The Greatest Showman doveva tornare. Dovrebbe tornare. Tornerà. Forse. Difficile declinare il verbo per il sequel del musical con Hugh Jackman. Alla critica non è piaciuto un granché ma i 435 milioni di dollari di incasso (a fronte degli 84 milioni spesi) e una colonna sonora da record (con certificazioni a pioggia in tutto il mondo) non sembravano lasciare scampo a dubbi.
I motori della produzione sembravano essersi accesi, ma esiste una data di partenza? Quali sono le notizie che abbiamo?
Il regista e Hugh Jackman confermano il sequel
Nel febbraio del 2019, il regista Michael Gracey aveva rivelato al The Sun che le discussioni intorno al sequel del film erano già state avviate. Una notizia che non ha mai trovato la conferma ufficiale ma che ha ribadito il suo fondamento nelle dichiarazioni di Hugh Jackman.
Anche il protagonista, infatti, durante un’intervista al programma radio Steve Wright's Big Guest, aveva parlato di sequel in una fase di sviluppo iniziale. Ma in un altro show, il BBC Radio 5 Live, era stato decisamente più vago: "Se si presentasse l’opportunità giusta, allora sì, tirerei fuori il cappello a cilindro”. In rete circola una data di uscita per il sequel, 2023, ma non ci sono conferme di nessun tipo.
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Che storia raccontare?
E se le voci su The Greatest Showman restassero solo voci? La storia ci insegna che tanto più ci si allontana dalla release del capitolo uno, tanto più si allontana anche la possibilità che un numero due possa vedere la luce.
Le lunghe discussioni non aiutano le produzioni, anche perché, nel frattempo, gli attori prendono altre strade, altri impegni, altri ingaggi (citofonare Zendaya, che in the Greatest Showman era una trapezista e ora è una delle attrici più richieste). Ma gli ostacoli non finiscono qui. Da una parte c’è una questione “contenutistica”: The Greatest Showman aveva già raccontato buona parte della vita di Barnum - ascesa, discesa e risalita – chiudendo un cerchio. Dovrebbero quindi essere esplorati territori inediti o puntare su altri personaggi come quello di Zac Efron (Phillip) a cui era stato dato il controllo del circo dopo che Barnum aveva scelto di dedicarsi alla famiglia. Poi c’è la questione tempo…
I conti non tornano
Ci sono voluti otto anni per realizzare The Greatest Showman. Otto anni di idee creative, spunti tecnici, sopralluoghi, prove per ottenere il risultato faraonico di alcune scene. Oggi il cinema non può permettersi certe tempistiche. Specie il cinema dell’era Covid, quello con i set chiusi e le produzioni rimandate.
Lo spettacolo teatrale
Chi volesse risentire quelle atmosfere, però, potrà sempre sperare nello spettacolo teatrale. Ma, anche qui, si vaga nel buio.
Di certo c’è che la colonna sonora dovrebbe avere la firma di Benj Pasek e Justin Paul ma, su tutto il resto, cast compreso, non si sa nulla. C’è una data però: il 2022. L’anno prossimo il musical di The Greatest Showman dovrebbe aprire la stagione del West End a Londra. Ma sarà davvero così?
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