Great Trailers: l'avvincente manga post-apocalittico di Toshokan

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Autore: Manuel Enrico ,

Nel ricco panorama di offerte manga si stanno muovendo anche nuove realtà editoriali, che si stanno presentando ai lettori con delle proposte interessanti, capaci di stuzzicare la curiosità degli appassionati con nuove suggestioni. Una condizione particolarmente favorevole alla nascita di nuove etichette, come Toshokan, emanazione di IF Edizioni, che si propone di presentare al pubblico italiano non solo manga, ma una selezione di pubblicazioni a tutto tondo per dare una visione più ampia della ricca e spesso ignorata produzione asiatica. Figlia di questa intenzione è la pubblicazione di Great Trailers.

Nel ricco avvio di Toshokan, Great Trailers riveste il ruolo di richiamo per i lettori di sci-fi a fumetti nipponica. Basta sfogliare rapidamente il primo volume per respirare una certa familiarità con i grandi maestri del genere, venendo immediatamente rapiti da un’atmosfera post-apocalittica tradizionale nell’impianto visivo, ma con una forte personalità narrativa.

La storia di Great Trailers

Anno 2045. Sono passati nove anni da quando una devastante catastrofe ha ridotto la Terra a una landa desolata, in cui l’umanità sopravvissuta deve cercare di rimanere in vita sfruttando le poche risorse rimaste e sviluppando una nuova società basata sul recupero e il riciclo di quanto rimasto dall’era pre-apocalittica.

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L’istituto Yao è una di queste forze motrici della rinascita dell’umanità. Guidato dall’anziano Ishino, bonariamente ribattezzato Capo, l’istituto è in realtà una comune di tecnici e scienziati che, dopo avere creato una piccola comunità di sopravvissuti, cerca di recuperare tecnologie scavando tra le macerie del Giappone.

Parte di questo gruppo di tecno-archeologi è Naoki, giovane che collabora con l’istituto come guardia del corpo, grazie alla sua capacità di mutare il proprio corpo assumendo diverse forme, sempre legate al mondo animale. Un potere misterioso, che Nao controlla grazie al supporto di Rena Rena, una IA che assume spesso il ruolo di coscienza per il ragazzo.

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In mezzo alle rovine in cui l’Istituto effettua le proprie ricerche, i pericoli sono ovunque, specialmente quanto entrano in scena i terribili Salvage Worm, giganteschi vermi meccanici utilizzati dall’organizzazione Orso Rosso come strumento di violenta acquisizione di tecnologie e ricchezze.

Durante una di queste missioni di salvataggio, Naoki e il suo gruppo si ritrovano coinvolti in uno scontro con gli sgherri di Orso Rosso, salvando una misteriosa ragazza, Hinako. Mentre tutti cercando di scoprire qualcosa sulla nuova arrivato, Nao rimane stupito nel riconoscere nel volto di Hinako quello di una donna che da diverso tempo invade i suoi sogni, una vera ossessione che sembra ora divenuta realtà.

Un incontro scritto nel destino, ma che porta con sé non poche incognite legate all’identità di Hinako. L’arrivo della ragazza, infatti, è seguito da quello di forze marziane guidate dalla dottoressa Chloe, che a capo di una squadra di militari dotati di potenti armature note come Corvi, ha una sola missione: recuperare Hinako per preservane i segreti.

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Improvvisamente, Naoki e l’Istituto sono catapultati in uno scontro di potere che vedere in Hinako il proprio fulcro.

Perché leggere Great Trailers

Great Trailers, sin dalle prime battute, tradisce una natura concettuale tradizionale, in cui il mondo post-apocalittico è teatro di una vicenda fortemente dinamica e animata da uno scontro tra diverse fazioni. Chiariamo subito un punto: l’opera di Akira Miyagawa, pur avendo questa matrice classica, non va assolutamente considerata come una mera copia di altri manga più blasonati.

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Miyagawa non è un esordiente, ma ha già alle spalle diversi titoli, sempre di stampo sci-fi, tra cui Appleseed XIII, miniserie ambienta nell’universo narrativo creato da Masamune Shirow, noto anche come autore di Ghost in the Shell. Questo suo passato artistico lo ha portato a sviluppare uno stile visivo che risente delle influenze di autori come Otomo (Akira) e dello stesso Shirow, dando vita a una cifra stilistica che sintetizza le visioni precedenti in una grammatica visiva ricca e avvolgente.

Una crasi tra ispirazione e visione personale che porta alla creazione di un Giappone post-apocalittico iper-dettagliato e incredibilmente vitale. Le gigantesche strutte dell’era pre-apocalisse sono ora torreggianti rovine che creano un dedalo di fatiscente pericolosità in cui si muovono le enclavi di sopravvissuti, in cerca di preziosa tecnologia. Miyagawa sfrutta al meglio questa sinergia tra ambiente e personaggi per dare vita a situazioni intense e scontri in cui l’urbanistica diventa parte attive delle battaglie, con esplosioni e crolli spettacolari.

