Dato l’enorme successo riscosso dai libri di Rick Riordan nel mondo, l’uscita su Disney Plus di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ha immediatamente coinvolto i fan di sempre, ispirando una curiosità accompagnata da dubbi e riflessioni nei confronti del progetto televisivo
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A tal proposito, se siete amanti della lettura e avete voglia di approfondire le avventure di Percy oltre il piccolo schermo, vi segnaliamo che in vista della nuova serie tv la Mondadori Ragazzi riporta nelle librerie la famosa saga in un'edizione in hard cover con la traduzione di Loredana Baldinucci e la sopraccoperta illustrata da Victo Ngai, spettacolare, imperdibile e perfetta per immergersi nel magico mondo costruito da dallo scrittore statunitense). L’interesse generale, ovviamente, deriva anche dai risultati passati riscossi al cinema da questa saga, e dal generale dissenso degli appassionati per le scelte prese in precedenza in termini di adattamento sul grande schermo.
L’arrivo sul catalogo Disney ha immediatamente coinvolto sia gli amanti dei libri, che le nuove generazioni di spettatori che, magari, non hanno avuto modo di recuperare i romanzi precedentemente pubblicati. La costruzione della serie (per maggiori approfondimenti vi rimandiamo alla nostra recensione di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) avrà convinto tutti? Durante la nostra visione, ragionando in questo senso, abbiamo deciso di prendere in considerazione tutti i cambiamenti e le differenze dal romanzo da cui è stato tratto il progetto televisivo in questione che siamo riusciti a notare (il primo, per esattezza), raccogliendole in questa lista. Ovviamente proseguire nella lettura porterà alla luce alcuni spoiler anche importanti.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: quali sono le differenze tra serie tv e romanzo?
- Le visioni di Percy e la sua introduzione
- La trasposizione della gita
- Un’esclusione gestita diversamente
- Gabe il puzzone
- Scoprire la verità ma in modo differente
- Le differenze estetiche e introduttive
- Anticipazioni poco avvincenti
- Ares e la sua prova
- L’hotel e casinò Lotus a Las Vegas
- L’Ade e il suo signore
- Il finale
Le visioni di Percy e la sua introduzione
La serie tv di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo si distingue dal primo romanzo fin dai primissimi minuti introduttivi, ponendo l’accento su alcune visioni che lo stesso protagonista dimostra di avere nella più tenera età, distaccandosi dal modo in cui viene presentato dallo scrittore.
La trasposizione della gita
Nella prima parte di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vediamo il piccolo protagonista partecipare a una gita scolastica. Sia nel libro che nella serie questa sequenza rappresenta una svolta fondamentale negli eventi di trama. Nella controparte televisiva si è scelto di rendere il tutto più veloce trasponendo lo scontro con la professoressa Dodds, primo vero mostro sul cammino di Percy, in strada invece che all’interno del museo visitato con alcune anticipazioni importanti che nel libro arriveranno in seguito. Anche la parte in cui viene espulso dalla scuola è stata cambiata, in questo caso concentrandosi sugli eventi specifici avvenuti durante la gita.
Un’espulsione gestita diversamente
Dopo essere stato cacciato dalla Yancy (la scuola che frequenta) Percy viene riportato a casa da una sorta di auto privata. Nei libri, invece, prende l’autobus con Grover cominciando a punzecchiarlo su quello che è successo e percependo che l’amico sa qualcosa a lui sconosciuto. Il viaggio in autobus assente nella trasposizione televisiva, inoltre, dà modo al ragazzo di vedere sulla strada 3 anziane signore molto importanti.
Gabe il puzzone
Uno dei personaggi più odiosi nel primo libro di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è sicuramente Gabe, il compagno della madre, detto anche "Gabe il buzzone". Si tratta di un uomo viscido e puzzolente che tratta la madre di Percy come si tratterebbe una serva, arrivando anche alle estreme conseguenze della violenza domestica. Un vero e proprio mostro che nella serie televisiva assume le sembianze di un inetto molto più docile, facilmente dimenticato con l’avanzare degli eventi.
