Natale si avvicina e il mese di dicembre segna di fatto il periodo in cui si cominciano i rewatch di film a tema, di quei classici che hanno segnato la nostra infanzia ma anche la prima visione dei nuovi film di Natale che vengono proposti ogni anno in questa stagione. Ma quali sono i migliori film di Natale di tutti i tempi? Non parliamo semplicemente di quei film ambientati a Natale, in cui le festività natalizie sono centrali, ma ci riferiamo a opere cinematografiche che hanno una qualità a tutto tondo, che a prescindere dal tema hanno lasciato un segno nella storia del cinema.
Si tratta di film straordinari, sia piccoli che di grande impatto, che hanno saputo affascinare il pubblico, ottenere il plauso della critica e vincere premi, offrendo un'elevata qualità artistica o affrontando temi scomodi.
Per questo motivo questi film si sono guadagnati l’appellativo di “migliori film di Natale di sempre”, ecco la nostra classifica di 10 di questi film.
La vita è meravigliosa (1946)
George Bailey è un uomo onesto ma sfortunato che nel corso della sua vita ha rinunciato a tutti i sogni per aiutare il prossimo. La sera della vigilia di Natale del 1945 vuol togliersi la vita, la ditta per cui lavora sta per fallire e lui sembra non avere più prospettive. Proprio quando tutto sta per finire gli appare, nelle vesti di un simpatico vecchietto, il suo angelo custode, seppure di seconda classe che deve guadagnarsi le ali con una buona azione e così interviene e gli mostra come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato, dando a George motivo di comprendere come, attraverso la sua stessa esistenza al mondo, stia contribuendo a renderlo un posto migliore.
Perché il film rientra nella lista dei migliori? Il motivo è molto semplice, si tratta di una pietra miliare, non solo del periodo in generale, ma di tutta la storia del cinema. Il film è sicuramente il più rappresentativo del regista Frank Capra, il più rappresentativo del New Deal, che voleva risollevare l’umore del pubblico dopo la Seconda Guerra Mondiale rilanciando l'ottimismo, la fiducia e i valori fondamentali come il matrimonio, la famiglia, il lavoro, la virtù, la vita sociale collettiva. La vita è meravigliosa racchiude tutti questi elementi ed è senz’altro tra i film più dolci, positivi e ottimisti nella storia del cinema.
Il film usciva il 21 dicembre del 1946 e si è molto presto guadagnato un posto fisso nel palinsesto televisivo natalizio internazionale. La vita è meravigliosa rappresentò una svolta anche per il suo protagonista, James Stewart che in seguito sarebbe diventato famoso anche grazie a Hitchcock, ma che all’epoca era reduce dalla guerra. Probabilmente quella di La vita è meravigliosa è stata una delle sue interpretazioni migliori. Nel corso degli anni il film è diventato uno dei classici più trasmessi, di quelli che facendo zapping in Tv ci soffermiamo volentieri a guardare. Eppure il film appena uscito fu un vero flop e recuperò l’interesse del pubblico solo negli anni ’70 quando per via di un errore dell’ufficio del copyright della produzione non furono rinnovati i diritti del film che dunque fu passato da diverse emittenti televisive vivendo di fatto una rinascita e passando alla storia.
Miracolo nella 34esima strada (1994)
Kris Kringle è un simpatico e affabile signore anziano che viene assunto in un grande centro commerciale per interpretare Babbo Natale e intrattenere i bambini. Barba bianca e sguardo buono, sembra il figurante perfetto. La piccola Susan ne rimane folgorata, soprattutto quando capisce che Kris è davvero Babbo Natale. Sarà più complesso invece convincere la sua indaffaratissima e disillusa mamma.
Miracolo nella 34esima strada è il remake (più popolare dell’originale) della versione del 1947 diretta da George Seaton. La versione degli anni Novanta vide la regia di Les Mayfield e vedeva come protagonisti Richard Attenborough (Il signor Ammond di Jurassic Park) nei panni di Kris Kringle e Mara Wilson nei panni di Susan. La bambina nel 1993 aveva già interpretato la figlia di Robin Williams in Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre e nel 1996 avrebbe interpretato l’iconico ruolo di Matilda sei mitica.
