Nell'aprile 2024 si è conclusa Shōgun, serie TV di Disney Plus ambientata nel Giappone feudale che, senza dubbio, ha riacceso in voi l'interesse per il mondo degli shōgun e dei samurai.
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Samurai impegnati in cammini perpetui, ronin privati del loro scopo primario, shinobi alla ricerca di miracolosi elisir e giovani privati della loro umanità: lasciatevi fagocitare dalle migliori storie di samurai contenute in questi cinque manga shonen. Impugnate le vostre katane acquistate in fiera e unitevi a noi nel costante vagabondare di un ronin qualsiasi del periodo Edo!
- Rurouni Kenshin – Samurai vagabondo
- Dororo
- Jigokuraku - Hell’s Paradise
- Shigurui - Le spade della vendetta
- The Elusive Samurai
- Kurogane no Valhallian
Rurouni Kenshin – Samurai vagabondo
Manga scritto e disegnato da Nobuhiro Watsuki. I capitoli dell'opera sono stati serializzati da aprile 1994 al settembre del 1999 sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha, in seguito raccolti in 28 volumi tankōbon. L'edizione italiana è stata pubblicata da Star Comics.
Dal manga sono stati tratti una serie anime, due light novel, alcuni OAV e un film animato: Warner Bros ha prodotto un adattamento cinematografico live action uscito nei cinema nell'agosto 2012 con Takeru Satō nella parte del protagonista.
Rurouni Kenshin - samurai vagabondo vol 1
Volume 1 delle Perfect Edition di Rurouni Kenshin - samurai vagabondo di Nobuhiro Watsuki1878, Himura Battosai (il cui vero nome è Shinta) è uno spietato assassino il cui nome, battaglia dopo battaglia, è divenuto leggenda: grazie alla sua katana intrisa di sangue, già in giovanissima età ha contribuito a mettere la parola “fine” allo Shogunato Tokugawa, permettendo al nuovo Governo di insediarsi.
Nel medesimo periodo, però, smette di essere Himura Battosai e, nel nome di “Kenshin”, scompare nel nulla: in ricordo del suo terribile passato solo una cicatrice a forma di croce sul volto.
Il ragazzo viaggia di luogo in luogo accompagnato dalla sua fidata sakabato, una spada che non puo’ uccidere se non come ultima risorsa (detta anche arma del pacifista, è una spada a lama invertita: ovvero, la parte affilata è rivolta verso l’interno). Il suo obbiettivo, ora, non è più uccidere, ma proteggere le persone cui s’imbatte nel suo incessante cammino da vagabondo, nel tentativo di redimere i suoi peccati.
Un giorno, Kenshin arriva a Tokyo ed incontra Kaoru Kamiya, l’ultima erede di un dojo in rovina, e da qui la sua vita cambia: smette di vagare senza meta, decidendo di restare e stringendo amicizia con altri giovani studenti di Kaoru, spadaccini e guerrieri: Yahiko, Sanosuke, Megumi.
Tuttavia, la pace di Battosai viene spezzata. Di fatto, non mancano all’appello magnifici combattimenti contro spregevoli assassini e onorevoli guerrieri votati all’arte della spada, come Saito e Aoshi.
Malgrado Kenshin Samurai Vagabondo rientri perfettamente nel tipico shonen action o avventura e segua alla lettera le astringenti regole dettate dalla rivista Weekly Shonen Jump, l’opera di Nobuhiro Watsuki spicca fra tante altre, contraddistinguendosi per come l’autore tratta il percorso di maturazione del proprio protagonista: redenzione, valore dell’amicizia, solitudine, sono solo alcuni dei profondi temi affrontati all’interno dell’opera.
Il personaggio di Kenshin cresce e matura, grazie anche alla presenza di comprimari delineati con minuzia, spesso ben più caratterizzati del protagonista stesso (soprattutto alcuni nemici), ma che in parte sostengono e in parte spronano Battosai ad evolversi.
