvere semplici casi, bensì situazioni decisamente eccezionali in cui le scelte personali e gli eventi passati giocano un ruolo fondamentale. L'eterna lotta fra Batman e Joker trova qui uno dei suoi capitoli più riusciti con il Principe Pagliaccio del Crimine mai così spaventoso, quasi sovrannaturale, che riesce a mettere Batman davvero a dura prova colpendolo forse nel suo unico vero punto debole: i suoi alleati.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato l'intera run nella collana DC Best Seller oppure in due volumi Omnibus, potete acquistare il secondo su Ebay.

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L’evento

Batman è praticamente sempre presente, direttamente o indirettamente, nei grandi eventi che caratterizzano la storia editoriale della DC. Tuttavia, se ci addentrassimo a esplorare gli eventi circoscritti alle sue serie mensili (che ricordiamo, in alcuni momenti tra la fine degli anni 80 e gli inizi dei 90 erano addirittura più di quattro!) e a quelle dei suoi alleati (i vari Nightwing, Robin, Batgirl etc.), ci troveremmo di fronte a eventi che possono essere definiti con un solo aggettivo: drammatici.

Questo non solo perché portatori di profondi sconvolgimenti nello status quo del Cavaliere Oscuro, ma anche perché le loro conseguenze sono state spesso durature ripercuotendosi su Batman e suoi alleati per gli anni successivi.

Una Morte in Famiglia

Con questa premessa diventa fondamentale leggere Una Morte in Famiglia, l'arco narrativo originariamente pubblicato su Batman Volume 1 #426-429 (data di copertina dicembre 1988-febbraio 1989) e firmato da Jim Starlin e Jim Aparo.

Nel 1983 era stato introdotto Jason Todd, il secondo Robin, un personaggio che, nonostante alcune modifiche significative dopo gli eventi di Crisi sulle Terre Infinite, non era riuscito a conquistare il favore dei lettori. DC aveva quindi pianificato un arco narrativo che avrebbe dovuto determinare la sopravvivenza o la morte di questo personaggio anche grazie all'ausilio dei lettori che, attraverso un sondaggio telefonico, avrebbero dovuto decidere il fato della spalla di Batman.

Impaziente di ritrovare sua madre, Jason si imbarca in una ricerca che lo porta a incrociare il percorso del Joker e del suo folle piano, che include persino una letale testata nucleare. Interferire con il Joker non è mai una decisione saggia e Jason ne paga tragicamente le conseguenze, soccombendo sotto i violenti attacchi del Principe Pagliaccio del Crimine e del suo feroce piede di porco. I lettori dell'epoca decisero quindi la morte di Jason (una morte che, come spesso accade nei fumetti, non è mai definitiva), regalandoci l'iconica immagine di Batman con il corpo esanime del giovane Robin tra le macerie.

Perché leggerlo: le conseguenze psicologiche della morte del secondo Robin avranno un impatto devastante su Batman, che per molti, molti anni rifiuterà l'idea di avere un altro Robin al suo fianco ritenendo la sua missione troppo personale e pericolosa per coinvolgere un nuovo giovane aiutante. Starlin dipinge in modo semplice e incisivo il dramma personale di Jason Todd, ancor prima di quello del suo ruolo di Robin. Nel frattempo, Jim Aparo, con il suo tratto dinamico, ci dona un'immagine iconica del Joker che si radicherà immediatamente nell'immaginario collettivo.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Una Morte in Famiglia in volume cartonato.

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Batman - Una Morte in Famiglia

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Terra di Nessuno

Il passaggio al nuovo millennio per Batman è segnato da un evento di proporzioni epiche, sia nella forma che nel contenuto: Terra di Nessuno. Si tratta della diretta conseguenza di un altro evento, Cataclisma considerato un vero e proprio prequel, in cui Gotham City venne devastata da un potente terremoto di magnitudo 7.6 sulla scala Richter. Questo cataclisma rappresentò un'opportunità senza precedenti per il sottobosco criminale di Gotham, che praticamente si divise la città in zone di influenza in cui far regnare la legge del più forte, e talvolta persino il completo caos.

Il Congresso degli Stati Uniti fu costretto a interrompere ogni collegamento con la città, inclusi i celebri ponti, e a dichiarare la legge marziale, designando il territorio come una "terra di nessuno". Mentre Bruce Wayne cercava di ripristinare l'ordine burocratico, Batman e i suoi alleati cercavano di ripristinare l’ordine guidando atti di guerriglia e riconquistando così man mano piccole zone della città fino alla “liberazione”.

