Chi è Rocco Siffredi? La vera storia che ha ispirato la serie TV Supersex di Netflix

La vita di Rocco Siffredi è ricolma di vicende avvincenti e poliedriche. Scopriamo insieme la storia di uno dei pornoattori più famosi del mondo.

Autore: Giovanni Arestia ,

È nato a Ortona, in Abruzzo, nel 1964 e il suo vero nome è Rocco Tano. Stiamo parlando di Rocco Siffredi, un'icona nel mondo della pornografia, sia come attore che come regista. La sua inusuale storia sarà raccontata da Netflix in una serie TV intitolata Supersex con Alessandro Borghi nei panni del protagonista. La serie svelerà la vera identità dell'uomo dietro la figura dell'attore porno grazie alla sceneggiatura di Francesca Manieri e alla direzione di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni. Supersex arriverà sulla piattaforma di streaming il prossimo 6 marzo, ma nel frattempo conosciamo meglio la vita di Rocco Siffredi, un uomo famoso in tutto il mondo per l'intrattenimento per adulti, ma che nasconde un passato decisamente turbolento.

La vita di Rocco Siffredi tra alti e bassi

La vita di Rocco Siffredi (per il nome si ispirò a Roch Siffredi, il protagonista del film gangster Borsalino) è ricolma di vicende avvincenti e poliedriche. Penultimo genito di sei fratelli, Rocco è nato e cresciuto in una famiglia umile e molto religiosa. Da piccolo ha vissuto il lutto della morte, per una crisi epilettica, di uno dei suoi fratelli, Claudio, che ha segnato per sempre sia la vita dell'attore che quella della sua famiglia, causando anche una profonda depressione nella madre. All'età di sedici anni, comunque, decide di staccarsi dalla famiglia e inizia a lavorare nella marina mercantile e successivamente si trasferisce a Parigi nel 1982 per lavorare nel ristorante del fratello. 

La sua vita è radicalmente cambiata quando nel 1984 ha incontrato Gabriel Pontello in un locale a luci rosse, aprendo così le porte al mondo del porno. Da quel momento, ha recitato in numerosi film, ma il più importante di quel periodo fu il suo esordio in Belle d'amour del produttore Marc Dorcel, uno dei più importanti al mondo tanto da essere inserito nel 2015 nella AVN Hall of Fame, e diretto dal regista Michel Ricaud.

Dopo una breve esperienza come modello a Londra, Siffredi è tornato al porno su invito di Teresa Orlowski. Ha quindi debuttato ufficialmente nel cinema italiano nel 1987, recitando accanto a Moana Pozzi in Fantastica Moana. Solo tre anni dopo si è trasferito a Los Angeles, dove il suo amico d'infanzia Marco Pe lo presentò al regista John Leslie che lo inserì nel cast del film Curse of the Catwoman del 1991. Los Angeles gli permise di fare carriera tanto da ricevere il suo primo primo AVN Award grazie a John Stagliano che lo inserì in un suo film e da quel momento tutte le principali case di produzione europee cominciarono ad interessarsi a lui, offrendogli ruoli sempre più importanti e da protagonista nei film porno.

Dopo solo un anno, ovvero nel 1992, vinse anche l'Hot d'or come migliore attore straniero per il film The Adventures of Mikki Finn di Jack Remy. Proprio in quest'occasione ha conosciuto Rózsa Tassi, italianizzata Rosa Caracciolo, che ha sposato nel 1993 e dalla quale ha avuto due figli, Lorenzo e Leonardo. La sua carriera nel porno è stata caratterizzata da numerosi successi e riconoscimenti sia come attore che come regista e produttore dei propri film. Almeno fino a quando non ha compiuto 40 anni decidendo di ritirarsi dal mondo del porno come attore per dedicarsi alla vita di padre. L'annuncio fu fatto a Parigi, città iconica dove iniziò il suo cammino nell'hard, durante la presentazione del film Pornograzia.

Nonostante ciò nel 2009, a causa della frustrazione sessuale, della delusione nei confronti dei suoi talenti maschili come regista e dello stato generale dell'industria del porno, decise di ritornare a recitare. Ha comunque più volte annunciato il ritiro, come nel 2015 durante la partecipazione al reality show L'isola dei famosi, per poi ritornare, ma attualmente è in attività come regista, produttore e proprietario della Siffredi Academy, una sorta di scuola del porno a 360 gradi per diventare pornostar, regista, fotografo e tanto altro.

Nel corso della sua carriera, ha suscitato polemiche e dibattiti, come la sua dipendenza dal sesso che lui stesso ha definito "un diavolo" e per cui ha ammesso pubblicamente di aver chiesto aiuto a Dio tramite lo spirito di sua madre e le critiche di alcune sue attrici come per esempio Luce Caponegro, in arte Selen, che ha accusato Rocco Siffredi di averla traumatizzata a causa di alcuni suoi comportamenti violenti sul set. Al contempo ha anche ricevuto diversi apprezzamenti da altre attrici come Bobbi Star e dal suo mentore John Stagliano e continua a ricevere riconoscimenti per il suo contributo alla cultura popolare con inviti e partecipazioni ad eventi e fiere come per esempio alla più importante fiera di settore in Italia, il Lucca Comics and Games, nel 2014.

La sua importanza oltre al porno

Oltre al mondo del porno, Siffredi ha svolto il ruolo di attore anche in produzioni cinematografiche non erotiche come Romance, Amorestremo, Pornocrazia, Matrimonio a Parigi e il più recente Natale a 5 stelle. Nel 2012, ha partecipato come guest star a un episodio de I Cesaroni, nel 2013 ha condotto il programma televisivo Ci pensa Rocco e nel 2016 lui e la sua famiglia sono stati i protagonisti di una serie sulla loro vita quotidiana dal titolo Casa Siffredi. Ha anche preso parte come ospite a numerosi programmi televisivi italiani come per esempio Il Grande Fratello, Siffredi Late Night e Scherzi a Parte ed è stato protagonista di vari spot televisivi che spesso sfruttavano il potere del doppio senso. 

È apparso insieme al gruppo ska punk Le Braghe Corte nel video musicale del brano These Boots Are Made for Walkin', ha pure posato nudo per una pubblicità francese del videogioco TrickStyle, uscito per Sega Dreamcast e nel 2013 è stato ospite d'onore alla 63ª edizione del Festival di Sanremo partecipando all'esibizione musicale del gruppo Elio e le Storie Tese. Inaspettatamente Rocco nel 2014 ha anche deciso di lanciarsi nel mondo della ristorazione e ha aperto il Rocco's World Caffè a Budapest, chiudendolo dopo poco tempo.

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