Tutte le scene post-credit dei film Marvel, spiegate

Autore: Stefania Venturetti ,

Le scene dopo i titoli di coda dei film Marvel sono nate quasi per caso, con l'Iron Man di Jon Favreau, e sono rapidamente diventate il segno distintivo del MCU. Un filo rosso che lega tra loro i diversi capitoli della saga, anticipando e commentando le prossime avventure degli eroi del grande schermo.

In realtà, queste "scene nascoste" non sono inserite solo dopo i titoli di coda (post-credit), e non sempre sono limitate a una per film. I registi Marvel a volte hanno deciso di inserirle anche a metà dei titoli di coda (mid-credit) o di girarne diverse, magari per alternare toni drammatici e siparietti divertenti. In alcune occasioni, le scene extra sono in realtà spezzoni tratti da altri film in uscita, o rappresentano un vero e proprio anello di congiunzione tra diversi capitoli del franchise.

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Di seguito, ecco quindi tutti i titoli del MCU con le curiosità sulle loro scene mid e post-credit (e, dove serve, la loro spiegazione).

ATTENZIONE: gli approfondimenti contengono spoiler anche per film successivi a quelli a cui le scene post-credit fanno riferimento! 

Saga dell'Infinito

Fase Uno

Iron Man (2008)

"Signor Stark, lei è entrato a far parte di un universo più grande. Solo che ancora non lo sa". Samuel L. Jackson fa la sua prima comparsa nel ruolo di Nick Fury in una delle post-credit scene più amate dell'Infinity Saga e ci prepara (un po' senza saperlo) a un franchise molto più vasto e complesso di quanto sperato inizialmente dallo stesso Kevin Feige (attuale presidente e direttore creativo dei Marvel Studios).

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Nella clip alla fine del primo Iron Man, Fury promette di parlare a Tony Stark (Robert Downey Jr.) dell'Iniziativa Vendicatori: un progetto dello S.H.I.E.L.D. che, nel mondo reale, culminerà con The Avengers di Joss Whedon nel 2012. Una dichiarazione d'intenti da non sottavalutare, e che all'epoca generò tantissimo hype tra i fan, che presero subito questa post-credit scene come la conferma che il grande universo a fumetti Marvel sarebbe presto arrivato al cinema con la firma della Casa delle Idee.

Non tutti sanno che esiste una versione alternativa di questa scena.

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Svelata da Kevin Feige a settembre 2019 per presentare l'uscita in Home Video della Infinity Saga (i primi 23 film MCU), questa seconda versione mette molta più carne al fuoco.

Fury, infatti, menziona esplicitamente anche incidenti coi raggi gamma, morsi di insetti radioattivi e mutanti di varia tipologia: riferimenti impossibili da non ricondurre a Hulk, Spider-Man e gli X-Men.

The Geek Twins
L'infografica coi diritti dei personaggi Marvel
A chi appartengono i diritti cinematografici dei personaggi Marvel? (Situazine al 2//08/2019)

Se ora i diritti dei personaggi sono tutti (più o meno...) riconducibili a Disney, e quindi ai Marvel Studios, all'epoca in cui il film di Jon Favreau è stato girato la situazione era molto più complessa, e un crossover con i Vendicatori che contemplasse tutti questi personaggi sarebbe stato a dir poco impossibile. Spider-Man era ancora di Sony, e gli X-Men facevano parte di un franchise gestito da 20th Century Fox.

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Si optò quindi per la versione più generica della scena, forse anche per non rischiare di fare false promesse agli spettatori.

 

L'incredibile Hulk (2008)

Tony Stark torna a rubare la scena nella scena post-credit de L'Incredibile Hulk. Stavolta è lui a menzionare l'Iniziativa Vendicatori a un Thaddeus Ross decisamente ubriaco: "Se le dicessi che stiamo mettendo insieme una squadra?".

Questa apparizione ha cementato l'intento di creare un vero e proprio universo cinematografico dedicato ai Vendicatori: una scelta resa più facile dall'incredibile successo di Iron Man, che consentì di aggiungere sempre più "mattoncini" al progetto. Curiosamente, la conversazione tra Stark e Ross non è stata ripresa in nessun film dell'universo cinematografico Marvel.

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La scena viene invece usata nel corto The Consultant, che in pratica le funge da prologo (oltre che incorporarla nella sua totalità).

Nel filmato, rilasciato nel 2011 per l'uscita in Blu-Ray di Thor, Jasper Sitwell e Phil Coulson elaborano un piano per tenere Emil Blonsky/Abominio fuori dall'Iniziativa Vendicatori. La loro soluzione è semplice ma geniale: inviare a parlare con il Generale Ross (responsabile di Blonsky) qualcuno che gli avrebbe sicuramente fatto saltare i nervi, mandando così a monte l'accordo.

E chi meglio del Consulente dello S.H.E.L.D. Tony Stark per portare a termine con successo questa inconsapevole missione?

Ovviamente il piano di Coulson e Sitwell funziona, e sarà poi Bruce Banner/Hulk a essere reclutato nei Vendicatori (grazie a Vedova Nera).