Terra di Nessuno rappresentò, dal punto di vista editoriale, uno sforzo senza precedenti. Si estese dall'inizio di gennaio fino alla fine di dicembre del 1999, quasi per l'intero anno solare, coinvolgendo più di 80 albi oltre a svariati one-shot e graphic novel. Oltre alla sua suggestiva ambientazione, questa saga introdusse o riportò in auge sia nuovi che vecchi personaggi, e gettò le basi per il futuro delle pubblicazioni legate a Batman negli anni successivi.

Tra gli eventi più rilevanti, è importante menzionare l'introduzione di Cassandra Cain, che in seguito sarebbe diventata la terza Batgirl, e l'ingresso ufficiale di Harley Quinn nell'Universo DC a fumetti, dopo il suo debutto nei media animati e nel fumetto ad essi legato. Ci sarà poi la morte di Sarah Essen, moglie del Commissario Gordon, assassinata dal Joker, mentre si sviluppa la relazione tra Due-Facce e Renee Montoya, fondamentale per la futura serie di successo Gotham Central. Inoltre, la saga si conclude con l'intervento tempestivo di Lex Luthor, il quale, guadagnando il supporto dell'opinione pubblica, avrebbe poi trionfato nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti nel 2000.

Perché leggerlo: a dispetto del tentativo di sfruttare la narrativa della "morte e risurrezione dell'eroe" con la lunga saga di metà anni '90 intitolata Knightfall, Terra di Nessuno rimane uno degli eventi più emozionanti, coinvolgenti e corali nella storia editoriale del Cavaliere Oscuro. Questo evento è stato così influente da essere stato imitato e adattato in numerose altre opere, sia nel campo dei fumetti che al di fuori di esso come ad esempio nei videogiochi vedasi Batman: Arkham City o al cinema come Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno o il finale di The Batman.

Come recuperarlo: attualmente il mondo migliore per recuperare questo evento è nei volumi brossurati DC Essential editi da RW Lion. Si tratta di 7 volumi totali che è possibile recuperare nel mercato dell'usato oppure in qualche fumetteria ben rifornita di arretrati. Panini DC Italia ha iniziato la ristampa della saga con un volume Omnibus intitolato La Strada per Terra di Nessuno.

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L’albo singolo

Batman, essendo in linea generale inserito nel genere action o thriller/murder mystery, presenta una vasta produzione di storie singole e brevi, la cui qualità però è spesso altalenante. Per molto tempo i fan e i lettori hanno indicato nel periodo 1986/1999 quello più brillante per rintracciare le mie storie singole o brevi anche se negli ultimi c'è stata una rivalutazione della produzione della Silver Age caratterizzata da un tono bizzarro e psichedelico.

Tuttavia, è soprattutto nella Bronze Age, e quindi negli anni 70, che è possibile individuare alcune gemme veramente preziose, che sanno mediare tra le atmosfere più surreali degli anni 50 e 60 e la solidità degli anni 80, creando un realismo teso e coinvolgente.

Detective Comics Volume 1 #439 - Night of the Stalker!

Una delle più pregevoli storie autoconclusive del Cavaliere Oscuro è La Notte del Cacciatore! (in originale Night of the Stalker!) pubblicata originariamente su Detective Comics #439 (datata marzo 1974) firmata da Steve Englehart (già autore dell'influente arco narrativo ribattezzato Strane Apparizioni) e dal disegnatore Sal Amendola.

Alcuni rapinatori in fuga aprono il fuoco in mezzo alla gente causando la morte di una giovane coppia di sposini rendendo orfano il loro bambino. Batman osserva impotente la scena, rivivendo ciò che anni prima era stato il suo dramma personale. I criminali sono spacciati: il Cavaliere Oscuro avvia una caccia implacabile per catturarli uno per uno, senza tregua, in quello che si configura come un vero e proprio inseguimento senza respiro.

Perché leggerlo: La Notte del Cacciatore!"La Notte del Predatore" è una storia davvero straordinaria. Non solo perché richiama le origini e le primissime storie di Batman, ma anche perché è una delle rare narrazioni portate avanti dal punto di vista dei malviventi. Per la prima volta, infatti, abbiamo l'opportunità di sperimentare la paura di essere braccati da un individuo (?) vestito da pipistrello, alto quasi 2 metri, insensibile al dolore e abilissimo nel combattimento corpo a corpo. Un'altra intuizione brillante fu quella dell'editor Archie Goodwin, che decise di eliminare tutti i dialoghi di Batman. Il Cavaliere Oscuro, infatti, non pronuncia mai una parola nelle venti pagine del fumetto, lasciando ai criminali e alle didascalie il compito di delineare la trama.

Come recuperarlo: Detective Comics #439 - Night of the Stalker è stato recentemente inserito da Panini DC Italia nel volume Batman: I Racconti di Steve Englehart. Una piccola curiosità: Darwyn Cooke realizzò un reamle di questa storia inserita nel sesto numero dell' antologia Solo pubblicata da DC nel 2004.

