Mad Max: Fury Road ha influenzato Parasite e ha avuto un forte impatto sulla vita di Bong Joon-ho

Un anno dopo il trionfo agli Oscar, il regista coreano di Parasite rivela la forte influenza che il film di George Miller Mad Max: Fury Road ha avuto sulla sua vita e sul suo film più celebre.

Autore: Elisa Giudici ,

Nell'estate del 2015 tutto il mondo cinematografico è rimasto sorpreso, folgorato e rapito da Mad Max: Fury Road. All'uscita dalla sala cinematografica l'impressione netta era quella di aver visto un capolavoro, destinando a diventare un classico del suo genere. Tra gli spettatori che ne sono rimasti rapiti c'è anche un certo Bong Joon-ho, il regista coreano e che qualche anno più tardi avrebbe messo a segno una storica vittoria agli Oscar 2020 con il suo Parasite.

Tanto si è parlato della sua commedia nera che vira nel thriller, vincitrice della Palma d'Oro a Cannes, osannata dalla critica e dal pubblico. Grazie al commento audio del regista sull'edizione Criterion Collection del film (riassunta da Indiewire), è emerso un dettaglio inaspettato: la forte influenza diretta che il film action di George Miller ha avuto sul lavoro del regista di Memorie di un assassino e Snowpiercer.

Parasite è stato influenzato da Fury Road

Non è la prima volta che il regista coreano dichiara pubblicamente di apprezzare, anzi, adorare il film di George Miller. Già in passato ha raccontato di essersi letteralmente commosso durante la prima visione in sala dell'action distopico del collega australiano. Per Bong Joon-ho la visione di Mad Max: Fury Road è stata catartica. Mentre i veicoli venivano spazzati via nella tempesta di sabbia - ha rivelato il cineasta coreano - sentivo il mio spirito che s'innalzava sempre più e le lacrime hanno cominciato a scorrermi sul viso. 

Un grande film realizzato da un collega però non diventa necessariamente un'influenza diretta per un altro regista al lavoro su una pellicola di genere molto differente. Tuttavia Fury Road ha avuto un peso determinate nel come Parasite è stato raccontato e girato dal suo ideatore. Bong Joon-ho ha spiegato di aver preso ispirazione dall'action per creare il crescendo di ritmo che ha reso la sua pellicola premio Oscar così appassionante. 

Noto per costruire con grande precisione le sue inquadrature attraverso l'uso di storyboard, il regista di Parasite ha curato il crescendo narrativo del proprio film affinché il movimento fosse continuo, lasciando che l'azione dei personaggi introducesse le informazioni necessarie allo spettatore per capire la storia. Esattamente come succede in Fury Road: 

Le informazioni di contesto di Fury Road vengono mostrate allo spettatore in maniera molto naturale. La cinepresa si muove senza pause, la narrazione viene spiegata attraverso l'azione stessa. È stato molto d'ispirazione per me.

A prima vista un action spettacolare dal contesto distopico e una commedia nera ambientata in una Seoul contemporanea e classista hanno davvero poco comune, eccezion fatta per il loro caustico commento ai sistemi di potere che vessano i più deboli della società, anche quando tentano di ribellarsi. A ben vedere però entrambi i film sono stati descritti come dinamici, capaci di lasciare lo spettatore senza respiro, non dandogli un attimo di tregua. 

Chissà che il prequel di Fury Road in arrivo, con protagonisti la regina degli scacchi Anya Taylor-Joy e il Dio del Tuono Chris Hemsworth, darà ulteriore ispirazione al regista di Parasite. Nel frattempo, Bong Joon-ho ha già dichiarato che si prenderà una pausa prima di mettersi al lavoro sul suo prossimo progetto. 

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