Perché è tra i migliori? In Italia questo film, parliamo del remake, ha avuto un grandissimo successo e, infatti è stato riproposto in televisione per anni durante il periodo natalizio. Oggi fa parte del catalogo fisso di Disney + e potete facilmente recuperarlo. L’aspetto divertente del film sta nel fatto che il vero Babbo Natale si scontra con lo scetticismo degli adulti e con il marketing natalizio aggressivo. Anche in questo caso a rendere il film unico è il cast, oltre alla bambina prodigio (Mara Wilson), la presenza di Richard Attenborough uno dei migliori babbi natale di sempre, arricchisce il film. La sceneggiatura e la regia sono perfettamente equilibrate per quella che è a tutti gli effetti una delle fiabe di Natale più belle di tutti i tempi, anche per i più scettici.
Il Grinch (2000)
Cindy Lou è una bambina residente nel villaggio di Chinonso che, con l'avvicinarsi delle celebrazioni natalizie, persuade il sindaco del luogo a invitare il Grinch, una creatura burbera e malvagia che vive circondata da oggetti recuperati dalla discarica.
Perché è il migliore? Innanzitutto perché il Grinch è interpretato da Jim Carrey la cui intepretazione del personaggio fu molto apprezzata dalla critica. Il secondo motivo è che il regista del film è Ron Howard regista, fra i tanti, di Apollo 13, A Beautiful Mind, Il codice da Vinci.
Il Grinch è inoltre una valida alternativa ai classici film natalizi perché ha come protagonista un anti – eroe, un cattivo quasi che ha il deliberato scopo di rubare il Natale. La storia è tratta dal libro per bambini di Il Grinch del Dr. Seuss da cui fu tratto nel 1966 il film d’animazione: Come il Grinch rubò il Natale (Dr. Seuss' How the Grinch Stole Christmas!), distribuito in VHS col titolo Il Grinch e la favola di Natale! Che per altro si vede in una scena di Mamma ho perso l’aereo.
Sebbene il film ebbe commenti contrastanti da parte della critica fu comunque apprezzato dal pubblico diventando molto velocemente uno dei classici del cinema e questo anche e soprattutto grazie all’interpretazione di Jim Carrey che era perfetto nel ruolo del personaggio anti – natalizio.
Trappola di cristallo (1988)
È il periodo natalizio e per il poliziotto John McClane le feste rischiano di essere un disastro. Ha appena avuto una grossa lite con sua moglie Holly, rischia che quest’ultima lo lasci e deve cercare di salvare il suo matrimonio. Decide così di raggiungerla durante una festa all’interno di un grattacielo che però viene preso d'assalto da un gruppo di terroristi, capitanati dal carismatico leader Hans Gruber, questi però non ha calcolato la presenza di un poliziotto tra gli ospiti perché John al momento dell’attacco si trova in un’altra stanza. Il protagonista si rivelerà "duro a morire" mentre, con la polizia bloccata all'esterno, s'ingegnerà a fare fuori uno per uno i membri della banda, senza farsi scoprire e tentando di salvare se stesso, gli ostaggi e il suo matrimonio.
Die Hard lanciò di fatto la carriera cinematografica di Bruce Willis che fino a quel momento era conosciuto per il ruolo di David Addison nella serie televisiva Moonlighting dove interpretava un investigatore privato accanto a Cybill Shepherd. Trappola di cristallo avrebbe poi dato il via a un vero e proprio franchising, diventando uno dei film action più amati di sempre.
Perché è il migliore? Innanzitutto perché pur essendo ambientato a Natale è un di fatto un Action – Movie, tanto che ancora oggi è in corso una diatriba sulla sua effettiva collocazione nella categoria “film di Natale”. C’è infatti chi sostiene che pur essendo ambientato durante le feste non si può considerare un film di Natale. Sta di fatto che i fan nel mega rewatch dei film natalizi includono anche questo capolavoro cult. La verità è che l’arte sta proprio in questo, nel contrasto tra l’atmosfera natalizia che fa da sfondo e l’azione.