Curiosità: c'era un'altra scena post-credit he il regista Louis Leterrier intendeva aggiungere in chiusura de L'Incredibile Hulk. La sequenza avrebbe visto Abominio, di nuovo in forma umana, incatenato all'interno di una gabbia. La cosa, però, non è mai stata filmata.

 

Iron Man 2 (2010)

Il Phil Coulson di Clark Gregg è sempre più "filo rosso" per i film della Fase 1 del Marvel Cinematic Universe. Alla fine del secondo Iron Man, è lui a farci vedere per la prima volta Mjolnir sul grande schermo. Il martello di Thor si trova infatti in fondo a un cratere, circondato da persone che stanno tentando di sollevarlo con mezzi più o meno ortodossi. È una vera e propria anticipazione di quello che vedremo nel film in solitario dedicato al dio del tuono, dopo che Odino scaglierà Mjolnir sulla Terra per dare una lezione di umiltà al figlio.

La scena è stata diretta da Kenneth Branagh, regista di Thor (2011), e successivamente è servita da modello per le scene mid e post-credit dell'universo Marvel, che da questo punto in poi (salvo alcune eccezioni) si collegano direttamente ai successivi film in uscita del franchise.

 

Thor (2011)

Nick Fury torna protagonista di una scena post-credit decisamente di rilievo.

Questa volta parla con il Dottor Erik Selvig in una base dello S.H.I.E.L.D. Il discorso gira attorno alla Teoria Foster e ai portali che conducono in altre dimensioni... e si sposta poi sul Tesseract, attorno a cui all'epoca ruotavano diversi misteri. Fury chiede a Selvig di studiare l'artefatto per carpirne i segreti. Lo scienziato acconsente, ed è allora che capiamo che l'uomo è controllato da Loki, ancora vivo dopo gli eventi del film. Rivedremo tutti e tre in The Avengers (2012), quando Loki userà il Tesseract (una delle Gemme dell'Infinito, scopriremo in seguito) e combatterà i Vendicatori durante la Battaglia di New York. Durante il film, Selvig continuerà a essere sotto il suo controllo, prestando le sue conoscenze al piano del dio dell'inganno.

Stellan Skarsgård ha svelato nel corso di un'intervista al sito I am Rogue che, inizialmente, il copione di Thor che aveva ricevuto non prevedeva alcuna scena post-credit. Secondo l'attore, infatti, all'epoca la sceneggiatura di The Avengers non era ancora nella sua versione finale e il ruolo del suo personaggio è stato definito solo in una fase successiva. La sequenza, quindi, è stata girata solo una volta che l'attore ha acconsentito di riprendere il ruolo di Erik Selvig anche nel film di Joss Whedon.

 

Captain America - Il primo Vendicatore (2011)

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In una scena poi ripresa in The Avengers, Nick Fury ha una nuova missione per Steve Rogers, che si è da poco risvegliato in un'epoca molto diversa dalla sua. Si tratta, ovviamente, del progetto Vendicatori (come suggerito dal titolo stesso del film).

Di fatto la scena può essere considerata anche parte di un teaser per The Avengers, il cui trailer completo era stato proiettato in molti cinema statunitensi alla fine di Captain America - Il Primo Vendicatore.

In ogni caso, la sequenza espande la scena finale del film in cui Steve si risveglia in una base dello S.H.I.E.L.D. anni dopo la fine della seconda guerra mondiale e poi fugge per le strade di New York.

 

The Avengers (2012)

Thanos fa la sua prima apparizione ufficiale nella mid-credit scene di The Avengers.

Nel video, il Titano Pazzo viene informato che Loki ha fallito la sua missione ed è stato sconfitto dai Vendicatori. Thanos sorride all'idea di doverli affrontare lui stesso per portare a compimento il suo piano.

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La versione di Thanos che vediamo nella breve clip è un po' diversa da quella che poi apparirà in Avengers: Infinity War ed Avengers: Endgame (cambiano colore e forma del volto, che non sono mai rimasti troppo coerenti nel corso degli anni).

Questa scena mid-credit poteva suggerire anche una vera e propria apparizione fisica di Lady Morte, di cui Thanos è innamorato nei fumetti, nei capitoli successivi del franchise cinematografico.

In effetti l'intento iniziale era questo. Tuttavia gli Studi Marvel (e i registi e sceneggiatori di Infinity War in particolare) alla fine decisero che introdurre il personaggio nel MCU sarebbe risultato eccessivamente complesso. Così, anche le motivazioni dei Thanos per sterminare metà della vita dell'universo sono cambiate e non hanno più nulla a che fare col fare colpo su Lady Morte.

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The Avengers presenta anche una seconda scena extra, inizialmente assente, in cui i Vendicatori, esausti dopo la battaglia di New York, mangiano shawarma insieme

La sequenza è stata girata all'ultimo minuto (la notte precedente alla prima mondiale, ad essere precisi!) perché il regista Joss Whedon trovava divertente il collegamento con una battuta pronunciata da Tony Stark durante lo scontro coi Chitauri.

All'epoca, Chris Evans si era fatto crescere la barba per girare il film Snowpiercer, ed è per questo che il suo volto è quasi interamente coperto.