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Batman: I Racconti di Steve Englehart.

Affiancato da artisti leggendari come Marshall Rogers, Walter Simonson, Terry Austin e Irv Novik, Steve Englehart ha mostrato una visione unica e innovativa del Cavaliere Oscuro. La struggente storia d’amore tra Bruce Wayne e Silver St. Clo...

La gemma del passato

Nella sterminata produzione a fumetti batmaniana ci sono stati alcuni team creativi che hanno lasciato una impronta indelebile non solo influenzando tono e stile delle avventure del Cavaliere Oscuro ma anche di tutta la produzione a fumetti successiva.

Batman di Neal Adams & Denny O'Neil

Da questo punto di vista, una delle impronte più profonde, senza la quale, per esempio, il lavoro di Frank Miller sarebbe stato impossibile è rappresentato dal lavoro svolto da Neal Adams ai disegni e Denny O'Neil ai testi. Si tratta di un lavoro che rifonda e ridefinisce il personaggio riportandolo alle sue radici ma con piglio moderno.

Un esempio eclatante di questo ritorno alle origini è The Original Demon Saga ovvero Batman #232, 235, 240, 242-244. In queste storie, vediamo un Batman muscolare ma agile, che ricorda un po' Bruce Lee e un po' James Bond. È coinvolto in missioni in giro per il mondo, che lo portano ad affrontare il crimine in contesti internazionali. In queste avventure, Batman incontra per la prima volta personaggi come Ra's Al Ghul e sua figlia Talia, che sono stati creati appositamente per queste storie e presto diventeranno protagonisti fissi nelle avventure del Cavaliere Oscuro.

Intanto a Gotham City si consumano storie seminali come La vendetta in cinque atti del Joker! in cui Batman insegue un Joker determinato a vendicarsi dei suoi scagnozzi che lo hanno fatto arrestare, e La notte della mietitrice! in cui compaiono addirittura rifugiati nazisti. Si tratta di storie che riportano Gotham City a essere una città oscura, minacciosa ma anche uno sfondo ricco di sfumature e imprevedibile per le avventure del Cavaliere Oscuro.

Perché leggerlo: il lavoro di Neal Adams e Denny O'Neil su Batman è un passaggio cruciale nella storia del Cavaliere Oscuro. Da un lato, il disegnatore ha costruito una nuova iconografia estremamente moderna e vibrante che, dopo gli esperimenti alla fine degli anni 60, con contributi su serie come The Brave and the Bold e Detective Comics, esplode nel nervoso e realistico plasticismo nelle storie degli anni 70. Dall'altro lato, lo scrittore, dopo il decennio precedente in cui Batman era diventato il buffo personaggio interpretato da Adam West in televisione, con altrettanta spontaneità, fa rivivere al personaggio nuovamente storie viscerali che lo riportarono alle sue radici più oscure e drammatiche.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha riproposto tutto il Batman di Neal Adams e Denny O'Neil in 3 volumi cartonati di grandi dimensioni nella collana DC Absolute. 

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Arkham Asylum

Per decenni, abbiamo visto Batman portare i suoi nemici al manicomio di Arkham per essere detenuti e curati. Ma cosa si nasconde davvero dietro questa lugubre struttura? Grant Morrison ci fornisce una risposta nel 1989 in Arkham Asylum. Questo graphic novel è diventato estremamente influente, tanto da essere rielaborato in più di un'occasione e in diversi media. 

In Arkham Asylum, Batman viene chiamato d'urgenza dal Commissario Gordon. I pazienti dell'Arkham Asylum, capeggiati dal Joker, hanno preso il controllo della struttura e tengono in ostaggio il personale. Batman si trova quindi costretto a sottostare a un folle gioco orchestrato dal Principe Pagliaccio del Crimine. Batman deve entrare da solo nell'edificio e, in un'ora, uscirne sano e salvo respingendo gli attacchi di alcuni dei più temibili "inquilini" dell'Arkham Asylum. Contemporaneamente, attraverso alcune suggestive e puntuali sequenze in analessi, riviviamo la storia del fondatore dell'Arkham Asylum, Amadeus Arkham. Questi è stato spinto a intraprendere la carriera di psichiatra a causa della malattia mentale di sua madre. 

Perché leggerlo: in contrasto con il forte realismo che dominava i fumetti di Batman alla fine degli anni 80, Grant Morrison crea un lavoro onirico e profondamente psicologico. In Arkham Asylum, Batman è costretto per la prima volta a entrare, in senso letterale, nel mondo e nella mente dei suoi villain. La follia assume un connotato che richiama le teorie di Carl Gustav Jung e con atmosfere oscure e lovecraftiane. 

