I 5 migliori manga di Rumiko Takahashi, la Regina dei Manga

Nostalgici degli anime anni 90, riunitevi: se, scavando nei meandri dei vostri ricordi, dovessero riaffiorare i volti familiari di un'aliena in abiti succinti, un mezzo-demone dalle fattezze di un cane, oppure un ragazzo-col-codino che tiene in spalla un maialino nero, allora siete stati anche voi figli della Regina dei Manga, Rumiko Takahashi!

Per celebrare al meglio la favolosa carriera di Rumiko-dono, Star Comics ristamperà in una nuova favolosa edizione uno dei capolavori dell'autrice, Rumic World: una serie in due volumi che racchiude alcune delle sue storie brevi poco conosciute, una sorta di scrigno del tesoro da stringere nelle nostre mani a 27 anni dal primo lancio.

Nel frattempo, ecco a voi 5 migliori manga realizzati dall'autrice, opere (complete ed incomplete) che hanno cambiato le sorti del fumetto nipponico: pronti ad immergervi in un vortice di yokai, spiriti, alieni e maledizioni?

• Rumiko Takahashi: chi è e il suo stile
• Lamù - Urusei Yatsura
• Ranma ½
• La saga delle sirene
• InuYasha
• MAO

Rumiko Takahashi: chi è e il suo stile

Nata a Niigata nel 1957, Rumiko Takahashi è un’apprezzatissima autrice giapponese, che rientra di diritto tra i mangaka che hanno contribuito a far la storia del fumetto nipponico, attraverso le sue storie appassionanti, profonde e legate alla tradizione.

Una giovanissima Takahashi iniziò a realizzare dojinshi sin da adolescente, all'ombra di autori pluripremiati come Kazuo Koike (Lone Wolf and Cub), fino al suo debutto nel mondo del fumetto con Kattena yatsura, embrione di quel che sarà Lamù.

A quest'ultima seguiranno la rom-com adulta Maison Ikkoku, nonché gli shonen sovrannaturali Ranma 1/2, Inuyasha, Rinne e MAO (attualmente in produzione), oltre ad una sequela di serie brevi di diverso genere: One Pound Gospel, la serie horror incompleta La saga delle sirene, e la sopracitata Rumic World.

I suoi lavori hanno la caratteristica di essere apprezzati da un vasto pubblico di lettori: l’abilità di Takahashi di mixare elementi shonen a shojo denota un'eccellente versatilità.

Uno dei suoi ultimi lavori consiste nell’aver curato il character design dell’anime Yashahime: Princess Half Demon, opera andata in onda su Crunchyroll dal 2020 al 2022, in 48 episodi: l’anime di genere action sovrannaturale si configura come un vero e proprio sequel del suo amato Inuyasha.

Takahashi, grazie alla sua fama di mangaka più ricca del Giappone, si è guadagnata il titolo di Regina dei Manga dopo essere stata inserita nel 2018 nella Hall of Fame dell’Eisner Award.

Figlia del tratto grafico di Kazuo Koike (re del gekiga) e Ryoichi Ikegami, l'autrice si è sempre affidata all'uso del solo pennello per realizzare le tavole. Ciò ha reso il suo stile immediatamente riconoscibile, in virtù di personaggi realizzati con linee semplici ed efficaci.

Il talento dell'autrice sta anche nella capacità di rimaneggiare modelli ricorrenti di personaggi e situazioni, rendendoli suoi, per poi inserirli all’interno del suggestivo folklore nipponico: di fatto, le sue opere sono intrise di mitologia giapponese.

Malgrado l'attenzione alla psicologia dei propri personaggi, non tutti sono sottoposti ad un’evoluzione caratteriale: mentre in Inuyasha assistiamo ad un processo di maturazione di tutti i co-primari, in Lamù nessuno dei personaggi coinvolti progredisce più di tanto.

Viceversa, altro elemento ricorrente è la presenza di una storia d’amore tra i due protagonisti (e non solo), un rapporto tormentato e velato di malinconia che percorre sempre le medesime tappe: all’inizio i due si detestano, il ché da vita a non pochi battibecchi misti a situazioni esilaranti che, a poco a poco, provocano un avvicinamento, sino a sbocciare l'amore.

In conclusione, altro tratto caratteristico dell’autrice è l'elemento corale, che permette di intrecciare alla storia principale una serie di avventure secondarie dedicate ai co-protagonisti. I personaggi, spesso, seguono uno schema caratteriale:

• la spalla comica di bassa statura, a mo' di mascotte, come Shippo, Yukari, Happosai; 
• il personaggio un po’ donnaiolo, come Ataru, Miroku, Mitaka;
• donne abili nelle arti marziali, come Shinobu, Shampoo;
• un protagonista dal carattere forte e polemico, ma un po' sfortunato.

