I Valar sono vitali per il mondo fantastico creato da J. R. R. Tolkien. Il viaggio di Frodo a Mordor e, ancor prima, gli eventi narrati ne Gli Anelli del Potere non sono che un'istantanea della mitologia di Tolkien. Molto prima di tutto questo, all'alba dei tempi, c'era solo il Creatore supremo, Eru Ilúvatar.
- Valar, gli Arcangeli del legendarium di Tolkien
- I nomi del Valar
- Chi sono i Valar e quali poteri hanno?
Valar, gli Arcangeli del legendarium di Tolkien
Proprio come nella tradizione biblica, Eru ha dato vita ai Valar, l'equivalente fantasy degli Arcangeli: dotati di poteri divini e di una vita immortale, i Valar sono venerati in tutta la Terra di Mezzo, indipendentemente da razza, regione o epoca.
Incaricati di vegliare sui Figli di Ilúvatar (Elfi e Uomini), i Valar sono intervenuti in prima persona solo nelle circostanze più difficili, trascorrendo la maggior parte delle loro vite a Valinor. Tuttavia, in origine i Valar vivevano sull'isola di Almaren (Luogo Santo), come ci dice lo stesso Tolkien ne Il Silmarillion, l'opera che, più di tutte, racconta la storia di questi esseri immortali:
E lì, sull'Isola di Almaren nel Grande Lago, fu la prima dimora dei Valar, quando tutte le cose erano giovani e il verde appena fatto era ancora una meraviglia agli occhi degli artefici; e a lungo essi si compiacquero.
Attingendo da mitologie più antiche politeiste, Tolkien ha caratterizzato i suoi Valar come delle divinità specializzate in un aspetto unico della creazione. Il popolo della Terra di Mezzo pregava in onore di qualunque Valar fosse ritenuto importante per i suoi bisogni, che si trattasse di navigare, coltivare o uccidere.
Nelle storie riguardanti la Terra di Mezzo, i Valar hanno un ruolo marginale, essendo menzionati raramente, ma la loro importanza è vitale per la nascita e lo sviluppo della stessa Arda, il continente immaginario in cui Tolkien ha ambientato le sue opere.
I nomi del Valar
I nomi usati in questo articolo sono quelli usati dagli Elfi, ma nella Terra di Mezzo si usava anche appellarsi a loro in altre lingue, principalmente in Sindarin, una delle tante varianti del linguaggio elfico; gli Uomini, ad esempio, usavano altri nomi per pregare i Valar, considerandoli alla stregua di Dei.
Pertanto, accanto ai nomi con cui sono più conosciuti abbiamo anche trascritto le varianti esistenti. A tal proposito, i linguaggi usati sono:
- Valarin: la lingua più antica di Arda, parlata dagli Ainur (suddivisi in Valar, più potenti, e Maiar), le prime creature di Eru Ilúvatar;
- Quenya, Antica Lingua o Alto Elfico: usato dai Noldor e dai Vanyar, stirpi di Elfi giunte a Valinor.
- Noldorin: dialetto derivato dal Quenya parlata dagli Elfi Noldor esiliati nel Beleriand.
- Sindarin o Grigio Elfico: una delle lingue più diffuse nella Terra di Mezzo.
- Telerin: lingua degli Elfi Teleri.
- Khuzdul: lingua dei Nani.
- Lingue degli Uomini del Nord: lingue parlate da coloro che vivono nella parte settentrionale della Terra di Mezzo.
- Adûnaico: antica lingua dei Dúnedain, i primi abitanti di Númenor discendenti degli Edain che, nella Prima Era, sconfissero Morgoth combattendo insieme agli Elfi. Fra questi ricordiamo Isildur e Aragorn.
Detto questo, va specificato che questi nomi si riferiscono anche ai ruoli di ogni singolo Valar, per cui in un certo senso li identificano: del resto, fatta eccezione per il solo Oromë, non conosciamo i veri nomi dei Valar, ma solo quelli usati per identificarli dalla popolazione della Terra di Mezzo.
Chi sono i Valar e quali poteri hanno?
Manwë - Vento
- Valarin: Mânawenûz
- Quenya: Manwë, "Benedetto"; Súlimo, "Signore dei Venti"
- Sindarin: Aran Einior, "Antico Re"
- Adûnaico: Amân
- Lingue degli uomini del Nord: Wolcenfréa, "Dominatore del Cielo"
Manwë controlla i venti e fu scelto da Eru come capo di tutti i Valar e sovrano supremo di Arda, poiché è colui che comprende meglio i desideri della Divinità Suprema. Le decisioni prese dai Valar derivano dalla collaborazione tra loro, ma Manwë ebbe sempre l'ultima parola.