 

Fase Due

Iron Man 3 (2013)

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Gli "Science-Bros" sono protagonisti della prima scena post-credit della Fase 2 del MCU. Tony Stark parla dei suoi problemi a quello che sembra essere il suo terapista ma si rivela poi un annoiato (ed esaperato!) Bruce Banner. La scena è divertente, ma non contiene teaser o anticipazioni degne di nota sui film in uscita.

 

Thor: The Dark World (2013)

La mid-credit scene di Thor: The Dark World ci presenta Taneleer Tivan, il Collezionista che incontreremo con un ruolo più importante in Guardiani della Galassia. È a lui che, dopo lo scontro col signore degli Elfi Oscuri Malekith, Sif e Volstagg consegnano l'Aether (la Gemma della Realtà), inconsapevoli che il personaggio è intenzionato a raccogliere le Gemme dell'Infinito. 

La sequenza è estremamente importante. Da un lato conferma per la prima volta sullo schermo i sospetti dei fan sulla vera natura di Tesseract e Aether, oltre che dello scettro di Loki. Dall'altro anticipa sia gli eventi di Guardiani della Galassia che lo scontro d'interessi tra il Collezionista e Thanos, che raggiungeranno il culmine in Avengers: Infinity War.

Thor: Ragnarok presenta poi una scena post-credit vera e propria (dopo i titoli di coda), dove Thor sorprende Jane Foster a Londra.

 

Captain America: The Winter Soldier (2014)

Pietro e Wanda Maximoff fanno il loro debutto nel MCU nella mid-credit scene di Captain America: The Winter Soldier, che anticipa gli eventi di Avengers: Age of Ultron.

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Nella breve sequenza, vediamo Wolfgang von Strucker in una base segreta dove l'HYDRA ha nascosto lo Scettro di Loki per condurre nuovi esperimenti su di esso. Quicksilver e Scarlet Witch sono nelle loro stanze (poco più che delle celle per topi da laboratorio) mentre sperimentano con i loro nuovi poteri, ottenuti proprio grazie alla Gemma della Mente.

Questa scena si ricollegherà direttamente coi primi minuti di Avengers: Age of Ultron, dove i Vendicatori si scontreranno per la prima volta con Pietro e Wanda durante una missione per recuperare lo scettro.

Una seconda scena aggiuntiva del film, questa volta la post-credit, è invece dedicata a Bucky, che inizia a indagare sul passato che ha dimenticato a causa dell'HYDRA.

Il suo viaggio comincia  alla mostra dedicata a Capitan America e agli Howling Commandos allestita presso lo Smithsonian, dove si trova davanti a una vecchia foto di James Barnes. La scena si ricollega alla trama di Captain America: Civil War, dove Bucky e il suo passato saranno parte centrale del film.

 

Guardiani della Galassia (2014)

Baby Groot delizia il pubblico danzando sulle note di "I Want You Back" dei Jackson 5 in una clip alla fine di Guardiani della Galassia. Alle sue spalle, un ignaro Drax si occupa di affilare i suoi pugnali.

La scena ci rassicura sul destino di Groot dopo il suo sacrificio alla fine del film e anticipa che lo rivedremo in altri capitoli Marvel (all'inizio di Guardiani della Galassia 2 sarà già più cresciutello!). C'è però una precisazione da fare. James Gunn ha più volte specificato che Baby Groot non è la versione ringiovanita del Groot originale, ma quello che potrebbe essere considerato suo figlio.

Groot è morto. Non penso che sia per forza ovvio in [Guardiani della Galassia], ma è importante dire che se esplodi e un piccolo pezzettino di te inizia a crescere e diventare un bambino, non penserò che quel bambino sia tu. [...] Credo che sia più ovvio guardando Guardiani della Galassia Vol. 2. Baby Groot ha una personalità diversa da Groot, nessuno dei suoi ricordi, ed è molto, molto più stupido.

Guardiani della Galassia ha anche una scena post-credit, apprezzatissima dai fan dei fumetti. La sequenza è infatti dedicata a due "esemplari rari" della collezione di Taneleer Tivan.

Mentre il Collezionista siede, abbattuto, nel suo museo distrutto, un cane in tenuta da astronauta (che avevamo già visto in una breve sequenza del film) si avvicina e gli lecca il viso. Si tratta di Cosmo, ex cavia del programma spaziale sovietico, che nei fumetti è dotato di poteri psichici ed è stato membro dei Guardiani della Galassia (scontrandosi spesso con Rocket Raccoon).

C'è poi il cameo di Howard il Papero, un papero antropomorfo già protagonista del film Howard e il Destino del Mondo con Lea Thompson. Il personaggio avrà presto una serie animata "per adulti" a lui dedicata, sempre sotto etichetta Marvel.

Dopo il cameo nel film di James Gunn, Howard è apparso altre due volte nei film MCU: a un party sul pianeta Contraxia in Guardiani della Galassia Vol. 2 (dove ha un appuntamento con una donna al bordello Iron Lotus) e in Avengers: Endgame, dove ha combattuto nella battaglia finale contro Thanos. In entrambi i casi si tratta di "blink and miss moments", dove la sua apparizione è limitata allo sfondo e non incide sugli eventi del film.

