Anni '30. La Grande Depressione. La carriera che subisce un'improvvisa frenata. Quell'ingaggio insperato, agli occhi dell'eterea Ann Darrow, rappresenta l'occasione da non farsi sfuggire. Non può sapere che in realtà il viscido Carl Denham ha ben altre mire che girare un lungometraggio esotico. Il regista intende esplorare l'ignoto, avventurarsi lì dove gli altri non hanno mai osato avvicinarsi, nel disperato tentativo di rilanciare il proprio nome in ambito artistico.
L'Isola del Teschio come luogo avvolto in una leggenda senza tempo, pervaso da un'atmosfera di morte e che nasconde insidie inimmaginabili, celando l'ottava meraviglia del mondo.
Il remake del 2005 di King Kong è finora il più pirotecnico di tutti, che si serve della tecnologia - da record gli effetti visivi - per omaggiare il passato (il film originale del 1933), in un tripudio di azione e romanticismo.
Inseguito negli anni da Peter Jackson, il remake del Re delle Scimmie ha visto la luce solo dopo la trilogia de Il Signore degli Anelli firmata dal regista neozelandese. Un blockbuster epico, corale, con un villain mostruosamente umano - l'ambizioso cineasta di Jack Black - e la principessa da salvare, rigorosamente bionda, impersonata da Naomi Watts. Nel mezzo, un nutrito gruppo di comprimari e il rivale in amore di Kong, lo sceneggiatore Jack Driscoll di Adrien Brody.
L'avventura, nel King Kong del 2005, è totale, immersiva, a cominciare da un movimentato viaggio nel Pacifico a bordo del cargo SS Venture e via via passando per nativi ostili, bestie feroci, animali preistorici e insetti giganteschi. Tutte specie che vedono nell'uomo una minaccia o solo una delle tante prede facili.
La pellicola di Jackson è divisa in tre atti, con una centrale molto corposa ambientata sull'Isola dei misteri e un finale newyorchese, in cui è lo skyline della metropoli statunitense a prendersi la scena.
Ho raccolto 15 curiosità su King Kong. Scopriamole!
- Ci sono voluti diciotto mesi (!) per realizzare la versione CGI dell'Empire State Building. Ce ne vollero di meno per costruire il vero grattacielo (quattordici mesi).
- Andy Serkis aveva 132 sensori collegati al suo viso durante le riprese, in modo da catturare ogni sua espressione facciale e trasferirla poi sul muso digitale di Kong.
- Il tirannosauro (in realtà Vastosaurus Rex, o V-Rex) nel film ha gli arti superiori che terminano con tre dita, un omaggio al King Kong originale del '33.
- Jack Black ha indossato una parrucca nel film per volere di Peter Jackson, non soddisfatto del taglio dell'attore.
- Peter Jackson è stato pagato venti milioni di dollari per dirigere questo film. Si tratta del più alto stipendio mai pagato ad un regista fino al 2005. Christopher Nolan ha ricevuto lo stesso compenso per la regia di Dunkirk.
- Come favore personale a Peter Jackson, il collega e amico Bryan Singer, che ai tempi era in Australia per le riprese di Superman Returns, ha trascorso due giorni sul set di King Kong. Il regista de I soliti sospetti ha diretto la sequenza di lotta tra King Kong e i V-Rex. Ha ottenuto un ringraziamento speciale nei titoli di coda del film.
- I cartelloni pubblicitari di Times Square sono gli stessi del King Kong originale (1933).
- Alla fine dei titoli di coda, il film è dedicato a "Gli esploratori originali di Skull Island ...". I nomi che compaiono sono quelli degli attori e delle attrici che hanno interpretato i ruoli principali nell'originale del 1933.
- La città di New York degli anni '30 resa digitalmente è così dettagliata che presenta ben novantamila edifici.
- Oltre a studiare i gorilla selvatici in Ruanda, al fine di essere in grado di imitare i loro movimenti e comportamenti, Andy Serkis ha anche sviluppato una stretta amicizia con un gorilla femmina di nome Zaire in uno zoo nei dintorni di Londra.
- Natalie Portman fu scritturata inizialmente per il ruolo di Ann Darrow, ma venne giudicata troppo giovane per la parte. La pellicola, in origine, sarebbe dovuta uscire nel 1998, e a quel tempo la prima scelta era Kate Winslet, reduce dal successo di Titanic. Il progetto venne poi accantonato in seguito all'uscita di Godzilla.
- (A circa ventisette minuti nel film) Jimmy, impersonato da Jamie Bell, è visto leggere "Heart of Darkness" di Joseph Conrad, il romanzo che ha ispirato Francis Ford Coppola nella realizzazione di Apocalypse Now.
- Dopo aver cercato a lungo in tutto il mondo la nave giusta per la SS Venture, Peter Jackson scovò e acquistò la Manuia (ribatezzata poi The Venture II), nell'isola di Tonga, nel Pacifico meridionale. Diverse modifiche furono apportate all'imbarcazione per renderla più simile a un mercantile degli anni '30. La troupe cinematografica fu costretta ad abbandonare la barca durante le riprese nel marzo 2005 a causa di una falla.
- Peter Jackson voleva che Robert De Niro o George Clooney interpretassero il ruolo di Carl Denham. Sir Ian McKellen, invece, rifiutò il ruolo perché impegnato a teatro a Londra.
- Il nome della nave "SS Venture" è lo stesso di quello del cargo de Il mondo perduto - Jurassic Park (1997), utilizzato per trasportare il T-Rex da Isla Sorna a San Diego.
Immagine di copertina di questo articolo tratta dal film King Kong. Crediti: Universal Pictures, WingNut Films
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