Il 20 marzo Netflix ha rilasciato la serie The Residence ultimo prodotto di Shonda Rhimes e della sua casa di produzione Shondaland puntando questa volta sul murder mystery.
The Residence è una thriller comedy creata da Paul William Davies e prodotta da Shonda Rhimes che mescola l'atmosfera di Scandal con la forma del giallo classico: da Miss Marple alla fortunata saga di Cena con delitto. La serie omaggia il cinema giallo finanche nei titoli degli episodi, citando film come Il terzo uomo e Il delitto perfetto. La protagonista può sfoderare il tipico "Ho un’altra domanda" alla Colombo, e un sospettato viene persino sorpreso con un candeliere in mano (una chiara citazione al famoso gioco Cluedo, dal quale per altro sono stati tratti dei film).
- La trama di The Residence
- I medical drama: Grey’s Anatomy e Private Practice
- I thriller: Le regole del delitto perfetto e Scandal
- Il genere Regency: Bridgerton
- Niente è come sembra: Inventing Anna
La trama di The Residence
La detective Cordelia Cupp (Uzo Aduba), esperta consulente della polizia, è sempre avvolta nel tweed e appassionata di ornitologia. Vanta – senza spocchia – una reputazione per risolvere crimini impossibili. Quando il capo usciere della Casa Bianca (Giancarlo Esposito) viene trovato morto durante una cena di Stato, il questore di Washington (Isiah Whitlock Jr.) la coinvolge, scatenando l'opposizione del consigliere presidenziale (Ken Marino), deciso a tenere l’indagine lontana dal Presidente (Paul Fitzgerald).
A pochi giorni dall’uscita la serie si presenta già come un successo soprattutto perché strizza l’occhio agli amanti del crime, del giallo classico e del mystery ma con il tocco di Shonda Rhimes e quindi raccogliendo il bacino di utenza di tutti coloro che da anni seguono appassionatamente i suoi prodotti televisivi.
Ma nel caso in cui siate neofiti di Shondaland (nome della casa di produzione di Rhimes con il quale ci si riferisce a tutte le serie da lei prodotte) e se vi è piaciuto The Residence ecco una guida alle migliori serie prodotte da Shonda Rhimes.
I medical drama: Grey’s Anatomy e Private Practice
Sicuramente, anche solo per sentito dire, la serie Tv per eccellenza e più rappresentativa di Shondaland è stata, ed è ancora oggi Grey’s Anatomy il medical drama imprescindibile se volete avvicinarvi al mondo di Shonda Rhimes.
Grey’s Anatomy
Con le sue 21 stagioni questa serie è stata la madre del fenomeno Shonda, quella che ha dato avvio a tutto. Un tempo tra i medical drama più famosi si ricordava General Hospital, uno dei pilastri della Tv americana e sicuramente la maggior parte di voi sa di cosa parliamo se citiamo Beautiful. Ebbene nel primo caso siamo di fronte al medical drama per eccellenza e nel secondo caso alla soap opera più famosa al mondo. Grey’s Anatomy grazie alla sua longevità e ai temi trattati nella serie è diventata il giusto mix tra le due serie appena citate.
In 20 anni di messa in onda, tra scandali, addii e licenziamenti, Shonda Rhimes ha fatto e disfatto più coppie in corsia di quante se ne possano contare. Eppure, ha mantenuto Grey’s Anatomy avvincente, rivoluzionando il medical drama caso dopo caso. Ha lanciato star come Sandra Oh, creato soprannomi iconici (Dottor Stranamore e Dottor Bollore) e regalato frasi cult come «Tu sei la mia persona». È stata anche la prima a portare il Covid in una serie, con Meredith Grey (Ellen Pompeo) in prima linea nella finzione e nella realtà.
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Private Practice
Con questa serie Tv Shonda Rhimes sceglie di puntare su un personaggio molto incisivo della serie madre (Grey’s Anatomy) per creare uno spin off con al centro la dottoressa Addison Montgomery (Kate Walsh), ex moglie del dottor Stranamore interpretato da Patrick Dempsey. La dottoressa Montgomery si trasferisce dalla Seattle di Grey’s Anatomy a Los Angeles dove i drammi e i temi della serie originale restano. Inizialmente i fan non hanno accolto con grande entusiasmo lo spin off ma poi la serie ha ottenuto un suo seguito anche grazie ai numerosi crossover con la serie madre.
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I thriller: Le regole del delitto perfetto e Scandal
Se ai drammi in camice bianco preferite comunque la suspense di un buon thriller allora questi due drammi (perché con Shonda Rhimes il dramma è sempre l’ingrediente base) con elementi di giallo e thriller sono ciò che fa per voi.