Merito di un’ottima padronanza della gabbia, in cui il mangaka si muove con sicurezza, orchestrando rapidi cambi di impostazione al fine di trovare le migliori soluzioni per esprimere la piena dinamicità della storia. L’orizzontalità diventa frequente, senza assumente l’invadenza di un eccesso di splash page, ma giocando al meglio con gli spazi dell’ambientazione per concentrare il movimento, adattandosi non solo alla vivacità degli scontri, ma anche rispettando la spettacolarità della vicenda.

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La trama di Great Trailers, infatti, ha una forte dinamicità, che amalgama al meglio ironia, situazioni divertenti ben costruite con dialoghi credibili e mai fuori tono (d’obbligo riconoscere l’ottimo lavoro in fase di adattamento di Roberto Pesci), che sanno lasciare il giusto spazio alla valorizzazione emotiva dei personaggi. Nonostante l’iper-cinetica vicenda, infatti, i protagonisti della storia hanno modo di far emergere lentamente i propri segreti, evitando spiegoni o deus ex machina narrativi, ma lasciando che la trama si dipani con giusto ritmo.  

Una costruzione emotiva che Miyagawa struttura non solo puntando alla spettacolarità della scene, ma lavorando di fino sull’espressività dei personaggi. Dai sorrisi smaglianti del Capo e dei suoi ragazzi alle facce pensierose e turbate di Naoki e Hinako, non disdegnando di spingere i propri personaggi verso un overacting emotivo che strappa sorrisi al lettore alleggerendo con intelligenza situazioni altrimenti troppo grevi.

Il lettore viene conquistato da questa sinergia tra visivo e narrativo, tra immagine e storia. Innegabile che gran parte del fascino di Great Trailers spetti al mecha design di Miyagawa, che fa proprie le lezioni dei maestri precedenti per creare una serie di ingegnosi mech, ispirati al mondo animale. Dalla tartaruga meccanica usata dall’Isituto allo stupendo Kamui di Hinako, il mangaka mostra di avere una raffinata sensibilità in fase di ideazione dei mecha e di tutto ciò che è tecnologico, come dimostrano le tavole in cui dominano le armature potenziate, ritratte con un’impressionante dovizia di particolari e conferendo loro una mobilità che concilia potenza e movimenti meccanici compatibili con la loro natura.

Come leggere Great Trailers

Toshokan pubblica Great Trailers in volumi che preservano il senso di lettura originale. Ad attirare lo sguardo sono le stupende copertine di Miyagawa, assorbite nella grafica di Uchigawadesign, preservata anche nell’edizione italiana.

Great Trailers viene presento con una sovra copertina lucida, che, sfilato il volume, mostra l’immagine originale priva di grafiche e scritte, rendendola pienamente esplorabile dall’occhio del lettore. Una scelta interessante, che si accompagna alla presenza alla fine dei volumi a un risicato comparto di extra che mostra i lavori preparatori del mangaka, dando ancora più valore alla caratterizzazione spettacolare di questa storia post-apocalittica.

Great Trailers - Volume 1

Naoki collabora con l'istituto di ricerca Yao, impegnato negli scavi per il recupero della tecnologia necessaria alla ricostruzione del Giappone. Da qualche tempo è tormentato da un sogno ricorrente, nel quale qualcuno gli ripete continuamente di mettere la propria forza al servizio di Hinako.

Un giorno, mentre sta rientrando dopo aver salvato membri dell'Istituto Yao da un attacco di Orso Rosso (organizzazione che preda tecnologia), la solita voce gli rimbomba nel cervello: "Hinako si trova in pericolo, aiutala". Nonostante non capisca da dove provenga il messaggio, Naoki si lascia guidare verso il Ponte della Gru. 

In quel luogo si imbatte nella giovane Hinako, sul punto di essere catturata da Orso Rosso. 

Great Trailers - Volume 2

Hinako, la salvatrice nata su Marte e considerata la speranza del genere umano, è inseguita sia dalla Elisium, una potenza marziana, sia da Orso Rosso, un'organizzazione continentale assetata di patrimoni tecnologici. L'intervento dell'Istituto di ricerca Yao e di Naoki con le sue conversioni mutaforma sono provvidenziali per salvare Hinako, che viene condotta a Nuova Umeda, la basa della Yao, dove i nostri possono recuperare le forze e allestire la controffensiva.

Ma la Elisium, ferma nel voler recuperare Hinako, li raggiunge con truppe da combattimento. A loro si aggiunge anche un pattuglia di Orso Rosso, i cui membri sono determinati a distruggere Nuova Umeda, per riscattarsi dalle sconfitte subite

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