 

Avengers: Age of Ultron (2015)

Nuova apparizione di Thanos prima del grande scontro con i Vendicatori e i loro alleati.

In questa scena mid-credit, il Titano Pazzo si spazientisce e decide di iniziare a raccogliere da solo le Gemme dell'Infinito che gli mancano. Da notare che Thanos non ha alcun legame con Ultron, sebbene la sequenza potrebbe suggerirlo.

Il fatto che il villain indossi già il Guanto dell'Infinito forgiato da Eitri su Nidavellir (come mostrato in Infinity War) ha creato qualche disputa sulla continuity all'interno del MCU.

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Se la scena si svolge immediatamente dopo gli eventi di Age of Ultron (come tipico di molte mid e post-credit dei film Marvel), questo vuol dire che Thanos ha sterminato la popolazione di Nidavellir qualche anno prima degli eventi di Infinity War: un fatto di cui qualcuno avrebbe dovuto accorgersi molto prima dell'arrivo di Thor sul luogo.

Il regista Joe Russo ha tentato di spiegare questa (apparente?) incongruenza dicendo che è passato molto tempo da quando gli Asgardiani hanno interagito con Eitri e la sua gente. La spiegazione però è solo parziale, visto che su Nidavellir vengono forgiate le armi per diverse razze dell'universo e che la reazione di Eitri suggerisce uno scontro molto recente col Titano Pazzo. Le teorie a riguardo, comunque, non mancano.

 

Ant-Man (2015)

Nella scena mid-credit di Ant-Man, Hank Pym decide di mostrare alla figlia Hope un prototipo della nuova tuta Wasp da lui ideata. Abbiamo così la conferma che il personaggio di Evangeline Lilly indosserà presto il costume, raccogliendo l'eredità della madre nei prossimi cinecomic Marvel.

La seconda scena bonus del film (che chiude la Fase 2) si lega invece al prossimo, grande evento del franchise: la versione cinematografica di Civil War.

Nel breve filmato, ci viene svelato che Steve Rogers e Sam Wilson sono finalmente riusciti a rintracciare Bucky, intrappolato grazie a uno stratagemma. I due menzionano dei misteriosi "accordi" che impediscono loro di chiedere l'aiuto di Tony Stark. In un primo momento Cap è convinto che dovranno gestire da soli il problema, ma Falcon ha in mente qualcuno che potrebbe aiutarli (il riferimento è a Scott Lang/Ant-Man, come scopriremo in seguito).

Questa scena è molto importante poiché fornisce diversi indizi sul futuro dei film Marvel. In particolare anticipa il conflitto tra Capitan America e Iron Man a causa degli Accordi di Sokovia e l'ingresso ufficiale di Ant-Man nel coro dei Vendicatori. Particolarità: temporalmente, questa scena è ambientata durante gli eventi di Civil War.

 

Fase Tre

Captain America: Civil War (2016)

La Fase 3 del MCU si apre con Captain America: Civil War, a cui fanno seguito due interessanti scene dopo i titoli di coda.

La prima (una mid-credit scene, in realtà), è forse quella più interessante. Dopo lo scontro tra gli eroi che ha occupato il film, vediamo Bucky Barnes (senza il braccio meccanico del Soldato d'Inverno) in un laboratorio mentre decide di tornare in stasi, in attesa che qualcuno trovi una soluzione per liberarlo dai condizionamenti che l'hanno trasformato nell'assassino perfetto. "È la cosa migliore. Per tutti quanti", dice. Dopo aver detto di nuovo addio al suo amico d'infanzia, Steve Rogers ringrazia T'Challa per il suo aiuto: è qui che scopriamo di trovarci in Wakanda, futuro scenario del film Black Panther.

La scena post-credit vera e propria è invece un divertente siparietto tra Peter Parker e zia May, che anticipa il film in solitario in arrivo nel 2017. Nel filmato, il ragazzo incolpa "Steve di Brooklyn" (che lo spettatore sa essere Capitan America) per il suo occhio nero, mentre la zia si prende cura delle sue ferite. Quando la donna esce dalla stanza, Peter usa poi uno dei nuovi gadget costruiti per lui da Tony Stark per proiettare il simbolo di Spider-Man sul soffitto: una specie di conferma che Iron Man continuerà a regalare chicche tecnologiche al suo nuovo protetto.

Captain America: Civil War ha segnato il debutto del "nuovo Spider-Man", interpretato da Tom Holland, nel MCU grazie a uno storico accordo con Sony Pictures, che fino a quel momento deteneva la totalità dei diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio.

Marvel Studios
Hulk arrabbiato in Avengers: Age of Ultron

Gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely inizialmente avevano pensato di includere anche una breve scena dopo i titoli di coda con Bruce Banner (assente dal MCU dalla fine di Avengers: Age of Ultron).

Alla fine, però, si decise di non "rovinare la sorpresa" agli spettatori riguardo il destino di Hulk. Mark Ruffalo non venne chiamato per filmare alcuna scena e, come Thor, è così completamente assente da Civil War.

 

Doctor Strange (2016)

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Nella prima scena extra di Doctor Strange, lo Stregone Supremo ha un faccia a faccia con Thor che verrà poi ripreso in Thor: Ragnarok.