Non è da sottovalutare, inoltre, la passione di Nobuhiro per il fumetto supereroistico americano: l’inserimento di elementi prelevati dalle opere DC e Marvel rende il manga originale e rivoluzionario. Il tratto, pulito e molto “atipico” per l’epoca, ha ispirato anche i suoi due assistenti Hiroyuki Takei (autore di Shaman King) e Eiichiro Oda (autore di One Piece).
Non dovremmo incolpare noi stessi per le cose brutte che ci sono successe. A volte, qualunque cosa facciamo, siamo vittime delle circostanze
Kenshin
Dororo
Manga di Osamu Tezuka, scritto negli anni 60, in 4 tankobon. Serializzato a partire da agosto 1967, fino al luglio 1968 sulla rivista Weekly Shōnen Sunday. In Italia è edito RW GOEN.
Il manga è stato anche adattato in un film live action nel 2007, oltre ad una serie anime del 69 ed un’altra serie anime realizzata da MAPPA e Tezuka Productions trasmessa nel 2019, in 24 episodi.
Dal 2018 è in pubblicazione anche un remake del manga, illustrato da Satoshi Shiki: Dororo e Hyakkymaru – La Leggenda.
Periodo Sengoku, il neonato Hyakkimaru (letteralmente: ragazzo dei 100 demoni) viene privato di 48 parti del corpo (12 nella serie anime) da 48 demoni a causa di un patto stipulato fra questi ultimi e il degenerato padre del bambino: sacrificare il figlio in cambio di un immenso potere.
Il bambino, privato dell’aspetto da umano, è condannato ad una fine ignobile: abbandonato dai genitori in una cesta sul fiume, viene fortunatamente ritrovato dal dottor Jukai che lo adotta, lo cura con l’alchemia fornendogli le parti del corpo mancanti (ricavate da resti di bambini morti in guerra) e lo alleva come fosse suo figlio.
Anni dopo, il giovane samurai parte alla ricerca dei demoni colpevoli di averlo privato della sua umanità, mosso dalla vendetta ed equipaggiato di una lama capace di uccidere esseri sovrannaturali: ogni qualvolta Hyakkymaru riesce a sconfiggerne uno, riacquista la parte perduta del corpo.
Durante il suo viaggio attraverso i magnifici paesaggi del Giappone, viene avvicinato dal ladruncolo Dororo.
Il manga ha, senza dubbio, fatto la storia: d’ispirazione per futuri mangaka, troviamo continue citazioni e spunti sia in opere recenti, sia in opere un po’ meno contemporanee (come in Inuyasha di Rumiko Takahashi).
Tezuka non è intenzionato a fornire al lettore la visione edulcorata di un Giappone medievale: attraverso una narrazione efficace e lineare, mostra la storia per quel che è, con tutte le sue nefandezze, violenze e soprusi. Attraverso personaggi profondi e una storia di crescita, maturazione e vendetta, il lettore si affezionerà a Hyakkymaru e il suo amico Dororo.
Dororo e Hyakkimaru – La Leggenda
Manga disegnato da Satoshi Shiki, ancora in corso (attualmente 9 volumi in circolazione), serializzato dal 2018, è una sorta di reboot di Dororo.
Hyakkymaru è un giovane samurai a cui mancano 48 parti del corpo: il suo obiettivo nella vita è uccidere i dmoni che gliel’hanno sottratte, per riacquisire la propria umanità. Un giorno incappa in Dororo, un ragazzino che si aggira per i campi di battaglia trafugando ciò che di valore trova per rivenderlo e sopravvivere: il ladruncolo deciderà di seguire Hykkymaru nel suo lungo viaggio, iniziando a chiamarlo “fratello” (Oni-san).
Il manga narra le vicende dell’opera cult Dororo in salsa più shonen e moderna, nello stile contemporaneo di Shiki. In Italia è edito Panini - Planet Manga.
Dororo e Hyakkimaru - la leggenda vol 1
Volume 1 del manga Dororo e Hyakkimaru - la leggenda, di Shiki SatoshiJigokuraku - Hell’s Paradise
Manga in 13 volumi scritto e disegnato da Yūji Kaku, serializzato dal 22 gennaio 2018 al 25 gennaio 2021 sulla rivista digitale Shōnen Jump+ di Shūeisha. In Italia è edito J-POP.