L'approccio di Grant Morrison trova un perfetto riscontro nelle illustrazioni surreali e pittoriche di Dave McKean. L'artista decostruisce le figure e le pagine in una stilizzazione estrema, sfocata e primordiale. Il risultato è un lavoro unico nel suo genere, che si fonde in modo straordinario con la narrazione di Morrison, creando un'esperienza visiva e narrativa intensamente surreale.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha riproposto Arkham Asylum in un volume cartonato di grandi dimensione nella collana DC Absolute. 

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Quando il Joker rapisce lo staff dell’Arkham Asylum, l’ospedale psichiatrico dei supercriminali di Gotham, solo Batman può salvare la situazione! Una discesa nella follia, piena di simbolismi e livelli di lettura, che riscrive il mito di Ba...

La gemma del presente

Fra la fine degli anni 90 e i primi anni 2000, la produzione di storie legate a Batman si concentra principalmente su elementi di thriller, noir e mystery urbano. Tuttavia, nel 2006, questa tendenza subisce una svolta significativa con l'arrivo di Grant Morrison come autore principale sulla testata del Cavaliere Oscuro.

Batman di Grant Morrison

Il Batman concepito da Grant Morrison, un ciclo che si estenderà attraverso diverse serie fino al 2013, è principalmente una risposta a un'impellente esigenza filologica e revisionista. Questa visione è guidata da una ricerca quasi ossessiva di un sincretismo che si basa sul recupero e sulla costante reinterpretazione delle storie del passato. L'assunto di fondo è tanto semplice quanto audace: come sarebbe Batman se avesse realmente vissuto 75 anni di avventure, battaglie e casi da risolvere?

L'autore scozzese prende subito il lettore alla sprovvista rivelando che Batman ha un figlio, concepito con Talia Al Ghul. Questo evento era stato precedentemente narrato nel graphic novel Batman: Il Figlio del Demone scritto da Mike W. Barr e illustrato da Jerry Bingham, e ora viene integrato nella continuity principale. Grant Morrison costruisce un intricato puzzle narrativo che attinge ampiamente dalle storie della Silver Age, creando un contesto di lettura molto stimolante e ma non semplicissimo neanche per i lettori più navigati.

Il percorso narrativo di Grant Morrison, tutt'altro che lineare, raggiunge il suo culmine nell'arco narrativo R.I.P. In questa storia, l'organizzazione segreta conosciuta come Black Glove, che sembra dirigere il crimine organizzato di Gotham, cerca di convincere Bruce Wayne che è impazzito. Tuttavia, non hanno previsto che Batman è pronto a tutto, persino ad avere una personalità di riserva: il famigerato Batman Zur-En-Arrh.

Perché leggerlo: l'operazione sincretica di Grant Morrison è quasi perfetta, anche se non può abbracciare completamente tutti gli elementi di un affresco così ricco e che ha molte sfaccettature proprie. All'interno di questa narrazione, l'autore inserisce anche una riflessione personale che rispecchia le sue esperienze personali. I due principali antagonisti, il Dottor Hurt e successivamente Talia al Ghul, sembrano essere utilizzati per esorcizzare i traumi che Morrison ha vissuto dopo la separazione dei suoi genitori.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha riproposto tutto il Batman di Grant Morrison in 3 volumi Omnibus.

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• Continua il ciclo di storie di Batman più importante degli ultimi tent’anni! Seconda parte della raccolta in volume di uno dei capolavori mainstream dello sceneggiatore Grant Morrison! Il Cavaliere Oscuro si è sacrificato per il bene del...

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Terzo e ultimo volume dedicato al ciclo di storie che ha ridefinito il Cavaliere Oscuro per il nuovo millennio! Una delle pietre miliari del fumetto mainstream firmate da Grant Morrison! Il mondo in cui viviamo ha bisogno di nuove soluzioni...

Batman and Robin di Peter J. Tomasi & Patrick Gleason

Nella sua complessa ricostruzione sincretico-filologica, Grant Morrison non poteva esimersi da un omaggio al Batman televisivo interpretato da Adam West. Nel mezzo della sua run, l'autore scozzese lancia la serie Batman and Robin in cui Damian Wayne fa coppia con il "nuovo" Batman, ovvero Dick Grayson, che sostituisce temporaneamente Bruce Wayne, ritenuto morto dopo gli eventi di Crisi Finale. Si tratta di uno di quei passaggi necessari nella visione di Morrison ma spesso trascurati dopo aver svolto la loro funzione formale. Il suo scopo era mostrare la dinamica più giocosa del Dinamico Duo con un Robin dal temperamento "moderno" e sbarazzino, in contrasto con il Batman più classico.

