Star Wars: i Sith che distrussero la Galassia

Quali sono i Sith che hanno segnato profondamente Star Wars? Dalla Trilogia Prequel alla Trilogia Classica, storia dei Sith che sconfissero i Jedi

Autore: Manuel Enrico ,

Al centro di Star Wars c’è sempre la Forza, questa energia mistica che pervade l’universo e che conferisce a coloro che la percepiscono capacità straordinarie. Questi individui possono utilizzare i doni che la Forza conferisce in modo nobile, come fanno i Jedi, o preferire un approccio più egoistico e spietato, tipico della dottrina dei Sith.

Nel Canon di Star Wars, ovvero il mondo espanso che lega tra loro le produzioni transmediali di Star Wars, i Sith sono una figura inquietante, soprattutto considerato come sappiano fare fronte ai loro ranghi ridotti con una machiavellica presenza che li porta a ordire trame complesse. Questa esigua presenza dei Sith è dettata da un’antica legge, nata per evitare che il Lato Oscuro che dona ai Sith i loro poteri diventi anche la causa della loro estinzione.

La Regola dei Due: la sopravvivenza dei Sith

La Regola dei Due nacque per questa ragione, imponendo che potessero esistere solo un maestro e un allievo. Dopo che un guerra con i Jedi ai tempi della Vecchia Repubblica aveva portato alla disfatta dei Sith, le conseguenze di questa sconfitta portò i Sith a schierarsi gli uni contro gli altri. Per evitare che questa spirale di violenza distruggesse i Sith, uno di loro, Darth Bane, istituì la Regola dei Due.

Lo scopo era portare i Sith a collaborare tra loro per distruggere i Jedi, anziché contrastarsi a vicenda. Al centro di questa dottrina, Bane mise il frutto dei suoi studi su antichi testi Sith, maturando la dottrina della diade nella Forza, un legame che unisce due individui sensibili alla Forza in modo univoco.

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l sentiero della distruzione. Star Wars. Darth Bane (Vol. 1)

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Darth Bane istituì la figura del Maestro e dell’apprendista. Il Maestro aveva il compito di trasmettere la sua conoscenza all’allievo, in modo da portare avanti gli insegnamenti Sith, sino a che il discepolo, convinto di aver appreso tutto il possibile dal proprio maestro, non decidesse di ucciderlo e divenire il nuovo maestro.

La relazione tra i due, dunque, non era basta sulla fiducia ma si basava sul fatto che il maestro non svelasse tutti i propri segreti e che il discepolo fosse pronto a cogliere l’eventuale debolezza del proprio maestro. E in caso l’allievo fallisse l’ultimo test, ossia uccidere il maestro, quest’ultimo avrebbe potuto rimediare alla perdita cercando un nuovo apprendista.
 

La Regola dei Due è una delle leggi più importanti per i seguaci del Lato Oscuro, ma all’interno di Star Wars è stata più volte disattesa dai Sith che abbiamo conosciuti. Soprattutto da quegli stessi Sith che portarono alla Caduta della Repubblica.

Darth Sidious, nascosto in piena luce

Il Sith per eccellenza in Star Wars, Darth Sidious è il nome  dietro cui si nasconde la figura di Sheev Palpatine, che in seguito alla caduta della Repubblica divenne Imperatore dell’Impero Galattico.

Sin dalla creazione di Star Wars, Lucas aveva in mente il personaggio che sarebbe divenuto l’Imperatore. Nelle prime idee del regista, inizialmente il personaggio era noto come ‘Imperatore Ford Xerxes XII, come riferimento all’imperatore persiano ucciso dal proprio figlio, e poi ‘Imperatore Alexander Xerxes’.

Questi due nomi vennero abbandonati, e la figura dell’Imperatore, nella trilogia classica, venne presentato come Imperatore, senza dare ulteriori indicazioni sulla sua identità prima di diventare il maestro di Darth Vader.

L’ispirazione per Sidious venne da personaggi autoritari e dittatoriali della storia, come Giulio Cesare, Napoleone e Hitler, accumunati dall’aver preso il potere in situazioni complicate e aver mutato la loro società in un impero.

Dal punto di vista politico, il modello a cui si ispirò Lucas era il presidente americano Richard Nixon, in quanto aveva inizialmente concepito Star Wars come un film in cui fosse presente un messaggio di condanna alla guerra in Vietnam, in cui l’Impero avrebbe dovuto essere uno specchio dell’America qualora avesse vinto il conflitto. 

LucasFilm
Star Wars Tales of the Empire

Nella trilogia classica, Sidious fu interpretato inizialmente da Marjorie Eaton, appositamente truccata, in L’Impero Colpisce Ancora. Quando si decise di dare maggior enfasi al personaggio in Il ritorno dello Jedi, venne scelto l’attore britannico Alan Webb, che con i suoi 75 anni pareva la scelta migliore.

A causa di un’epidemia influenzale incredibile che colpì l’Inghilterra, l’attore si ammalò e dovette rinunciare. Dopo avere valutato per il ruolo Ben Kingsley, venne infine scelto Ian McDiarmind, che divenne il volto ufficiale di Sidious anche nella Trilogia Prequel e nel recente L’Ascesa di Skywalker.

