"I manga creano dipendenza come cibo del fast food", l'editore Kodansha sconvolge i fan

L'editore della rivista Weekly Afternoon paragona gli shonen odierni ai cibi del fast food: creano dipendenza, ma non arricchiscono i lettori.

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Autore: Federica Polino ,
Libri e fumetti
2' 49''
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Non un caso, bensì un tema ricorrente: nei manga shonen spesso ci si ritrova dinanzi a battaglie ben coreografate, giovani eroi dal cuore nobile, ideali puri e...cibo e droghe!

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Elementi apparentemente discutibili, soprattutto se ad imbattercisi è un lettore a digiuno di shonen e manga più in generale: eppure, per gli appassionati del genere è più comune di quanto si pensi.

Akira Kanai, ad oggi redattore capo della rivista seinen Weekly Afternoon di Kodansha, ha supervisionati decine di titoli seinen e shonen nei suoi 30 anni di carriera: l'editore, durante un'intervista per Manga Passion, ha condiviso la sua opinione in merito all'industria dei manga, attingendo alla sua esperienza sia come avventore, sia come insider, paragonando gli shonen al cubo dei fast food.

L'industria del manga preferisce titoli da fast food

Secondo Kanai, il seinen è un po' meno condizionato dal business dei manga, in quanto tratta contenuti meno popolari, ma più interessanti di quelli affrontati nella maggior parte dei titoli shonen. 

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Di conseguenza, l'editore sostiene che ciò che rende speciale la sua rivista è il suo focus sui contenuti di qualità, come il cibo delizioso che si mangia in un ristorante raffinato: in tal modo, Afternoon ha evitato che l'industria si concentrasse sulla produzione di contenuti fast food, facili e convenienti.

Secondo l'analisi di Kanai, la fretta di monetizzare la crescente domanda di manga ha portato non pochi editori a pubblicare quanti più titoli il prima possibile, paragonando il tutto all'industria del fast food: qui l'attenzione non è sulla creazione di pasti di qualità, ma piuttosto sulla realizzazione di spuntini facilmente replicabili che creano dipendenza, ma che alla fine non hanno alcun valore nutrizionale. 

I manga di oggi creano dipendenza 

Sempre restando in tema di dipendenza del fast food, Kanai sostiene inoltre che il settore rende i manga simili a una droga: la tendenza attuale nel settore è quella di spingere fuori titoli che diano ai lettori una momentanea euforia, in grado di soddisfare per pochi attimi e non contribuendo assolutamente alla crescita intellettuale del fan. 

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E questo comportamento potrebbe causare più danni che benefici.

Certo, è come la droga o il fast food. Questi lavori si vendono molto bene e diventano grandi successi perché stimolano la libido dei lettori, e questo va benissimo. Ma se lo consumi tutto il giorno, tutti i giorni, probabilmente smetterai di pensare.

Kanai sostiene che ci sono moltissimi contenuti di qualità che vengono ignorati dal settore: l'industria, per ovvie ragioni legate al danaro, si concentra sui franchise grandi e popolari, che sfornano titoli da fast food

In conclusione, l'editore e redattore capo suggerisce che, malgrado non sia semplice dire di no a queste storie vuote ed insulse, sarebbe più facile liberarsene se gli editori avessero abbastanza mezzi (e soldi).

Pur tenendo a mente l'obiettivo ultimo di fare soldi, lui e il suo staff editoriale della rivista Afternoon si concentrano maggiormente sull'intrattenimento di qualità: raccontare storie che non sempre hanno un lieto fine, dove il bene non sempre trionfa sul male.

Al contrario, Weekly Afternoon si concentra sull'offrire storie realistiche, l'occasione perfetta per i manga di espandere in modo sano un Universo di carta.

 

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immagine in evidenza via amazon.it

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