Una volta esaurita la sua funzione, spetta al team creativo composto da Peter J. Tomasi e Patrick Gleason dare dignità soprattutto al personaggio di Damian Wayne, che Morrison introduce ma utilizza senza un particolare approfondimento. Tomasi e Gleason prenderanno le redini della serie e la traghetteranno poi nell'era New 52 con una run trionfale.

Prendendo spunto dalla brillante intuizione di Grant Morrison riguardo alla dinamica tra l'eroe e il suo giovane compagno, Peter J. Tomasi esplora il nuovo e inedito rapporto tra Batman, il redivivo Bruce Wayne, e Robin, suo figlio Damian. Rispetto ai precedenti Robin, il cui rapporto è di semplice "lavoro", quello con Damian è un rapporto  più intimo e profondo. L’inadeguatezza di Damian, concepito in vitro e indottrinato dalla madre e dalla Lega degli Assassini ad essere l’erede perfetto di Batman e una macchina di morte perfetta, si scontra con la rigida disciplina psicologica e morale del padre.

Perché leggerlo: la tensione fra Bruce e Damian, fra questo inedito Dinamico Duo di Batman e Robin, è inedita. Si scava nel passato dei due personaggi plasmando un quadro a volte tenero del tipico rapporto padre/figlio mentre Tomasi sgrezza il personaggio di Damian che finalmente si scrolla di dosso l’etichetta di macchietta divenendo un personaggio credibile e a tutto tondo.

I disegni di Patrick Gleason sono veramente eccezionali e lo faranno conoscere al grande pubblico. Le sue tavole sono caratterizzate da linee fluide e dinamiche, con un uso del chiaroscuro interessante e mai troppo pesante o banale nella costruzione delle scene. Gleason riesce a catturare in modo impressionante l'azione e l'emozione nei suoi disegni, contribuendo in modo significativo al successo della serie e all'evoluzione dei personaggi, tra cui il giovane Damian Wayne.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha riproposto tutto Batman and Robin di Peter J. Tomasi & Patrick Gleason in un volume Omnibus.

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Batman and Robin di Peter J. Tomasi & Patrick Gleason

In un unico volume tutte le storie di Peter Tomasi e Patrick Gleason dedicate a Batman e Robin! Il Cavaliere Oscuro si appresta a vivere una nuova serie di avventure con il pestifero Damian Wayne! Padre e un figlio in prima linea contro i c...

L’elseworld

Le caratteristiche distintive di Batman, come le origini e le sue motivazioni personali o semplicemente il suo iconico costume, lo rendono il protagonista ideale per storie Elseworld ambientate in scenari molto diversi. Queste storie possono spaziare in epoche storiche come il Medioevo, l'era dei pirati o persino il futuro. La versatilità del personaggio e la sua capacità di adattarsi a contesti e ambientazioni così diversi sono un tributo alla sua intramontabile popolarità nel mondo dei fumetti.

Anno 100

Proprio nel futuro, l'eclettico Paul Pope ambienta il suo Anno 100. Nel 2039, Gotham City è diventata uno stato distopico con un'opprimente presenza di forze di polizia, dove la privacy dei cittadini è praticamente inesistente e la società è caratterizzata da una sorveglianza costante. Tuttavia, c'è una singolare eccezione a questa realtà: Batman. 

Quando il Cavaliere Oscuro viene accusato dell'omicidio di un agente federale, Washington reagisce inviando un contingente composto dai loro migliori uomini, tra cui l'agente Tibble e il telepate Mercer, con il supporto di Jim Gordon, il nipote del famoso commissario Gordon. Batman, affiancato da Oracolo e Robin, deve provare la sua innocenza e, nel contempo, scoprire il vero colpevole dietro questo grave omicidio.

Perché leggerlo: Con il suo stile grafico inconfondibile fatto di linee melliflue e tratteggi sporchi, Paul Pope riesce a reinterpretare le radici pulp di Batman, mantenendo al contempo un tocco di fantascienza che suggerisce l'ambientazione futuristica. In questo modo, si crea un mistero all'interno del mistero: chi ha incastrato Batman, e ancor più, chi è veramente Batman? La risposta rimane elusiva, tanto che, come avviene per tutte le grandi storie, la sua influenza non poteva essere relegata ad una storia “immaginaria”. Infatti, Scott Snyder ha tratto ispirazione dalle intuizioni di Pope per il finale della sua gestione su Batman e per l'evento Dark Nights: Metal, dimostrando così l'impatto duraturo e la risonanza di questa storia nell'universo del Cavaliere Oscuro.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Anno 100 in volume cartonato all'interno della collana DC Library.