Il ladro di fulmini. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (Vol. 1)
Gli dei dell'Olimpo non sono scomparsi, ma si sono trasferiti a New York. Percy Jackson lo scopre quando la sua professoressa, trasformata in una Furia, tenta di ucciderlo. E sarà proprio lui a indagare sul furto della Folgore di Zeus e a provare l'innocenza di Poseidone, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Età di lettura: da 12 anni.Scoprire la verità ma in modo differente
Il momento chiave in cui Percy scopre la verità su se stesso e suo padre viene trattato diversamente sul piccolo schermo. In questo caso la madre è molto meno protettiva ed emotiva rispetto al romanzo. Anche la parte dell’inseguimento col Minotauro immediatamente successiva viene gestita in modo differente, eliminando l’agente climatico nell’impatto e uscita di strada della macchina con cui scappano, ad esempio.
Le differenze estetiche e introduttive
Nella scelta del casting di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ci sono palesi differenze in termini estetici sia nei personaggi principali che in quelli secondari. Annabeth è un esempio di ciò, come lo è anche Clarissa. Ulteriori cambiamenti si riscontrano pure nell’incontro con Dioniso, e nel modo in cui vengono spiegate al protagonista le dinamiche famigliari degli dei greci. Il Campo Mezzosangue funziona molto bene in termini di coerenza col materiale letterario di partenza ma… presenta comunque differenze forti, come ad esempio la totale assenza del campo di fragole o del clima locale e della sua importanza.
Anticipazioni poco avvincenti
Nello scontro con Medusa, ma anche in altre situazioni in cui la tensione dovrebbe prendere il sopravvento su un mondo pericoloso per i piccoli protagonisti, la narrazione viene spezzata da alcune anticipazioni dagli stessi personaggi che, differentemente dai romanzi, sembrano sapere tutto fin dal principio, notando i pericoli per poi comprenderli prima del tempo. Restando in tema di scontri, ci sono cambiamenti anche in questo senso (nello scontro con Echidna, pet citarne uno).
Ares e la sua prova
L’intera caratterizzazione estetica e caratteriale di Ares è differente (moto a parte). La sua controparte televisiva, pur ricordando quella dei romanzi, è molto meno spaventosa (lo stesso approccio narrativo è stato riservato anche alle altre divinità greche). Anche la sua “prova”, portata a compimento da Percy e Annabeth, si ambienta nello stesso luogo ma avrà uno sviluppo totalmente diverso, portando i due a legarsi di più ma in modo inedito rispetto a quanto letto nel romanzo.
L’hotel e casinò Lotus a Las Vegas
La parte in cui Percy, Annabeth e Grover arrivano all’hotel e casinò Lotus è stata trasposta in modo più rapido e edulcorato, scegliendo di far capire loro fin da subito dove sta la trappola e la pericolosità del posto, e portandoli faccia a faccia con lo stesso Ermes.
L’Ade e il suo signore
Come abbiamo appurato in precedenza, è proprio nella scrittura generale di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo che si trovano i cambiamenti più sostanziosi, e nelle scelte prese in questo senso. Anche negli eventi che vedono Percy e i suoi compagni dirigersi ed entrare nell’Ade, troviamo grandi cambiamenti sia in termini strutturali, che di contorno. Alcune parti sono state proprio cancellate, come quelle ambientate nella “sala d’attesa” precedente all’incontro con Caronte, e altre levigate, come lo scontro con Cerbero. La stessa caratterizzazione di Ade, nella serie, si muove verso un’umanità diplomatica molto meno fantasy rispetto alla sua controparte letteraria.
Il finale
Il finale di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è fondamentale, ovviamente, per comprendere l’intrigo principale alla base di tutti gli eventi avvenuti fino a quel momento. Alcuni momenti in questo senso, come l’incontro con Zeus, si discostano dal romanzo nelle piccolezze, pur conservandone l’essenza. Il cambiamento più grande c’è sia nello scontro con Luke (nel romanzo si limita ad avvelenare Percy), che nella chiusura della Madre con Gabe, nei libri molto più forte, sentita e concettualmente importante.
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