14 anni fa la prima proiezione di Porco Rosso in Italia, riscopriamo il film di Hayao Miyazaki

Porco Rosso è una delle pietre miliari dello Studio Ghibli, sempre presente nelle classifiche dei film d'animazione da vedere almeno una volta.

Autore: Rossana Barbagallo ,

Il 18 luglio 1992 debuttava in Giappone Porco Rosso, il celebre film di Studio Ghibli diretto da Hayao Miyazaki. Con lo stile e il fascino che ricordano un classico eroe alla Humphrey Bogart, Marco Pagot, noto come "Porco Rosso", è un ex-pilota trasformato in maiale da una maledizione. Il suo idrovolante rosso domina i cieli, temuto dai Pirati del Cielo. Iconico il suo motto: "Meglio essere un maiale che diventare fascista." Oggi, a dieci anni dalla prima proiezione italiana avvenuta il 12 novembre 2010, riscopriamo il significato e la bellezza di questo capolavoro, una fiaba animata che esplora la libertà individuale con una narrativa avvincente e sfumature magiche.

Dalle sale ai cieli: l’ascesa di Porco Rosso

Porco Rosso è una delle pietre miliari dello Studio Ghibli, sempre presente nelle classifiche dei film d'animazione da vedere almeno una volta. Questo capolavoro giapponese, inizialmente concepito per essere proiettato sui voli di Japan Airlines, racconta una storia che, sebbene apparentemente destinata a un pubblico giovane, affronta tematiche profonde come il valore della libertà e le ombre del regime fascista. Le complesse sfaccettature narrative e la qualità artistica hanno fatto di Porco Rosso uno dei film più amati anche dal pubblico adulto.

La storia è tratta da un breve manga intitolato Hikōtei Jidai ("L'era degli idrovolanti") di Miyazaki stesso, che ha sviluppato l’idea iniziale in un lungometraggio in seguito allo scoppio della guerra in Jugoslavia nel 1991. Miyazaki, sensibilizzato dagli eventi bellici, arricchì la trama con elementi anti-regime che resero il film noto anche in Occidente e, in particolare, nelle sale italiane dal 2010.

Un maiale tra i cieli

Il protagonista, Marco Pagot, pilota l'idrovolante Savoia S.21 e si guadagna da vivere combattendo i Pirati del Cielo. In passato, era un aviatore umano, ma una misteriosa maledizione lo ha trasformato in un maiale. Nonostante questo, Marco non rinuncia alla libertà né alla sua missione, affrontando gli avversari con astuzia. È ricercato dal governo fascista e dai suoi nemici, tra cui il pilota americano Donald Curtis. Marco è però determinato a non arrendersi, trovando aiuto e amicizia lungo il cammino, tra cui quella della giovane Fio, che ripara il suo aereo e lo accompagna in una fuga avventurosa attraverso l'Italia.

Omaggio all’Italia e alla storia dell'aviazione

Le influenze storiche e culturali Per omaggiare l'Italia, Miyazaki ha infarcito Porco Rosso di citazioni e riferimenti alla storia italiana, soprattutto all’aviazione. Infatti, il nome dello studio del regista, Studio Ghibli, è un tributo al Savoia-Marchetti S.M.79 “Ghibli”, un aereo italiano della Seconda Guerra Mondiale.

Un'epoca di gloria per l'aeronautica italiana Porco Rosso è ambientato in un periodo in cui l’Italia fascista stava investendo molto nell'aviazione. Italo Balbo, Ministro dell'Aeronautica, ebbe un ruolo cruciale nella riorganizzazione del settore, fondando reparti e scuole come l'Alta Velocità, una menzione presente anche nel film. In questo contesto storico, il settore aeronautico italiano guadagnò prestigio grazie a imprese come quelle di Tito Falconi, Mario Pezzi e Umberto Maddalena, i cui record e innovazioni fecero storia.

L'idrovolante di Marco Pagot Il protagonista pilota un idrovolante monoplano ispirato al Savoia S.21, ma modificato con un potente motore Folgore, il FIAT A.S.2 vincitore della Coppa Schneider del 1926. Il rosso vivo del velivolo richiama quello dei velivoli italiani del reparto Alta Velocità. Anche il nome di Marco Pagot è un tributo alla famiglia Pagot, famosa in Italia per aver creato il personaggio di Calimero.

Gli altri aerei e riferimenti aeronautici Il film include anche altri velivoli storici come il Savoia-Marchetti S-55, famoso per le trasvolate atlantiche di Balbo, e il Macchi M-39, con il quale Mario de Bernardi vinse la Coppa Schneider nel 1926. Inoltre, il duello tra Marco e il suo rivale americano Curtis rimanda alle gare di velocità aeree degli anni ’20, un'epoca in cui le competizioni erano dominate da piloti italiani, americani e francesi.

Personaggi storici e omaggi Miyazaki inserisce nel film vari omaggi a eroi dell'aviazione italiana, come Francesco Baracca, il cui celebre cavallino rampante è divenuto simbolo della Ferrari, e Arturo Ferrarin, che nel film collabora con Marco per vecchia amicizia. Vi sono anche riferimenti a Stanislao Bellini, pilota velocista e collaudatore, ricordato per il suo tragico incidente.

D’Annunzio e Alcione Il battello che ospita l'Albergo Adriano si chiama Alcione, un riferimento alla terza raccolta delle Laudi di Gabriele D'Annunzio, noto aviatore e figura di spicco della cultura italiana. Alcione è anche il nome di un bombardiere prodotto dall’ingegner Zappata, altro riferimento alla grande tradizione aeronautica italiana.

Le Officine “Piccolo” e il tributo alle officine italiane Le officine “Piccolo” di Milano, a cui si rivolge Marco per riparare l’idrovolante, sono un omaggio alle grandi officine dell'epoca come la SIAI di Sesto Calende e la Caproni-Piaggio. Miyazaki ha mantenuto anche una corrispondenza con Italo Caproni, nipote del leggendario pioniere aeronautico italiano Gian Battista Caproni, che lo ha ispirato per il film Si alza il vento.

Un tributo senza fine In Porco Rosso, Miyazaki trasmette la sua profonda ammirazione per l'Italia, intrecciando la sua passione per l’aeronautica con dettagli storici e culturali italiani. Un’ode affettuosa e avvincente a un periodo storico unico, il film è una celebrazione dell’avventura, dell’amicizia e del volo, che continua a ispirare e a incantare spettatori di tutto il mondo.

Curiosità e magia: tra realtà e fantasia

Porco Rosso è un connubio di azione, ironia e momenti romantici che si svolge in paesaggi incantati e suggestivi. La colonna sonora, composta da Joe Hisaishi, aggiunge profondità emotiva alla storia, accompagnando i momenti di avventura e malinconia. Un altro dettaglio curioso: nella versione francese Marco è doppiato dall’attore Jean Reno, mentre nella versione inglese da Michael Keaton.

Con Porco Rosso, Miyazaki ha creato un’opera senza tempo che continua a ispirare e a emozionare spettatori di tutto il mondo, rivelando la bellezza di un’anima libera che non si piega mai davanti all'oppressione.

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