L’adattamento anime è stato annunciato nel 2021: prodotto dallo studio MAPPA e distribuito in Italia da Crunchyroll, la prima serie di Hell’s Paradise si compone di 13 episodi, mentre una seconda stagione è stata annunciata a luglio 2023.
Hell's Paradise Vol.1
Il primo volume del manga Hell's Paradise.Gabimaru l’arido, lo shinobi più forte del villaggio ninja di Iwagakure, viene catturato dopo aver assassinato decine di uomini. Condannato all’esecuzione dallo shogun, non riesce in alcun modo a perire: a nulla valgono i tentativi di impiccarlo, bruciarlo, seviziarlo, Gabimaru non muore, malgrado lui ripeta incessantemente di voler porre fine alla sua vita.
Il boia Yamada Asaemon Sagiri, inviata sul posto ad analizzare il caso, ascolta la storia del giovane shinobi e si accorge che non è poi quel mostro che le avevano dipinto: si lascia intenerire e gli offre la possibilità di essere graziato per i suoi crimini.
La condizione per l’agognata libertà è partire per un reame leggendario a sud-est del Regno delle Ryukyu, lo Shinsenkyo, trovare l’elisir di lunga vita e portarlo al cospetto dello shogun.
Dopo aver perso ben 5 squadre di samurai, lo Shogunato decide di inviare nella terra benedetta un gruppo di condannati a morte dalle straordinarie capacità, ciascuno accompagnato da un boia del clan Yamada Asaemon: questi ultimi, spadaccini e tagliateste esperti, dovranno supervisionare la spedizione e uccidere gli assassini al primo segno di rivolta.
Tuttavia, giunti a destinazione, si troveranno dinanzi uno spettacolo disturbante quanto paradossale: lo Shinsenkyo esiste, ed è ricoperto da fiori variopinti, ma che nascondono i corpi martoriati dei precedenti esploratori, povere vittime ignare.
L’art style di Yūji Kaku è spettacolare: tavole ricche, folli, un tratto particolare, scene dal forte impatto emotivo, il mangaka sembra non scomporsi dinanzi a decapitazioni, mutilazioni ed evirazioni.
Oltre ad una trama originale, per nulla scontata e ricca di sorprese, i personaggi risultano ben delineati: sebbene il protagonista sia Gabimaru, la narrazione non si focalizza soltanto su quest'ultimo e, alternando momenti action a scene pregne di profonde riflessioni morali e religiose, riesce a delineare perfettamente tutti i personaggi coinvolti, a mo’ di racconto corale.
Al lettore viene dato modo di affezionarsi ad ognuno degli elementi presentati, che si tratti di esponenti del clan Yamada Asaemon come Sagiri, Shion, Senta e Tenza, oppure del gruppo di assassini Nurugai, Chobei e Yuzuriha, in un paio di capitoli o in 13 volumi, non ha importanza.
Un battle shonen fuori dal comune, con protagonisti dalla forte personalità e carisma, antagonisti dalla psiche affascinante, ma macabra e disturbante, con una narrazione fluida avvolta da questa coltre di mistero che richiama costantemente alla cultura taoista e buddista.
Shigurui - Le spade della vendetta
Manga scritto e illustrato da Takayuki Yamaguchi, basato sul romanzo di Norio Nanjo Suruga-jou Gozen Jiai, e pubblicato in Giappone a partire dal 2003. In Italia è stato pubblicato a partire dal 2006 da Panini - Planet Manga. L’opera si compone di 15 volumi, completa.
Periodo Edo, Kogan Iwamoto è un anziano ma rinomato maestro della spada: chiunque, in passato, abbia osato sfidarlo si è ritrovato con arti mutilati o, attualmente, giace in una fossa. Tuttavia, Kogan sta invecchiando e si avvicina il giorno in cui dovrà scegliere chi, fra i suoi discepoli, erediterà il dojo e sposerà sua figlia, succedendogli.
La scelta sembra ricadere tra i due migliori samurai del dojo, Seigen e Gennosuke: rivali da sempre, oltremodo ambiziosi e bramosi di onore, il loro conflitto e la conseguente ricerca di vendetta porterà alla rovina della scuola di Kogan.