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Batman - Anno 100

Siamo nell'anno 2039, e Batman, icona di un tempo passato, è ricercato per l'omicidio di un agente federale. In un mondo distopico dove non esistono segreti, Jim Gordon, nipote del celebre commissario, comincia a investigare su un uomo che...

Gotham by Gaslight 

Batman è indubbiamente un personaggio gotico. Nel corso delle diverse epoche editoriali, questa caratteristica è stata enfatizzata in modi diversi. Tuttavia, nel 1989, questa dimensione gotica è stata spinta all'estremo con quello che molti considerano il primo vero e proprio Elseworld nella storia editoriale della DC ovvero Gotham by Gaslight scritto da Brian Augustyn e illustrato da Mike Mignola. 

Siamo nel 1889. Bruce Wayne fa ritorno a Gotham City dopo un soggiorno a Vienna, dove ha studiato sotto la guida del Dottor Sigmund Freud per cercare aiuto per affrontare gli incubi legati alla tragica morte dei suoi genitori. Tuttavia, al suo rientro, trova la città immersa in uno stato di degrado, con il commissario Gordon impotente di fronte al crescente crimine. 

Bruce Wayne decide quindi di mettere in gioco le sue capacità e la sua ricchezza per combattere il male e ripulire le strade di Gotham. Inizia così a pattugliare la città come un vigilante mascherato, guadagnandosi il soprannome di Batman. Ma non si tratta di affrontare solo criminali comuni. Le strade della città sono funestate da una serie di omicidi, tutti di donne, che gettano una sinistra ombra su Gotham. Il modus operandi del killer ricorda inquietantemente quello di altri omicidi avvenuti a Londra solo pochi mesi prima e che erano stati attribuiti al misterioso Jack lo Squartatore. Che l'efferato serial killer sia arrivato nel Nuovo Mondo?

Perché leggerlo: il punto di forza di Gotham by Gaslight è quello di riuscire a racchiudere in poche pagine, poco più di 60, atmosfere vittoriane e gotiche con elementi tipici di un mystery e un tocco di meta-letteratura. Quest'ultimo aspetto anticipa di qualche anno il successo di molti autori, come nel caso del filone simil-ucronico e meta-letterario della produzione franco-belga o nei lavori di Alan Moore nella sua fase "matura," che ha dato vita a opere come La Lega degli Straordinari Gentleman e quelle a venire.

Tutto questo è innegabilmente impreziosito dalle matite di Mike Mignola, che padroneggia perfettamente le atmosfere cupe e gotiche. Nel suo lavoro, il nero diventa una materia primaria da plasmare, dando vita a figure stilizzate ma dinamiche e a inquadrature suggestive e di grande impatto. 

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Gotham by Gaslight in volume cartonato di grande formato per esaltare i disegni di Mike Mignola.

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Batman - Gotham by Gaslight

Gotham by Gaslight, l'Elseworld di Mike Mignola, in una nuova edizione. Calato in una suggestiva Gotham City vittoriana, Batman sarà costretto a mettere in campo tutte le sue risorse. Il suo avversario è il killer più pericoloso di sempre…...

Il volume per iniziare a leggere Batman

Grazie alle svariate interazioni che ha avuto sia nel cinema che in televisione, ma anche nel campo dell'animazione e e dei videogiochi, Batman forse è uno dei personaggi che offre più facilmente una serie di "starting point" capaci di attirare diversi tipi di pubblico. A questa regola sfugge neanche il mondo del fumetto. 

Hush

Nel novero di queste storie ideali per iniziare a leggere i fumetti di Batman, ne spicca una in particolare che ha esercitato un'influenza duratura su un'intera generazione di lettori ed è ancora oggi in grado, grazie a un magnetismo inspiegabile, di affascinare i nuovi appassionati. Si tratta di Hush, saga pubblicata in 12 numeri nel 2002 originariamente su Batman #608-619, firmata da Jeph Loeb e dalla superstar Jim Lee ai disegni.

Qualcuno sta tramando per scatenare i criminali di Gotham contro il Cavaliere Oscuro. Batman è quindi costretto a richiedere l'aiuto di tutti i suoi alleati, ma anche di qualche insospettatibile nemico come Catwoman, per sbrogliare una intricata matassa fatta di crimini apparentemente non correlati fra loro e cospirazioni. Il tutto sembra inoltre puntare alla morte di Jason Todd, il secondo Robin, e poi, addirittura, fino alla sua infanzia, da cui emergerà un inaspettato personaggio.