Darth Sidious è uno dei personaggi essenziali della saga di Star Wars. Il suo ruolo, pur essendo stato avviato nella trilogia classica, è stato maggiormente sviluppato nei prequel. La sua ascesa viene presentata in modo da valorizzare gli insegnamenti Sith, mostrando il suo dualismo come uomo politico e Sith, orchestrando la caduta della Repubblica. La sua pericolosità non è tanto nel suo uso dei poteri della Forza, quanto il suo incredibile ingegno nell’ordire trame tali da poter influenzare la società galattica.

Pur essendo un Sith, Sidious non si attiene in modo stretto alla Regola dei Due. In La Minaccia Fantasma perde il suo apprendista, Darth Maul, ma aveva già iniziato ad addestrare il suo sostituto, Darth Tyranus. Anche all’interno delle opere inserite nel Canon di Star Wars, Sidious dimostra di voler costantemente mettere alla prova il proprio apprendista, Darth Vader, sfruttando collaboratori appositamente addestrati perché possano eventualmente causare la caduta di Vader.

Darth Maul

Il primo allievo di Darth Sidious, comparso in La Minaccia Fantasma. Nel film, Darth Maul ha una presenza puramente di scena per gran parte del film, coronata da pochissimi dialoghi salvo poi dare vita ad uno scontro coreografico su Naboo con i due Jedi protagonisti, Qui-Gonn Jinn e Obi-Wan Kenobi.

A creare graficamente il personaggio per La Minaccia Fantasma fu il concept designer Ian McCaig, che spiegò con estrema semplicità come avesse ideato il personaggio

George Lucas mi aveva descritto Darth Maul come il protagonista dei miei incubi peggiori. Così disegnai a George il mio incubo peggiore

Per McCaig questo terrore era una faccia premuta contro una finestra durante una tempesta, un non morto che lo fissava attraverso la pioggia. A questa prima idea, McCaig aggiunse denti metallici e ciocche di capelli rossi che ricadevano sulla faccia. Per Lucas, questo era sin troppo spaventoso, al punto che chiese una seconda proposta.

Dopo aver passato molto tempo lavorando su una proposta che omaggiasse l’idea di Ralph McQuarrie del casco di Darth Vader, McCaig decise di battere un’altra strada. Il concept designer voleva addolcire le spigolosità di Vader, aggiungendo anche elementi decorativi, come delle piume

Mi immaginavo che ogni mattina Darth Maul si alzasse e si sistemasse le sue piume, con il risultato che queste alla fine rimanessero verticali sul suo cranio

Piume che vennero interpretate come corna, diventando un elemento caratteristico dello Zabrak. Rimaneva da creare il suo look, che inizialmente McCaig aveva concepito come un’armatura simile a quella di Batman, voluminosa e che dava un aspetto massiccio al personaggio.

Questa idea venne rivoluzionata quando Lucas introdusse l’elemento della spada laser a due lame, il cui utilizzo prevedeva uno stile di combattimento acrobatico, portando alla creazione del suo aspetto visto in La Minaccia Fantasma.

Interpretato dall’acrobatico Ray Park, Darth Maul in La Minaccia Fantasma ha un ruolo tutto sommato marginale, in cui non emerge pienamente il rapporto con il suo Maestro, ma lo presenta come un agente intento a svolgere il lavoro sporco.

L’importanza di Maul aumenta nelle opere derivate, come Clone Wars o Solo: A Star Wars Adventure. Pur incontrando apparentemente la morte in La Minaccia Fantasma, Maul diventa un personaggio amato dal pubblico, al punto che la sua dipartita viene accantonata, dando vita ad una storia in cui Maul sopravvive grazie al potere del Lato Oscuro, venendo ritrovato dal fratello in uno sperduto pianeta discarica, dove si è rifugiato, impazzito.

Dopo aver riacquistato la sua sanità mentale, Maul vuole vendicarsi del suo acerrimo nemico, Obi-Wan Kenobi, fondando al contempo un impero criminale, il cartello Crimson Dawn.

All’interno della saga di Star Wars, Darth Maul incarna al meglio il senso del Lato Oscuro. Sopravvissuto alla sua pazzia, ritrova la propria forza nel desiderio di vendetta, cui unisce la tendenza a pianificare un modo per prendere il potere della malavita galattica.

Darth Tyranus

Dopo l’apparente morte di Darth Maul in La Minaccia Fantasma, Darth Sidious dimostrò di aver già un nuovo apprendista pronto a seguire i suoi insegnamenti: Lord Tyranus. E non un apprendista qualunque, ma un ex Jedi, il Conte Dooku. Personaggio complesso sin dalla sua genesi.

Quando si iniziò a lavorare a L’attacco dei Cloni, Lucas era in cerca di un nuovo cattivo che potesse supplire all’assenza di un villain carismatico come Darth Maul. La figura che in seguito sarebbe divenuta Dooku fu soggetta a diversi cambi durante la scrittura della sceneggiatura.