Un racconto oscuro e violento, che mette in luce gli eccessi, il sadismo, un senso dell’onore portato alle estreme conseguenze e le battaglie mortali dell’era dei samurai, con crudo realismo e non scadendo mai nella banalità: imprevedibile, a tratti sadico.
Tuttavia, l’atmosfera violenta che avvolge l’intera opera è stemperata da momenti di profonda malinconia, in un contesto paradossale in cui i protagonisti sono condannati ad una infelicità perpetua, vittime di un’esistenza dolorosa e tragica.
Lo stile di Yamaguchi è incisivo, originale, curato: il mangaka è attento ai dettagli, e non si scompone quando si tratta di mostrare budella, sangue, atrocità.
Un manga perfetto per chi ama il periodo Edo (e, più in generale, le storie di samurai) e si lascia facilmente affascinare dal lato oscuro dell’onore.
The Elusive Samurai
Manga scritto e disegnato da Yūsei Matsui, serializzato sul Weekly Shōnen Jump di Shūeisha a partire da gennaio 2021. In Italia viene pubblicato da Panini – Planet Manga, ancora in corso, conta all’attivo 14 volumi. E’ stato annunciato un adattamento animato in uscita nel corso del 2024.
The elusive samurai vol 1
Volume 1 di The elusive samurai, Yusei MatsuiCittà di Kamakura, centro nevralgico del potere politico del Giappone, metà 1300: lo Shogunato è guidato dal clan Hojo.
Il figlio dello Shogun, Hojo Tokiyuki, non ha alcuna abilità: vive una vita spensierata, non ama studiare, non ama combattere, è capace solo di scappare. Un giorno, però, la sua vita tranquilla viene completamente stravolta da un colpo di stato ordito ai danni della sua famiglia: il fedelissimo dello Shogun, Ashikaga Takauji, tradisce il padre di Takauji e distrugge la città.
Tokiyuji, quindi, viene salvato dal sacerdote Suwa Yorishige: l'obiettivo del giovane sarà quello di vendicare il padre e riprendersi il controllo del Giappone, aiutato da Shizuku, Kojiro e Ayako.
Malgrado siano presenti tutti gli elementi tipici del classico shonen, la narrazione coinvolgente e mai superficiale, ma a tratti ilare e spensierata, offrono le premesse per un’ottima lettura: com’è tipico di Matsui, ritroviamo temi adolescenziali a lui cari quali la ricerca spasmodica del proprio destino, le dure prove da superare per raggiungere i propri obiettivi, il dolore della perdita, sempre trattati però con dialoghi calzanti, spregiudicati e accattivanti.
Kurogane no Valhallian
Non ancora disponibile in Italia.
Manga scritto e illustrato da Toshimitsu Matsubara, serializzata sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha da luglio 2021 a settembre 2022, in sei volumi.
XIII secolo, il Giappone riesce a respingere l’invasione mongola a malapena, grazie in parte anche al samurai Tetsujiro Soma. Conclusasi la guerra, Soma viene rimandato a casa, dove l’unico spiraglio di luce di felicità è suo figlio Takemaru. Soma, però, è povero, e suo figlio fisicamente moto debole.
Un giorno Tetsujiro, nel bel mezzo di un digiuno (per permettere a suo figlio di sopravvivere), chiude gli occhi e, riaprendoli, si ritrova solo ed indifeso nel buio di una foresta sconosciuta, circondato da legionari romani che minacciano la sua vita.
Viene salvato da Hrist, una giovane ragazza alata che si presenta come la valchiria designata che lo ha condotto nel Valhalla (il posto in cui vengono radunate le anime di guerrieri valorosi, ma morti).
Tetsujiro, però, non è intenzionato a lasciare solo suo figlio, e vuole tornare a casa a tutti i costi: viene, così, aiutato da Hrist a ribellarsi contro forze potenti.
Il tema principale di Kurogane no Valhallian ruota tutto attorno alla paternità, all’amore del protagonista per il proprio figlio, unica vera gioia della sua miserabile vita. Malgrado le recensioni contrastanti circa la storia, gli artwork sono davvero splendidi.
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