Perché leggerlo: Hush non è una storia perfetta, anzi. Si dice che il finale sia stato soggetto a forti imposizioni editoriali che portarono anche a correzioni che trovarono spazio in albi successivi alla saga. Tuttavia, grazie al suo taglio cinematografico e spettacolare, al suo intreccio complesso ma non eccessivamente intricato e al suo ricco cast di personaggi, esercita un fascino particolare su qualsiasi lettore offrendo un mix riuscito di azione, investigazione e riferimenti al passato del Cavaliere Oscuro che non possono che incuriosire il lettore. Contribuiscono a questo fascino sicuramente anche i disegni stellari di Jim Lee, che qui sembra essere giunto alla piena maturità artistica, 

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Hush in volume cartonato all'interno della collana DC Library.

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Batman - Hush

Un volume che raccoglie per intero la leggendaria saga firmata da Jeph Loeb e Jim Lee. Batman affronta una delle sue più iconiche nemesi moderne: il misterioso Hush. Nelle strade di Gotham City, intanto, si affrontano gli amici e i nemici d...

La fine

Nel corso della sua lunga storia editoriale, emergono chiaramente indizi sull'immortalità di Batman. Non nel senso letterale del termine, ma in senso figurato: il suo mantello viene infatti passato direttamente o indirettamente a numerosi e preziosi alleati, con Robin in prima fila.

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

Tuttavia, c'è un racconto che narra una possibile fine di Batman, ed è forse il racconto più celebre all'interno della sua vasta produzione editoriale. Stiamo parlando de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller.

Siamo nel 1986. Nel pieno del revisionismo del genere supereroistico, Frank Miller decide di offrire la sua personale interpretazione di questa corrente, piegando le istanze psicologiche britanniche (come quelle di Alan Moore, Jamie Delano e Grant Morrison) in una riflessione sociopolitica molto abrasiva. Sarà una strada che verrà percorsa da pochissimi altri autori come Howard Chaykin, alcuni rappresentanti nell'ambito della produzione underground, e in seguito Warren Ellis.

In un imprecisato futuro dai connotati spiccatamente ottantiani, Bruce Wayne è un uomo di mezza età che ha abbandonato il suo alter ego di Batman. Tuttavia, quando Gotham City si trova nuovamente sull'orlo del caos a causa dell'escalation della criminalità causata dalla gang dei Mutanti, Batman decide di fare il suo ritorno per ripristinare l'ordine. Nel frattempo, mentre i suoi vecchi nemici, come Due Facce e Joker, vengono riabilitati con troppa facilità, si sviluppa una crisi internazionale sull'isola di Corto Maltese tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica: Superman riesce a impedire la detonazione di un missile nucleare, ma l'evento genera un impulso elettromagnetico che getta Gotham in un pericoloso blackout. È l'inizio dello scontro epico tra Batman e Superman, due figure con visioni del mondo profondamente contrastanti. Tuttavia, come accennato in precedenza, Batman sembra essere immortale...

L'idea del vigilantismo fuorilegge, la conflittualità tra Batman e Superman, la tragica riabilitazione dei cattivi, e il contesto della crisi missilistica sono tutti elementi che conducono ad un nichilismo attivo che viene immediatamente stabilito già dalla prima pagina di questa opera straordinaria.

Miller critica l'incapacità di trovare punti di riferimento al di là delle istituzioni tradizionali, che sono ormai prive di significato, come evidenziato nel personaggio di Superman, raffigurato come un "soldato". Interessante, e successivamente ripreso da moltissimi altrei autori, la necessità di andare oltre il costante flusso di informazioni caotiche e spesso fuorvianti provenienti dai media, così come di superare una moralità che si basa su un perbenismo, un buonismo e un permissivismo privi di significato. 

Bruce Wayne decide di tornare a essere Batman come risposta a questa profonda confusione, ponendosi come un agente di una moralità autentica, definita e deflagrante. Si tratta di una riflessione che pervade tutta l’opera e  qualcuno ha definito di stampo destrorso e reazionario. Probabile. Ma talmente destrorsa da fare un giro completo e rientrare da sinistra tanto quanto le opere di John Milius, Sam Peckinpah e più tardi Clint Eastwood.

Tutto ciò si riflette in modo evidente anche nel comparto grafico dell'opera, sia nella composizione delle tavole che nel tratto. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’inserto diventa tecnica fondamentale per rappresentare la modernità fatta di mille voci tutte contrastanti. Inoltre, l'orizzontalità delle tavole amplifica la prospettiva narrativa dilatandone i tempi all'interno di quella che verrà in seguito definita come "gabbia di sospensione".

Per quanto riguarda il tratto, emergono i primi segnali della sintesi che diventerà una caratteristica distintiva nella maturità artistica di Miller. La contrapposizione tra spazi pieni e vuoti, tipica del bianco e nero, viene reinterpretata in modo innovativo grazie all'uso di chine spesse e invadenti delle chine e a una colorazione estremamente cupa curate rispettivamente da Klaus Janson e Lynn Varley.