Strange chiede al dio del tuono per quale motivo abbia portato Loki a New York, nonostante sia ben consapevole del pericolo che il fratello adottivo rappresenta. Thor risponde rivelandogli di essere sulle tracce del padre, Odino, per risolvere una questione di famiglia. Strange si propone di aiutarli nella ricerca, rassicurato dal fatto che, una volta risolta la questione, gli dei torneranno ad Asgard. 

La scena post-credit vera e propria di Doctor Strange si riallaccia con più fermezza alla trama principale del film di Scott Derrickson. Nella breve sequenza, ritroviamo Jonathan Pangborn, che era riuscito a superare la sua paralisi grazie agli insegnamenti magici dell'Antico a Kamar-Taj, dove aveva poi consigliato a Strange di recarsi. Mordo, uno dei suoi vecchi insegnanti, si presenta nel laboratorio di Pangborn e ruba la sua magia, lasciando l'uomo nuovamente paralizzato.

La scena cementa il ruolo di Mordo come uno dei futuri villain del MCU, anticipando che uno dei suoi obiettivi sarà probabilmente sbarazzarsi dei "troppi maghi" in circolazione.

 

Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)

James Gunn si è davvero sbizzarrito con il secondo Guardiani della Galassia: il Vol. 2 ci propone ben 5 scene extra, piazzate prima, durante e dopo i titoli di coda.

Nella pre-credits scene, vediamo Kraglin mentre cerca di capire il funzionamento della Yaka Arrow ereditata da Yondu. Tutto sembra andare (più o meno) bene, considerata la difficoltà di governare l'arma a suon di fischi. Poi, però, per sbaglio la freccia finisce per colpire Drax alla spalla...

Anche la seconda scena extra di Guardiani della Galassia 2 è legata alla morte di Yondu. La sequenza è incentrata su Stakar Ogord (Sylvester Stallone), che decide di riunire la sua vecchia squadra: Aleta Ogord (Michelle Yeoh), Charlie 27 (Ving Rhames), Krugarr e Mainframe (un robot a cui Miley Cyrus presta la voce nella versione originale inglese). Insieme, il gruppo decide di tornare a combattere il crimine, aprendo una porta al suo potenziale ritorno in futuri film Marvel dedicati ai Guardiani della Galassia (e non solo).

La terza scena è anche quella più chiacchierata, e per un'ottima ragione. È qui, infatti, che James Gunn ci presenta per la prima volta "Adam", che i fan dei fumetti ricondurranno subito ad Adam Warlock, potentissimo personaggio che è tradizionalmente legato sia ai Guardiani della Galassia sia a Thanos e alle Gemme dell'Infinito. Per ora, Gunn non ce lo mostra davvero: la nuova creazione di Ayesha (la alta sacerdotessa dei Sovereign cha abbiamo incontrato all'inizio del film) è infatti ancora assopita in un bozzolo/sarcofago dorato, da cui un giorno emergerà per affrontare Star-Lord e i suoi compagni. 

La scena suggerisce quindi che Adam Warlock sarà con ogni probabilità l'antagonista di Guardiani della Galassia 3. Il film avrebbe dovuto far parte della Fase 4 del MCU, ma il licenziamento (e la successiva riassunzione) di James Gunn ha fatto slittare la pellicola a data da destinarsi. Non è chiaro se, a questo punto, Adam comparirà in altre pellicole Marvel prima del suo incontro ufficiale coi Guardiani della Galassia.

Scena numero 4. Questa volta si tratta di un semplice siparietto comico in cui Star-Lord rimprovera Groot (ormai adolescente) per non aver sistemato la sua camera. Nella sequenza, l'alieno è completamente assorbito dai suoi videogiochi e risponde in toni davvero molto acidi!

La quinta e ultima scena post-credit di Guardiani della Galassia Vol. 2 è quella effettivamente situata dopo i titoli di coda. Si tratta di un altro siparietto comico, questa volta con protagonista un astronauta interpretato da Stan Lee. In questo cameo, il leggendario fumettista è impegnato a discutere con un gruppo di Osservatori, una razza aliena che - per l'appunto - osserva gli eventi più importanti dell'universo. L'anziano chiede loro dove stanno andando, visto che sarebbe compito loro riportarlo a casa, e fa notare che lui ha ancora molte storie da raccontare.

La scena ha cementato la teoria, già molto popolare tra i fan, che tutti i personaggi interpretati da Stan Lee nei film MCU fossero riconducibili a Uatu l'Osservatore, sempre presente nei momenti che definiscono il futuro dell'Universo Marvel. Inizialmente gli Studi Marvel avevano negato questa teoria. Tuttavia, dopo l'uscita di Guardiani della Galassia 2, Kevin Feige (Presidente dei Marvel Studios) ha dichiarato di approvare questa versione della storia. In ogni caso, nei crediti ufficiali, il personaggio di Lee è indicato come "The Watchers’ Informant", l'informatore degli Osservatori. 

Gli Osservatori torneranno nel MCU grazie alla serie animata #What If...?, che esplorerà versioni alternative degli eventi visti nei film Marvel. A prestare la voce a Uatu l'Osservatore ci sarà Jeffrey Wright (il Bernard di Westworld).

