Monopoly: storia ed evoluzione del popolare gioco da tavolo

Autore: Imma Antonelli Marzovilli ,
Gioco
5' 40''

Il 5 Novembre del 1933, il Monopoly fu pubblicato per la prima volta, dopo una lunga storia di brevetti e copyright, e da allora è diventato il gioco più conosciuto di tutti i tempi, sempre presente nelle serate con gli amici. Questo celebre gioco da tavolo ha raggiunto un'enorme diffusione a livello mondiale e vanta numerosissime versioni a tema, al punto che è praticamente impossibile ricordarle tutte.

Monopoly: storia ed evoluzione del popolare gioco da tavolo

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Nel corso degli anni, il Monopoly è diventato un'icona della cultura popolare e, recentemente, è stato ripensato in chiave ancora più pop, prendendo ispirazione da film, serie TV e videogiochi famosi. Le versioni dedicate a Super Mario, Game of Thrones, Stranger Things, Pac-Man e molti altri media di successo hanno ampliato l'universo del gioco con numeri impressionanti come le oltre centosettanta milioni di copie vendute in tutto il mondo, una diffusione in centoquattordici paesi e la sua traduzione in cinquanta lingue diverse. Monopoly ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo, diventando un'icona intramontabile del divertimento da tavolo.

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Quando e come nasce il Monopoly?

La nascita del Monopoly è avvolta da controversie. Si fa risalire la sua origine al 1903, quando Elizabeth Magie, una donna statunitense, depositò il brevetto del gioco Landlord's Game (in italiano traducibile con il Gioco del proprietario terriero), per poi rinnovarlo negli anni Venti del secolo scorso.

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Questa prima versione del Monopoly aveva un obiettivo ben diverso da quello che conosciamo oggi, e mirava a spiegare il controverso fenomeno del land grabbing, ovvero l'acquisizione di terre nei paesi in via di sviluppo, che si verificò nel primo decennio del ventesimo secolo.

Di conseguenza, le regole di gioco e l'ambientazione erano completamente diverse da quelle attuali.

Il gioco trasse ispirazione dagli ideali del georgismo, una corrente filosofica diffusa agli inizi del 1900, che considerava la terra come un bene comune, non privato. Secondo questa ideologia economica, la terra doveva appartenere a tutta l'umanità, e si presupponeva il pagamento di una tassa unica per usufruirne. Elizabeth Magie, attraverso il gioco, cercava di far comprendere ai più giovani i meccanismi ingannevoli della società dell'epoca, e questo gioco da tavola aveva uno scopo principalmente didattico, motivo per cui questa prima versione del Monopoly non ottenne molto successo.

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Chi la dura la vince, anche a Monopoly

Dopo un iniziale insuccesso, Elizabeth Magie ottenne il secondo brevetto nel 1924 per il suo gioco, modificandone però plancia di gioco e regolamento. Con queste migliorie, il gioco iniziò a guadagnare popolarità e divenne noto come Monopoly. Successivamente, il gioco fu venduto a Electronic Laboratories con il nome di Finance, ma i diritti passarono poi a un'altra società che lo commercializzò.

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La storia del Monopoly ebbe una svolta quando Charles Darrow entrò in contatto con il gioco, che nel frattempo aveva subito ulteriori modifiche. Egli apportò ulteriori cambiamenti alla plancia e alle regole e ottenne un proprio brevetto per il gioco, che ora era conosciuto come Monopoly. I diritti del gioco furono successivamente acquisiti dalla Parker Bros., che ottenne anche i diritti su Finance e Landlord's Game, ottenendo così il "monopolio" sul gioco stesso, esattamente come si fa con il gioco acquisendo le carte di uno stesso colore o le stazioni ferroviarie.

Questa storia fu accompagnata da numerose controversie, che continuarono per molto tempo, riguardanti la paternità del gioco. Fu persino creato un gioco intitolato Anti-Monopoly per contestare l'attribuzione erronea della paternità a Darrow. In definitiva, la storia del Monopoly è intricata e poco chiara, ma forse è questo che ha decretato il successo planetario del gioco di compravendita per eccellenza.

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Il Monopoly diventa Monopoli in Italia

Nel 1936, durante il ventennio fascista, il Monopoly fece il suo ingresso in Italia, pubblicato da Editrice Giochi. Per venire commercializzato però, tutte le parole straniere (vietate dal regime) vennero italianizzate a partire dal nome che perse la "y" finale, sostituita con una "i".

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Il regime fascista impose che l'edizione italiana del gioco avesse nomi che richiamassero l'ideale dittatoriale, ma questi nomi vennero poi cambiati dopo la caduta del fascismo. Da allora, i nomi delle strade nella versione italiana del Monopoli sono rimasti invariati. Le ispirazioni per i nomi di vie e parchi presenti sulla plancia vennero prese da Milano, la città dove Emilio Cirri (la persona incaricata di localizzarlo) abitava. Ancora oggi, passeggiando per le strade del capoluogo lombardo, è possibile riconoscere nomi come Piazza Vesuvio e Piazza dell'Accademia, tra gli altri.

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Inoltre, per i bambini, venne creato Monopolino una versione italiana del gioco ispirata ai personaggi Disney, con regole più semplici e adatte ai più piccoli.

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Un gioco in continua evouzione

Tra le curiosità riguardanti il Monopoly, oltre alle varie storie sulla sua evoluzione, c'è l'edizione italiana che mantenne il nome di Monopoli, con la “i” finale fino al 2009, quando i diritti del gioco furono acquisiti dalla Hasbro, che li detiene ancora oggi.

Una delle sue particolarità è che le partite possono essere molto lunghe. Il record attuale di una partita a Monopoly è di ben settanta giorni, un evento incredibile, ma plausibile date le complesse regole di gioco, quindi pensateci bene quando dovrete scegliere tra Monopoly e Risiko.

Sempre riguardo alle curiosità del gioco dei giochi, le vie e le piazze presenti sulla sua plancia sono ispirati a luoghi realmente esistenti, tranne Parco della Vittoria; il nome dell'ultima e costosissima casella della plancia, infatti, cambia da paese a paese. Nella versione spagnola è chiamata Passo del Prado, mentre in quella francese Rue de la Paix. Nell'edizione originale made in USA si chiama Boardwalk, dal nome di una via di Atlantic City.

Il Monopoly ha avuto numerose edizioni speciali nel corso degli anni, che sono molto ricercate dai collezionisti. Al momento, si contano quasi trecento versioni del gioco. La prima edizione speciale fu quella dedicata alla città di Londra, in una sua edizione ad hoc molto ricercata tra i collezionisti. E non è finita. Il numero delle sue edizioni è in continua crescita grazie alle versioni dedicate a film, serie TV, cartoni animati, videogiochi, eventi storici e chi più ne ha più ne metta. Tra le edizioni particolari, una delle più interessanti è stata messa in commercio in Francia per l'ottantesimo anniversario del gioco. Per questa occasione, la Hasbro produsse ottanta scatole speciali che vennero commercializzate insieme a quelle standard. La particolarità di queste ottanta confezioni di Monopoly era che al posto dei soldi finti c'erano soldi reali, una fortuna straordinaria per chi è riuscito ad accaparrarsela.

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