Lamù - Urusei Yatsura

1978 – 1987,  Volumi 34, completa. 

Ataru Moroboshi è un liceale donnaiolo e lascivo, ma estremamente sfortunato, che spesso si trova impelagato in vicende stravaganti ed imbarazzanti. In seguito ad un’invasione di extraterrestri, viene scelto proprio lui per salvare il Pianeta Terra, dovendo sfidare la procace principessa degli Oni, Lamù. 

La missione consiste nel toccare le corna della ragazza durante una gara che sembra destinata a tradursi in una sconfitta per il genere umano, finché un astuto quanto impudico piano permette ad Ataru di vincere.

In preda alla gioia, il giovane urla di volersi sposare, e Lamù crede che la proposta di matrimonio sia per lei: l’aliena accetta, mentre la vita di Ataru si trasforma temporaneamente in un incubo. Ne derivano una serie infinita di situazioni comiche quanto paradossali, complici le interazioni tra personaggi sopra le righe, quasi tutte donne con cui Ataru fa il cascamorto, provocando la collera di Lamù.

Vero motore trainante dell’opera è il topic del fraintendimento, unito ad un umorismo un po’ spicciolo, fisico, ma spassoso: Ataru è un ragazzo viscido, ma viene punito dai fulmini della violenta e gelosa Lamù.

Tuttavia, i due giovani si avvicineranno sempre più, finché Ataru inizierà a provare realmente affetto nei confronti dell'aliena. Una serie di natura puramente comica che si conclude con un finale aperto, a nostro parere un vero e proprio testamento creativo dell’autrice. 

L'anime di Lamù è disponibile in streaming su Prime Video.

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Ranma ½

La serializzazione di Ranma ½ ha avuto inizio poco dopo la chiusura di Lamù, nel 1987, pertanto condivide con quest’ultimo non pochi elementi: malgrado l'opera sia basata su un personaggio maschile ermafrodito, Ranma risulta molto simile ad Ataru, quantomeno per la sua innata sfortuna-fortuna con le donne.

Oltretutto, anche il manga d’ambientazione scolastica incentrato sulle arti marziali pone le proprie basi sul fraintendimento e le situazioni paradossali, con quel pizzico di erotismo adolescenziale che non guasta mai (si pensi a quanto Shampoo somigli all’aliena Lamù), con una serie di personaggi secondari immediatamente riconoscibili anche da chi non è avvezzo a manga e anime.

Ranma Saotome, 16 anni, è un giovane maledetto: cascato assieme al padre Genma nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo, se bagnato in acqua fredda si trasforma in una bellissima ragazza dai capelli rossi. 

Il segreto del giovane è presto scoperto, malgrado quest'ultimo sia stato promesso alla splendida e forte Akane, figlia di Soun Tendo: i due ragazzi si detestano, litigano di continuo, si sfidano in combattimento al dojo, per poi avvicinarsi lentamente l’uno all’altra. 

A complicare le situazioni entrano in gioco personaggi secondari di tutto rispetto, come Ryoga Hibiki (P-Chan) e Kuno Takewaki, entrambi innamorati di Akane, malgrado Kuno perda la testa anche per Ranma in versione donna, mentre Kodachi Kuno, Ukyo e Shampoo s'innamorano di Ranma (in versione uomo).

Tra lotte ed intrecci amorosi, gag divertenti e momenti delicati, Ranma ½ resta, a nostro parere, uno dei migliori prodotti mai realizzati dell'autrice, sia in formato cartaceo, sia in quanto adattamento animato.

La saga delle sirene

Shonen, 1984-1994, 3 volumi, completo: 9 episodi che narrano 9 storie infinite.

I primi due volumi (Il bosco della sirena e Il segno della sirena) sono stati adattati in due OAV, mentre da 8 delle 9 storie presenti nei volumi è stata ideata una serie anime del 2003 (inedita in Italia).

Il non-più-giovane Yuta, in vita da ben 500 anni, vaga in cerca di una cura per sciogliere la sua maledizione: il ragazzo è stato condannato all’immortalità dopo essersi cibato della carne di una sirena.

Secondo la leggenda nipponica, cibarsi di questi esseri mitologici può avere diversi effetti: donare la vita eterna, oppure uccidere i malcapitati, o trasformarli in creature mostruose (seppur immortali).

Nel corso del suo lungo, avventuroso e drammatico viaggio, Yuta s’imbatterà nella bella Mana, una misteriosa ragazza tenuta prigioniera per 15 anni, che ignora le consuetudini del mondo esterno, ma che sembra essere, per il protagonista, l'ultima possibilità di riacquisire la perduta umanità.