Le regole del delitto perfetto
Il titolo originale della serie, How to Get Away with Murder, coincide con il nome del corso tenuto dalla professoressa Annalise Keating, avvocato difensore e mentore che insegnava ai suoi studenti (e indirettamente a noi spettatori) le strategie per evitare una condanna dopo un omicidio. La serie si apriva con un inizio folgorante, uno dei più riusciti di sempre: un gruppo di ragazzi sconvolti alle prese con un cadavere in una notte di panico nel campus. Da lì in poi, la narrazione si sviluppava con continui salti tra passato e presente, senza certezze, giocando con le aspettative e ribaltandole di continuo. Al centro di tutto spiccava la straordinaria interpretazione di Viola Davis, che per il ruolo della temibile e spietata Annalise ha conquistato anche un Emmy. Un personaggio feroce e intimidatorio, ma con più scheletri nell’armadio di chiunque altro. Peccato che, dopo un’esplosiva prima stagione, la serie abbia perso mordente, ripetendosi fino a sembrare un loop infinito. Forse ha puntato tutto su un avvio troppo potente, ma che spettacolo quell’inizio!
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Scandal
Olivia Pope, determinata e legata ai vertici politici, si dedica a proteggere l'immagine dell'élite e i suoi segreti. Ex capo della comunicazione della Casa Bianca per il presidente Fitz Grant, lascia l’incarico per fondare la Olivia Pope & Associati, agenzia di gestione delle crisi nota per il motto Gladiatori in doppio petto. Ma il passato – e la sua relazione con Grant – non smette di perseguitarla.
Il suo team è composto da professionisti salvati da Olivia e pronti a tutto per lei: l’avvocato carismatico Harrison, l’investigatrice Abby, l’ex assassino Huck, l’ambiziosa Quinn e il donnaiolo Stephen. Intorno a loro ruotano potenti figure della politica e dell’industria, tra cui Cyrus Beene, Mellie Grant, David Rosen, il misterioso comandante del B6-13 Eli Pope e Jake Ballard, agente dei servizi segreti. Tra intrighi, scandali e manipolazioni, Olivia scoprirà che il potere ha sempre un prezzo.
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Il genere Regency: Bridgerton
Se siete amanti dei drammi in costume e se come lettori avete amato le opere di Jane Austen in particolare ma avete letto anche i romanzi delle sorelle Brontë allora la serie Bridgerton è quella che fa per voi.
Come per The Residence, anche Bridgerton è una produzione Netflix e attualmente vede tre stagioni complete (più lo spin off dedicato alla Regina Carlotta) e una quarta attualmente in produzione.
Jane Austen si mescola con Gossip Girl in questo period piece ispirato ai romanzi di Julia Quinn, che porta il genere regency in territori mai esplorati prima—soprattutto nelle camere da letto. Il tocco contemporaneo, seppur un po’ forzato, arriva con i quartetti d’archi che reinterpretano Ariana Grande e Billie Eilish, oltre a un cast inclusivo in cui metà di lord e lady sono neri.
La trama di Bridgerton
La serie è ambientata in un’età della Reggenza alternativa, dove la nobiltà britannica è etnicamente diversificata e il razzismo non esiste. Ogni stagione, seguendo l’ordine dei romanzi, si concentra su uno dei fratelli Bridgerton: Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e Hyacinth. La storia si sviluppa durante la stagione sociale, periodo in cui l’alta società si trasferisce a Londra per presentare i giovani nobili in età da matrimonio. Il debutto avviene con la presentazione delle ragazze alla regina, che sceglie una favorita, destinata a brillare negli eventi mondani e nei balli dell’anno.
Niente è come sembra: Inventing Anna
Se vi piacciono le storie di truffe e inganni nel mondo dell’alta società, Inventing Anna è la serie che fa per voi. Si tratta di una delle mini serie di maggior successo prodotte da Shonda Rhimes. Questa miniserie targata Netflix mescola dramma e true crime per raccontare la storia di Anna Sorokin, meglio conosciuta come Anna Delvey.
La trama segue Vivian Kent, una giornalista determinata a ricostruire la vicenda di questa giovane donna che, fingendosi un’ereditiera tedesca, ha ingannato l’élite di New York con il suo fascino e le sue promesse di affari milionari. Tra boutique di lusso, hotel esclusivi e serate mondane, Anna riesce a ottenere fiducia e denaro… fino a quando la verità non viene a galla.
Con un cast guidato da Julia Garner nel ruolo della protagonista, Inventing Anna è una serie intrigante e piena di colpi di scena, che esplora il confine tra ambizione, menzogna e il desiderio sfrenato di successo.
Dove guardare la serie: Netflix
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