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Una poltrona per due (1983)
Due magnati della finanza di Filadelfia fanno una scommessa di un solo dollaro per tentare di capire se le persone sono naturalmente predisposte al successo o alla criminalità. Riescono quindi a scambiare la vita del ricco uomo d'affari Louis Winthorpe III con quella del povero veterano del Vietnam Billy Ray Valentine. Louis è convinto che sia stato Billy a fregarlo e farà di tutto per vendicarsi e riprendersi il posto che crede suo nella società, finché entrambi non scopriranno che sono stati i fratelli Duke a giocare ai burattini con le loro vite. Louis e Valentine si alleano dunque per fargliela pagare con un finale forse tra i più soddisfacenti nella commedia.
Il film riprende un po’ il meccanismo narrativo della fiaba dei fratelli Grimm “Il ricco e il povero” oltre che i tipici meccanismi della commedia come lo scambio di persona e il travestimento.
Perché è il migliore? Anche in questo caso la regia è un marchio di garanzia perché parliamo di John Landis, regista di Un lupo mannaro americano a Londra e Blues Brothers, quest’ultimo girato nel 1980, tre anni prima di Una poltrona per due. Infatti John Belushi avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Valentine che poi andò a Eddie Murphy. Se parliamo poi di atmosfera natalizia in questo film ce n’è da vendere e più di tanti altri viene trasmesso in Italia ogni anno la sera del 24 dicembre, come da tradizione. Una poltrona per due è, inoltre, una critica ferocissima del capitalismo e del classico maschio bianco privilegiato e americano. Il film prende in giro e demolisce l'arroganza e la follia di Wall Street che negli anni Ottanta era molto forte, tanto che sul tema, nel 1987 uscì anche un film, decisamente più drammatico, che si intitolava proprio Wall Street.
Una poltrona per due sovverte tutti gli schemi offrendo, per strano che sembri, una morale molto importante sui temi della ricchezza e della povertà e su come la prima non sia distribuita equamente. Attraverso il film esploriamo come, dietro una trama all'apparenza innocua, con i classici toni della commedia americana degli anni '80, si celi un'analisi piuttosto approfondita di alcuni meccanismi di trading estremamente complessi. Ricchezza e bancarotta diventano così le parole chiave di una storia natalizia capace di intrattenere (e far riflettere) generazioni di spettatori, senza perdere il suo fascino nel tempo. Quest'anno inoltre il film tornerà al cinema al 40 anni dal suo debutto.
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Mamma, ho perso l'aereo (1990)
Kevin McCallister, il più piccolo della famiglia è anche quello che combina più guai o forse è solo incompreso, sta di fatto che la sera prima della partenza per le vacanze di Natale dopo un litigio viene mandato a dormire in mansarda. Il giorno dopo tutta la famiglia si sveglia tardi e rischia di perdere l’aereo e correndo verso l’aeroporto si dimentica di Kevin che rimane a casa da solo. Quando prende consapevolezza di avere tutta la casa per sé e poter fare quello che vuole Kevin è su di giri. Tuttavia il bambino non ha fatto i conti con la solitudine che molto presto lo attanaglia ma soprattutto con la presenza di due malviventi che hanno preso di mira le ricchezze di famiglia e pianificano un furto d'appartamento. Kevin dovrà attrezzarsi per difendere la casa dai cattivi.
Mamma ho perso l’aereo è IL film di Natale per eccellenza e di sicuro tra i più rappresentativi degli anni Novanta. Macaulay Culkin, il piccolo protagonista all’epoca era praticamente sconosciuto ma con questo film e con il suo seguito la sua carriera di bambino prodigio ebbe una svolta. Si tratta di un cult di Natale da vedere da con tutta la famiglia, magari con una pizza al formaggio o un’abbondante coppa di gelato, i cibi preferiti del piccolo protagonista.