 

Spider-Man: Homecoming (2017)

Due scene post-credit per Spider-Man: Homecoming. Nella prima, vediamo un confronto molto teso tra Adrian Toomes e Mac Gargan, che rivela di avere parecchi "amici" interessati ad uccidere Spider-Man. Gargan dice inoltre di aver sentito una strana voce di corridoio secondo la quale Toomes sarebbe a conoscenza della vera identità di Spider-Man. L'Avvoltoio, però, gli mente: nega tutto, affermando che se sapesse davvero chi si nasconde dietro la maschera di Spider-Man, quel qualcuno sarebbe già morto...

Questa scena è un'ottima aggiunta al film, di cui chiude ed espande la narrativa con un piccolo "epilogo extra" dedicato ai villain. Gli indizi puntano a diversi possibili sviluppi della storia sul grande schermo: dalla possibilità che Gargan assuma l'identità del villain Scorpion come nei fumetti, a un film sui Sinistri Sei (a lungo chiacchierato ma mai davvero annunciato) che metta Spider-Man contro diversi super-cattivi alla volta.

Questi ipotetici scenari non sono stati cancellati dagli eventi di Spider-Man: Far From Home. Al contrario, c'è chi ipotizza un possibile ritorno di Mysterio come membro ufficiale dei Sinistri Sei. 

La seconda scena extra espande una gag del film: quella degli innumerevoli video di pubblicità pubblica con protagonista Capitan America.

In questo particolare filmato, Steve Rogers ci educa sulla virtù dell'avere pazienza come strumento di vittoria. Purtroppo, però, a volte l'aspettare porta a ricompense di piccola utilità... come quella a cui gli spettatori si trovano davanti in sala! La scena è ancora più divertente se ci ricordiamo anche che Steve Rogers non ha "mai ballato" con Peggy Carter (né con nessun'altra donna?) perché sempre in attesa della giusta partner.

 

Thor: Ragnarok (2017)

Due scene extra per il film di Taika Waititi, mentre ci avviciniamo sempre di più all'arrivo di Avengers: Infinity War al cinema.

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Thor: Ragnarok si conclude con l'evacuazione del popolo asgardiano a bordo di un'astronave, alla ricerca di una nuova casa. Purtroppo, però, le disavventure del popolo di Thor sono appena iniziate.

La scena mid-credit di Thor: Ragnarok, infatti, mette Thanos sulla strada del dio del tuono. La sua imponente astronave compare d'improvviso di fronte a quella in cui lui si trova in compagnia di Loki e della sua gente: un'immagine infausta, che fornisce una (brutta) anticipazione di quanto accadrà nei momenti iniziali di Avengers: Infinity War.

Lo spettatore, tra l'altro, è già libero di indovinare il motivo dell'incontro. Thanos è infatti alla ricerca della Gemma dello Spazio in possesso di Loki.

Nella scena post-credit di Ragnarok il Gran Maestro torna a rubare la scena. Questa volta il personaggio di Jeff Goldblum è impegnato a placare gli abitanti di Sakaar, dichiarando il loro atto di ribellione un'operazione ben riuscita, con esito finale un "pareggio".

Non è chiaro cosa sia successo davvero al Gran Maestro.

Come Jeff Goldblum spiega nel video qui sopra, però, il personaggio potrebbe essersela cavata per davvero: in fondo, può fare tutto ciò che vuole!

 

Black Panther (2018)

Ci sono due scene extra alla fine di Black Panther.

La mid-credit si occupa di chiudere il ciclo narrativo del film, con T'challa che viaggia a Vienna in compagnia di Nakia, Okoye e Ayo. Qui annuncia di fronte alle Nazioni Unite le sue intenzioni di aprire i confini del Wakanda ed estendere aiuto alle altre nazioni del mondo.

La scena è importante per due motivi: primo perché finalmente il Wakanda "esce dall'ombra", con la conseguenza che il mondo del MCU potrà finalmente contare sulle sue incredibili conoscenze tecnologiche. La seconda è che ci dà un'anticipazione sul ruolo che T'Challa avrà nel film successivo. In Avengers: Infinity War, infatti, il Wakanda diventerà terreno di scontro tra i Vendicatori e l'esercito di Thanos, ed è proprio qui che avverrà "lo schiocco" che avvierà la Decimazione ad opera delle Gemme dell'Infinito.

Anche la post-credit scene vera e propria di Black Panther è legata agli eventi di Infinity War.

Shuri fa visita a Bucky Barnes, che avevamo visto l'ultima volta nella mid-credit scene di Captain America: Civil War. Il Soldato d'Inverno è stato risvegliato dalla sua stasi, e vive la sua convalescenza in un piccolo villaggio ai bordi del Wakanda dove i bambini hanno preso a chiamarlo "Lupo Bianco". Bucky (libero del suo braccio meccanico) ringrazia Shuri per la sua visita e il suo aiuto: un'anticipazione della sua apparizione in Avengers: Infinity War, dove accoglierà Capitan America e gli altri eroi che combatteranno contro Thanos.