In prima battuta gli artisti Ian McCaig e Dermot Power elaborarono il personaggio pensandolo come un’oscura regina, un guerriero robotico o un alieno mutaforma. Fu solo quando Lucas pensò di sviluppare come personaggio un Jedi ferito allontanatosi dall’ordine, che Darth Tyranus prese forma.

 L’ispirazione per il personaggio divenne la figura di Tarkin, il cui carisma in Una nuova speranza aveva reso il Grand Moff dei personaggi più amati dei ‘cattivi’.

Per interpretare Dooku venne chiamato un attore noto per la sua caratura: Christopher Lee. Il popolare attore aveva una visione molto chiara del proprio personaggio 

E’ distaccato, molto trattenuto, totalmente senza paura. È estremamente intelligente, probabilmente più di chiunque altro. È un uomo di immenso potere. Non penso che si ponga domande sui principi morali, non è immorale, ma piuttosto amorale. La moralità è una parola che non appartiene al suo vocabolario. Per lui tutto ciò che conta è il potere, un qualcosa che già possiamo vedere al giorno d’oggi

La scelta del nome, Dooku, era dovuta al termine giapponese ‘doku’, che significa veleno. Anche il suo nome Sith, Tyranus, ha una radice storica, legato al termine greco tyrannos, riferita alla persona che nelle antiche città stato era solito assumere il potere dopo aver sostituto il governo, spesso in situazioni estreme quando la normale democrazia non era adatta.

Darth Tyranus assume un ruolo importante non solo nei film al cinema, ma in particolare in prodotti corollari come la serie animata Clone Wars.

Comandante in capo delle forze Separatiste, Dooku è la figura tramite cui Sidious orchestra la Guerra dei Cloni nei film, ma nella serie animata Clone Wars assume un ruolo maggiore, diventando un antagonista dello stesso Sidious. Non pago del potere raggiunto, Tyranus pianifica di sostituirsi a Sidious, scegliendo di addestrare un’apprendista, Asajj Ventress, che da semplice assassina diventa una vera allieva nel Lato Oscuro.

Asajj Ventress

Concepita inizialmente come una possibile variante del personaggio poi concretizzatosi in Dooku, Ventress era stata immaginata come una principessa dall’animo oscuro, ispirata ai samurai giapponesi. Il suo concept venne ripreso nella versione di Clone Wars, diventando poi canonica quando fu nuovamente introdotta nella seconda serie animata dedicata alla Guerra dei Cloni. 

Ventress non è una Sith, pur ambendo a questo ruolo, ma è un personaggio complesso, che diventa per Dooku una presenza scomoda, quando Sidious intuisce i suoi piani e lo costringe ad eliminare Ventress per dimostrare la sua fedeltà al suo maestro.

Personaggio tragico, Ventress è un'antesignana del concetto di Accolito Sito, ripreso ora con la prima serie live action ambientata nell'Alta Repubblica, The Acolyte. 

La sua importanza all'interno della saga è di aver creato, speciei nel Legends, una sorta di spaccatura nella dicotomia Lato Chiaro/Lato Oscuro, muovendosi quasi sempre all'interno di quest'ultimo, ma mostrando anche di avere una curiosità verso l'altra metà della Forza. 

Darth Vader

Il primo Sith conosciuto dai fan di Star Wars in Una nuova Speranza, il Signore Oscuro dei Sith è una figura essenziale nel mito della galassia creata da George Lucas. Braccio destro dell’Imperatore, Vader è la figura che terrorizza l’Impero, spietato e inflessibile, vero e proprio simbolo del potere imperiale.

Vader è il nome con cui il Jedi Anakin Skywalker, da tempo irretito dal Cancelliere Palpatine, cede definitivamente al Lato Oscuro, tradendo l'ordine dei Jedi e schierandosi con Sidious, di cui aveva ucciso il precedente apprendista, Dooku, quando ancora ignorava la portata del piano del maestro Sith.

Vader, nelle Trilogia Classica, è un fedele servitore dell’Imperatore, che solo dopo aver appreso della presenza del figlio, Luke Skywalker, decide di ribellarsi alla figura di Palpatine. In L’Impero colpisce ancora inizialmente cerca di convertire il figlio al Lato Oscuro della Forza, mentre in Il Ritorno dello Jedi, dopo averlo tentato nel porre fine all’impero di Palpatine e prenderne il posto, decide di rinnegare la sua vita nel Lato Oscuro, salvando la vita di Luke. 

Il ruolo di Vader diventa ancora più interessante conoscendone le imprese raccontate nelle altre opere del Canone. Nella serie a fumetti dedicata a Vader, si vede come il fu Anakin Skywalker sia in costante lotta tra il suo cuore e il suo addestramento Sith, mostrando anche una sua volontà di non rimanere vincolato al giogo di Palpatine, ma elaborando piani che mirassero a sostituirsi a Sidious.

Vader, pur essendo considerato da sempre un Sith, è un personaggio dalla complessa dinamica, complice la sua discesa nel Lato Oscuro e la conseguente scelta di rinnegare la propria fedeltà all’Imperatore lo rendono un Force-Sensitive particolare, avendo attinto ad entrambe le nature della Forza.

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