Il mito della Sirena, portatrice di morte nell’antica Grecia per tutti marinai che sfortunatamente s’imbattevano nel suo canto, qui viene rielaborato: dalla voce si passa alla carne. Allo stesso modo le sirene, talvolta spietate e vendicative, talvolta affascinanti ed eteree, possono ringiovanire cibandosi degli umani.

Malgrado l'idea di fondo non sia da attribuire alla Takahashi, a quest'ultima si deve il suo rimaneggiamento e l’immissione di elementi occidentali nella leggenda giapponese di Yaobikuni: figlia di un uomo che, ignaro, portò a casa carne di Sirena, la donna se ne nutrì e divenne immortale, errando senza meta per più di 800 anni.

Il risultato è una storia dal fascino orrorifico, esotica, ma al contempo familiare, un horror psicologico che si dipana nel corso di una narrazione a tratti cinematografica, elegante e scevra di scene splatter.

InuYasha

Shonen, 1996 – 2008, 58 volumi, completo. 

Protagonista di questa avventura fantasy è Inuyasha, un han'yo, creatura del folklore giapponese originata dall’unione tra un demone (nel suo caso, un demone-cane: inugami) e un essere umano: la sua ibrida natura lo ha condannato ad una vita di disprezzo da parte di entrambe le razze.

Il reietto, imprigionato dalla sacerdotessa Kikyo, sarà risvegliato dopo 500 anni dalla liceale umana Kagome, e i due partiranno alla ricerca tutti i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti (Shikon), oggetto in grado di sprigionare un enorme potere e renderlo un demone completo. 

Circondato da un eterogeneo gruppo di amici formato da Shippo, la cacciatrice di demoni Sango ed il sacerdote Miroku, Inuyasha dovrà raggiungere il suo obiettivo prima del malvagio e subdolo mezzo-demone Naraku. 

Il viaggio nei luoghi del Giappone dell’Era Sengoku sarà costellato da potenti nemici, spiriti, yokai e sacerdoti pellegrini, tra combattimenti all’ultimo sangue, magie, esilaranti gag e dialoghi di una profondità disarmante.

Inuyasha è un piccolo capolavoro dalla trama ricca di sorprese e colpi di scena, una lunga avventura alla scoperta di luoghi magnifici. I malvagi antagonisti sono spinti da mera crudeltà e odio per il prossimo, e non risparmiano nessuno: la loro malignità è mostrata a schermo, senza edulcorare le riprovevoli azioni. 

I personaggi maturano costantemente, tant'è che la loro evoluzione è oltremodo visibile sia nel protagonista, sia nel suo fratellastro Sesshomaru, antagonista freddo, apparentemente disinteressato, stoico e tenebroso che, in fin dei conti, sotto tutto lo sdegno che prova nei confronti di umani e mezzo-demoni, nasconde un cuore compassionevole.

L'anime di Inuyasha disponibile su Netflix e Prime Video.

MAO

Shonen, 2019 – in corso, 19 volumi.

Nanoka Kiba è stata vittima di un incidente stradale a soli sette anni: i suoi genitori sono morti, e pare esserlo stata anche lei, ma solo per una manciata di secondi.

Anni dopo, in terza media, la ragazzina si reca per puro caso sul luogo dell’accaduto, ed improvvisamente si ritrova teletrasportata nell’Era Taisho.
Spaventata e confusa, s’imbatte nell’omnyoji (uno specialista nelle arti della divinazione, capace di avere a che fare con i demoni e le creature soprannaturali) Mao, un esorcista maledetto con l’immortalità dal demone-gatto Byoki. 

I due iniziano con l’indagare circa la situazione di entrambi: essendo giunto alla conclusione che Nanoka sia un Ayakashi (un differente tipo di yokai), Mao crede che anche la ragazzina sia stata maledetta da Byoki, e che le sue sventure siano da ricollegare a quest'ultimo.

I due partiranno alla ricerca del fugace felino, ma s’imbatteranno nel malvagio clan Kou incappando in un intreccio di magie, enigmi irrisolti e combattimenti ben coreografati.

Con MAO, Rumiko Takahashi mixa un po’ di elementi già approfonditi nel corso delle sue precedenti opere: l’esoterismo e i salti temporali di un manga che viaggia attraverso le Epoche da Inuyasha e Rumic World, ma anche la verve horror da La Saga delle Sirene. 

Tuttavia, l'opera si differenzia molto dai sopracitati titoli per una caratteristica in particolare: i personaggi sembrano agire secondo logica, senza farsi trasportare da emozioni forti e sentimentalismi.

Un'opera più matura rispetto ad Inuyasha, completamente agli antipodi di Lamù e Ranma 1/2: se non fosse per l’inconfondibile stile dell'autrice, crediamo sarebbe stato complicato riconoscerla come un suo lavoro.

 

immagine in evidenza tratta dal volume di Inuyasha, via amazon.it