Marvel Comics
Shuri spiega come ha deprogrammato Bucky

La "deprogrammazione" del Soldato d'Inverno non è stata spiegata oltre sul grande schermo. Il fumetto Avengers: Infinity War Prelude, però, va un po' più a fondo, mostrandoci più nel dettaglio cos'è successo nel "dietro le quinte" e come Shuri sia riuscita ad effettuare un vero e proprio "reboot" della mente di Bucky per liberarlo da ogni condizionamento dell'HYDRA.

 

Avengers: Infinity War (2018)

C'è una sola scena alla fine di Avengers: Infinity War, ed è estremamente importante. In poco più di un minuto e mezzo, il filmato riesce a comunicare diverse importanti informazioni allo spettatore (ancora scosso per il forse-inatteso finale dello scontro tra Thanos e i Vendicatori in Wakanda).

I protagonisti della scena sono Nick Fury e Maria Hill, che appaiono per la prima volta nella pellicola dei fratelli Russo. I due sono ancora ignari della minaccia che incombe su di loro e, mentre sono in auto, vengono avvertiti che una fonte di energia "dieci volte superiore a quella della Battaglia di New York" (quella del primo Avengers) è stata rilasciata. Fury evita per un soffio l'incidente con un altro veicolo e, quando scendono dall'auto, iniziano a vedere gli effetti della Decimazione tutt'intorno a loro. Quando anche Maria Hill inizia a sparire, Fury capisce la serietà della situazione e si affretta ad attivare un comunicatore prima di svanire egli stesso.

Per fortuna, il segnalatore si attiva, mostrando allo spettatore un simbolo che i fan dei fumetti riconoscono subito: sono i colori di Captain Marvel (Carol Danvers), che si unirà successivamente agli eroi per combattere Thanos. L'eroina debutta col suo film in solitario nel 2019 e la scena post-credit di Infinity War fa un buon lavoro nell'incuriosire gli spettatori riguardo la sua presenza, visto che si collega in modo diretto anche con gli eventi del film a lei dedicato. In Captain Marvel, infatti, vediamo il momento in cui Carol Danvers, prima di lasciare la Terra, affida a Fury il comunicatore, chiedendogli di contattarla solo in caso di gravi emergenze.

 

Ant-Man and the Wasp (2018)

Scott Lang e Hope Van Dyne non hanno preso parte agli eventi di Avengers: Infinity War, ma gli effetti della Decimazione si sono fatti sentire anche nella mid-credit scene di Ant-Man and the Wasp. La scena serve a molteplici scopi.

In primo luogo il filmato ci svela il destino di Scott, Hope, Hank Pym e Janet Van Dyne. Gli ultimi tre, infatti, sono tra le vittime della Decimazione operata da Thanos con le Gemme dell'Infinito. Caso vuole che, proprio mentre il Titano schiocca le dita in Wakanda, Scott sia in una missione nel Regno Quantico. Ed è proprio qui che l'eroe rimane intrappolato.

Ecco i finali di Ant-Man ed Engame fianco a fianco:

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Come spiegato da Evangeline Lilly nel corso di un'intervista, la scena mid-credit in origine era più lunga, e avrebbe mostrato anche le reazioni del suo personaggio, Hank e Janet mentre venivano polverizzati.

Scott riemergerà dal Regno Quantico solo in Avengers: Endgame, per un evento davvero fortuito (grazie 14.000.605 volte a quel ratto!) che culminerà nel nuovo scontro tra i Vendicatori e Thanos.

Tra le vittime di Thanos non si conta invece la formica gigante di cui Scott ha "chiesto l'aiuto" nel corso del film.

Rivediamo l'insetto nella scena post-credit di Ant-Man and the Wasp, intenta a suonare la batteria di Scott nella sua casa vuota. Una nota che riprende il tono generalmente più scanzonato di questo lato del franchise, dopo l'allineamento con ciò che ci aspetta in Endgame.

 

Captain Marvel (2019)

Ecco che il comunicatore attivato da Fury nella scena dopo i titoli di coda di Avengers: Infinity War spiega apertamente il suo scopo anche ai Vendicatori.

Nella sequenza mid-credit di Captain Marvel, ritroviamo Steve Rogers, Natasha Romanoff e Sam Wilson qualche tempo dopo la Decimazione. I tre sono in una base segreta e stanno osservando il dispositivo, che si illumina per l'ultima volta. Mentre loro sono ancora impegnati a domandarsi quale sia il suo scopo, ecco che alle spalle di Vedova Nera fa la sua improvvisa comparsa Carol Danvers. Il personaggio è un po' cambiato da quello che abbiamo visto in Captain Marvel (in effetti sono passati anni dall'ultima volta che è stata sulla Terra) e anche il suo costume è stato aggiornato. L'eroina pone una semplice domanda: "Dov'è Fury?"

Particolarità: questa scena, insieme a tutte le sequenze con Carol Danvers in Avengers: Endgame, è stata girata prima che le riprese del film in solitario di Captain Marvel avessero inizio. In origine, faceva addirittura parte di Avengers: Endgame. In effetti, si tratta della prima volta che Brie Larson si è calata nei panni dell'eroina. Per via dell'assoluta segretezza che vigeva attorno al film dei fratelli Russo, inoltre, lei e gli altri attori non si trovavano nella stessa stanza: hanno recitato le loro parti separatamente, senza sapere con chi i loro personaggi si sarebbero interfacciati. 