Perché leggerlo: ucronico, distopico, brutale, realistico. Il Ritorno del Cavaliere Oscuro rappresenta uno dei più grandi capolavori del fumetto mondiale. Non è soltanto un racconto che reinventa la classica parabola del ritorno dell'eroe, prendendo ispirazione sia dall'epica classica che dalla letteratura giapponese, che ha sempre profondamente influenzato Miller. Ma è soprattutto una rielaborazione organica di questo tema all'interno di un contesto di critica sociale e politica intenso e feroce.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Il Ritorno del Cavaliere Oscuro in volume cartonato all'interno della collana DC Library.

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Batman - Il ritorno del cavaliere oscuro

Batman - Il ritorno del cavaliere oscuro edito da Panini Comics in edizione cartonata.

Il villain

Senza dubbio, la galleria dei nemici di Batman costituisce una delle più eclettiche nell'intera storia della letteratura mondiale. Spazia da antagonisti mostruosi a geniali strateghi, da terroristi a maestri manipolatori, abbracciando persino entità soprannaturali e personaggi dall'animo tormentato. Tutte queste sfumature trovano incarnazione in un unico individuo: Joker, la nemesi per antonomasia del Cavaliere Oscuro.

The Killing Joke

Joker venne creato da Bill Finger, Bob Kane e Jerry Robinson modellato sulle fattezze dell'attore Conrad Veidt, celebre per aver dato vita al grottesco personaggio di Gwynplaine nel film L’uomo che Ride. Debuttò su Batman #1 (data di copertina aprile 1940) ma ancora oggi le sue origini rimangono misteriose. I tentativi di svelare il suo vero nome e le sue vere origini hanno subito diverse interpretazioni sia nel mondo dei fumetti che su schermo, sia al cinema che in televisione.

Tuttavia, una storia primeggia su tutte, considerata dai fan non soltanto la fonte più credibile riguardo l'origine del Principe Pagliaccio del Crimine, ma anche quella che è riuscita a catturare appieno la macabra connessione tra l'eroe e la sua nemesi. Si tratta di The Killing Joke, pubblicata per la prima volta nel 1988, scritta da Alan Moore e disegnata da Brian Bolland.

L'ennesima evasione dall'Arkham Asylum offre al Joker l'opportunità di dimostrare una delle sue teorie folli: secondo lui, tutti possono diventare come lui, basta solo una giornata sfortunata. Nella contorta psicologia del Principe Pagliaccio del Crimine, questo si traduce nel rapire e seviziare il Commissario Gordon e nell'aggressione brutale a sua figlia Barbara che, colpita da un colpo di pistola, rimarrà paralizzata. Mentre Batman si lancia in una corsa contro il tempo per salvare il prezioso alleato dalle grinfie del suo acerrimo nemico, viviamo attraverso una sequenza lisergica di flashback le tragiche origini del Joker. Da un semplice comico fallito a criminale per necessità fino a folle freak.

In tutto questo un incontro con Batman sarà fatale con la famigerata caduta nella vasca piena di sostanze chimiche che provocherà non solo la sua trasformazione fisica, i capelli verdi e la pelle bianca, ma soprattutto farà emergere la sua sadica personalità. Il culmine della sfida tra Batman e Joker, però, si discosta dalla consueta dinamica: il Cavaliere Oscuro, in un atto senza precedenti, offre la sua mano all'arcinemico, proponendogli aiuto. Tuttavia, il Joker gentilmente declina, affermando che è ormai troppo tardi, e in cambio offre una barzelletta... in un contesto già agghiacciante, sia Batman che il Joker scoppiano a ridere.

Perché leggerlo: Batman Joker rappresentano davvero due lati della stessa medaglia? Questo assunto è sicuramente centrale in The Killing Joke, dove si riflette intensamente sulla sottile linea che separa la follia dalla razionalità. L'opera suscitò un tale interesse da diventare immediatamente parte della continuity narrativa, nonostante fosse stata concepita come una storia autonoma. Questa storia ha avuto profonde e durature conseguenze nel canone narrativo di Batman, influenzando anche le incarnazioni successive del personaggio in altri media, come al cinema, basti pensare alle versioni presentate in Batman (1989) di Tim Burton e ne Il Cavaliere Oscuro.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha recentemente riproposto questa seminale storia in versione Absolute con cofanetto contenente il fumetto in due versioni: con la colorazione originale e in versione "remastered", firmata dallo stesso Brian Bolland, in cui è presente anche la sceneggiatura originale di Alan Moore.

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The Killing Joke

Una delle storie cult del mito di Batman

Immagine di copertina tratta da Batman - Il Cavaliere Oscuro Detective Volume 2.

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