Netflix? No grazie, senza offesa. Questo è, in estrema sintesi, il Guada-pensiero riguardo al servizio di streaming più popolare al mondo. Un cortese rifiuto da parte di uno dei registi italiani più amati a livello internazionale.
Durante un incontro col pubblico a Boston al Provincetown International Film Festival, il regista ha spiegato perché per ora non ha intenzione di collaborare con Netflix e servizi similari per realizzare film che finiscano subito sulle piattaforme di streaming a pagamento, senza passare per la sala.
Ebbene sì. Guadagnino s'inserisce nella lunga lista di registi che amano e sostengono la sala, per una ragione molto particolare: la memoria e la longevità di un film.
IndieWire ha riportato le sue parole in merito:
Non è mia intenzione essere cortese verso chi lavora con Netflix, ma non è una cosa che fa per me. Il problema è come i film riescano a diventare qualcosa di longevo nel tempo. La mia sola paura rispetto (ai film che vanno direttamente) in streaming è che senza un'uscita in sala, i lungometraggi non esistano, vadano perduti. Andare direttamente in streaming è l'equivalente di uscire direttamente in videocassetta nell'epoca delle VHS.
Guadagnino si riferisce agli anni '80 e '90, in cui, parallelamente alle uscite classiche in sala, c'era un vasto mercato di pellicole che arrivavano al consumatore direttamente su supporto VHS. Si trattava in genere di pellicole di qualità medio-bassa, "non meritevoli" del passaggio in sala e per la gran parte dimenticate.
Come affrontare la crisi delle sale che, a eccezione di alcuni titoli molto forti, si prolunga sin dalle prime fasi della pandemia? La soluzione per Luca Guadagnino è una sola:
Penso che il pubblico tornerà in sala per i film giusti.
Chissà se uno dei suoi nuovi due progetti saprà riempire le sale. In autunno vedremo Bones at All, l'horror romantico e molto violento che vede il regista tornare a girare con Timothée Chalamet (lanciato proprio dal suo Chiamami col tuo nome).
Attualmente Guadagnino è al lavoro su Challengers, un dramma ambientato nel mondo del tennis con protagonisti Zendaya e Josh O’Connor. Guadagnino ha già fatto capire che, anche in questo caso, possiamo aspettarci un sottotesto queer nella storia.
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