La scena post-credit di Captain Marvel è sia un siparietto da ridere sia una spiegazione molto utile alla trama del MCU.

Nel breve video vediamo infatti il gatto (che non è un gatto!) Goose mentre rigurgita il Tesseract sulla scrivania di Nick Fury. Il Flerken aveva ingerito la Gemma dell'Infinito per metterla al sicuro durante lo scontro con i Kree, e adesso la "restituisce" allo S.H.I.E.L.D..

Marvel Studios
Yon-Rogg, interpretato da Jude Law

I registi di Captain Marvel, Anna Boden e Ryan Fleck, hanno rivelato che il loro film, all'inizio, aveva previsto anche un'altra possibile scena post-credit. La sequenza mai girata aveva come protagonista Yon-Rogg. Per un problema in volo, il personaggio di Jude Law sarebbe finito su Sakaar, il pianeta dove si svolge la maggior parte di Thor: Ragnarok.

Non è chiaro se il destino di Yon-Rogg dopo gli eventi di Captain Marvel sia stato davvero questo o se, invece, sia riuscito a tornare su Hala.

 

Avengers: Endgame (2019)

Si chiude un'era per i Vendicatori e, per la prima volta, un film Marvel si conclude senza una scena post-credit.

C'è però un altro motivo per rimanere in sala fino alla fine dei titoli di coda di Avengers: Endgame. È a questo punto, infatti, che i fratelli Russo hanno aggiunto un omaggio finale a Tony Stark: quel rumore metallico alla fine del film è il suono di un martello che batte su un'incudine e rievoca il primo Iron Man. Un cerchio che si chiude.

In alcuni cinema, al posto della tradizionale scena post-credit, alla fine di Endgame è stato proiettato il trailer di Spider-Man: Far From Home, a cui è andato l'effettivo compito di chiudere la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

 

Spider-Man: Far From Home (2019)

La prima scena post-credit di Spider-Man: Far From Home chiude con il botto l'arco narrativo di Spider-Man nella Infinity Saga.

Dopo un appuntamento con MJ in città, Peter si vede sconvolgere di nuovo la vita da un servizio giornalistico televisivo. Prima della sua scomparsa, infatti, Mysterio ha inviato al Daily Bugle un video in cui rivela la vera identità di Spider-Man, facendolo passare per un villain. La notizia viene data in diretta da J. Jonah Jameson in un ritorno a lungo desiderato dell'attore J.K. Simmons, che ha già interpretato il personaggio nei film Sony.

Dopo l'uscita di Far From Home, Sony ha pubblicato anche diverse scene aggiuntive legate al Daily Bugle (di cui è online anche il sito ufficiale), da dove JJJ continua la sua invettiva contro la minaccia Spider-Man.

Una seconda scena post-credit ha per protagonisti Nick Fury e Maria Hill... anzi, gli Skrull Thalos e Soren! Sono stati questi ultimi due, infatti, a reclutare Peter Parker per la sua missione contro gli Elementali per conto del vero Nick Fury che, scopriamo, si trova attualmente nello spazio, occupato a comandare una nave aliena.

La scena apre nuovi interrogativi sia sul futuro ruolo di Fury nei prossimi film Marvel sia su come gli Skrull opereranno nella Fase 4 e oltre.

 

Come sono nate le scene post-credit?

L'idea è nata, come spesso è accaduto, dalla mente di Kevin Feige, attuale presidente dei Marvel Studios.

Feige, infatti, voleva trovare un modo per far rimanere gli spettatori in sala fino alla fine dei titoli di coda: un tentativo di dare maggior occasione per leggere i nomi di chi ha contribuito alla realizzazione della pellicola appena vista.

L'ispirazione per queste "scene segrete" arrivò grazie a Una pazza giornata di vacanza, che Feige aveva visto da ragazzo. Il film di John Hughes si chiude infatti con una vera e propria scena post-credit in cui il personaggio di Matthew Broderick sfonda "la quarta parete" e si rivolge direttamente agli spettatori, dicendo loro che il film è finito e che è ora di andare a casa.

L'intuizione (azzeccatissima!) di Feige era che, una volta scoperta la presenza di una scena dopo i titoli finali, gli spettatori sarebbero rimasti seduti in sala anche quando avrebbero visto altri film, un po' come era successo a lui in passato.

Nella pratica, l'operazione è riuscita su molti fronti. Le scene extra dopo (o durante) i titoli di coda hanno permesso infatti alle pellicole Marvel di risultare molto più coesive. Sono diventate anche un ottimo strumento di marketing per ricordare anche agli spettatori casuali quali pellicole del MCU arriveranno nelle sale, e rappresentano un appuntamento imperdibile per i fan che vogliono anticipazioni su cosa accadrà nei capitoli in uscita.

Su internet non è raro trovare commenti degli spettatori marvelliani che si lamentano di chi lascia la sala prima dei titoli di coda: "Si perdono la parte più bella!", "Più di 20 film e non hanno ancora imparato niente!". Per fortuna, però, quelle scene extra alla fine ricompaiono sempre anche sul web.

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