Perché è il migliore? Il film ha senz’altro segnato un’epoca, diventando uno dei simboli del Natale ma anche di un decennio che oggi si ricorda con nostalgia. A rivederlo oggi si notano alcuni dettagli che fanno di questo film un cult di Natale. Innanzitutto il pretesto narrativo, oggi sarebbe impensabile proporre una commedia che parte dal presupposto che un bambino è stato dimenticato a casa dai genitori. Per giunta il protagonista si rivela estremamente crudele e violento verso i due ladri, che sicuramente meritano di essere cacciati di casa, ma le torture che Kevin infligge a Marv e Harry sono a pensarci davvero violente. Con gli incidenti all’interno della casa, alcuni praticamente mortali, si riprende in realtà il classico genere della slapstick comedy . Mamma, ho perso l'aereo, oltre a essere un blockbuster splendidamente recitato, è anche un manifesto ideologico degli anni '90.
Dove vedere Mamma ho perso l'aereo: Disney Plus
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Nightmare Before Christmas (1993)
Conclusa un’altra notte di Halloween, nel Paese di Halloween i mostri festeggiano il successo dei loro spaventi, accuratamente preparati durante l’anno. Ma Jack Skeletron, il Re delle Zucche e figura venerata da tutti i mostri, avverte un’insolita insoddisfazione: stanco della monotonia del suo ruolo di spaventatore, desidera un cambiamento radicale nella sua vita. La notte del 31 ottobre, Jack si allontana vagando per il cimitero del Paese di Halloween, ignaro che Sally, una timida creatura creata dal sadico Dr. Finklestein, lo osserva da lontano, segretamente innamorata e speranzosa che Jack si accorga di lei. Durante le sue peregrinazioni nella foresta oscura, Jack si imbatte in un luogo misterioso: uno spiazzo con sette alberi, ciascuno decorato con una porta che rappresenta una festività, come il Ringraziamento, San Valentino o San Patrizio. Tra tutte, una porta a forma di pino addobbato con festoni e luci scintillanti cattura la sua attenzione. Affascinato, Jack attraversa la porta e si ritrova nel magico Paese di Natale, immerso nei preparativi per la festa imminente. Rapito dall’atmosfera e deciso a far sua questa festività tanto diversa dalla sua, Jack torna nel Paese di Halloween per elaborare un piano audace e, naturalmente, spaventoso...
Perché è il migliore? In questo caso regia e produzione si sono distinte, poiché a dirigere il film fu Henry Selick che in seguito con lo stesso stile avrebbe diretto anche Coraline e la porta magica e a produrlo fu Tim Burton, che non ha bisogno di presentazioni. Nightmare before Christmas è un film originale che capovolge i luoghi comuni sulle festività, in particolare Halloween e Natale sottolineando quanto quest’ultimo eserciti una forte influenza sulle persone. Si tratta di un capolavoro in stop motion, ironico e dalle suggestive atmosfere gotiche che va a smitizzare il Natale, senza dimenticarne il fascino. Tra l’altro le interpretazioni musicali di Renato Zero lo rendono un vero cult per l’Italia al punto da giocarsela con le interpretazioni in inglese.
Dove vedere Nightmare before Christmas: Disney Plus
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Batman - Il ritorno (1992)
A Gotham city ci si prepara per il Natale e tutto è addobbato per le feste, ma nell’ombra due personaggi si preparano a sconvolgerne la cronaca. Una è Pinguino, uomo deforme che vive nelle fogne della città e vuole reclamare ciò che è suo, l'altra è Catwoman, una misteriosa ladra e criminale acrobata che attira le attenzioni di Batman.
Il film è il sequel della pellicola che ha rivoluzionato il cinecomics, ossia il Batman diretto da Tim Burton nel 1989 e che vede protagonista nei panni dell’uomo pipistrello Micheal Keaton, per molti uno dei migliori Batman nella storia del cinema. Batman Returns come a suo modo aveva fatto anche Una poltrona per due, si pone l’obiettivo di distruggere la patina di buonismo e consumismo che circonda la festa più amata dell'anno, ponendo l’attenzione sugli esclusi e gli emarginati della società.