Unisce elementi caratteristici di Zeus e l'Arcangelo Michele. Manwë, spesso associato al colore blu, non compare ne Il Signore degli Anelli, ma la sua presenza può essere avvertita in diversi modi: Gandalf era un servitore di Manwë e il re di Valinor lo incoraggiò a unirsi alla lotta contro Sauron.
Inoltre, Manwë inviò per la prima volta le Grandi Aquile nella Terra di Mezzo, il che significa che quelle che vediamo ne Il Signore degli Anelli sono state create direttamente a lui. In quanto Signore dell'Aria, qualsiasi raffica di vento utile allo svolgimento degli eventi (come la brezza che soffia via Saruman dopo i disordini seminati nella Contea) può essere interpretata come un lieve intervento di Manwë.
Varda - Stelle, Luce
- Quenya: Varda, "la Nobile" o "l' Elevata"; Elentári, "Regina delle Stelle"; Tintallë, "l'Accenditrice".
- Sindarin: Elbereth, "Signora delle Stelle"; Gilthoniel, "Colei che Accese le Stelle"; Fanuilos, "Sempre Bianca".
- Telerin: Baradis.
Regina delle Stelle, Varda, è anche la regina del cuore di Manwë, dal momento che i due sono sposati e governano insieme. Il contributo più significativo di Varda riguarda le diverse fonti di luce in Arda: colmò di luce le Due Lampade dei Valar create da Aulë, quindi usò la rugiada dei Due Alberi di Valinor per creare le stelle nel cielo notturno, prima di definire i movimenti del Sole e della Luna.
Dopo che Fëanor creò i Silmaril, fu proprio Varda a benedire i gioielli in modo tale che mani malvagie non potessero maneggiarli. Inoltre, fu sempre Varda a fare in modo che il padre di Elrond, Eärendil, viaggiasse attraverso il cielo notturno per l'eternità, un evento a cui si fa riferimento ne Gli Anelli del Potere.
Ulmo - Acqua
- Quenya: Ulmo, dal Valarin Ulubôz, "Colui che Versa".
- Sindarin: Ulu.
Spesso raffigurato in modo simile a Poseidone o Nettuno, con barba e capelli color argento molto lunghi, Ulmo regna su tutte le acque. Poiché i mari lo collegano alla Terra di Mezzo, Ulmo è il Vala in contatto più stretto con la sua gente, e scelse di dimorare al di fuori di Valinor, senza mai sposarsi.
Poiché Ulmo ama moltissimo i Figli di Ilúvatar, è intervenuto nei loro affari più volte rispetto agli altri Valar. Durante la Prima Era, Ulmo consigliò segretamente Finrod, il fratello di Galadriel, e Turgon su dove costruire delle roccaforti nascoste a Morgoth, e quando Elwing, la madre di Elrond, si gettò in mare con in mano un Silmaril, Ulmo le risparmiò la vita.
Aulë - Creazione
- Quenya: Aulë, "Colui che inventa le cose"; Návatar, "Padre dei Nani".
- Valarin: Aȝūlēz
- Sindarin: Óli, Ôl
- Khuzdul: Mahal, "Creatore"
Aulë è il Vala dell'artigianato e dei fabbri, che ha realizzato oggetti divini come le Due Lampade, il Sole e la Luna che Varda, in seguito, riempì di luce. Aulë amava così profondamente l'artigianato che creò una propria razza sulla Terra di Mezzo: i Nani.
Nonostante abbia infranto le regole tentando di creare la vita senziente, Eru guardò Aulë misericordiosamente e permise ai Nani di entrare a far parte del suo progetto, poiché aveva già previsto questo risultato. L'ossessione dei Nani per l'estrazione mineraria e la forgiatura, quindi, provengono direttamente dal loro creatore.
Aulë aveva anche due servitori Maiar, Mairon e Curomo: tuttavia, alla fine entrambi si votarono al Male. Se questi nomi non vi dicono nulla è solo perché sia Mairon che Curomo sono conosciuti molto meglio con altri nomi: infatti, stiamo parlando, rispettivamente, di Sauron e Saruman.
Yavanna - Natura
- Quenya: Yavanna, "Dispensatrice di Frutti"; Kementári, "Signora della Terra"; Palúrien, "Signora della Vasta Terra".
- Sindarin: Ivon, Ivann, "Dispensatrice di Frutti".
Tutti gli alberi, i frutti e tutto ciò che cresce in modo naturale nella Terra di Mezzo possono essere attribuiti a Yavanna, che è anche la sposa di Aulë. Di certo la sua più grande impresa è stata la creazione dei Due Alberi di Valinor in sostituzione delle due Lampade create da Varda, che vennero distrutte.
