Chi l'ha detto che i costume drama piacciono solo al pubblico femminile? Il successo di Bridgerton, la serie prodotta da Shonda Rhimes campione d'ascolti su Netflix, prova il contrario. La prima stagione ha conquistato davvero tutti...anche gli amanti del porno. Sono numerose le testate che riportano la notizia dello sbarco delle scene più hot della serie sui siti dedicati a materiale pornografico per soli adulti. Il tutto ovviamente senza il consenso di Netflix, che anzi starebbe tentando di arginare senza successo il fenomeno.
Alcuni liquidano il caso come una forma ulteriore pubblicità per la serie in costume made in Netflix, basata piuttosto liberamente sui romanzi sentimentali firmati da Julia Quinn. In realtà la questione è ben più complicata di così. Le caratteristiche principali di Bridgerton sono tre: atmosfere austeniane, concessioni alla modernità nei costumi, nella colonna sonora e nelle istanze femministe e progressiste (con un blind cast molto discusso), scene ben più che romantiche. I principali (ma non unici) protagonisti delle sequenze con intercorsi di natura sessuale sono gli attori protagonisti Regé-Jean Page (il bel duca che ha fatto impazzire Internet) e l'affascinante Phoebe Dynevor. Nel ruolo di Simon e Daphne i due vivono un tira e molla amoroso che conosce il suo apice a metà della stagione, con un episodio incentrato proprio sull'ardore del sentimento tra i due, con un susseguirsi di scene esplicite (e qualche nudo) non proprio comuni nel genere sentimentale in costume.
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Niente di così pruriginoso o scandaloso, niente di nuovo sotto il sole verrebbe da dire, nemmeno per il genere in costume. Forse la novità della serie, forse la notevole avvenenza dei protagonisti, insieme al numero cospicuo di scene hot, hanno fatto il resto. Qualche spettatore o qualche spettatrice impazienti si devono esser detti che tutto sommato erano interessati solo a quel genere di scene, caricando clip e montaggi dedicati sui maggiori portali dedicati al sesso e alla pornografia. Riscutendo tra l'altro un successo considerevole, con centinaia di migliaia di visualizzazioni in poche ore.
Netflix contro lo sfruttamento di Bridgerton sui siti porno
Oltre a ledere i diritti di Netflix, questo gesto mette i due attori protagonisti Regé-Jean Page e Phoebe Dynevor in una situazione di certo davvero spiacevole. I due hanno descritto come si sia lavorato molto sul set, con figure professionali dedicate, per rendere meno imbarazzante possibile la lavorazione delle scene d'intercorso amoroso. Attenzionato addirittura come possibile futuro agente 007, Regé-Jean Page aveva confessato alla stampa di aver avvisato la famiglia via What'sApp riguardo al fatto che si sarebbe spesso visto nudo (anche il suo lato b) durante la serie. Sapere che una parte così delicata del proprio lavoro è finita su siti dedicati alla pornografia non deve essere certo piacevole.
Secondo alcuni rumor delle ultime ore, i due giovani attori sarebbero sconvolti dalla notizia che il loro lavoro decontestualizzato sia finito su siti porno, arricchendo terzi con i ricavi della vendita degli spazi pubblicitari. Netflix non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma è già riuscita a far togliere il video da alcuni siti, minacciando cause legali sulla base della proprietà intellettuale dell'opera. L'attrice 25enne Phoebe Dynevor già in passato aveva spiegato di aver accettato un ruolo tanto impegnativo dopo aver letto il copione ed essersi assicurata che nessuna scena di sesso fosse fine a sé stessa, ma che ogni passaggio fosse radicato nella storia e la sviluppasse.
Netflix d'altronde non è l'unica casa di produzione a lottare contro questo particolare fenomeno: molte delle scene più "calde" della storia del cinema moderno e classico finiscono ciclicamente sui siti d'intrattenimento per adulti, spesso in maniera decontestualizzata. Solo l'anno scorso i produttori avevano richiesto di bloccare la circolazione di una sorta di compilation delle scene sessuali della serie Normal People, una co-produzione di discreto successo di Hulu e BBC. Ulteriori indagini hanno evidenziato come il video circoli ancora nel Dark Web.
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