Perché è il migliore? Anche nel caso di Batman Returns ci sono dei dubbi circa la sua valenza natalizia. Sembra, infatti, che il Natale faccia solo da sfondo, ma la verità è che Tim Burton con la metafora del supereroe smaschera le ipocrisie e le falsità che ruotano intorno al Natale, la festa del consumismo per eccellenza mentre il mondo brucia e gli ultimi soffrono. Come il Grinch anche Batman Returns quindi è un film "anti-natalizio" e si accredita ancora oggi come uno dei migliori cinecomics di sempre.
Love Actually - L'amore davvero (2003)
Nella storia del cinema e in particolare nella storia dei film di Natale ci sono film relativamente recenti che per il modo in cui sono realizzati, per la trama, gli interpreti e per il fatto di essere scritti bene sono passati velocemente nel gruppo dei film cult, Love Actually è uno di questi.
A Londra le storie di nove personaggi si intrecciano (scopriremo che in un modo o nell’altro sono tutti collegati tra di loro) per raccontare la complessità dei rapporti umani e cos'è "l'amore davvero".
Love Actually ebbe da subito un successo travolgente, distinguendosi fin da subito per alcune scene diventate cult che ancora oggi vengono citate, come per esempio l’ormai famoso balletto di Hugh Grant che nel film interpreta il Primo Ministro; oppure l’iconica scena dei cartelli scritti a mano in cui uno dei protagonisti confessa il suo amore alla moglie del suo migliore amico. Nonostante l'atmosfera natalizia, il film sorprese per alcune scelte amare che tingono di malinconia il finale. Non c’è quindi il solito finale dolce e pieno di speranza che vediamo in altri film di Natale.
Perché è il migliore? Nonostante si tratti della classica commedia romantica corale e mainstream è diventata di fatto la commedia romantica natalizia per eccellenza, tra quelle che vengono riviste per tradizione a ogni Natale. Se poi siete amanti di Londra, questo film insieme a Notting Hill è diventato uno dei film più british mai riusciti, che racchiude alla perfezione l'ironia e la malinconia del popolo inglese. Con delicatezza però il film sa affrontare anche momenti estremamente drammatici come il tradimento o la morte.
Dove vedere Love Actually: Netflix
L’amore non va in vacanza (2006)
Proprio come Love Actually, L’amore non va in vacanza fa parte di quei film “recenti” che sono diventati velocemente un cult di Natale. Anche in questo caso c’è stato il fortunato mix di scrittura, regia e interpretazione che ha fatto di questo film un prodotto bello da vedere in generale non solo a Natale.
Qui ci sono tutti gli ingredienti per un film di successo, c’è l’amore deluso e desiderato, ma destinato alla felicità, c’è l’atmosfera natalizia inglese ma anche il Natale californiano che strizza l’occhio alla storia del cinema e ci sono gli attori giusti al momento giusto, anche il grandissimo Eli Wallach che aveva lavorato con registi del calibro di Elia Kazan; Francis Ford Coppola e Sergio Leone e qui contribuisce alla riuscita del film con un ruolo delizioso.
Una produttrice americana e una giornalista inglese, entrambe insoddisfatte delle loro relazioni sentimentali, scelgono di scambiarsi le rispettive case tramite un sito web, nonostante non si conoscano. Questa scelta si rivelerà un'opportunità per entrambe di ritrovare la felicità e riscoprire l'amore.
Perché è il migliore? Perché rispetto a molti film di materia natalizia e romantica sa essere anche una commedia brillante e per questo motivo non risulta mai stucchevole. Perché il monologo di Kate Winslet sulle delusioni d’amore è il più azzeccato sul tema cuori infranti che si sia mai visto e praticamente tutti si sono rivisti nei sentimenti dolorosi che lei rappresenta con le sue parole mentre descrive lo stato d’animo tipico di chi è stato lasciato.
Potete vedere il film su Prime Video.
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