Yavanna è il corrispettivo della Madre Terra della mitologia di Tolkien, e aveva il potere di guarire le terre contaminate da Morgoth, anche se non del tutto. Nell'episodio 6 de Gli Anelli del Potere, Arondir dice a Bronwyn:
Si ritiene che uno dei Valar vegli sulla crescita delle cose.
Anche se l'Elfo non fa alcun nome, si sta riferendo chiaramente a Yavanna a cui si riferisce.
Oromë - Caccia
- Quenya: Oromë, "Corno Tonante", "Suoni di Corni"; Aldaron, "Signore delle Foreste".
- Valarin: Arômêz, "Corno Tonante", "Suoni di Corni".
- Sindarin: Araw, "Signore delle Foreste"; Tauron, "Signore delle Foreste", "Guardaboschi".
- Lingue degli Uomini del Nord: Béma, "Signore delle Foreste".
Come la dea greca Artemide, Oromë era il dio della caccia dei Valar. Com'è prevedibile, quindi, Oromë preferiva la Terra di Mezzo a Valinor e, un po' come Ulmo, amava trascorrere del tempo lì ed era amichevole con la gente del posto.
Infatti, fu Oromë che per primo scoprì gli Elfi, divenendo la loro guida. Oromë ha influenzato la storia della Terra di Mezzo in un altro modo decisivo: regalando il suo mastino Huan a uno dei figli di Fëanor. Huan ha giocato un ruolo molto importante nella storia di Beren e Lúthien, scontrandosi perfino con Sauron.
Vána - Fiori
- Quenya: Vána, "bellezza sempre giovane".
- Noldorin: Banwen, "bella fanciulla"; Hairen, "Primavera"; Bansil "Chiaro Bagliore".
- Elfico: Koiretári, "Signora del Risveglio", "Regina del Primo Giorno di Primavera".
Anche se potrebbe sembrare un po' esagerato avere Yavanna come Valië per gli alberi e la natura e Vána per i fiori , ciò si spiega con il fatto che Vána è la sorella minore di Yavanna, nonché la moglie di Oromë: per questo condividono una sfera di influenza simile.
Tolkien non ha scritto molto sull'impatto di Vána sulla Terra di Mezzo, ma sappiamo che fa crescere dei fiori ovunque cammini, il che è molto piacevole!
Tulkas - Guerra
- Valarin: Tulukhastāz, "Dalla Chioma Dorata".
- Quenya: Tulkas, "Forte", "Risoluto"; Astaldo, "Valoroso".
- Sindarin: Tolchas, "Forte".
- Noldorin: Tulkus, "Forte".
In realtà, nessun Vala è veramente dedito alla guerra, dal momento che il concetto di spargimento di sangue era in gran parte estraneo all'inizio della creazione, ma Tulkas, il Vala guerriero, ha dei tratti che lo accomunano agli dei della guerra Ares e Marte.
Raffigurato in maniera simile ai vichinghi norreni, Tulkas è noto principalmente per la sua opposizione a Morgoth, poiché anche quando altri Valar esitavano sul da farsi, Tulkas era sempre pronto per combatterlo sul campo di battaglia, dove, alla fine, ebbe la meglio sul Signore Oscuro durante il suo primo attacco alla Terra di Mezzo.
Nessa - Danza
- Quenya: Nessa, "Giovane"; Helinyetille, "Colei che allevia i cuori"; Melesta "Amata".
- Noldorin: Neth e Dineth, "Giovane Sposa".
Come anche per molte altre Valar di sesso femminile, vengono forniti solo pochi dettagli su Nessa, che era sia la moglie di Tulkas che la sorella di Oromë. Era nota per due tratti in particolare: la sua grande velocità e il suo amore per la danza.
Mandos - Morte
- Quenya: Námo, "Colui che ordina", "Giudice"; Mandos, "prigione", "fortezza".
- Sindarin: Badhron, "Giudice".
- Noldorin: Bannos, "Colui che Imprigiona".
- Lingue degli Uomini: Nefrea, "Signore dei Cadaveri"; Neoaerma Hlaford, "Signore delle Case dei Morti".
Entità immortale il cui vero nome è Námo, Mandos era il giudice fra i Valar. Gli atti più abietti di trasgressione alle leggi divine, come quelli estremi compiuti da Melkor e Fëanor, venivano puniti da Mandos con profezie di sventure.
Sebbene sia prevalentemente un giudice, le caratteristiche di Mandos lo rendono più simile a un Dio della Morte: quando gli Elfi e gli Uomini morivano nella Terra di Mezzo, le loro anime arrivarono nelle Sale di Mandos, dove il Vala li giudicava in base agli atti compiuti in vita, in maniera simile a San Pietro.
Mandos possedeva anche la capacità di piegare queste regole al proprio volere, con il permesso di Manwë, come quando resuscitò Beren, l'uomo innamorato dell'Elfa Lúthien.
Vairë - Storie
- Valarin: Wairë, "TEssitrice".
- Quenya: Vairë,"Tessitrice", "Colei che tesse in eterno".
- Noldorin: Gwîr, "Tela".
Tolkien ha scritto molto poco su Vairë, ma sappiamo che ha intrecciato alcuni arazzi raffiguranti gli avvenimenti del mondo, i quali sono appesi in tutte le Sale di Mandos, di cui è la sposa, come se fossero un grande libro di storia.
Lórien - Sogni
- Quenya: Irmo, "Signore del Desiderio"; Lórien, "Terra dei Sogni".
Proprio come Námo divenne più comunemente conosciuto con il nome di Mandos, anche suo fratello Irmo si guadagnò il soprannome di Lórien per via dei suoi Giardini di Lórien. In qualità di Signore dei sogni, Lórien si occupa di speranza e desideri e si dice che abbia dato forza al popolo della Terra di Mezzo durante i periodi bui, anche se non ci sono esempi specifici della sua influenza.
I Giardini di Lórien erano un luogo dove gli abitanti di Valinor si recavano per alleviare la loro stanchezza. Inoltre, poiché la parola lórien significa sogno, ciò spiega il collegamento con il regno di Lothlórien di Galadriel nella Terra di Mezzo.
Estë - Guarigione
- Quenya: Estë, "Pace, "Riposo";
- Sindarin: Îdh, "Pace, "Riposo", "Tranquillità".
In quanto moglie di Irmo, vive con lui nei Giardini di Lórien; per questa ragione, non sorprende che i poteri di Estë ruotino attorno alla guarigione. Anche se è una dei Valar, Estë rimane intenzionalmente lontana dai loro affari.
Nienna - Dolore
- Quenya: Nienna, "Colei che Piange"
- Telerin: Fui, "Notte", "Nebbia"
- Noldorin: Fuil, "Signora dell'Oscurità".
Nienna è la sorella di Mandos e Lórien, e prova dolore e pietà per tutti coloro che soffrono. Le Aule di Nienna in cui risiede in solitudine riflettono la sua tristezza, e Olórin (il vero nome di Gandalf in Quenya) andava spesso a trovarla. Grazie ai loro incontri, Gandalf imparò da Nienna la pietà, la pazienza e la compassione.
L'impatto di Nienna sulla storia della Terra di Mezzo è duplice: da un lato, la misericordiosa Valië sostenne che Morgoth avrebbe dovuto essere liberato, dopo che i Valar lo catturarono per la prima volta; dall'altro, quasi per compensare quel terribile errore, le lacrime che Nienna versò dopo che Morgoth distrusse le Due Lampade hanno contribuito a creare i Due Alberi di Valinor.
Melkor - Morgoth, l'Oscuro Signore
- Quenya: Melkor, "Colui che si leva in possanza"; Morgoth, "Nero Nemico del Mondo".
- Sindarin: Belegûr, "Colui che si leva in grandezza"; Belegurth, "Morte Oscura".
Meglio conosciuto con il titolo Morgoth, Melkor fu originariamente creato come il più forte di tutti i Valar, e Tolkien lo descrive come dotato di tutti gli attributi e le abilità degli altri Valar. Tuttavia, l'impazienza e l'invidia di Melkor lo portarono a cercare il Fuoco Segreto di Eru: l'atteggiamento di ribellione all'ordine precostituito continuò a crescere dentro di lui.
Alla fine del periodo di pace noto come Primavera di Arda o Anni delle Lampade, Melkor distrusse le due Lampade in cui i Valar avevano racchiuso la luce di Arda, dopo essere già stato scacciato per i suoi atti di sabotaggio verso il processo armonico di creazione del mondo che stavano attuando i suoi simili.
Non gradito da molti altri Valar, soprattutto da Varda e Ulmo, Melkor condusse diverse guerre contro i suoi vecchi compagni. Fingendo un pentimento, a Melkor fu permesso di tornare a Valinor, ma la sua malvagità lo portò a prosciugare i Due Alberi di Valinor: solo in seguito tornò nella Terra di Mezzo, tramando ancora una volta il dominio del mondo.
Proprio a causa dei suoi terribili atti, Fëanor, l'Elfo che ha creato i Silmaril, lo chiamò per la prima volta Morgoth, che vuol dire Nero Nemico del Mondo. Da allora, tutti i popoli di Arda iniziarono a usare questo epiteto, e il suo vero nome fu dimenticato.
immagine in evidenza via Guida alla terra di Mezzo - John Howe
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